Dazn si costituirà parte civile al processo penale che nascerà dall'inchiesta della Procura di Catania. L'obiettivo? Punire con multe i pirati della tv e dello streaming
Decisione presa. Dazn vuole ottenere un risarcimento da tutti i pirati dello streaming che negli ultimi anni hanno visto illegalmente i contenuti diffusi dalla piattaforma ai propri abbonati. È uno dei possibili risvolti dell’inchiesta della Procura di Catania, che con la recente operazione 'Taken down' contro lo streaming pirata ha smantellato un sistema di oltre 2.500 canali illegali e server che gestivano segnali illeciti in Europa.
Dazn contro il pezzotto
Dazn si costituirà dunque parte civile al processo penale che nascerà dall’inchiesta siciliana. Un’operazione non semplice, che l’azienda porterà avanti chiedendo ai magistrati di Catania nomi e cognomi di chi ha guardato gli eventi senza regolare abbonamento. La nota piattaforma potrebbe così ottenere un altro risultato, quello di portare la Guardia di finanza a comminare le multe ai “colpevoli”.
Multe ai pirati dello streaming
In questo senso, una rivoluzione. Qualcosa di mai successo e che per la prima volta potrebbe far cadere la presunzione di impunità per gli illeciti, che da anni ormai danneggiano il sistema convinti di non rischiare nulla. L’iniziativa ha anche l’appoggio di Sky, l’altro gigante sul mercato, e della Lega Calcio. “Bisogna capire che rubare una partita è grave quanto un altro furto” ha spiegato non a caso l’Ad della Lega Serie A Luigi De Siervo. Insomma, potrebbe essere questo un colpo durissimo al mercato nero delle partite e degli utenti abusivi.
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Aston Villa-Juventus: l’equilibrio della tattica e il...
C’è chi sperava in una partita scoppiettante, di quelle che non lasciano un attimo di respiro. Invece, Aston Villa e Juventus, sotto il cielo freddo del 27 novembre, ci hanno regalato uno 0-0 di quelli intensi, fatti di tattica e nervi, più che di gol e spettacolo. Certo, non è mancato quel pizzico di polemica che fa discutere i tifosi a fine gara, magari davanti a una birra… ma di questo ne parleremo più avanti.
Prima di tutto, diciamolo: è stata una partita difficile. L’Aston Villa, con il suo pubblico caldissimo alle spalle, ha spinto forte fin dall’inizio, cercando con insistenza di piegare una Juventus che, però, ha saputo fare una cosa davvero bene: difendersi. Nonostante una lista di infortuni lunga quanto una giornata d’inverno, la squadra di Thiago Motta ha messo in campo una tenacia e un’organizzazione difensiva che hanno reso la vita dura ai padroni di casa.
Il momento che tutti ricorderanno è arrivato proprio sul finale, nei minuti di recupero. Quando ormai sembrava che il match stesse per spegnersi senza grandi colpi di scena, ecco il lampo: Morgan Rogers trova il modo di infilare il pallone in rete. Il pubblico esplode, è il gol che tutti aspettavano ma dura poco. L’arbitro fischia, annulla tutto per un fallo di Diego Carlos sul portiere bianconero Michele Di Gregorio. E qui, inutile dirlo, si scatena il putiferio. I tifosi dell’Aston Villa gridano all’ingiustizia, mentre quelli della Juventus tirano un sospiro di sollievo. La verità? Forse sta da qualche parte nel mezzo, come spesso succede.
E poi, ci sono state le parole del dopo partita. Thiago Motta, da parte sua, è sembrato soddisfatto: “Siamo una squadra compatta e solida, nonostante le difficoltà. Portare a casa un risultato utile contro un avversario di livello come l’Aston Villa è importante per il nostro percorso”, ha detto ai microfoni, con quel tono un po’ serafico che ormai lo contraddistingue. Sul fronte opposto, Unai Emery, allenatore dei Villans, non ha potuto nascondere un po’ di amarezza: “Abbiamo fatto la partita, creando molte occasioni, ma non siamo riusciti a concretizzare. L’episodio del gol annullato? Preferisco non commentare, lascio giudicare agli altri”. Insomma, una delusione che brucia, soprattutto quando senti di aver dato tutto.
Questo pareggio lascia Aston Villa e Juventus in una posizione un po’ delicata nel girone. L’Aston Villa è al nono posto, mentre la Juventus è ferma al diciannovesimo. Sì, avete letto bene: nono e diciannovesimo. Due posizioni che non rendono certo onore alle ambizioni delle due squadre e che ora richiedono un colpo di reni nelle prossime partite. Ogni punto è fondamentale, ogni piccolo errore può costare caro e la strada verso la qualificazione è ancora tutta in salita.
