Intelligenza artificiale, Antonio Calegari nuovo direttore dell’Istituto AI4I
Firmato anche il Protocollo di intesa con Fondazione CRT e OGR
Si è svolta questa mattina la seduta n. 6 del Consiglio di Sorveglianza di AI4I, l’Istituto italiano di Intelligenza Artificiale per l’Industria, costituito dai fondatori Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Ministero dell’Università e della Ricerca, e operativo dallo scorso giugno. Nel corso della riunione, il Consiglio ha deliberato, all’unanimità, la nomina di Antonio Calegari a primo Direttore di AI4I.
La designazione è giunta al termine di un percorso di selezione avviato la scorsa estate con la pubblicazione di una call internazionale, cui hanno risposto 80 candidati da tutto il mondo. Il processo – che AI4I ha seguito con il supporto della società di executive search Key2People Srl e di un Search Committee composto da esponenti del mondo scientifico, tecnologico, industriale e della consulenza strategica – ha portato a una prima short list di 11 candidati, che sono stati intervistati per giungere a una short list di 4 candidati. La fase successiva ha visto il coinvolgimento del Comitato Scientifico di AI4I, presieduto da Simone Ungaro, Chief Strategy and Innovation Officer in Leonardo Spa, per giungere, all’esito dei colloqui, alla scelta del direttore da parte del Consiglio di Sorveglianza.
Classe 1966, laurea in fisica all’Università di Milano e MBA a INSEAD, Calegari vanta una esperienza manageriale in aziende nazionali ed internazionali (tra cui Vodafone, Sirti, Diners Club, Carlson Wagonlit Travel) e una profonda conoscenza dei processi di trasferimento tecnologico, culminata, negli ultimi anni, nella creazione e nel consolidamento, in Svizzera, della startup AI “Artificialy”.
“La nomina di Calegari conclude la fase di set up dell’Istituto, a sei mesi dal suo avvio. Desidero ringraziare Key2People, i membri del Search Committee e il Comitato Scientifico per la qualità del lavoro svolto negli scorsi mesi. L’Istituto arriva a questo passo avendo completato la definizione dei cardini fondamentali dell’impianto aziendale. Anche grazie alla collaborazione amministrativa e strategica con l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova siamo riusciti a tenere un ritmo di marcia serrato”, commenta Fabio Pammolli, presidente di AI4I.
“L’arrivo di Calegari è rivelatore di una scelta precisa – prosegue Pammolli – quella di valorizzare le competenze manageriali e imprenditoriali di un uomo di azienda competente, appassionato e consapevole. Calegari, anche grazie al supporto e agli stimoli del Comitato Scientifico, potrà lavorare da subito per far sì che AI4I sia un luogo di attrazione di giovani ricercatori che vogliano sviluppare algoritmi, soluzioni e servizi rivolti alle applicazioni industriali, a iniziare da quelle nei settori aerospaziale e dell’automotive. Allo stesso tempo, le sue competenze gli consentiranno di disegnare AI4I come luogo di incontro tra domanda e offerta di soluzioni rilevanti per l’industria italiana e come un marketplace per le molte piccole imprese che, già oggi, stanno lavorando in questo settore. AI4I nasce come struttura aperta a un vasto e complesso ecosistema e con l’ambizione di innovare il modo con cui si fa trasferimento tecnologico. Nei prossimi mesi, anche grazie all’apporto decisivo di Antonio Calegari, si completerà la messa a punto delle strutture e dei processi che sosterranno la piena realizzazione del disegno strategico di AI4I”.
Con la scelta del Direttore si conclude la prima fase di avvio operativo di AI4I. Proprio pochi giorni fa, è stato definito un importante accordo strategico riferito alla sede dell’Istituto, insieme a Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino) e OGR (Officine Grandi Riparazioni). Grazie al sostegno di Fondazione CRT, con cui si è definita una collaborazione di lungo periodo, AI4I entra negli spazi OGR Tech, polo innovativo di rilevanza nazionale e internazionale per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico. Gli spazi delle OGR, dove sono già presenti importanti aziende, progetti degli atenei torinesi e startup innovative, rappresentano l’ambiente ideale per AI4I e per lo sviluppo di interessanti sinergie e collaborazioni nella ricerca scientifica e tecnologica e nello sviluppo del campo dell’intelligenza artificiale.
