“Cooperazione e dialogo al servizio della competitività”, l’intervento di Emma Marcegaglia nel Libro dei Fatti 2024
Il contributo della Presidente e Amministratore delegato di Marcegaglia Holding - B7 Chair nella 34esima edizione del volume
"Cooperazione e dialogo al servizio della competitività" nell'intervento nel Libro dei Fatti 2024 di Emma Marcegaglia, Presidente e Amministratore delegato di Marcegaglia Holding - B7 Chair, autrice del contributo presente nel volume giunto quest'anno alla 34esima edizione.
L'intervento di Emma Marcegaglia
"Non è la prima volta che partecipo a iniziative realizzate dall’Adnkronos – baluardo dell’informazione italiana, che giusto lo scorso anno ha celebrato il suo 60° – e mi fa piacere farlo per una pubblicazione che a più di trent’anni dal suo esordio si rinnova di continuo, riuscendo a trovare sempre una sua specifica originalità.
Un piacere doppio, visto che il 2024 è l’anno in cui l’Italia, per la settima volta, ha l’onore e l’onere di guidare il G7, il più importante forum intergovernativo che riunisce i 7 Paesi più avanzati al mondo: oltre al nostro, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti, insieme all’Unione Europea.
Accanto alla dimensione politica, c’è anche quella del business. Espressione del settore privato e delle federazioni industriali dei Paesi che appartengono al G7, il Business7 è il primo e più autorevole tra gli engagement group del G7. Anche in questa occasione, come già accaduto per il B20, Confindustria ne ha assunto la guida e me ne ha affidato la leadership: in qualità di B7 Chair ho presieduto i lavori e coordinato il dialogo con i vertici delle confederazioni industriali dei G7, avvalendomi di due organi consultivi – uno nazionale, uno internazionale – composti da imprenditori e manager di altissimo profilo.
Obiettivo: essere voce autorevole e credibile per riportare l’attenzione dei Governi sulla necessità di sostenere una maggiore competitività delle nostre economie basata sul mercato (libero e sano) e sul dialogo e la concreta cooperazione tra Paesi, per contrastare pericolose spinte protezionistiche. Concetti emersi con forza nel Summit che ha chiuso i lavori del B7 e contenuti nel documento finale che il mondo industriale ha consegnato al nostro presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Cooperare è l’unica strada per affrontare con serietà le grandi sfide che impattano sull’economia globale. Ci troviamo in uno scenario complesso, in particolare in Europa, alle prese con una grave crisi di competitività, di peso economico e politico, dove spirano preoccupanti venti nazionalisti.
Le elezioni di giugno, che avrebbero dovuto segnare un chiaro spartiacque, ci restituiscono invece un’Europa scossa, che vira drammaticamente verso l’estrema destra, un’Europa che non fa presa nei suoi cittadini – soprattutto in Italia, è drammatico il dato sull’astensionismo – e in cui pesa l’incognita di dove andremo. Il prossimo Parlamento, pur con equilibri diversi, o avrà un chiaro profilo atlantico e occidentale o consegnerà l’Europa a un inesorabile declino di marginalizzazione e impoverimento".
Cultura
Roma, con ‘Aventino for Future’ torna Openbox
Progetto espositivo dell’Associazione Amici dell’Aventino Ets, promosso con il Municipio I Roma Centro, che persegue le finalità statutarie di AdA, di custodia e valorizzazione dei luoghi del colle
Con 'Aventino for Future' si giunge alla quinta edizione di Openbox, progetto espositivo dell’Associazione Amici dell’Aventino Ets, promosso con il Municipio I Roma Centro, che persegue le finalità statutarie di AdA, di custodia e valorizzazione dei luoghi del colle. Un progetto pilota incentrato sul dialogo tra la scultura contemporanea e i giardini dell’Aventino, che vuole dare la possibilità agli artisti di esporre le proprie opere in un contesto paesaggistico e storico unico. La mostra di arte contemporanea aprirà domenica 8 dicembre alle 10.30 presso i giardini di piazza Albina e a seguire in via di Sant’Alessio e sarà visibile fino al 7 febbraio 2025, con ingresso gratuito dalle 9.30 al tramonto.
L’evento di quest’anno porta l’attenzione sul tema della sostenibilità, delle trasformazioni ambientali e climatiche, la transizione ecologica con i relativi risvolti economici, politici e sociali, perché davanti alla catastrofe climatica, l’ecologia si interroga sulla possibilità della conservazione degli ecosistemi al collasso e sulla necessità di sopravvivere, accanto ad altri umani e non-umani, nelle rovine di un mondo che, forse, abbiamo già modificato in modo irreversibile. Con queste premesse l’edizione di OpenBox5 di quest’anno 2024 intende contribuire, attraverso le opere collocate in piazza Albina e nel giardino di Sant’Alessio, alla consapevolezza della responsabilità individuale guardando agli esempi virtuosi del passato.
