Crisi di governo in Francia, dibattito sulla sfiducia al governo Barnier
I risultati delle votazioni sono attesi per le 20
All'Assemblea Nazionale è in corso il dibattito sulle mozioni di sfiducia contro il governo del premier francese Michel Barnier. Fonti governative hanno reso noto a Bfmtv che Barnier riceverà i ministri del suo governo a Matignon durante le votazioni delle mozioni di censura, che inizieranno verso le 18.45. I ministri ritorneranno nell'Assemblea per l'annuncio dei risultati intorno alle 20.
L'intervento di Marine Le Pen
"Eccoci al momento della verità che mette fine a un governo effimero", ha detto Marine Le Pen intervenendo nell'Assemblea Nazionale durante la discussione delle mozioni di censura del governo di Michel Barnier presentate da Rn e Nfp. "E' stato tra i ranghi del primo ministro che l'intransigenza, il settarismo e il dogmatismo hanno impedito di fare la minima concessione, che avrebbe evitato questo risultato", ha poi aggiunto"
"Le istituzioni ci costringono a mescolare le nostre voci a quelle dell'estrema sinistra", ha detto ancora Marine Le Pen sottolineando che questo "non è avvenuto a cuor leggero". "La peggior politica sarebbe stata di non bloccare una tale legge di bilancio", ha aggiunto la storica leader del partito di estrema destra francese, Rassemblement National, esortando i deputati a votare per censurare un governo che perpetua le "scelte tecnocratiche" del presidente Emmanuel Macron. "La legge di bilancio che oggi respingiamo non si limita a violare le nostre promesse, non ha direzione né visione, è una legge di bilancio tecnocratica che continua a scivolare verso il bassa, senza toccare il totem dell'immigrazione incontrollata", ha detto.
Esteri
Cos’è United Healthcare, il gigante assicurativo del...
Come più grande assicuratore sanitario privato degli Stati Uniti rifornisce con 49 milioni di clienti
Era il ceo di UnitedHealthCare l'uomo ucciso a New York, in quello che sembra trattarsi di un omicidio premeditato: Brian Thompson era stato nominato amministratore delegato dell'azienda nell'aprile 2021, riporta il sito web dell'azienda.
Che cos'è United HealthCare
UnitedHealthCare è una delle principali compagnie di assicurazione sanitaria negli Stati Uniti, attualmente la più grande per entrate e numero di clienti. È riconosciuta per la sua invidiabile rete di fornitori, l'ampia gamma di prodotti e l'approccio basato sui dati. La casa madre, UnitedHealth Group, è leader mondiale nel settore sanitario e costantemente in cima alla classifica di Fortune, che misura le imprese societarie statunitensi sulla base del loro fatturato.
Nel 1974, Richard T. Burke fondò la compagnia con il nome Charter Med Inc. a Minnetonka, in Minnesota, con l'obiettivo di fornire soluzioni innovative per migliorare l'accesso e la qualità dell'assistenza sanitaria. Nel 1977, fu creata la United HealthCare Corporation come holding per gestire e coordinare le operazioni delle società affiliate, inclusa Charter Med. Fu una delle prime aziende a introdurre programmi specifici per la gestione di malattie croniche, cercando di combinare tecnologia e dati per personalizzare le cure. Negli anni '90, l'azienda fu pioniera nell'utilizzo di strumenti informatici per migliorare la gestione dei dati sanitari, anticipando l'importanza della digitalizzazione.
Nel 1998, la holding cambiò nome in UnitedHealth Group, con UnitedHealthCare come principale ramo operativo. La compagnia ha continuato ad espandersi sia negli Stati Uniti che a livello internazionale, acquisendo aziende come Optum (specializzata in servizi sanitari e It) e rafforzando la sua presenza nel settore dei servizi medici e farmaceutici. UnitedHealthCare è diventata uno dei principali fornitori di servizi Medicare e Medicaid, e ha investito pesantemente in tecnologie per migliorare l'efficienza e l'accessibilità, ad esempio attraverso la telemedicina e i sistemi di analisi dei dati per la salute. UnitedHealthcare è oggi al quinto posto nella classifica Fortune 500 e impiega più di 100.000 persone in tutto il mondo. Secondo la Cnbc, è il più grande assicuratore sanitario privato degli Stati Uniti con oltre 49 milioni di clienti.
La carriera di Brian Thompson
Prima di diventare amministratore delegato, Brian Thompson ha vissuto in Minnesota, dove ha sede la compagnia, e in precedenza era stato amministratore delegato dei programmi governativi di UnitedHealthcare, tra cui Medicare&Retirement e Community & State. Ha lavorato presso il Gruppo UnitedHealth dal 2004 e ha ricoperto diversi ruoli di leadership.
