Al Bano operato per problemi alla voce ma rassicura: ‘Sto già benissimo”
''Sono pronto per Sanremo, ho mandato a Carlo Conti ben tre brani e sono fiducioso''
Al Bano Carrisi è stato operato oggi a Roma, presso La Casa di Cura Villa del Rosario, dal professor Lino Di Rienzo Businco per una raucedine che gli causava un abbassamento di voce. Ma - rassicura all'Adnkronos - " sto già benissimo: io sono un selvaggio ". Al Bano spiega di avere sofferto per "un problema di sinusite che mi dava fastidio alle corde vocali e che mi causava raucedine ma grazie al professor Businco che ha inventato questa nuova tecnica di operazione, per niente invasiva come quelle del passato, mi sono ripreso subito. Domani esco dalla clinica''. Quello effettuato sul cantante - spiega Businco all'Adnkronos - "è un tipo di intervento sulle alte vie respiratorie, della durata di una ventina di minuti, ad alta tecnologia di chirurgia endoscopica mini invasiva, che permette di ripristinare la funzionalità di tutto il tratto respiratorio senza il rischio di danneggiare le corde vocali, come poteva invece avvenire un tempo''. L'operazione, spiega ancora il luminare, "migliora la respirazione e questo impatta anche sulla qualità della vita e aumenta le performance vocali, la durata e la tenuta nel tempo''. Visto l'esito, quindi, nessuna incertezza su Sanremo, per il cantante pugliese. "Assolutamente no - risponde Al Bano - ho mandato a Carlo Conti ben tre brani, sono molto fiducioso". Loredana Lecciso, contattata dall'Adnkronos, spiega di aver seguito da Milano con un po' di apprensione l'intervento di Al Bano: "Purtroppo non sono potuta andare con lui perché ho fatto un piccolo intervento alla pelle e sono ancora in convalescenza. Ma ho tranquillizzato i miei figli e gli ho detto - racconta scherzando - andrà tutto bene, vostro padre è Highlander!''.
(di Alisa Toaff)
Spettacolo
Alessandro Basciano: “Sono stato privato della...
Il deejay con un lungo sfogo pubblicato sui social chiede di riabbracciare la figlia
Alessandro Basciano è stato scarcerato "senza ricevere alcuna restrizione". Nonostante ciò, spiega il deejay, gli è ancora impossibile avvicinarsi alla figlia Cèline Blu avuta con Sophie Codegoni, l'ex compagna che lo ha denunciato per stalking nei suoi confronti. Con una storia Instagram, il 35enne si è lasciato andare a un lungo sfogo in cui chiede di poter rivedere la figlia, l'unica cosa che davvero gli importa.
Le parole di Alessandro Basciano
"Sono stato privato della libertà che è la cosa più preziosa per un uomo", ha esordito così Alessandro Basciano in una storia condivisa poche ore fa sul suo profilo social. Nero su bianco, il deejay racconta che nonostante sia tornato in libertà, non può ancora vedere la figlia avuta con l'ex compagna Codegoni: "Anzi no, la seconda, la prima sono i figli ed io sono stato privato anche di questo, perché ancora oggi non riesco a vedere la mia bambina. Questo nonostante io non abbia alcuna restrizione nei confronti di alcuno", continua Basciano che ha condiviso pubblicamente lo sfogo fiume.
"Riabbracciare mia figlia sarebbe la carezza sull'animo di cui, ora più che mai, avrei bisogno", conclude così il 35enne genovese. Da giorni ormai Basciano condivide sui social la sua battaglia contro l'ex compagna, sperando di poter riabbracciare la figlia Cèline. Proprio pochi giorni dopo la scarcerazione, il deejay ha pubblicato su Instagram l’ordine di revoca della misura cautelare con le motivazioni che hanno portato alla sua libertà, accusando poi l'ex fidanzata Sophie: "La strumentalizzazione di una bambina per deviare nottate brave in club privati e tutto quello che ho passato, verrà tutto alla luce del sole".
La voce di Sophie Codegoni
Sophie Codegoni , d'altro canto, ha raccontato la sua verità: "Non ho potuto fare diversamente. Ho lottato contro me stessa, contro il dolore e la paura. Ho a lungo sperato in un cambiamento, ma mi sbagliavo e ammetterlo è straziante. Ho dovuto proteggere me, nostra figlia e le persone che amo", ha scritto in una storia pubblicata su Instagram dopo la scarcerazione dell'ex compagno. "Dicono che ci voglia coraggio ma io non mi sento coraggiosa - scrive Codegoni - mi sento semplicemente una donna e una madre che ha fatto quello che era purtroppo necessario, anche quando avrebbe voluto solo chiudere gli occhi e sperare che tutto si aggiustasse da solo. In mezzo a questo caos mi rimane la consapevolezza di aver avuto la forza, di scegliere il giusto, di mettere al primo posto la sicurezza e la serenità mia e della mia famiglia". E conclude: "Adesso devo andare avanti, fare la mamma, continuare a lavorare, ritrovare me stessa, un passo alla volta, con la speranza che un giorno tutto questo possa restare solo un ricordo lontano".
Riguardo alle storie condivise dall'ex fidanzato Basciano, Sophie Codegoni rimane in silenzio, lasciando che ad agire siano solo i legali.
Spettacolo
Selvaggia Lucarelli: “Angelo Madonia non è stato...