Sara visibile il pannello con l’Anfora di terracotta di Elisa Majnoni nel Giardino di Sant’Alessio può essere assunto come modello positivo ispirato al Monte dei Cocci; le installazioni 'Molti molta molte – Il luogo del delitto' di Paola Romoli Venturi che si articola nella piazza, dove un nastro segnaletico delimita l’impronta di una grande balena, che si intuisce morta e rimossa, e L’Isola dell’Aventino – l’arma del delitto', nel giardino, dove giace lo stomaco del cetaceo, pieno di bottiglie di plastica la cui consistenza lattiginosa inganna e condanna gli animali del mare che la confondono con quella delle meduse. La scultura sarà realizzata con plastica endogena raccolta sul territorio dell’Aventino in collaborazione con gli allievi della scuola Giacomo Badini attraverso il laboratorio 'Salva la tua balena'. L’arma di difesa contro il pervasivo dominio dell’innaturale è il ritorno alla natura, alle forme e ai materiali primigeni suggerito da Pino Genovese con la sua 'Costellazione' di pietre levigate scure e chiare racchiuse a una a una entro nodi di corda e appese contro il muro della chiesa di Sant’Alessio.
Cultura
‘Celebrating Picasso’ in mostra a Palazzo Reale...
Apertura al pubblico da giovedì 12 dicembre
Sarà dedicata a Pablo Picasso, uno dei massimi artisti del XX secolo e tra i più grandi di tutti i tempi, la nuova mostra della Fondazione Federico II, presieduta da Gaetano Galvagno. La mostra è intitolata 'Celebrating Picasso. Capolavori dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster' e sarà allestita a Palazzo Reale di Palermo (Sale Duca di Montalto), e aperta al pubblico da giovedì 12 dicembre.
La Fondazione Federico II porta in Sicilia un importante corpus di opere, grazie principalmente alla collaborazione col Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster e ai preziosi prestiti di tre enti altrettanto prestigiosi: il Museo Picasso di Antibes, il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e la Galleria La Nuova Pesa di Roma, oltre ai prestiti di collezioni private. La mostra è un viaggio tra dipinti, litografie, linoleografie, acquetinte, acqueforti, ceramiche, puntesecche, opere straordinarie nelle tematiche più vicine al maestro. Inoltre, in mostra, una serie di fotografie rappresentative della sua vita intima e lavorativa, realizzate da David Douglas Duncan, il principale fotografo del Maestro.
Mercoledì 11 dicembre, alle 10.30, è prevista un'anteprima e una conferenza stampa alla presenza, oltre che del presidente della Fondazione Federico II, Gaetano Galvagno,, in collegamento video, Olivier Widmaier Picasso, presidente del Kunstmuseum, nonché figlio di Maya Picasso e nipote del Maestro, Markus Müller, direttore del Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster e curatore della mostra. Interverrà in presenza Jean Louis Andral, Direttore del Museo Picasso di Antibes e parteciperanno alla presentazione anche Alain Tapié, Conservateur dei Musei di Francia e Pierluigi Carofano, docente dell’Università di Siena.
Cultura
‘Le porte aperte della vita’, il nuovo romanzo...
Edito da Besa, sarà presentato mercoledì 4 dicembre alle 18,10 alla sala Margana, Piazza Margana 12, a Roma
Le vite di una donna, l'amante, un marito, una moglie e una figlia 'lesbica', si intrecciano in una storia che parla di laicità e cattolicesimo, di libertà e incapacità di scegliere, di dipendenza affettiva, di ossessione. Il nuovo romanzo di Luciana D'Aleo, 'Le porte aperte della vita', si snoda nell'arco di 20 anni, quando Michela, l'amante, e Guido, il marito, ambedue sposati, si conoscono e iniziano una relazione clandestina , vissuta più sul filo del telefono che degli incontri.
Una relazione che porterà Michela al divorzio e Guido a condurre una doppia vita gestita con continui abbandoni e reincontri che avviluppano Michela trasformandolo in un oscuro oggetto del desiderio, in un'ossessione e che la porterà a scandagliare con coraggio il rapporto con Guido.
Guido 'il clericale', come lo definirà un religioso, continua una vita il cui scopo è salvaguardare se stesso e la sua religiosità combattendo quella laicità, libertà di scelta di cui si sente ammantato ma che in realtà combatte. Quando la figlia gli svela di essere lesbica la prima cosa che pensa mentre la scaccia è 'in cosa ho sbagliato'. E rifugiandosi nel senso di colpa si chiede perché Dio abbia voluto punirlo in quel modo. Così sceglie la moglie, 'una vittima', il senso del dovere, la responsabilità e la sofferenza'.
Ma sarà proprio Così? E Michela avrà il coraggio di dire 'Basta' e rifarsi una Vita? Un romanzo scorrevole, quello di Luciana D'Aleo, che si legge di corsa. Salvo riprenderlo per capire, riflettere e approfondire i temi scottanti che tocca come la religione, la diversità di genere, l'amore, la sessualità, la fedeltà coniugale, la laicità, la libertà di essere se stessi. Strutture e sovrastrutture etiche e morali che possono essere vissute con integralismo o laicamente. Le tante porte della vita che possiamo aprire.
'Le tante porte aperte della vita' di Luciana D'Aleo, edito da Besa sarà presentato mercoledì 4 dicembre alle 18,10 alla sala Margana, Piazza Margana 12.