Farmaceutica, i 50 anni di Otsuka in Europa tra ricerca e innovazione
Impiega 500 dipendenti ed è focalizzata su nuovi farmaci nelle aeree di psichiatria, neurologia, malattie infettive, nefrologia e onco-ematologia
Dal Giappone all'Europa, per fare innovazione e mettere a punto nuove terapie. Soprattutto nelle aree di psichiatria, neurologia, malattie infettive, nefrologia e onco-ematologia. E' Otsuka, tra le farmaceutiche nipponiche di lunghissima tradizione (100 anni nel 2021) e che dal 1974 è presente anche nel Vecchio Continente. Oggi l'azienda conta nel mondo 34.388 dipendenti, un fatturato consolidato di circa 13,27 miliardi di euro e una spesa di 2 miliardi in Ricerca e Sviluppo nel 2023. In Europa impiega circa 500 dipendenti ed è focalizzata anche sullo sviluppo di terapie digitali. Leader nella salute mentale, Otsuka finanzia numerosi programmi di ricerca in aree poco esplorate come la tubercolosi, tutt'oggi una patologia che costituisce un problema di salute pubblica globale molto significativo. I numeri del gruppo sono stati presentati oggi a Roma, in una conferenza stampa a Palazzo Ferrajoli per celebrare il mezzo secolo di attività in Europa: presenti clinici, associazioni di pazienti e rappresentanti dell'Ambasciata del Giappone in Italia.
Nel 1974 l'apertura di un ufficio di rappresentanza nel nostro Paese. Da lì a breve in Spagna la prima società operativa, mentre nel 1982 il Frankfurt Research Institute diventa la sede europea di Ricerca e Sviluppo di Otsuka. Nel 1998 viene formalmente fondata Otsuka Pharmaceutical Europe Ltd con l'European Regional Office nel Regno Unito, quindi la compagnia è cresciuta in tutta Europa vantando ad oggi circa 500 dipendenti e 36 aziende. In quest'ultimo mezzo secolo - è emerso dall'incontro - Otsuka si è specializza in diverse aree terapeutiche tra cui sistema nervoso centrale, endocrinologia, nefrologia, immunologia, onco-ematologia, malattie infettive e terapie digitali. Presenta, infine, una pipeline importante nell'ambito delle malattie rare.
"Mezzo secolo di attività rappresenta un importante pietra miliare nella storia della nostra azienda - afferma Alessandro Lattuada, amministratore delegato di Otsuka Italia - Come italiani siamo poi doppiamente orgogliosi perché questo lungo percorso è iniziato proprio qui nel nostro Paese. Otsuka è da sempre impegnata in tutto il mondo nella ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di farmaci in grado di rispondere ad esigenze mediche insoddisfatte e di prodotti nutraceutici per il mantenimento del benessere quotidiano della persona". "In Otsuka, la salute delle persone in tutto il mondo è al centro di tutto ciò che facciamo e come poter aiutare le persone a vivere in modo più sano, mettendo a disposizione farmaci e terapie a favore dei pazienti, è una domanda che ci poniamo ogni giorno. Inoltre, ci impegniamo a fare sempre la cosa giusta e nel miglior modo possibile: il nostro Codice di condotta europeo è il pilastro fondante delle nostre azioni e rappresenta il nostro impegno verso i pazienti, la società, le istituzioni e i nostri partner", aggiunge Fumihiro Haradadi, Otsuka Europe.
"Negli ultimi 50 anni, i nostri sforzi in Ricerca e Sviluppo e le collaborazioni con altre aziende farmaceutiche con cui abbiamo stipulato delle partnership - riporta una nota della società nipponica - hanno portato all'approvazione e al lancio di diversi farmaci in Europa". Tra questi: uno dei trattamenti più utilizzati al mondo per la schizofrenia e per il disturbo bipolare, che è incluso nell'elenco dei farmaci essenziali (Model list of essential medicines) dell'Oms; un trattamento per i pazienti adulti con nefrite lupica (Nl) attiva di classe III, IV o V (comprese le classi miste III/V e IV/V), che rappresenta una grave forma di lupus eritematoso sistemico (Les), malattia autoimmune cronica e invalidante; il primo trattamento orale per la leucemia mieloide acuta (Lma), che offre ai pazienti un'alternativa alla chemioterapia per infusione endovenosa caratterizzata dalla necessità numerose e regolari visite in ospedale. E ancora: il primo trattamento ad essere approvato per i pazienti affetti da rene policistico autosomico dominante, una malattia genetica rara fino ad allora orfana di trattamenti in grado di modificare il decorso della patologia; un trattamento orale per l'iponatriemia, ovvero bassi livelli di sodio nel sangue; una delle più importanti molecole scoperte degli ultimi 50 anni per il trattamento specifico della tubercolosi multifarmaco-resistente (Mdr-Tb).
