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Innovazione, intelligenza artificiale e performance spingono il nuovo flagship realme in cima alle classifiche in patria

Vendite da record per il lancio in Cina del realme GT 7 Pro

Realme ha diffuso gli straordinari risultati di vendita del realme GT 7 Pro, registrati subito dopo il suo debutto in Cina. I numeri ottenuti sono stati descritti come senza precedenti, consolidando il successo del GT 7 Pro come "Flagship delle Prestazioni AI". Questo risultato è frutto dell'impegno costante di Realme nell'attenere alle esigenze degli utenti, nonché delle importanti partnership con aziende di spicco come Qualcomm e Google. Il realme GT 7 Pro, il primo smartphone flagship in Europa a essere equipaggiato con il processore Snapdragon 8 Elite, una batteria da 6500 mAh e una ricarica rapida da 120 W, ha stabilito nuovi record di vendite e di incassi il giorno del suo lancio sul mercato cinese. Inoltre, il dispositivo si è classificato primo nelle vendite giornaliere su JD.com, il maggiore portale di e-commerce per prodotti digitali in Cina, e ha dominato anche la classifica delle vendite di smartphone su TikTok in Cina, esaurendosi durante il primo giorno di vendite live online.

"Con il lancio del realme GT 7 Pro, abbiamo stabilito un nuovo record nel mercato cinese, battendo tutti i precedenti in termini di vendite e ricavi al lancio. Questo smartphone non solo dimostra il nostro impegno verso l'innovazione nell'intelligenza artificiale, ma è anche testimonianza del nostro focus su esperienze utente rivoluzionarie. Siamo entusiasti di introdurre questa novità tecnologica, dotata di Snapdragon 8 Elite, come primo brand in Europa, dove confidiamo che il GT 7 Pro conquisterà anche i consumatori europei", ha dichiarato Chase Xu, Vicepresidente e CMO di realme.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Economia

Life Science Lombardia vale il 12,6% del Pil regionale e il...

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Presentato oggi in Assolombarda il report sulla filiera con valore aggiunto superiore a benchmark europei

 - (Fotolia)

Il Life Science è un comparto che in Lombardia si conferma un driver di sviluppo per il sistema sociosanitario regionale, avvalendosi di un forte asse pubblico-privato. Il modello, con un valore aggiunto superiore ai benchmark europei, contribuisce a garantire standard di cura e di efficacia clinica elevati, oltre a una qualità di vita più elevata rispetto alla media nazionale. Il sistema integrato garantisce un elevato tasso di innovazione sanitaria, oltre che competenze di alto profilo, generando un valore aggiunto pari al 12,6% dell'intero Pil regionale e al 2,5% di quello nazionale. Lo scenario è reso possibile grazie all'impegno profuso dalle imprese presenti che, complessivamente, rappresentano un terzo della filiera pharma e medtech nazionale. Sono alcuni dati contenuti nella nuova edizione del rapporto 'La rilevanza della filiera Life Sciences in Lombardia: benchmarking tra regioni italiane ed europee' presentato al 'Milano Life Science Forum 2024', settima edizione dell'evento annuale dedicato alle scienze della vita promosso da Assolombarda in partnership con il Cluster lombardo scienze della vita, che si è svolto oggi a Milano nella sede dell'associazione. L'analisi, realizzata con cadenza biennale dal Centro studi di Assolombarda, in collaborazione con le principali associazioni di categoria, Cergas-Bocconi e Cluster lombardo scienze della vita, esplora l'impatto economico e le tendenze di sviluppo di questa filiera.

In base alle evidenze emerse - si legge in una nota - la filiera lombarda ha saputo uscire rafforzata dalla pandemia, sperimentando una crescita economica robusta già emersa dai dati della precedente edizione del rapporto: il valore della produzione ha raggiunto nel 2022 quasi 85 miliardi di euro, segnando un incremento del 17,5% rispetto al 2019. Il valore aggiunto sfiora i 30 miliardi di euro, in crescita del 16,4%, più che nell'intero Paese dove la variazione è del +13,8%. Il valore aggiunto diretto e indotto attivato dalla filiera Life Science lombarda, inoltre, incide appunto per il 2,5% sull'intero Pil nazionale.

