Covid: 100 morti in una settimana, allarme per i pazienti fragili
Treviso, 2 dicembre 2024 - Il 5 maggio 2023, il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha dichiarato la fine del Covid-19 come emergenza sanitaria globale. Un momento storico, raggiunto grazie all’immunizzazione diffusa, ottenuta grazie ai vaccini, all’infezione naturale e all’evoluzione del virus in una forma più trasmissibile ma meno virulenta. Tuttavia, la transizione verso l’endemia non deve farci abbassare la guardia. L’evento “Prevenzione e cura Covid – Da pandemia ad endemia, ma non abbassiamo la guardia” organizzato oggi a Treviso da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Pfizer, è stata l’occasione per fare il punto della situazione. E a sottolineare la necessità di riaccendere i riflettori sul tema, facilitando la diffusione di una maggiore consapevolezza dei rischi ancora presenti e condividendo idee/soluzioni pratiche che garantiscano un percorso appropriato in particolare per le popolazioni a rischio, sono stati innanzitutto i numeri.
Numeri che parlano chiaro
I dati ufficiali della settimana dal 14 al 20 novembre 2024 mostrano che il virus continua a circolare con forza: 2.561 nuovi casi, 61 decessi (198.398 dall’inizio della pandemia), 217.124 positivi, 28 persone entrate in terapia intensiva. Numeri che rappresentano un chiaro segnale d’allarme, soprattutto per i cittadini più fragili: anziani, immunodepressi e persone con patologie croniche. Per loro, contrarre il virus significa non solo un rischio concreto e diretto per la salute, ma anche la possibilità di compromettere il funzionamento del sistema di cura.
Non solo un problema sanitario
Anche per chi non rientra nelle categorie a rischio, il Covid-19 può avere ripercussioni rilevanti. Le assenze dal lavoro per malattia e le lunghe convalescenze continuano a influire negativamente sulla produttività, un problema significativo per un’economia già messa alla prova.
Prevenzione e terapie: le armi a disposizione
Nonostante i progressi nella prevenzione, molte sfide restano aperte. Le coperture vaccinali per le popolazioni fragili devono essere ulteriormente incentivate, ma c’è anche un altro fronte su cui agire: l’utilizzo degli antivirali. Questi farmaci, che riducono l’ospedalizzazione nell’80% dei casi se somministrati entro i primi cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi, stentano a diventare una prassi consolidata. Le iniziative per facilitarne l’accesso, come la prescrizione diretta dai medici di medicina generale e la distribuzione nelle farmacie territoriali, non hanno ancora portato ai risultati sperati. Serve un cambiamento culturale nella gestione del virus, in modo che queste terapie possano entrare nella routine clinica, salvando vite e riducendo i ricoveri.
Francesco Benazzi, Direttore Generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana, ha voluto sottolineare l’importanza delle strategie di prevenzione. “Nonostante il Covid sia oggi considerato una malattia endemica, i dati più recenti ci ricordano che il virus è ancora una minaccia concreta, soprattutto per le persone più fragili. Ogni settimana, ancora troppe vite vengono perse a causa di una mancata prevenzione o di interventi terapeutici tardivi. La nostra priorità, come sistema sanitario, deve essere quella di rafforzare le strategie di protezione per i pazienti più vulnerabili. In primis, incentivando ulteriormente la vaccinazione: un’arma che si è dimostrata essenziale per ridurre mortalità e complicanze gravi. Parallelamente, dobbiamo favorire l’accesso agli antivirali, garantendo che diventino parte integrante della pratica clinica quotidiana, specialmente per i pazienti vulnerabili. Un approccio coordinato e tempestivo, che coinvolga tutti gli operatori sanitari, dai medici di famiglia agli specialisti, dagli assistenti domiciliari ai farmacisti, è indispensabile per tutelare la salute pubblica e per proteggere chi è più esposto. Collaborazione, responsabilità e sensibilizzazione restano le chiavi per affrontare questa sfida con determinazione e continuare a tutelare la salute della nostra comunità”.