“L’ingresso in OGR – conclude Pammolli – afferma la rilevanza nazionale e internazionale di AI4I ed è un segno della nostra responsabilità rispetto al tessuto industriale locale e nazionale. Desidero ringraziare CRT e OGR, che hanno reso possibile questo passaggio, un punto fondamentale nella storia del nostro Istituto. I miei ringraziamenti vanno anche al Presidente Cirio, che ha consentito che l’Istituto potesse muovere i suoi primi passi all’interno del Grattacielo della Regione Piemonte”.
Economia
Stellantis, Unrae : “Nessun Ad resterà in Italia...
Per il futuro del gruppo è vitale l’intesa con i cinesi di Leapmotor e chi prenderà il posto dell’Ad Carlos Tavares, dimessosi ieri, dovrà farla funzionare spiega all'Adnkronos ancora Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae, l’unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri.
Se l’Italia non darà a Stellantis validi motivi per restare a produrre nel nostro Paese, Stellantis se ne andrà, a prescindere da chi prenderà il posto dell’Ad Carlos Tavares, fresco di dimissioni. E’ la posizione di Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae, l’unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri, interpellato dall’AdnKronos in merito agli scenari futuri che l’addio del manager portoghese apre per il comparto auto nello Stivale.
"L’Italia al momento la vedo fuori dal suo orizzonte. Stellantis fino ad oggi è andata in una direzione molto chiara. Il successore di Tavares farà retromarcia se avrà dei buoni motivi ma attualmente quali sono?", si domanda Cardinali, evidenziando che nessuno al momento "è in grado di attirare investimenti nel comparto automotive in Italia in maniera così convincente. In un anno e mezzo di chiacchiere e distintivi non mi pare sia stato messo sul piatto qualcosa di convincente", dalle istituzioni.
"Se è vero come diceva Tavares che qui produrre costa il 30% in più, con l’energia che costa il doppio e la lentezza della burocrazia, perché chiunque, numeri alla mano, dovrebbe produrre qui?", aggiunge.
Per il futuro di Stellantis è vitale l’intesa con i cinesi di Leapmotor, e chi prenderà il posto dell’Ad Carlos Tavares, dimessosi ieri, dovrà farla funzionare, spiega ancora Cardinali. Il produttore cinese “è un asset strategico e potrebbe essere la risposta alla doppia sfida” della transizione “che in questo momento Stellantis, numeri alla mano, sta perdendo”, chiosa il dg.
Le sfide che la casa d’auto deve affrontare infatti “sono epocali e comuni a tutte le altre case produttrici”, a partire dal tema europeo delle sanzioni nel 2025, passando per i dazi sull’import cinese, fino alla questione messa sul tavolo dal governo italiano della revisione del Green Deal, su cui però Cardinali non si dice molto fiducioso. “Risolveremo questo problema a San Silvestro 2026, con la velocità di tartaruga dell’Ue, che è incompatibile con i tempi del terzo millennio e soprattutto con i tempi dei competitor”.
Per ora “hanno solo detto di no anche solo a prendere la questione in considerazione, nemmeno lo hanno messo in agenda. Quando lo metteranno, inizierà una discussione sulla lana caprina e sul sesso degli angeli” tra tutti e 27 i Paesi Ue che “ci porterà via tutto il 2025”. E ammonisce: “L’incertezza uccide il mercato, creando una paralisi totale e quindi grossi danni”. Per parare il colpo e sopravvivere, facendo sopravvivere di conseguenza l’industria dell’auto europea, Stellantis dovrebbe “ritornare in seno all’associazione europea dei costruttori, perché è funzionale alla salute di tutta l’industria, farebbe il bene suo e quello comune”, è l’appello che lancia infatti il dg Unrae.
Economia
Pni, la più grande business plan competition italiana per...