Il rapporto restituisce dunque la fotografia di una filiera regionale in continua espansione economica, che consolida il proprio ruolo primario nel contesto nazionale e il posizionamento competitivo tra le regioni europee più avanzate nelle scienze della vita, con un traino sempre maggiore dell'industria. La Lombardia si riafferma anche come hub primario nazionale delle scienze della vita, distinguendosi tra i maggiori player in Europa: qui, d'altra parte, risiede un sesto della popolazione nazionale e si registrano ben il 19% degli addetti, il 26% del valore aggiunto e il 31% del valore della produzione della filiera italiana. Un confronto che regge anche con le altre regioni continentali rilevanti per insediamenti Life Science, ossia Cataluña, Baden-Württemberg e Île de France: l'industria farmaceutica lombarda spicca per un valore aggiunto per abitante superiore a tutti i benchmark e pari a 695 euro.

In base ai risultati della ricerca, significativo, sui mercati internazionali, è anche il posizionamento dell'industria farmaceutica lombarda. L'export ammonta infatti a 9,8 miliardi di euro nel 2023, più della regione francese (9,2 miliardi) e di quella spagnola (9 miliardi). L'incremento lombardo del 28,3% rispetto al 2019 è secondo solo a quello eccezionale della Cataluña (+41,4%). Relativamente ai servizi sanitari, il valore aggiunto pro-capite cresce in Lombardia del 9,1% tra il 2019 e il 2022, più che in Cataluña dove flette del 4,9%. Nel 2022 il valore della produzione e il valore aggiunto dell'industria lombarda superano rispettivamente i 38 e gli 11 miliardi di euro, in aumento più che nel totale nazionale e rispettivamente del 28,7% e 26,8% rispetto al 2019.

In Lombardia, mostra l'analisi del Centro studi Assolombarda, l'industria attiva da sola il 45,2% del valore della produzione e il 37,1% del valore aggiunto dell'intera filiera Life Science regionale: incidenze decisamente superiori a quanto rilevato in Italia e, soprattutto, con un contributo in crescita rispetto al 2019, quando le corrispondenti percentuali erano il 41,3% e il 34,1%. Estremamente interessante - prosegue la nota - è anche l'analisi sull'attività svolta dalle imprese industriali in Lombardia, driver di salute e attrattori di innovazione per il cittadino. Considerando le 77 maggiori aziende lombarde (fatturato superiore ai 100 milioni di euro), il 66% ha una attività produttiva in regione, il 55% svolge trial clinici, mentre una quota sempre importante, ma più ridotta, pari al 39%, ha in regione un centro di ricerca aziendale.

Un ulteriore rilievo dell'analisi riguarda la rilevanza strategica dei servizi sanitari e socio-assistenziali. I servizi sanitari rappresentano il 54% del valore aggiunto e il 35% del valore della produzione dell'intera filiera lombarda. Inoltre, il settore si caratterizza per dinamica positiva nelle sue dimensioni tra il 2022 e il 2019: +8,3% il valore aggiunto, +8,5% il valore della produzione. I servizi sanitari lombardi attivano il 18,3% del valore aggiunto nazionale del settore, esprimendo un'incidenza superiore rispetto a quella della popolazione: questo deriva, da un lato, dall'attrattività verso pazienti non residenti grazie ai centri di alta specialità presenti, dall'altro da una maggiore offerta sanitaria privata.

Grazie alla collaborazione con il Cluster lombardo scienze della vita, l'edizione 2024 del 'Milano Life Science Forum' ha ospitato anche il 'Forum Ricerca clinica', iniziativa giunta alla terza edizione che nasce da un progetto di sistema - Visione ricerca 2030 - e ha promosso una riflessione tra attori europei, nazionali e regionali, mettendo in luce le politiche attuali e le aree su cui agire per consolidare la competitività della Lombardia e dell'Italia nell'attrazione di studi, sperimentazioni, investimenti e innovazioni a favore del sistema sanitario e del cittadino.

Nel contesto nazionale, la Lombardia è polo rilevante della ricerca, realizzando più di un quinto (22%) delle pubblicazioni italiane del settore e attivando la metà dei trial clinici farmacologici. Secondo lo studio, l'ambito Clinical & Life Science è altamente prolifico nelle regioni benchmark considerate e in Lombardia rappresenta il 47% di tutti gli articoli pubblicati nel 2023. Allargando al benchmark europeo, la Lombardia registra 785 articoli Clinical & Life Science per milione di abitanti nel 2023, un numero inferiore ai peer europei, ma con un divario in riduzione negli ultimi anni grazie alla più elevata intensità di incremento: +31,3% gli articoli scientifici pubblicati dagli enti lombardi nel 2023 rispetto al 2015. In termini di qualità della ricerca, la Lombardia ha una quota di articoli altamente citati (1,9% del totale) simile a quella del Baden-Württemberg e non troppo distante dalla Cataluña top performer (2,9%).