“Resta fondamentale non abbassare la guardia – ha sottolineato Luciano Flor della Direzione Scientifica di Motore Sanità -. Infatti, la caduta di attenzione verso questa infezione continua ad avere un impatto importante sulle condizioni di salute dei cittadini, e in particolare di quelli in condizione di cosiddetta fragilità. ll virus sta continuando e continuerà a circolare, resta quindi fondamentale non sottovalutare le sue ricadute sulle popolazioni di pazienti fragili che metterebbe a rischio salute e la vita nonché l’organizzazione e il funzionamento delle strutture di cura”. “Ma anche nelle popolazioni non in questa condizione le ricadute in termini di produttività, potrebbero rappresentare un danno economico per una economia già di per sé in difficoltà – ha proseguito Flor -. Occorre pertanto continuare a monitorare i trend, essere attenti nel fornire a queste popolazioni le coperture vaccinali disponibili o nel trattare con terapie adeguate attualmente a disposizione dell’intera classe medica”.
Vaccinare il soggetto fragile è una scelta prioritaria
Marco Milani, Medico in Formazione Specialistica del Dipartimento di Scienze Cardio-toraco-vascolari e Sanità pubblica dell’Università degli Studi di Padova ha portato all’attenzione un dato che fa riflettere sulle azioni da mettere in campo. “Il Covid, c’è e tutt’oggi fa ancora danni e diversi morti fra le persone più compromesse sul piano della salute; in Italia, negli ultimi 30 giorni ha causato un numero di decessi simile al numero di decessi mensile per incidenti stradali. Questo dato evidenzia quanto sia ancora importante il peso di questa patologia. La principale arma che abbiamo per difendere le persone più fragili dal Covid è la vaccinazione, che rappresenta la scelta prioritaria perché va a tutelare proprio i soggetti che sarebbero colpiti in maniera più dura, andando incontro a situazioni complicate quali ospedalizzazioni e decessi”.
La vaccinazione contro il Covid, secondo le indicazioni riportate nella Circolare emessa dal Ministero della Salute, evidenziate dal Dottor Milani nel suo intervento, è raccomandata alle persone over 60, agli operatori sanitari, alla popolazione residente in Rsa e a persone affette da patologie croniche e immunocompromesse. “Sicuramente - ha proseguito il Dottor Milani - le criticità da superare per poter continuare a contrastare il Covid sono diverse (coinvolgimento di popolazione, medici e farmacie, ferite ancora aperte di una propaganda no vax e il ricordo ancora vivo della pandemia) - ma dobbiamo guardare i dati, la realtà e ciò che noi professionisti sanitari possiamo fare per tutelare la salute, la vita delle persone più a rischio, e per risparmiare loro sofferenza. Tante persone ancora muoiono, sono in difficoltà, vengono ospedalizzate e c’è quindi la necessità di aiutarle e tutelarle attraverso la collaborazione di tutti i professionisti sanitari coinvolti (dallo specialista al medico di medicina generale, al farmacista) compreso chi assiste le persone più fragili in presenza di sintomi respiratori (utilizzando meccanismi di protezione come mascherine, guanti, ecc.), e, laddove ci sia una diagnosi di Covid, attraverso una terapia precoce”.
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Verso gli Stati Generali della Sostenibilita’ insieme...
martedì 3 dicembre dalle 9.30 alle 17.00
Assimpredil Ance | Via San Maurilio, 21 | Milano
Milano, 2 dicembre 2024 - Il grande appuntamento indetto dalla Fondazione E-novation sul tema della sostenibilità e dell'eccellenza italiana: "Verso gli Stati Generali della Sostenibilità" si terrà nella sede di Ance in Via San Maurilio, 21 a Milano, martedì 3 dicembre a partire dalle 9.30; decine di KT sostenibile, innovativa e inclusiva che sta caratterizzando il cambiamento possibile del sistema produttivo del Paese. Energia, made in Italy, nuove città, costruzioni, internazionalizzazione, Europa sono le facce diverse, spesso della stessa medaglia in cui si articolano gli interventi previsti. Professionisti e temi diversi, eppure già appare chiaro che si cerca di alimentare una conclusione corale rispetto all'articolazione plurale di competenze e responsabilità.