"La nefrite lupica interessa circa il 40% dei pazienti colpiti da lupus eritematoso sistemico - spiega Carmelita Marcantoni, direttore della UO di Nefrologia e Dialisi dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico G. Rodolico-San Marco di Catania - E' una condizione patologica severa che aggrava ulteriormente la qualità di vita soprattutto di donne già colpite da una grave malattia autoimmune. Otsuka ha reso disponibile un nuovo trattamento in grado di rispondere a dei bisogni clinici non del tutto soddisfatti e migliorare la prognosi della malattia. E' stato fondamentale riuscire a trovare cure innovative contro una malattia che può portare anche ad una perdita irreversibile dei reni".
"Il disturbo bipolare e la schizofrenia sono patologie molto diffuse tra la popolazione italiana, in cui almeno un terzo dei pazienti non riceve una diagnosi corretta e, quindi, nemmeno un trattamento efficace - sottolinea Andrea Fiorillo, presidente eletto Epa (European psychiatric association) e professore ordinario Dipartimento Salute mentale e Fisica e Medicina, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli - L'azienda è impegnata da anni nella cura della schizofrenia e del disturbo bipolare grazie allo sviluppo di terapie innovative che presentano un meccanismo d'azione in grado di agire attraverso una combinazione di agonismo parziale per i recettori dopaminergici D2 e serotoninergici 5-HT1A, e di antagonismo per i recettori serotoninergici 5-HT2A. Si tratta di trattamenti capaci di rispondere agli unmeet needs di queste due patologie, garantendo efficacia a lungo termine e un buon profilo di tollerabilità".
"Si stima che i nuovi casi di leucemia mieloide acuta siano più di 3.600 all'anno, e la maggior parte dei pazienti ha un'età superiore ai 65 anni alla diagnosi - evidenzia Alessandro Isidori, dirigente medico Uoc Ematologia e Centro trapianti, Azienda sanitaria territoriale Pesaro-Urbino - E' un tumore del sangue molto aggressivo, che si sviluppa da cellule del sangue indifferenziate di tipo mieloide, con prognosi infausta specialmente nel paziente anziano. Molti pazienti adulti di nuova diagnosi non sono idonei a chemioterapia intensiva. Grazie ad Otsuka, è possibile somministrare a questi pazienti una terapia orale, alternativa alla chemioterapia, che si è dimostrata capace anche di migliorare la qualità di vita di pazienti e caregiver".
"E' importante poter disporre di cure che limitano fortemente gli accessi in ospedale - rimarca Davide Petruzzelli, presidente Associazione La Lampada di Aladino Ets - Le terapie orali in ematologia sono poi in grado di contribuire al miglioramento della qualità di vita e vengono apprezzate per la loro 'comodità'. In una fase storica in cui stiamo ridisegnando i percorsi di cura, in un'ottica di prossimità, è importante ricordarsi delle determinanti che per il malato compongono la qualità della vita, da coniugare con l'innovazione terapeutica per massimizzare gli effetti".
"Siamo riusciti ad ottenere tutti questi importanti risultati in Europa, e nel resto del mondo, anche grazie a partnership con aziende farmaceutiche con una filosofia simile alla nostra - conclude Lattuada - Nel corso degli anni abbiamo stretto numerose collaborazioni e siamo convinti che unendo risorse e competenze possiamo accelerare lo sviluppo e rendere disponibili nuovi trattamenti. Il nostro impegno come Otsuka, per almeno i prossimi 500 anni, deve essere quello di continuare a contribuire alla costruzione di una società più sana e sostenibile per tutti".
Cronaca
G7, Gemmato: “L’Italia ha quasi dimezzato...