Al 'Milano Life Science Forum 2024' hanno preso parte, oltre al presidente Alessandro Spada e al vicepresidente con delega alle Life Science Sergio Dompé, anche il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, e l'assessore regionale all'Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi. Presenti lo special advisor Life Sciences di Confindustria Gianfelice Rocca, il presidente del Cluster lombardo scienze della vita Gabriele Pelissero, e i vertici di Aiop, Anitec-Assinform, Confindustria dispositivi medici, Farmindustria, Federchimica-Assobiotec e Human Technopole. Alle sessioni istituzionali sono intervenuti anche rappresentanti dell'Agenzia europea per i medicinali, dell'Agenzia Italiana del farmaco, del ministero delle Imprese e del Made in Italy e del ministero della Salute.

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Economia

Jason Guo, Head of Europe realme: “innovazione e...

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Strategie, tecnologie pionieristiche e focus sui giovani: la visione di realme per il successo in Italia e in Europa

Jason Guo, Head of Europe realme

Realme si è distinta per una crescita significativa e una presenza sempre più consolidata in Europa, in particolar modo in Italia. Jason Guo, capo di realme Europa, condivide con Adnkronos le strategie che hanno permesso al marchio di scalare rapidamente le classifiche e i piani futuri per innovazioni che promettono di rivoluzionare ulteriormente l'industria. Tra le nuove tecnologie, l'integrazione avanzata dell'intelligenza artificiale e le strategie di marketing mirate, realme si appresta a ridefinire l'esperienza smartphone, focalizzandosi sulle esigenze e le aspettative di un pubblico giovane e dinamico.

Realme ha ottenuto una rapida crescita e un significativo aumento della quota di mercato in Italia. Quali strategie ritiene siano state fondamentali per raggiungere questo successo, specialmente nel competitivo mercato italiano?

La nostra rapida crescita in Italia si basa su una profonda comprensione delle esigenze dei consumatori locali e un chiaro focus sui prodotti di fascia media-alta. Il successo della serie realme 12, lanciata all'inizio di quest'anno, ha stabilito un forte riconoscimento nel mercato. Questo è stato seguito dal debutto globale della serie GT 6 a Milano, segnando il ritorno della linea GT sul palcoscenico internazionale dopo due anni. La serie GT 6 è stata un grande successo, superando 1,2 milioni di spedizioni globali in soli quattro mesi e diventando lo smartphone più venduto su Amazon Italia nel segmento da €399 a €1000, con vendite aumentate del 167% rispetto alla generazione precedente, la serie GT 2.

Con il prossimo lancio del GT 7 Pro, l'intera lineup GT sta ufficialmente ritornando in Italia. Progettata per superare le aspettative tecnologiche degli utenti giovani, la serie GT Pro guiderà come flagship delle prestazioni AI, la serie numerica GT dominerà come un "flagship killer" completo, e la serie GT T numerica sarà la scelta per i giocatori orientati alle prestazioni.

Inoltre, il rafforzamento delle partnership con i principali rivenditori e operatori di telecomunicazioni è stato fondamentale per espandere la nostra presenza nel competitivo mercato italiano.

Il recente lancio del realme GT 7 Pro mira a stabilire nuovi standard in termini di prestazioni AI e fotografia. Potrebbe descrivere le filosofie che guidano lo sviluppo dei prodotti realme, specialmente in termini di soddisfazione e superamento delle aspettative degli utenti?

realme è stata fondata con una chiara direzione: No Leap, No Launch. Per portare innovazioni nella forza del prodotto, introduciamo le nostre nuove linee di prodotto, con la serie GT posizionata come Flagship di Prestazioni di Livello Successivo con AI, la serie numerica come Prestazioni di Nuova Generazione & Fotocamera, e la serie C come Migliore Tecnologia per i Giovani. Inoltre, l'AI sarà integrata in tutta la linea di prodotti, posizionando realme come un divulgatore di AI.