"Questo incontro - spiega Massimo Lucidi ideatore del format e Presidente della Fondazione - deve creare la voglia di partecipare attraverso politiche inclusive. Siamo tutti chiamati a organizzare la Speranza e come fondazione intendiamo dare il nostro contributo alla crescita della persona, allo sviluppo umano integrale”. Ad aprire i lavori sarà la Presidente degli Stati Generali della Sostenibilità, la commercialista e filantropa Cristina Gessi: "in vista del grande appuntamento che realizzeremo a Roma in una sede vaticana, il prossimo 10 aprile, nell'anno giubilare, abbiamo fortemente voluto offrire un cammino preparatorio a Imprenditori e Professionisti che possano ritrovarsi a riflettere sui temi di attualità, sul nuovo modello economico che ci piace definire "coesivo", nella città iconica dell'inclusione sociale che ha pure espresso il modello ambrosiano. Milano oggi nel mondo è una guida per lusso, benessere, ricchezza qualità della vita e deve confermarsi anche “guida” nella solidarietà e inclusione e, non limitarsi allo scintillio del centro e al conformismo e al silenzio delle periferie" conclude Cristina Gessi.
In effetti la trattazione dei temi terrà conto gli ambiti ambientali, economici e sociali.
Attesi gli interventi di Mauro Lajo (Consigliere Generale Confindustria Cisambiente) e Alessandro Dodaro (ENEA - Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile) sull'ambiente ed energia, ma pure Paolo Cento (Direttivo Art. 9) e Silvio Cocco (Presidente Istituto Italiano Calcestruzzo), fondatore e ideatore di Concretezza al Castello di Rivalta. Spazio al bilancio di sostenibilità con Ferruccio Bongiorni (Founder & Managing Director dello Studio Bongiorni) Martina Giordano Buono (Commercialista, Revisore dei Conti & ESG Specialist) che presenteranno il libro Guida pratica per la redazione del bilancio di sostenibilità edito da Giuffrè Francis Lefebvre. Non sarà l'unico libro attenzionato: presente pure Stefano Saladino, Marketing Innovation Advisor e Co-Autore del Libro "Il mio Impact Job". Numerosi gli imprenditori "originali" che hanno dato l'adesione: Giovanni Sabetti manda dagli USA il Direttore Generale Karl Wolfsgruber (Hera Foundation); Ugo Biacchi collezionista e mercante d'arte, DG di Towards the Sun filiale italiana di HVMC. Assicura la presenza Fabio Di Maggio (Presidente Innovatalia SPA); Simone Zin e Matteo Arnaboldi (Co-founder Morfeus AI) faranno un intervento sulle intelligenze artificiali. Molto atteso pure il Prof. Enzo Siviero (Rettore eCampus), Fabrizio Arcangeli (Segretario Nazionale ENAC - Ente Nazionale Attività Culturali) e Giovanni Fiordaliso (Direttore Dipartimento Infrastrutture Sostenibili Unipace). In particolare, Fiordaliso, già protagonista di Concretezza annuncia che la nuova sede di Unipace ospiterà anche l'associazione nazionale del Genio Civile, altro protagonista di Concretezza, Stati Generali del Calcestruzzo. Il tavolo dei relatori si impreziosisce degli interventi di: Francesca Ballali (Europrogettista Internazionale Senior), Costantino Ruggiero (Presidente M&M Consulting, Consulenza Strategica), Paolo Patrizio (Segretario Generale del Consiglio di Cooperazione Italo Arabo), Davide Spitale (Exit Manager & Venture Builder e Segretario Generale degli Stati Generali della Sostenibilità), Amine Belmzoukia (President of the International Federation of Artificial Intelligence Association), Marco Pugliese (DG Open Industria), Fabrizio Reggiani (Presidente Casa Italia Libia) Flavio Mazzolatti (Presidente Club Amici del Made in Italy), Prof. Angelo Agresta (Rettore dell'Istituto Paritario Labor di Milano). Tante le adesioni: tra gli accreditati l'imprenditrice milanese Rosanna Acunzo.
“La presenza di così tanti protagonisti dell'evento di settembre al Castello di Rivalta non passa inosservata - aggiunge Alberto Patruno DG di Assoimpredia Confindustria e vicepresidente della Fondazione E-novation - stiamo realmente dando il nostro contributo di professionisti e imprenditori per una economia coesiva, più sostenibile e inclusiva dimostrando prima di tutto di dare continuità e fare squadra tra eventi e aziende di tutte le dimensioni (piccole, medie e grandi) esempi di Eccellenza nel mondo e nelle Istituzioni".