Così il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato a margine della presentazione a Roma dell'evento conclusivo del G7 Salute che si svolgerà a Bari
"All'evento conclusivo del G7 a Bari declineremo tutte quelle che sono le misure di prospettiva che il governo Meloni, insieme al ministro della Salute Orazio Schillaci, sta ponendo in essere con un ottica risolutiva di carattere nazionale e internazionale. La lotta all'antibiotico-resistenza vive su due step, uno nazionale e uno internazionale, e noi riteniamo che da Bari possono arrivare le soluzioni per ambedue i livelli. C'è un forte investimento da parte del governo Meloni, 100 milioni di euro sono previsti in legge di Bilancio per la lotta all'antibiotico-resistenza. Con orgoglio rivendichiamo il fatto che l'Italia è il Paese che in Ue ha ridotto di più il consumo di antibiotici nella filiera zootecnica, quasi il 50%. Sintomatico del fatto che la carne italiana è sana". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, a margine della presentazione a Roma dell'evento conclusivo del G7 Salute, che si svolgerà a Bari.
Questo risultato è stato ottenuto "grazie ad un rigoroso sistema di tracciatura dei medicinali reso possibile dalla ricetta elettronica veterinaria e all'applicazione di precise 'stewardship' previste dal Piano nazionale di contrasto all'antibiotico-resistenza (Pncar), sul quale non a caso abbiamo destinato un finanziamento di 40 milioni di euro annui - ha proseguito Gemmato - La strategia veterinaria di contrasto all'antibiotico -resistenza è ad oggi tra le più all'avanguardia. Basti pensare che grazie al sistema informativo Classyfarm siamo in grado di classificare gli allevamenti sulla base del rischio di sviluppo e diffusione di resistenza agli antibiotici, premiando gli allevatori virtuosi con un fondo annuale di 376 milioni nell'ambito della Politica agricola comune (Pac 2023-2027)".
"E' importante anche parlare delle buone pratiche e soprattutto ringraziare chi ne è fautore - ha concluso il sottosegretario - ovvero i medici veterinari che svolgono un lavoro eccezionale di sorveglianza e prevenzione, nel nostro sistema sanitario nazionale pubblico come in quello produttivo".
Cronaca
G7, a Bari evento chiusura Salute: proposte concrete contro...
Ci sarà anche il Villaggio della salute promosso dalla Fism dedicato a screening e counseling
Si svolgerà a Bari il 28 e il 29 novembre l'evento conclusivo del G7 Salute che si è svolto a metà ottobre ad Ancona. Al centro il tema dell'antibiotico-resistenza. Oggi al ministero della Salute a Roma la presentazione della 2 giorni barese che vedrà anche l'inaugurazione, il 29 novembre, del Villaggio della salute promosso dalla Federazione delle società medico-scientifiche italiane (Fism) in collaborazione con il ministero della Salute, che permetterà alla popolazione in un'area di 1.500 metri quadrati di svolgere screening e counseling. Coinvolti 200 professionisti sanitari per 3 giorni e per la promozione della donazione del sangue ci sarà l'ex nazionale di rugby Martin Castrogiovanni, testimonial della campagna realizzata dal ministero della Salute.
"Un terzo dei decessi per antimicrobico resistenza in Ue sono italiani - ha detto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, presentando l'evento oggi al Roma al ministero della Salute insieme a Loreto Gesualdo, presidente della Fism - A Bari vogliamo proseguire la discussione avviata al G7 Salute di Ancona lo scorso ottobre e andare oltre condividendo proposte concrete per il contrasto alla resistenza agli antimicrobici, insieme a referenti politici e tecnici dei Paesi del G7 (Giappone, Germania, Uk, Usa, Francia, Canada, Unione Europea, più Arabia Saudita e Albania), alle organizzazioni internazionali (Fao, Oms, Oecd), alla comunità scientifica, ai parlamentari italiani, alle istituzioni nazionali e locali, all'industria e a tutti i portatori di interesse".
L'evento - ricorda il ministero della Salute - si colloca come naturale evoluzione del dibatto su quella che è ormai dichiarata come emergenza di salute globale più critica e soprattutto come ponte tra gli impegni annunciati a livello globale e le strategie intraprese a livello nazionale. Gli fanno da cornice i recenti incontri internazionali sul tema dell'antibiotico-resistenza: il G7 della Salute di Ancona, la riunione di alto livello in occasione della 79esima Assemblea generale delle Nazioni Unite dello scorso settembre a New York, il G20 in Brasile e, non ultima, la Conferenza globale di alto livello tenutasi a Gedda 2 settimane fa. "Vorrei evidenziare - ha sottolineato Gemmato - che mentre gli altri eventi satellite dei G7 sono stati preparatori alla riunione ministeriale, questo di Bari viene proprio a chiudere il ciclo dei lavori dei tavoli internazionali per avviare la discussione con un passaggio di consegne per i successivi appuntamenti".