Dalla ricerca scientifica all’impresa innovativa ad alto impatto, il 5 e 6 dicembre la 22esima edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione
Innovazione sostenibile, formazione e investimenti sono, come evidenziato dal recente Rapporto Draghi, le leve fondamentali per affrontare le sfide globali di oggi e rilanciare la competitività del sistema Italia. In questo contesto, il Premio nazionale per l’innovazione (Pni) 2024 si prepara a mettere in campo il talento di ricercatrici e ricercatori che trasformano la conoscenza scientifica in soluzioni concrete per la qualità della vita. Una iniziativa unica in Europa e in Italia, che unisce ricerca, imprenditorialità e impatto, in una prospettiva più̀ ampia di terza missione che punta sulla valorizzazione della conoscenza con la società. Promossa dalla Rete Pnicube e organizzata con l’Università di Tor Vergata nell’ambito dell’Ecosistema regionale dell’innovazione Rome Technopole, la più grande e capillare Business Plan Competition d’Italia torna a Roma il 5 e 6 dicembre 2024 nell’Aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, con il patrocinio dei ministeri Maeci, Mimit, Mur, Msal, dell’Ambasciata d’Italia Santa Sede, Ambasciata di Francia in Italia, Crui, Asvis, Regione Lazio, Roma Capitale, e grazie alla Main Sponsorship di Gruppo Iren, Gilead Sciences e Prysmian Group, e la Main Partnership di Almaviva.
Al premio concorrono quest’anno 77 progetti d’impresa basati sulla ricerca scientifica, vincitori delle 17 start cup regionali, veri e propri circuiti virtuosi per l’innovazione e il trasferimento tecnologico in 18 regioni d’Italia, con un coinvolgimento di oltre 400 attori dell’innovazione al lavoro insieme ai 56 associati Pnicube, che rappresentano oltre l’80% delle università pubbliche italiane. Numeri che confermano il Pni come un percorso generativo unico a livello locale e nazionale, catalizzatore delle tante idee e progetti di startup innovative ad elevato contenuto di conoscenza che ogni anno emergono dai laboratori di ricerca per dare risposte ai bisogni di sostenibilità della società.
Dalla prima edizione, svoltasi nel 2003, il Pni ha favorito la nascita di oltre 1.100 progetti di startup innovative (una media di quasi 50 l’anno), trasformando più del 60% di questi in imprese operative sul mercato. "Anche quest’anno - dichiara la Presidente Paola M.A. Paniccia, delegata allo Sviluppo delle imprese, start-up e spin-off per l’Università di Roma Tor Vergata - gli eccellenti risultati confermano la potenza della formula su cui ha scommesso Pnicube, la rete nazionale degli incubatori universitari e delle start cup competition per la valorizzazione imprenditoriale della ricerca. Una straordinaria 'rete delle reti', in cui convergono network regionali, le nostre start cup, che innescano circuiti virtuosi e stimolano lo sviluppo di startup ad elevato potenziale di innovazione deep tech emergenti dalle università e dagli enti di ricerca, in una esperienza a impatto riconosciuta best practice dall’Ocse”.
L’evento, che coinvolge rappresentanti di primo piano del mondo imprenditoriale, delle istituzioni e delle università, costituisce un contesto ideale per condividere proposte concrete e best pratice e consolidare gli ecosistemi dell’innovazione in Italia, promuovendo una ricerca capace di trasformarsi in impresa, generare innovazione ad alto impatto e migliorare la qualità della vita, affrontando le sfide della sostenibilità. “E' con grande entusiasmo e profondo orgoglio - ha dichiarato il rettore dell’Università di Roma Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron - che ospitiamo il Pni 2024. Iniziative come questa confermano la grande forza della collaborazione tra università, imprese e istituzioni per l’innovazione di qualità e il trasferimento tecnologico attraverso startup ad elevato contenuto di conoscenza, mai come oggi di impulso per rafforzare il ruolo dell’università come propulsore di progresso sostenibile in una visione più ampia di terza missione e impatto sociale”.
“Siamo lieti di premiare le migliori startup innovative basate sulla ricerca accademica provenienti dalle Rete Pnicube, finaliste al Pni 2024. Un’iniziativa importante che l’ecosistema regionale dell’innovazione 'Rome Technopole' sostiene con convinzione e che si inserisce appieno nelle strategie di sviluppo territoriale per la transizione energetica, la transizione digitale, la salute il bio-pharma, che ne rappresentano il cuore pulsante. Rome Technopole, nato in seno al Pnrr, rappresenta la sfida per l'innovazione e la crescita del sistema produttivo del Lazio, grazie all'azione sinergica di università, enti di ricerca, imprese, istituzioni territoriali, per la sua capacità di promuovere la ricerca, la formazione, l’imprenditorialità, il trasferimento tecnologico, favorendo lo sviluppo, la smart specialization, la riqualificazione e il rilancio del settore industriale”, afferma Antonella Polimeni, rettrice di Sapienza Università di Roma e presidente della Fondazione Rome Technopole.