Per la Fondazione E-novation l’anno si chiude come si era aperto, nel segno della Eccellenza e Sostenibilità. Con uno sprint nelle ultime settimane: alla Camera dei deputati annunciando alla presenza del segretario generale del Copasir on. Ettore Rosato il lancio nel 2025 degli Stati Generali della Sicurezza. Presenti tra gli altri Valeria Valente, Commissione Senato di inchiesta femminicidio e violenza di genere, Gioacchino Alfano, Presidente C.A. di Difesa Servizi SpA, Germano Dottori, Comitato Scientifico di LIMES, Ugo Biacchi, HVMC (Montecarlo), Giovanni Caria, Centurialab Fundacia (Polonia), Francesca Ballali, Europrogettista Internazionale Senior, Paul Moore, Akamanta (USA), Karl Wolfsgruber, Hera Foundation (USA) e Alessandro Cerboni, Openindustria e Assocompliance. Ma anche con un evento emozionale in occasione del Thanksgiving nel Palazzo della Santa Sede San Carlo ai Catinari per celebrare il successo americano del Premio Eccellenza Italiana, giunto alla XI edizione. Premiato il produttore e personaggio televisivo Pascal Vicedomini "esempio di impegno e di inclusività".
Massimo Lucidi 339 877 2770
fondazioneenovation@gmail.com
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Kaspersky segnala nuovi attacchi phishing che sfruttano...
Milano, 2 dicembre 2024. Kaspersky ha segnalato la diffusione a livello globale di false offerte per Telegram Premium, che colpiscono gli utenti attraverso phishing e malware camuffati da versioni alternative dell’app. L’obiettivo di questi attacchi è rubare le credenziali dell’account o compromettere i dispositivi, approfittando della popolarità di Telegram Premium e della possibilità di essere regalato, ed è quindi fondamentale che gli utenti siano vigili e attenti.
Telegram Premium è un servizio in abbonamento che offre funzionalità esclusive, come una maggiore velocità di download, la conversione da voce a testo, adesivi premium, l’assenza di pubblicità e molti altri vantaggi. In particolare, la possibilità di regalare l’abbonamento tra gli utenti è una funzione che i truffatori stanno sfruttando per diffondere phishing e malware.
Con l’avvicinarsi delle festività, periodo dell’anno in cui si scambiano regali, è ancora più importante prestare attenzione per evitare truffe di questo tipo.
Una delle modalità di attacco più comuni inizia quando l’utente riceve un messaggio che sembra provenire da un contatto della sua rubrica (il cui account potrebbe essere stato compromesso). Il messaggio contiene la frase: “Ti è stato inviato un regalo: un abbonamento a Telegram Premium”, seguito da un link che sembra legittimo ma che in realtà reindirizza a una pagina di phishing, dove l’utente viene invitato a inserire le proprie credenziali. Una volta inseriti i propri dati o scansionato il codice, l’account Telegram viene immediatamente compromesso, consentendo ai truffatori di accedere alle credenziali, alla password e, potenzialmente, al codice di autenticazione.
Esistono anche altre truffe che rimandano a Telegram Premium ma non tutti partono necessariamente con messaggi su Telegram, come quello descritto sopra. I truffatori possono ricorrere ad altri metodi per inviare link di phishing, ad esempio le e-mail.
In particolare, i truffatori organizzano falsi "giveaway" per la sottoscrizione di un abbonamento a Telegram Premium. Le vittime sono indotte a partecipare e, in seguito a una serie di passaggi, sono indirizzate a un sito di phishing dove vengono richieste le credenziali dell'account Telegram, che alla fine risulta compromesso.
Un'altra truffa prevede l'invio alle vittime di un invito per scaricare un archivio ZIP che sembra contenere una versione "Premium" di Telegram. Il link per il download reindirizza gli utenti a una pagina di phishing in cui viene richiesto ancora una volta di accedere a Telegram.
Un'altra frode prevede la distribuzione di software dannoso mascherato da una versione alternativa dell'app Telegram con un abbonamento Premium "integrato". I cybercriminali inviano alle vittime il link per scaricare un file APK, sostenendo che si tratti di versioni modificate dell'app, ma si rivelano essere malware.
