Aritmie per 1 mln di italiani, cardiologi Anmco: “Diagnosi precoce fa la differenza”
Congresso Anmco Beat Life Rhythm a Bari
L’aritmia è un disturbo che coinvolge il sistema elettrico del cuore causando battiti cardiaci troppo veloci, troppo lenti o irregolari. A seconda della sede cardiaca coinvolta e del tipo di anomalia elettrica si distinguono diversi tipi di aritmia. "Tra queste le più diffuse sono sicuramente le extrasistoli e la fibrillazione atriale, che rappresenta una delle maggiori cause di ricovero ospedaliero e colpisce circa un milione di italiani. Quest’aritmia non è immediatamente pericolosa per la vita, ma aumenta notevolmente il rischio di scompenso cardiaco e di ischemie cerebrali se non opportunamente e precocemente trattata. Negli ultimi anni, grazie alle nuove conoscenze e all’avanzamento tecnologico, nel campo della elettrofisiologia ed aritmologia interventistica sono stati compiuti passi da giganti ma persistono tuttavia ambiti di incertezza sia dal punto di vista diagnostico che terapeutico". A fare il punto sono i cardiologi dell'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) in occasione del congresso Anmco Beat Life Rhythm che si chiude oggi a Bari
Un evento molto atteso che ha consentito, partendo da esperienze condivise, una puntualizzazione delle più moderne tecniche di trattamento delle patologie cardiovascolari. "Si sono trattati argomenti inerenti: la fibrillazione atriale, sia dal punto di vista del trattamento che della prevenzione del rischio tromboembolico; le nuove acquisizioni sulla fibrillazione ventricolare; le nuove terapie per lo storm aritmico e le tachicardie ventricolari di tipo farmacologico ma soprattutto di tipo ablativo. Di estremo interesse sono state inoltre le sessioni con focus sul trattamento dello scompenso cardiaco grazie a nuove modalità di pacing, in particolare il pacing del sistema di conduzione che offre un nuovo scenario nella terapia di questa patologia", ricorda l'Anmco che aggiunge che "si sono evidenziati inoltre i vantaggi che il corretto stile di vita ed i farmaci antiobesità e ipolipemizzanti garantiscono nell’ambito dello scompenso e delle aritmie".
Secondo Fabrizio Oliva, presidente Anmco e direttore Cardiologia 1 dell’Ospedale Niguarda di Milano, "molte aritmie non sono pericolose, ma se si avverte un improvviso e brusco cambiamento del battito, un ritmo cardiaco anomalo, soprattutto se associato a senso di malessere o addirittura svenimento, il consiglio è una visita da uno specialista per controllare la salute del proprio cuore ed impostare eventualmente il trattamento necessario. Le aritmie cardiache sono un insieme di disturbi del ritmo molto variegato pertanto i trattamenti sono altrettanto vari e dipendono dal tipo di aritmia presente".
“Molto diffusa oggi nella popolazione è la Fibrillazione Atriale – continua Oliva - un’aritmia spesso asintomatica che provoca un ritmo del cuore irregolare, spesso accelerato, che può causare agitazione, stanchezza o affanno ma anche passare inosservato. Questa aritmia può, tuttavia, favorire l’insorgenza di ischemia cerebrale poiché favorisce la formazione di coaguli nell’atrio sinistro.”
Per Massimo Grimaldi, direttore Cardiologia dell’Ospedale F. Miulli di Acquaviva delle Fonti (Bari) e presidente designato Anmco, "una diagnosi precoce è importantissima e in alcuni casi può salvare una vita o prevenire un ictus. Questi pazienti faranno i dovuti controlli e, laddove richiesto, assumeranno una terapia anticoagulante orale o si sottoporranno ad un intervento di chiusura dell’auricola sinistra. L’ablazione transcatetere di fibrillazione ha invece dimostrato di essere in grado di migliorare la qualità di vita e la prognosi dei pazienti affetti da scompenso cardiaco. E proprio nell’ambito dello scompenso vi sono nuove terapie farmacologiche che, grazie al miglioramento dell’assetto metabolico, sono in grado di aumentare l’aspettativa di vita. Alle terapie farmacologiche si associano nuovi apparecchi impiantabili che attraverso il pacing sul tessuto di conduzione o grazie all’applicazione di energia ad alta intensità sono in grado di migliorare la qualità di vita e la prognosi dei pazienti affetti da scompenso cardiaco.”