Alla fine, cosa resta di questa Aston Villa-Juventus? Forse non è stata la partita più bella di questa Champions League ma è stata una partita vera, combattuta, dove la tattica e la tensione hanno avuto la meglio sullo spettacolo. E l’episodio del gol annullato? Continuerà a far discutere, perché è questo che fa il calcio: ci regala emozioni, ci fa arrabbiare, ci fa discutere. E poi ci fa guardare avanti, sempre, alla prossima partita, alla prossima sfida. Perché la Champions è così: non ti lascia mai il tempo di respirare davvero.
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Iga Swiatek positiva all’antidoping: stop di un mese...
Per la polacca un caso di contaminazione, per certi versi simile a quello che pochi mesi fa ha coinvolto Sinner
Iga Swiatek positiva all'antidoping e sospesa per un mese. L'Itia, l’International Tennis Integrity Agency, oggi ha confermato che Swiatek, attuale numero 2 del ranking Wta, ha accettato una sospensione di un mese nell'ambito del Programma antidoping. Tutto dopo essere risultata positiva alla trimetazidina (TMZ, una sostanza proibita) in un campione dell'agosto 2024.
Iga Swiatek sospesa per doping
Il caso, per certi versi, ricorda quanto accaduto a Jannik Sinner pochi mesi fa. Qui, l'Itia ha accettato il legame tra il test positivo e la contaminazione attraverso un farmaco regolamentato senza prescrizione medica (melatonina). Si tratta di un prodotto venduto in Polonia, che Iga Swiatek aveva assunto per problemi di jet lag e sonno. Come per Sinner, dunque, una violazione non intenzionale. In relazione al livello di colpa della Swiatek, poiché il prodotto contaminato era un farmaco non prescritto regolamentato nel suo Paese di origine e di acquisto, considerando tutte le circostanze del suo utilizzo (e altri casi di prodotti contaminati ai sensi del Codice Mondiale Antidoping), il livello di colpa è stato riassunto come “Nessuna colpa o negligenza significativa”.
La decisione dell'Itia
L'Itia ha quindi proposto alla campionessa polacca una sospensione di un mese e il 27 novembre 2024 la giocatrice ha accettato la sanzione. La Swiatek è stata sospesa provvisoriamente dal 22 settembre al 4 ottobre, saltando tre tornei. L’attuale numero 2 del ranking ha anche perso il premio in denaro del Cincinnati Open, il torneo giocato dopo il test. Precisazioni. La contaminazione è stata confermata dallo Sports Medicine Research & Testing Laboratory (Smrtl) indipendente e accreditato dalla Wada e lo scenario è stato verificato da un esperto scientifico indipendente di un altro laboratorio accreditato dalla Wada. Una volta completati i test che hanno confermato la versione della giocatrice, l'Itia non si è opposta alla revoca della sospensione provvisoria. Poiché la polacca ha presentato ricorso contro la sospensione provvisoria entro 10 giorni dall'avviso e tale ricorso è stato accolto, in linea con i regolamenti non è stato reso pubblico. Il periodo di stop, per l’atleta, terminerà il 4 dicembre.
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Del Piero da numero 10 Juve a numero 1 del Figc,...
potrebbe mettere d’accordo tutti sia da un punto di vista delle istituzioni sia da un punto di vista sportivo
È iniziato tutto con una voce ma adesso, vista la caratura del personaggio, il tam tam si sta facendo più insistente. E lo stesso diretto interessato non ha né smentito né accettato. In un momento di grande cambiamento per il calcio italiano, Alex Del Piero, uno dei simboli del pallone tricolore nonché uno degli eroi di Germania 2006, potrebbe decidere di cambiare ruolo e numero di maglia: dal classico 10 che indossava alla Juventus al numero 1 del movimento. Il prossimo 3 febbraio, infatti, si svolgeranno le elezioni della Federazione Italia Gioco Calcio con un Gabriele Gravina che non solo deve ancora sciogliere le riserve su un’eventuale ricandidatura ma anche non più certo di avere quel consenso di cui disponeva negli ultimi sei anni.
Ecco allora che il nome di Alex Del Piero potrebbe mettere d’accordo tutti sia da un punto di vista delle istituzioni sia da un punto di vista sportivo visto il suo passato da calciatore. Secondo gli esperti Sisal la possibilità che Pinturicchio diventi il nuovo numero uno del calcio italiano è offerto a 5,00. Tra l’altro, qualora Del Piero venisse eletto diventerebbe il primo calciatore, dopo 81 anni, a ricoprire il ruolo di presidente federale: l’ultimo fu il grande Fulvio “Fuffo” Bernardini. Il nome di Alex però è molto in voga anche per altre cariche ma, al momento, sia la presidenza della Juventus, in quota a 50, che una panchina di Serie A, ipotesi che pagherebbe 100 volte la posta, appaiono molto lontane.