“Abbiamo rilevato schemi di phishing che sfruttano il tema di Telegram Premium in diverse lingue, suggerendo che i cybercriminali operano a livello globale. Anche se alcuni Paesi non sono ancora stati colpiti da queste truffe, è molto probabile che prima o poi succederà. Per questo motivo, durante il periodo delle festività, è particolarmente importante rimanere cauti e diffidenti nei confronti di offerte che sembrano troppo allettanti per essere vere. Inoltre, è fondamentale assicurarsi che le impostazioni di sicurezza e privacy di Telegram siano aggiornate e che il dispositivo sia protetto da una soluzione di sicurezza adeguata”, ha commentato Olga Svistunova, esperta di sicurezza di Kaspersky.
Maggiori informazioni sono disponibili in Kaspersky Daily. I truffatori migliorano costantemente le loro tattiche di attacco, possono quindi emergere nuove truffe. Per proteggersi da queste minacce, Kaspersky consiglia:
· Controllare attentamente i link, compresi gli indirizzi inseriti nei collegamenti ipertestuali. In alcuni casi, Kaspersky ha riscontrato che collegamenti ipertestuali apparentemente legittimi, come https://t.me/premium, reindirizzano a pagine di phishing completamente diverse. Questa tecnica funziona in modo simile a questo esempio: un link che sembra indirizzare alla pagina principale del blog di Kaspersky Daily - https://kaspersky.com/blog - reindirizza invece a un altro blog di Kaspersky: Securelist. I truffatori possono utilizzare lo stesso principio per camuffare i loro link di phishing.
· Verificare i link provenienti dai contatti. Se si riceve un link sospetto, è importante contattare il mittente attraverso un altro canale di comunicazione.
· Acquistare gli abbonamenti attraverso canali ufficiali, ad esempio, Telegram offre un apposito bot per l'acquisto di abbonamenti Premium.
· Abilitare l'autenticazione a due fattori (2FA). Questa soluzione può rivelarsi l’ultima misura di protezione, anche se le credenziali dell'account sono state compromesse. I token 2FA possono essere comodamente archiviati in un Kaspersky Password Manager.
· Scoprire i principali metodi utilizzati dai cybercriminali per rubare gli account Telegram. Conoscere queste truffe prima che si verifichino è fondamentale per essere consapevoli delle potenziali minacce.
· Evitare di scaricare versioni non ufficiali delle app poiché potrebbero contenere vari tipi di malware.
Threat Research
Il team Threat Research è un insieme di esperti autorevoli nella protezione dalle minacce informatiche. Impegnandosi attivamente sia nell'analisi delle minacce che nello sviluppo di tecnologie, i nostri esperti TR garantiscono l’aggiornamento e l’efficacia delle soluzioni Kaspersky, offrendo un'intelligence completa sulle minacce e una solida sicurezza ai clienti e alla community in generale.
Informazioni su Kaspersky
Kaspersky è un’azienda globale di cybersecurity e privacy digitale fondata nel 1997. Con oltre un miliardo di dispositivi protetti dalle minacce informatiche emergenti e dagli attacchi mirati, la profonda esperienza di Kaspersky in materia di sicurezza e di Threat Intelligence si trasforma costantemente in soluzioni e servizi innovativi per la sicurezza di aziende, infrastrutture critiche, governi e consumatori in tutto il mondo. Il portfolio completo dell’azienda comprende una protezione Endpoint leader, prodotti e servizi di sicurezza specializzati e soluzioni Cyber Immune per contrastare le minacce digitali sofisticate e in continua evoluzione. Aiutiamo oltre 200.000 aziende a proteggere ciò che più conta per loro. Per ulteriori informazioni è possibile consultare https://www.kaspersky.it/
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Febbre e dolore dei bambini: consigli utili dei pediatri ai...
Al convegno di Motore Sanità su comunicazione e appropriatezza in pediatria è emerso l’eccessivo ricorso all’autoprescrizione di farmaci che possono generare seri effetti collaterali, nonostante l’84% dei genitori si fidino del pediatra
Catania, 2 Dicembre 2024 – Il dolore lieve e moderato e la febbre coinvolgono milioni di bambini e i loro genitori, spesso alle prese con dubbi su come gestire correttamente queste patologie. Proprio sull’importanza di un intervento adeguato si è concentrato il convegno “Dalla comunicazione all'appropriatezza in pediatria. Focus su dolore e febbre”, organizzato oggi a Catania da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Angelini Pharma.