La blogger ha precisato che la lite avvenuta in diretta non ha condizionato la scelta della produzione
"No, Angelo Madonia non è uscito da Ballando con le stelle perché ha risposto a me", con queste parole Selvaggia Lucarelli mette fine alle voci sul caso del maestro di Ballando con le stelle. Per la prima volta nella storia del dance show di Rai 1, un ballerino professionista è stato fatto fuori. E il motivo non è ancora chiaro, ma in molti pensano che la colpa ricada su Selvaggia Lucarelli a causa di uno scontro che si è consumato nella scorsa puntata tra la blogger e il ballerino.
Le parole di Selvaggia
Prima Federica Pellegerini, poi Angelo Madonia e alla fine non poteva mancare il commento di Selvaggia Lucarelli, che è stata accusata dagli utenti e dai telespettatori del programma di essere la causa dell'esclusione del ballerino dal dance show di Rai 1. Sulla sua newsletter a pagamento, Selvaggia scrive: "La Pellegrini liberata. Il problema di Angelo Madonia, quest'anno, finiva davvero per 'elli', ma non ero io", lanciando un chiaro riferimento alla fidanzata del ballerino, Sonia Bruganelli. E più avanti spiega: "Federica Pellegrini che abbraccia Madonia mentre noi diamo voti altissimi alla coppia, lui che incarognito guarda continuamente in direzione dell'altra", ossia Sonia Bruganelli. "Non mi è sfuggito il contorno che poi contorno non era, e cioè la scarsa intesa tra Federica Pellegrini e il suo ballerino. Non erano i cm di differenza a creare disarmonia, ma un’inattesa aura cupa di Madonia. Ho visto un Angelo diverso", spiega Selvaggia Lucarelli.
Stanca dalle critiche ricevute nelle scorse ore, la Lucarelli in un post su Instagram scrive ancora: "Tra me e Madonia non ci sono stati liti continue e non è stato un rapporto complesso. Ci siamo sempre salutati amichevolmente anche dietro le quinte. Sempre queste narrazioni in cui io sono la cattiva da mandare avanti, che noia", conclude Selvaggia Lucarelli.
Spettacolo
‘Le Iene’ in viaggio nella sanità italiana tra...
Giovedì 28 novembre in onda 'La Cura', spin off del programma di Italia 1
Un viaggio nel sistema sanitario del nostro Paese a caccia dei punti di eccellenza e delle criticità più preoccupanti. Ma anche una guida in più per capire lo stato di salute degli italiani e per conoscere meglio le diverse opzioni di cura a disposizioni dei pazienti. Questo il filo conduttore de 'La cura. Tutto ciò che devi sapere per stare meglio', il nuovo spin-off de 'Le Iene' ideato da Davide Parenti, in onda giovedì 28 novembre, in prima serata, su Italia 1. Il reportage, condotto da Gaetano Pecoraro, scritto da Riccardo Festinese e Alessandra Frigo, si addentrerà negli abissi delle infinite liste d’attesa, scoprendo le strutture 'da incubo'. Allo stesso tempo, però, verranno messe in mostra anche le eccellenze del nostro Servizio sanitario, dal Centro Trapianti di Padova - dove si sta cercando una cura definitiva contro il diabete di tipo uno - al Policlinico Gemelli di Roma dove si lavora per scoprire il microbiota.
La particolarità del programma, dice Pecoraro all'Adnkronos "è che lo studio televisivo da dove condurrò è una sala dello Ieo, l'Istituto Europeo Oncologico di Milano". Il racconto, infatti, si svilupperà direttamente dalle sale operatorie dell’ospedale e Pecoraro sarà accompagnato dall’oncologo e direttore del programma di Senologia allo Ieo, Paolo Veronesi, e dallo psichiatra dell’Istituto Auxologico, Leonardo Mendolicchio.
"Il reportage - spiega Pecoraro - nasce per rispondere a due domande cruciali per tutti noi: la prima è come sta il nostro sistema sanitario. Per rispondere a questo quesito faremo un viaggio attraverso le criticità più importanti del nostro Ssn. Parleremo del fenomeno dei medici a gettone, scoprendo situazioni veramente incancrenite. Parleremo anche dei nostri camici bianchi che sempre più spesso vanno all'estero per lavorare". Per questo, dice Pecoraro, "siamo andati negli Emirati Arabi Uniti, ad Abu Dhabi. Perché i nostri sanitari si trasferiscono lì? Perché vengono pagati di più e perché il bilanciamento casa-lavoro è molto migliore del nostro". Questo significa che i sanitari non hanno "turni massacranti e possono godere di un'organizzazione perfetta. Il fenomeno dei medici che vanno via è sempre più preoccupante", osserva a questo proposito il conduttore.
Una volta delineata la situazione del nostro modello sanitario, continua il giornalista, "entreremo nel cuore del programma che ruota intorno alla domanda: come stiamo noi?". Un tema caldo, che suscita l'interesse di un numero sempre più vasto di cittadini, affrontato innanzitutto andando in "giro per il mondo, negli Stati Uniti, in Europa e soprattutto in Italia. L'obiettivo è stato quello di raccontare quali sono le ricerche più innovative e migliori messe in campo dalla scienza medica per alcune delle malattie più importanti che più ci riguardano", sottolinea. Ricerche e cure che, per molte patologie, offrono soluzioni diverse. Il fatto è, puntualizza Pecoraro, che "ciò che oggi la medicina ti mette a disposizione, in termini di cura, è molto ampio. Sta quindi anche al paziente capire qual è il miglior percorso da seguire, in caso di malattia, a seconda di quanto e come conosce sé stesso. Questo programma può essere un passo in più per accrescere la consapevolezza di noi stessi che nasce da una maggiore conoscenza su come funziona il mondo delle cure in vari campi", conclude Pecoraro.