“Grazie a questo Premio, uniamo le migliori pratiche del sistema interregionale per scambiare idee e proposte concrete, collegando ricerca e impresa attraverso un modello d'innovazione efficace e sinergico e che conferma il valore strategico dell'open innovation per il sistema produttivo italiano. È un tema su cui siamo impegnati, sostenendo iniziative come questa a favore dell’eccellenza scientifica italiana. L’obiettivo è valorizzare e trasferire i risultati della ricerca nell'articolato sistema di rete che stiamo consolidando”, ha dichiarato la vicepresidente e assessore Sviluppo economico, commercio, artigianato, industria, internazionalizzazione della Regione Lazio, Roberta Angelilli.
“Questo premio è un'occasione straordinaria per valorizzare l'impegno nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative, per trasferire i risultati scientifici e sviluppare le progettualità comuni, rafforzate in un contesto nazionale, grazie alle buone idee emerse a livello territoriale dal programma regionale Start cup. Un sistema di rete avviato nel Lazio dal programma di innovazione aperta della Regione, che connette startup università ed enti di ricerca con il mondo della produzione per creare sviluppo reale e progresso significativo nella società”, ha dichiarato il presidente di Lazio Innova Francesco Marcolini.
Una rete delle reti in azione per lo sviluppo degli ecosistemi dell’innovazione Il Pni 2024 si svolgerà in presenza nell’aula magna della facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata il 5 dicembre (9:00-17:30) e 6 dicembre (9:30-13:00) e offrirà due giorni intensi di pitch, tavole rotonde, networking e un’area expo di respiro internazionale, dove startup, investitori e aziende potranno incontrarsi e approfondire nuove opportunità di business. Presenti il vice premier e ministro degli Esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, il ministro della Salute Orazio Schillaci, la ministra dell’Università Anna Maria Bernini e il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
Tre i panel in cui esperti e leader di rilievo delle istituzioni, delle università e del mondo imprenditoriale si confronteranno su temi chiave come il rafforzamento della ricerca e della diffusione di modelli innovativi tra università e imprese; il supporto ai processi di innovazione e di trasferimento tecnologico; il potenziamento delle infrastrutture di ricerca, del capitale e delle competenze di supporto all’innovazione; l’allineamento delle strategie di sviluppo agli obiettivi del Pnrr. La sfida finale e la cerimonia di premiazione: il 6 dicembre i team finalisti si disputeranno 4 premi di 25.000 euro ciascuno nei settori di innovazione cleantech energy, ict, industrial e life sciences-medtech altamente strategici per la qualità della vita che verranno commentati nelle loro attuali tendenze, rispettivamente da Iren, Almaviva, Prysmian e Gilead sciences. E il titolo di vincitore assoluto del Pni 2024, che garantirà all’ateneo di provenienza la coppa campioni Pni. Le selezioni saranno effettuate da una giuria composta da esperti valutatori provenienti dal mondo imprenditoriale, dalla ricerca e dal venture capital, sulla base dell’impatto sociale, economico ed ambientale dei progetti di startup innovativa. Saranno inoltre assegnati ai progetti più meritevoli su tematiche di rilevanza strategica premi e menzioni speciali messi in palio dagli sponsor e dai partner Pnicube.
A seguire i premi e le menzioni speciali. Premio speciale Invitalia 'Imprenditoria femminile' in collaborazione con Osif-osservatorio scientifico imprese femminili, per le migliori startup innovative femminili dalla ricerca. Premio Venture Cdp premia i team finalisti del Pni (ovvero 4 team per categoria) per consentire loro un accesso più consapevole e accelerato al mercato dei capitali. Rome technopole premio speciale per le migliori tre startup con sede nella Regione Lazio che propongono soluzioni innovative orientate allo sviluppo sostenibile, alla ‘smart specialization’, alla riqualificazione e al rilancio del settore industriale del territorio regionale attraverso la promozione della transizione energetica, della transizione digitale e di Salute Bio-Pharma.