Al centro del dibattito, un tema cruciale: l’appropriatezza prescrittiva. Evitare l’uso inappropriato di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), spesso somministrati senza indicazione clinica, è fondamentale per ridurre effetti collaterali nei piccoli pazienti e, allo stesso tempo, contenere i costi sanitari. I primi risultati di una recente survey condotta dalla Federazione italiana medici pediatri (FIMP), sui propri associati, evidenzia che l’84% dei pediatri osserva una costante crescita del ricorso all’automedicazione nell’utilizzo dei FANS. In particolare, il 49% dei pazienti ricorrono al “passaparola” per attivare una terapia con FANS, prima ancora di rivolgersi al pediatra. Ma la sfida è più ampia e passa dal rafforzare il ruolo del pediatra, combattere la disinformazione e promuovere una nuova alleanza tra professionisti sanitari. Per questo oltre il 97% dei pediatri, interpellato nella survey reputa fondamentale attivare corrette campagne d’informazione e sensibilizzazione sul corretto uso dei farmaci nella febbre e nel dolore lieve e moderato.
Come ha spiegato Antonio D’Avino, Presidente nazionale Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP)“la febbre è spesso motivo di ansia da parte dei genitori e rappresenta una delle principali cause di richiesta di visita o accesso ai servizi di pronto soccorso in età pediatrica. Parola d’ordine: idratazione adeguata, anche per sopperire alla sudorazione eccessiva. Giova inoltre ricordare che la febbre, così come l’infiammazione, è un meccanismo di difesa dell’organismo. Pertanto, non è sempre necessario contrastare l’infiammazione ricorrendo ad antinfiammatori per abbassare la temperatura corporea. È invece opportuno intervenire, anche attraverso il ricorso a farmaci specifici, su quegli aspetti che aggravano il malessere del bambino come dolori e discomfort generale. Come pediatri di famiglia ci interfacciamo quasi quotidianamente con i dubbi dei genitori rispetto a stati febbrili di diversa natura ed entità e per promuovere una corretta informazione abbiamo elaborato un documento proprio per educare alla corretta gestione della febbre in casa”.
Il pediatra come figura chiave nel percorso di cura del piccolo paziente
Nel corso dell’incontro è stato ribadito il ruolo cruciale del pediatra, sia come garante dell’appropriatezza terapeutica, sia come punto di riferimento per i genitori. I dati presentati, provenienti da survey condotte dai pediatri di libera scelta, confermano che la figura del pediatra è percepita come fondamentale dai genitori, un vero e proprio pilastro nella cura dei bambini. Rafforzare questa fiducia con una comunicazione chiara e una presenza costante, anche attraverso l’aggregazione dei pediatri di libera scelta in piccoli/medi gruppi, è una delle sfide principali per il futuro. Per l'84% dei genitori italiani - è emerso dall'indagine promossa dalla Federazione italiana medici pediatri (FIMP) e realizzata dal Dipartimento di Scienze Statistiche dell'Università degli Studi di Padova - il pediatra di famiglia rappresenta la prima scelta per la cura dei propri figli, bambini e adolescenti. Il 75% valuta in modo positivo l'attuale modello di assistenza pediatrica, con particolare apprezzamento per la possibilità di scegliere liberamente il proprio pediatra, per la continuità di cura e la capillarità di presa in carico garantite sul territorio dalla professione.
Il pediatra oltre ad essere una figura chiave nel percorso di cura del piccolo paziente, è colui che può rendere edotti i genitori nella gestione della febbre, come ha spiegatoTito Barbagiovanni,Segretario Regionale della FIMP Sicilia.“Il pediatra ha il compito di educare i genitori a gestire il sintomo della febbre, di far conoscere le sue fasi edi gestirla senza allarmismi, questo già diminuirebbe gli accessi dal pediatra oltre che in pronto soccorso. Per quanto concerne i farmaci – paracetamolo, ibuprofene – è compito del pediatra rendere i genitori edotti anche su un uso consapevole dei medicinali. Il nostro compito è dunque quello di consegnare ai genitori un momento di conoscenza sulle caratteristiche della febbre e le sue fasi, massimizzando i sintomi più classici e pure i comportamenti da adottare: tutto questo è utile per rendere un genitore più edotto affinché abbia un comportamento più adeguato nella gestione della febbre”.