Per la nuovissima serie GT Pro, essa esemplifica la nostra filosofia di innovazione senza compromessi. Il mercato di fascia alta ha bisogno di nuovo sangue. Mentre molti flagship priorizzano una singola caratteristica, come la fotocamera, realme GT 7 Pro offre eccellenza in ogni area—fotocamera, chipset, display, batteria, AI e design. Riflette sei anni di ricerca e sviluppo e feedback da giovani appassionati di tecnologia che richiedono la perfezione. Equipaggiato con il chipset Snapdragon 8 Elite, l'obiettivo telefoto Sony IMX882 e il display Eco² OLED, il GT 7 Pro è il flagship definitivo delle prestazioni AI, stabilendo un nuovo punto di riferimento per gli smartphone di fascia alta e garantendo che il GT 7 Pro offra un'esperienza da flagship che supera le aspettative.

realme pone particolare attenzione ad un pubblico giovanile con la creatività, le prestazioni e l'estetica. Il design Mars del GT 7 Pro, ispirato all'esplorazione spaziale, risuona con il loro spirito avventuroso e il desiderio di innovazione. Funzioni come AI Sketch to Image e Live Photos li abilitano ad esprimersi e migliorare i loro stili di vita digitali.

Sul fronte del marketing, ci concentriamo sul connetterci con i giovani attraverso piattaforme come TikTok, sfruttando collaborazioni con influencer, posizionamento di risorse e live stream per creare campagne autentiche e coinvolgenti. Per esempio, entro dicembre, approfondiremo la nostra partnership con l'e-commerce di TikTok, cementando ulteriormente la nostra connessione con questo demografico e distinguendo realme dai concorrenti.

Essendo entrato tra i primi quattro marchi di smartphone in Italia, quali sono i prossimi obiettivi di espansione di realme sia all'interno dell'Italia che in altri mercati europei?

Il 2025 segna l'inizio di un nuovo capitolo per realme mentre ci sforziamo di renderlo l'Anno delle Nuove Altezze. L'Europa rimane un focus strategico, con l'obiettivo di raddoppiare le vendite e assicurare una posizione stabile tra i primi 4 marchi di smartphone entro il 2025. In Italia, miriamo a mantenere la nostra posizione tra i primi 4 mentre soddisfiamo le esigenze in evoluzione dei nostri utenti.

Per raggiungere questo obiettivo, ci stiamo concentrando su cinque aree chiave: Eccellenza del Prodotto, Espansione dell'E-commerce, Partnership con Operatori di Telecomunicazioni, Sviluppo dei Mercati Chiave e Costruzione del Marchio.

Eccellenza Prodotto - focus su prodotti di fascia media-alta: la serie GT ha registrato ottimi risultati a giugno con la serie GT 6, e il Flagship di Prestazioni AI GT 7 Pro è pronto per essere lanciato a breve.

E-commerce: i prodotti di fascia media-alta sono un canale chiave per l'espansione. Continueremo a rafforzare la nostra presenza su Amazon e le piattaforme online locali.

Operatori di Telecomunicazioni: nel 2025, prevediamo di collaborare con i principali operatori.

Crescita del Mercato Chiave: stabilire due mercati con milioni di utenti in Polonia e Italia, mentre la Spagna è il nostro motore di crescita principale.

Investimento nel Marchio: continuare ad investire nella costruzione del marchio.

Mentre realme introduce caratteristiche innovative come i sistemi avanzati di fotocamera nel GT 7 Pro, quali sono alcune delle tecnologie chiave che realme prevede di lanciare nei futuri dispositivi e quale impatto prevede che queste avranno sul mercato?

Oltre alla fotocamera, l'AI rimarrà centrale nella nostra strategia di innovazione, con dispositivi futuri che avanzano l'efficienza AI, l'imaging AI e il gaming AI mentre integrano prestazioni di nuova generazione.

Per l'AI, il nostro investimento in ricerca e sviluppo AI è cresciuto del 613% quest'anno, e abbiamo fatto crescere il nostro team di ingegneria di sette volte. Collaborando con oltre 20 leader del settore, il nostro obiettivo è di spedire 100 milioni di smartphone AI entro tre anni, ridefinendo l'esperienza flagship.

Per le prestazioni, ogni generazione della serie GT nasce per spingere ancora oltre i confini delle prestazioni grazie anche a collaborazioni con partner d'eccezione come Qualcomm. Queste tecnologie non solo elevano le aspettative degli utenti ma anche consolidano la posizione di realme come pioniere nel mercato di fascia alta.