“Un altro tema molto importante che abbiamo affrontato nel corso del Congresso – conclude Grimaldi - è la prevenzione della morte improvvisa aritmica che, seppur rara, può colpire soggetti anche molto giovani e con cuore apparentemente sano. Di grande interesse è anche la recente acquisizione sul possibile trattamento nei giovani di alcune bradiaritmie su base funzionale non mediante l’impianto di pace maker ma attraverso tecniche transcatetere di tipo ablativo. Si tratta di soggetti giovani in cui vi è un eccessivo funzionamento del sistema vagale ovvero il sistema deputato al rallentamento del battito cardiaco. L’intervento si effettua eliminando gli stimoli vagali su alcune aree del cuore. Volendo fare un paragone automobilistico è come se si eliminasse il limitatore di velocità di una centralina".
Salute e Benessere
Sanità, Ordini medici e infermieri: “Dl Flussi...
"Permette a operatori stranieri di continuare a esercitare senza regolamentazione", appello Fnomceo-Fnopi a Conferenza Regioni
"Il decreto flussi sta delegittimando l'attività degli Ordini professionali come enti sussidiari dello Stato, perché permette" agli operatori stranieri "di continuare a esercitare le professioni sanitarie senza nessuna regolamentazione. Facciamo appello al presidente Fedriga affinché in Conferenza delle Regioni approvi il prima possibile l'atto d'intesa già predisposto da tempo, che regoli questo percorso e che ponga tutti i professionisti, italiani e stranieri, sullo stesso livello. Serve subito una soluzione". Così la presidente della Fnopi (Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche), Barbara Mangiacavalli, e il presidente della Fnomceo (Federazione nazionale Ordini dei medici), Filippo Anelli, commentando in una nota il decreto Flussi approvato in prima lettura dalla Camera e atteso il 3 dicembre in Aula al Senato, che "contiene - sottolineano - un'ulteriore proroga all'esercizio temporaneo in Italia di personale straniero, in particolare infermieri, medici e altri professionisti sanitari, fino al 2027, in deroga al riconoscimento delle qualifiche professionali e senza l'iscrizione agli Ordini italiani".
"L'unico vincolo - spiegano Mangiacavalli e Anelli - è quello di essere iscritti nell'Ordine del Paese di provenienza, ma non c'è nessuna valutazione rispetto all'equivalenza dei titoli, al percorso formativo. Soprattutto, non c'è una previsione di iscrizione, che è ciò che le federazioni avevano chiesto e che era contemplato nell'atto, in un elenco speciale tenuto dagli Ordini per poter esercitare un controllo deontologico su questi colleghi. Quindi noi troveremo in Italia cittadini assistiti da persone che probabilmente hanno una qualificazione adeguata, ma nessuno potrà mai averne la certezza perché non c'è un sistema di monitoraggio, così come non c'è un controllo deontologico, previsti invece nell'intesa. E questo in un momento in cui, dopo i recenti fatti di cronaca, tutti chiedono, da parte degli Ordini, maggiori garanzie e controlli più stringenti".
"Sembra quindi fuori luogo - osservano i presidenti di Fnopi e Fnomceo - una disposizione che permetta a dei professionisti sanitari, che hanno nelle loro mani la vita e la salute delle persone, di poter esercitare senza alcun controllo, né preventivo né a posteriori, da parte degli Ordini. Gli Ordini - rimarcano - sono posti a garanzia dei diritti dei cittadini e questa è una competenza che non possiamo né vogliamo disconoscere. Il rischio è che si ripeta quanto accaduto per la pubblicità sanitaria, campo in cui il ruolo degli Ordini è stato fortemente ridimensionato a favore della concorrenza, a tutto vantaggio di chi non rispetta le regole ed esponendo a gravi rischi i cittadini. Dobbiamo uscire da queste soluzioni temporanee, non risolutive e poco pensate che, proroga dopo proroga, diventano strutturali. Il tema della carenza del personale sanitario - chiedono Mangiacavalli e Anelli - deve essere affrontato in maniera sistemica e connotato con dei requisiti di solidità e di rigore, con regole uguali per tutti i professionisti e identiche garanzie per tutti i cittadini".