La comunicazione consapevole, pilastro del rapporto pediatra-genitori
Un rapporto basato sui cardini di una corretta comunicazione, fondata sull’ascolto, l’accoglienza e l’abbattimento delle barriere culturali, permette di costruire un rapporto fiduciario tra pediatra, genitori e piccolo paziente. L’ha sottolineato Domenico Careddu, Segretario Nazionale all’Organizzazione FIMP. "È importante costruire questo rapporto fiduciario, e ci vuole del tempo. Questo rapporto deve fare in modo che il pediatra di famiglia diventi il referente per i genitori. Infatti, un pediatra che segue i suoi assistiti conoscendoli uno per uno e riservando loro le attenzioni che meritano in base alla situazione clinica da affrontare permette di costruire un rapporto fiduciario solido. Un rapporto solido significa non solo potere affrontare in modo consapevole varie situazioni, come la febbre (che spaventa sempre molto i genitori quando fa capolino) ma evita anche di intraprendere “terapie fai da te” (fenomeno diffuso e che rischia di comportare l’uso di farmaciinutili, se non dannosi a seconda del quadro clinico da affrontare) o di seguire consigli che non arrivano direttamente dal pediatra di riferimento ma spesso da chat o dal web. Inoltre, la relazione deve essere basata su evidenze scientifiche: invito perciò i genitori a seguire i siti ufficiali di pediatria e dei propri pediatri, che rappresentano un punto di riferimento di consultazione e di informazione”. “Il lavoro che facciamo nei confronti delle famiglie – ha concluso il dottor Careddu – è sempre di grande attenzione e finalizzato a dare degli imput corretti, soprattutto di tipo preventivo rispetto, laddove è possibile, a situazioni cliniche pericolose o che possono compromettere anche la qualità di vita futura del bambino”.
“Per noi pediatri la comunicazione è un punto cruciale - ha spiegato Filippo Di Forti, Segretario Provinciale della FIMP Catania -. Basti pensare che con la comunicazione paraverbale (il tono della voce, per esempio) e non verbale (la gestualità) si può alterare fino al 70% la comunicazione verbale o la percezione di ciò che viene detto. Il nostro compito è quindi quello di stare attenti alla ricettività dei genitori e del bambino, di attenzionare il linguaggio paraverbale e non verbale, con un occhio particolare a chi sta di fronte a noi e ai messaggi che arrivano dall’altra parte della scrivania, per arrivare così ad una soluzione che possa essere migliorativa dell’assistenza al bambino”.
Appropriatezza prescrittiva: una nuova alleanza tra professionisti
Per affrontare le sfide dell’appropriatezza, i pediatri ospedalieri e quelli di base devono stringere un’alleanza. Solo una collaborazione sinergica potrà garantire una governance efficace della febbre e del dolore nei bambini, costruendo un percorso terapeutico che parta dalla conoscenza approfondita della storia clinica del paziente e che si basi su una condivisione delle competenze tra i diversi attori coinvolti.
Come ha spiegato Giovanni Cerimoniale, Segretario alla Presidenza FIMP, “l’appropriatezza prescrittiva è un punto nodale della presa in carico del piccolo paziente, è essenziale perciò che ci sia una rete, un governo clinico condiviso. Perché sia possibile questo è indispensabile un miglioramento dei rapporti tra i professionisti che operano sul territorio, quindi i pediatri di famiglia, e i colleghi che operano nelle strutture ospedaliere, perché soltanto attraverso una condivisione dei Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali si potrà dare un unico messaggio alle famiglie e quindi rassicurarle sulla correttezza delle prescrizioni e dell’approccio terapeutico”. “Inoltre - ha concluso il dottor Cerimoniale – in questo rapporto tra ospedale e territorio, è fondamentale che vengano rispettate le linee guida, perché soltanto attraverso questo si riuscirà ad avere un’appropriatezza e un livello di qualità di assistenza elevato”.