La tecnologia di ricarica rapida è un'altra area in cui realme è leader. Dopo la ricarica rapida di 240W nel GT 3, quest'anno abbiamo svelato la SuperSonic Charge da 320W, capace di caricare completamente uno smartphone in soli 4 minuti e 30 secondi. Questa innovazione leader mondiale non solo stabilisce nuovi standard per velocità e sicurezza ma trasforma anche l'esperienza utente, rafforzando la leadership di Realme nella tecnologia energetica.

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Economia

Sciopero 29 novembre, Cgil e Uil confermano stop 8 ore....

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L’obiettivo è ridurre la mobilitazione a sole 4 ore, così come chiesto anche dalla Commissione di garanzia sugli scioperi

Sciopero trasporti 29 novembre - (Adnkronos)

 Sindacati convocati da Matteo Salvini in vista dello sciopero proclamato per venerdì 29 novembre. Mentre Cgil e Uil confermano lo stop di 8 ore anche per i trasporti, le organizzazioni sindacali sono attese al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alle 16.30 di oggi, per un confronto alla presenza del ministro. L'obiettivo è ridurre la mobilitazione a sole 4 ore, così come chiesto anche dalla Commissione di garanzia sugli scioperi. Lo comunica in una nota il Mit.

Chi sciopera

Continua dunque il braccio di ferro sullo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil per il 29 novembre quando a incrociare le braccia per 8 ore saranno anche i lavoratori dei settori Tpl e trasporto aereo, con eccezione del trasporto ferroviario, escluso dalla protesta a causa del precedente sciopero di domenica 24 novembre, nel rispetto della regola dei dieci giorni.

E' sul settore trasporti che si consuma lo scontro. Cgil e Uil confermano le ragioni e le modalità della mobilitazione che sarà esercitata, fanno sapere, nel rispetto di quanto stabilito dalle norme, a partire dalle fasce di garanzia.

Cgil-Uil confermano sciopero di 8 ore

"Stiamo scrivendo proprio in queste ore insieme alla Uil che per quello che ci riguarda noi riconfermiamo lo sciopero di 8 ore anche per il Tpl e il trasporto aereo: abbiamo escluso il trasporto ferroviario perché c'è stato lo sciopero domenica, e quindi ci sono da rispettare i dieci giorni. Non comprendiamo questa posizione della commissione se non per rispondere ai diktat di Salvini che un giorno sì e un giorno no vuol mettere in discussione il diritto di sciopero, e trovo sinceramente che la motivazione che hanno portato non stia in piedi". Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, oggi a Firenze, a margine di un'assemblea del sindacato, a proposito della richiesta del garante dei trasporti di ridurre a 4 ore lo stop del trasporto pubblico locale il 29 novembre.

"Spiegare che dovremmo limitare il diritto di sciopero perché quel giorno lì ci sono troppe organizzazioni sindacali che proclamano lo sciopero generale ... credo che sia sotto gli occhi di tutti la follia di questa motivazione - ha aggiunto Landini - Secondo loro che dovremmo fare? Ogni organizzazione dovrebbe proclamare ogni dieci giorni uno sciopero generale? Dietro a questo, a partire anche dal decreto sicurezza, c'è un'idea di messa in discussione del diritto di sciopero: invece noi intendiamo proclamarlo".

"Va anche ricordato che, per tutelare la mobilità e i diritti dei cittadini, non devono bloccare gli scioperi, devono rinnovare i contratti, devono fare gli investimenti sul sistema dei servizi, sugli autobus, devono fare quelle cose che generalmente il ministro dei trasporti non fa", ha proseguito Landini.

Sulla possibilità che il ministro dei trasporti Matteo Salvini ricorra alla precettazione, il segretario della Cgil ha commentato: "Credo che sia una forzatura: ricorreremmo contro questa cosa. Insisto: la motivazione è folle. Non perché non abbiamo rispettato i dieci giorni, ma perché quel giorno ci sono troppe sigle sindacali che hanno proclamato lo sciopero, nello stesso giorno. Vuol dire che da tempo il ministro Salvini ha in testa di mettere in discussione il diritto di sciopero nel nostro paese. Insisto: tutto l'anno, dov'è per garantire il diritto alla mobilità? Non è che gli aerei, i treni o il Tpl non funzionino quando c'è lo sciopero generale, mi sembra che siano altri i problemi: hanno dato la colpa a un chiodo... sarebbe utile che il ministro Salvini facesse fino in fondo il suo mestiere, che non sta facendo, a partire dal rinnovo dei contratti".

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