Tra gli obiettivi già delineati nel G7 di Ancona, ha rimarcato Gemmato, c'è anche "l'ingresso per la prima volta dell'Italia a livello internazionale nel sistema strutturale di incentivi per favorire lo sviluppo di nuovi antibiotici attraverso i 21 milioni per il finanziamento della partnership globale no profit CarbX. In questo modo - rimarca il sottosegretario alla Salute - promuoviamo gli incentivi 'push' per incoraggiare gli investitori privati ad allocare risorse nella fase di ricerca di nuovi antibatterici. Allo stesso tempo, a livello nazionale, con le misure in legge di Bilancio 2025 intendiamo destinare fino a 100 milioni di euro del Fondo farmaci innovativi per lo sviluppo di agenti antinfettivi per infezioni da germi multiresistenti".
Tornado al Villaggio della salute, sarà aperto per 3 giorni, dal 29 novembre al primo dicembre, in piazza Libertà a Bari e si trasformerà in un grande polo di prevenzione, informazione e sensibilizzazione, accogliendo i cittadini. "Si tratta di uno spazio unico, capace di favorire il dialogo e la collaborazione tra medici, società scientifiche, istituzioni, associazioni, enti no profit e i cittadini. Un format innovativo per la salute e per la prevenzione", evidenzia la Fism. "Vogliamo far crescere il seme della prevenzione e vogliamo creare cultura della prevenzione, quindi oltre ai controlli e agli screening ci saranno momenti di comunicazione e sensibilizzazione verso la popolazione", ha precisato Gesualdo.
Il Villaggio - conclude la Fism, sarà strutturato intorno ad una tensostruttura centrale che ospiterà: una sala conferenze con 9 workshop tematici, organizzati nelle giornate del 30 novembre e del primo dicembre, dove esperti e professionisti si confronteranno con il pubblico su temi chiave della salute e della prevenzione; un ambulatorio multidisciplinare, cuore pulsante dell'iniziativa, che vedrà alternarsi medici, infermieri e psicologi per offrire screening gratuiti, visite specialistiche e corsi di formazione; stand informativi e unità mobili nello spazio esterno e all'interno della tensostruttura. I partner della manifestazione accoglieranno i cittadini per promuovere campagne di sensibilizzazione e svolgere ulteriori attività di prevenzione.
Cronaca
Farmaceutica, Lattuada (Otsuka Italia): “Da 50 anni...
"Per il futuro pronti a nuove sfide, in particolare nell'ambito delle malattie rare"
"Nel 1974 Otzuka Pharmaceutical ha iniziato la sua attività di ricerca e sviluppo nelle aeree di psichiatria e neurologia, fortunatamente provando delle soluzioni importanti che sono diventate leader di mercato soprattutto nel trattamento della psicosi e schizofrenia. Ma Otsuka in questi anni si è focalizzata sull'attività di R&S nell'area nefrologica: recentemente è stato lanciato un prodotto con indicazione nel lupus nefritico. E adesso in Italia stiamo introducendo un nuovo trattamento per la leucemia mieloide acuta. Però questo è il presente, altre importanti sfide ci attendono per il futuro". Così all'Adnkronos Salute Alessandro Lattuada, amministratore delegato Otsuka Italia, in occasione della conferenza stampa a Roma (Palazzo Ferrajoli) per celebrare il mezzo secolo di attività dell'azienda farmaceutica giapponese in Europa: presenti clinici, associazioni di pazienti e rappresentanti dell'Ambasciata del Giappone in Italia.
"Stiamo entrando in nuove aree terapeutiche - spiega Lattuada - soprattutto nell'ambito delle malattie rare. In particolare nella nefropatia da IgA (da accumulo di immunoglobuline A), angioedema ereditario, fenilchetonuria, ed è della scorsa settimana l'annuncio mondiale di un trattamento innovativo sulla medicina di precisione sulla Sla con la mutazione del gene Fus". Per cui "diciamo che per i prossimi 5-10 anni la filosofia di Otsuka sarà sempre la stessa: un forte impegno per dare soluzioni nuove e migliorare la salute del mondo lavorando sui tre pilastri fondamentali: tecnologie, innovazioni e bisogni dei pazienti", conclude l'Ad.