Salute e Benessere
Medicina: anestesisti-rianimatori Siaarti, Elena Bignami...
Succede ad Antonino Giarratano che ha guidato la Siaarti nel precedente mandato
La Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti) annuncia l'insediamento di Elena Bignami come nuova presidente della società scientifica per il triennio 2025-2027. Professore ordinario di Anestesiologia e Terapia intensiva e del dolore presso l'Università di Parma, Bignami succede ad Antonino Giarratano che ha guidato la Siaarti nel precedente mandato.
"Assumo questo incarico con grande senso di responsabilità e gratitudine - dichiara Bignami - Desidero ringraziare Giarratano e tutto il Consiglio direttivo uscente per l'eccellente lavoro svolto, che ha portato Siaarti a raggiungere traguardi significativi nel rafforzamento della nostra professione. La loro dedizione e visione hanno posto solide basi per un futuro radioso della nostra società scientifica". La nuova presidente ha delineato una visione inclusiva e collaborativa per il futuro della Siaarti: "Il nostro obiettivo è rafforzare ulteriormente la presenza internazionale della società, intensificando la collaborazione con le società europee Esicm ed Esaic. Puntiamo a sviluppare nuovi programmi di formazione continua attraverso piattaforme e-learning e corsi residenziali che valorizzino il percorso professionale dei nostri soci e delle nostre socie. Il Congresso nazionale Icare sarà ripensato come un evento sempre più inclusivo, che rappresenti tutte le anime della nostra disciplina".
Il nuovo Consiglio direttivo che affiancherà la presidente Bignami comprende Giacomo Grasselli che sarà vicepresidente, in quanto già eletto come presidente 2028-2030; Massimo Girardis guiderà il Comitato scientifico, mentre Stefano Romagnoli sarà responsabile del Comitato formazione. Franco Marinangeli dirigerà il Comitato congressi. Le aree culturali della società saranno coordinate da Edoardo De Robertis (Anestesia e Medicina perioperatoria), Carlo Alberto Volta (Rianimazione e Terapia intensiva), Silvia Natoli (Medicina del dolore e Cure palliative), Davide Colombo (Medicina critica dell'emergenza), Luca Martani (Medicina iperbarica) e Alessandro Simonini (Cure Materno-infantili).
Salute e Benessere
Malattie rare, Rossi (Alexion): “Da 30 anni impegnati...
"Entro il 2030 contiamo di portare sul mercato 5 nuovi farmaci"
"In Italia si stima che circa 3 milioni di persone siano colpite oggi da una malattia rara. Si tratta di patologie che hanno un impatto devastante sui pazienti e le loro famiglie perché spesso sono malattie altamente invalidanti e, potenzialmente, anche mortali. Da qui il nostro impegno che ormai portiamo avanti da oltre 30 anni: in Alexion ci focalizziamo nel portare risposte e trasformare la vita di questi pazienti e delle loro famiglie, cercando innanzitutto di sviluppare farmaci altamente efficaci e trasformativi". Così all'Adnkronos Salute Anna Chiara Rossi, VP & General Manager Italy di Alexion, a margine di un dibattito sul valore della ricerca e dell'innovazione farmaceutica come leve per la crescita del Paese, organizzato oggi a Bari da AstraZeneca, azienda biofarmaceutica globale impegnata nella ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di farmaci etici.
"Negli anni - spiega Rossi - siamo riusciti in diverse situazioni ad avere successo in questo senso. Abbiamo messo a disposizione della popolazione italiana ben 5 molecole per 7 indicazioni che sono riuscite senza dubbio a trasformare la storia naturale di queste patologie. Tuttavia, il nostro impegno non si ferma qui e continuiamo a investire in ricerca".
"Oggi in Italia abbiamo in essere ben 22 studi attivi e collaboriamo con 130 centri proprio per cercare di sviluppare nuove molecole. Entro il 2030 contiamo di portare sul mercato 5 nuovi farmaci, e nei prossimi 3 anni" sono in programma "11 nuovi lanci che consistono in nuove molecole, ma anche nuove formulazioni, nuove indicazioni per poter dare una risposta sempre maggiore", conclude.