Fake news e disinformazione: “Sfatiamo i falsi miti per tutelare la salute dei bambini”
Il convegno ha posto l’accento su un altro tema delicato: l’impatto delle fake news in ambito sanitario. La diffusione di informazioni scorrette, specialmente attraverso i social network, rischia di compromettere l’aderenza alle linee guida e la gestione ottimale di febbre e dolore. Contrastare la disinformazione, fornendo strumenti concreti ai genitori e agli operatori sanitari affinché possano evitare azioni scorrette, è una delle priorità emerse dal dibattito. Come ha spiegato Silvia Zecca, Vice Segretario nazionale alla Tesoreria FIMP “tutti gli argomenti che mettono ansia al genitore sono facile oggetto di fake news e uno di questi è proprio la gestione della febbre. Il ruolo del pediatra di famiglia è quello di sfatare i falsi miti con spiegazioni che possono indirizzare meglio il genitore sui veri problemi dei bambini e creare un’alleanza tra pediatri e genitori nell’assistenza del bambin o. Dobbiamo entrare anche noi nei social e nei siti e trasmettere le informazioni corrette perché sono un importante contributo non solo per il nostro lavoro ma anche per ridurre gli accessi impropri negli ospedali e nel pronto soccorso. Dobbiamo perciò ripartire con un messaggio chiaro e più tranquillizzante dopo un periodo, la pandemia Covid, in cui abbiamo dato messaggi differenti: ora siamo nella condizione per tornare a trattare la febbre come andava trattata e come va trattata”. Infine, ecco alcuni falsi miti da sfatare: “che più alta è la febbre più è grave la malattia - ne ha snocciolato alcuni la dottoressa Zecca -; che la febbre se non trattata subito può raggiungere valori altissimi; che il brivido può essere un sintomo di una convulsione; che la febbre si tratta con l’antibiotico. Tutto questo è falso. In caso di febbre, il mio consiglio ai genitori è: osservate il bambino” ha concluso Silvia Zecca.
Ridurre i costi per il Servizio sanitario è possibile
Le valutazioni economiche in ambito sanitario sono essenziali per ottimizzare l'uso delle risorse e garantire la sostenibilità dei sistemi sanitari. In un contesto di risorse limitate, è fondamentale prendere decisioni informate riguardo a quali trattamenti e interventi siano più efficienti, sia in termini di esiti clinici che di costi.In questa prospettiva - è emerso nel confronto tra esperti di Catania - l'effetto dell'appropriatezza terapeutica per il miglioramento degli outcome di salute e l'efficiente allocazione delle risorse, rappresenta la reale sfida del nuovo millennio per tutti i servizi sanitari nazionali. In particolare, l'adozione di linee guida basate sull'evidenza può ottimizzare il percorso dei pazienti e liberare risorse economiche da reinvestire nel settore, garantendo al contempo esiti clinici più favorevoli e riducendo la durata delle ospedalizzazioni.L'appropriatezza prescrittiva in pediatria svolge un ruolo importante, non solo per ottimizzare la efficacia terapeutica, ma anche nel minimizzare effetti collaterali in grande parte dovuti all'utilizzo inappropriato di FANS ed all'aumento dei costi associati alla gestione di tali effetti.
“L’appropriatezza terapeutica non è solo una questione di efficacia clinica, ma rappresenta anche un pilastro fondamentale per l’efficienza economica e la sostenibilità del sistema sanitario – ha spiegato Andrea Marcellusi, Farmaco-economista Università Tor Vergata, Roma –. In un contesto di risorse limitate, ogni decisione deve essere presa con un’attenzione particolare all’ottimizzazione dei costi e dei benefici. Adottare trattamenti che garantiscano i migliori esiti di salute, riducendo al contempo gli effetti collaterali e gli sprechi, significa gestire in modo responsabile le risorse pubbliche. In ambito pediatrico, questo approccio è ancora più rilevante: scegliere il trattamento giusto non solo protegge i pazienti più vulnerabili, ma consente anche di ridurre i costi associati all’uso improprio di farmaci come i FANS. Liberare risorse finanziarie da destinare a terapie innovative è la chiave per costruire un sistema sanitario più sostenibile, capace di rispondere alle sfide future e di garantire una migliore allocazione del budget disponibile”.
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