Menzione speciale Green blue Climate change, destinata alla startup che propone la migliore soluzione innovativa e ad alto impatto indirizzata al contrasto del cambiamento climatico. Menzione speciale innovazione sociale, destinato alla startup che proporrà la migliore soluzione innovativa per la sostenibilità sociale. Premio speciale Eit health, assegnato ad una startup nella categoria life sciences-medtech (voucher per accedere al mentoring and coaching network di eit health in Europa). Premio speciale Eit digital, premia una startup nella categoria Ict con l'assegnazione di 1 voucher per accedere allo Speed master-executive course, un programma di 3 mesi per imprenditori che vogliono far crescere la propria startup.
Premio speciale UniCredit Start Lab, per l’accesso alla piattaforma di business e alla gamma di servizi specializzati UniCredit. Premio speciale SearchOn AI for future per la migliore startup finalista che ha applicato l’AI per la qualità della vita. Il premio consiste in uno spazio espositivo all’AI Festival, powered by Search on e Wmf we make future, in programma dal 26 al 27 febbraio a Milano. Menzioni speciali Encubator, per l’accesso diretto alla fase semifinale dell'edizione 2023 di Encubator, programma di accelerazione promosso da Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, PoliHub e Politecnico di Milano rivolto a progetti tecnologici in ambito sostenibilità e climate tech.
Premio speciale Young entrepreneur program (Yep) corrispondente a 10 borse per un soggiorno di 7 giorni presso due Pépite (Pôles étudiants pour l’innovation, le transfert et l’entrepreneuriat) della rete France, con un programma di incontri personalizzati per favorire lo sviluppo di competenze imprenditoriali. Premio speciale Jacobacci, consiste in 4 ore di consulenza strategica e orientativa gratuita per ciascuna delle 4 startup vincitrici delle categorie di Pnu 2024, a cui è offerto un supporto prezioso per la valorizzazione e la protezione della proprietà intellettuale dei progetti vincitori.
Premio speciale Day one 'Deep tech outliers', è il premio dedicato alle tecnologie deep tech più promettenti, che pur raggiungendo la finale, non hanno vinto in una delle categorie principali di Pni 2024. Menzione speciale Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis), per i migliori progetti di startup che realizzano soluzioni orientate dagli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Premio speciale migliore startup innovativa giovani, dà accesso al convegno 'Aria' ”organizzato dai giovani imprenditori di Unindustria (giugno 2025, Isola di Ponza), incentrato sul tema dell’Intelligenza Artificiale, con un focus su etica, regolamentazione, applicazioni e best practices.
Economia
Sostenibilità, Laguzzi (Ram): “Prendersi cura...
Filippo Laguzzi, uno dei fondatori dell’azienda agricola Ram - Radici a Moncalieri il secondo farmer selezionato dalla Giuria del Premio 'The Good Farmer Award' promosso da Davines in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
“L'agricoltura rigenerativa è occuparsi, prendersi cura e rigenerare, arricchire il terreno in simbiosi con le forme di vita che lo popolano, quelle vegetali, animali, i funghi e anche la nostra comunità”. Lo ha detto Filippo Laguzzi, uno dei fondatori dell’azienda agricola Ram - Radici a Moncalieri il secondo farmer selezionato dalla Giuria del Premio 'The Good Farmer Award' promosso da Davines in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
L’azienda agricola Ram - Radici a Moncalieri, nasce nel 2017 per l’interesse di Filippo nella produzione della birra. Oggi è un’azienda agricola guidata da sette soci e si estende su una superficie di 20 ettari, coltivando i campi secondo i principi dell’agroecologia, dell’agricoltura biologica rigenerativa e dell’economia circolare. Oltre a operare nella produzione agricola, Ram - Radici a Moncalieri è un agriturismo, una fattoria sociale e didattica e dal 2018 è anche accreditata come centro di istruzione certificato che offre iniziative per tutte le età, con l’obiettivo di fare sensibilizzazione sui temi della sostenibilità e sul consumo consapevole per sviluppare una vera coscienza ecologica. “È stata una scelta del cuore perché sono cresciuto in questo spazio, in questo ambiente e voglio prendermene cura e sento di dare un contributo importante”, ha concluso.