Prima di entrare a far parte di UnitedHealth Group, Thompson era stato revisore contabile presso PricewaterhouseCoopers Llp. Da quanto si apprende dal suo profilo Linkedin, Thompson aveva frequentato l'Università dell'Iowa.
Esteri
Migranti, Meloni-Orban: “Aggiornare norme Ue per...
"Condivisa l'urgenza di un quadro giuridico aggiornato con particolare attenzione a consolidare concetto Paesi sicuri"
L'incontro di oggi a Palazzo Chigi tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro ungherese Viktor Orban ha "permesso di riaffermare l'importanza di contrastare la migrazione irregolare". "I due capi di governo hanno auspicato un rafforzamento della cooperazione con i Paesi di origine e di transito, per affrontare le cause profonde e per combattere il traffico e la tratta di essere umani al fine di prevenire perdite di vite e le partenze irregolari" si legge in una nota congiunta dopo il bilaterale. "In particolare, hanno condiviso l'urgenza di un quadro giuridico aggiornato per facilitare, aumentare ed accelerare i rimpatri dall’Unione europea, con particolare attenzione al consolidamento del concetto di Paesi di origine sicuri".
Meloni e Orban, "infine, hanno sottolineato l'importanza di esplorare nuove modalità per prevenire e contrastare la migrazione irregolare, nel rispetto del diritto Ue e internazionale, sulla base del percorso avviato dall’accordo Italia-Albania".
Ucraina
I due premier "confidano di continuare a rafforzare il dialogo politico e a coordinarsi reciprocamente sui principali temi internazionali". In particolare, "hanno discusso della situazione in Medio Oriente, del loro sostegno a una pace giusta e duratura in Ucraina, basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, e del loro impegno per la ricostruzione in vista della prossima Ukraine Recovery Conference che sarà ospitata dall'Italia nel luglio 2025".
Esteri
“Scendiamo in piazza fino a nuove elezioni”....
L'attivista Elene Kokhreidze racconta ad Adnkronos le violenze subite dai manifestanti, la lotta per una Georgia europea e l'ombra russa dietro al governo
"Dal 30 novembre, quando Irakli Kobakhidze ha annunciato l'interruzione del processo di integrazione europea, sono scesa in piazza insieme ad altri georgiani ogni giorno per chiedere che il Paese ritorni sulla giusta traiettoria. Entrare nell’Unione europea è scritto nella nostra costituzione, poiché sappiamo di aver bisogno di alleati forti e democratici per sopravvivere accanto al nostro brutale vicino, la Russia, che cerca costantemente di influenzare la Georgia e di sottrarci territori”.
L’attivista sociale Elene Kokhreidze cerca un posto tranquillo per scrivere la sua testimonianza all'Adnkronos, fuori dal fiume di persone che si dirigono verso Viale Rustaveli, la via principale della capitale Tbilisi, prima di rituffarcisi dentro. È una delle migliaia di georgiani a partecipare alle manifestazioni contro Sogno Georgiano, il partito che ha rivendicato la vittoria dopo un processo elettorale fortemente contestato dagli osservatori internazionali e dalle opposizioni.
“Vogliamo nuove elezioni”
La richiesta di chi scende in piazza è una, spiega Kokhreidze: “vogliamo nuove elezioni, giuste, perché quelle del 26 ottobre sono state truccate e rubate. Nessuno dei nostri alleati ha riconosciuto i risultati elettorali, e ora un governo de facto sta governando il Paese. Vogliamo che le nostre voci vengano ascoltate e conteggiate. Abbiamo bisogno di azioni concrete”. Un appello che condivide con l’opposizione locale e il Parlamento europeo.
Il premier Kobakhidze ha rifiutato l’idea di nuove elezioni e promesso che non negozierà con i manifestanti. Nel mentre la risposta delle forze dell’ordine, inizialmente misurata, si sta facendo più violenta. “Le proteste sono perlopiù pacifiche e non violente da parte dei cittadini, ma la polizia e le forze armate usano idranti e gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Picchiano le persone che riescono a catturare, vediamo immagini terribili di come le trattano. Io cerco di stare attenta, ma purtroppo ho respirato gas lacrimogeni e sono già stata inseguita” (FOTO).
La guida dell’opposizione
Chi protesta si ritrova nella figura della presidente filoeuropea Salome Zourabichvili, che finora “è stata il volto e la voce chiara dell'opposizione”, spiega l’attivista. “È la leader che la maggior parte dei manifestanti segue e sostiene, ed è l’unica istituzione di potere legittima rimasta nel Paese. Ha lottato sia sul campo che fuori per i nostri diritti e sta cercando di coordinare i leader dei partiti di opposizione affinché si allineino su una strategia comune”.
La presidente ha promesso che non lascerà il suo ruolo alla scadenza naturale del mandato verso fine mese. È d’accordo anche Kokhreidze, secondo cui deve restare al suo posto “fino a quando non ci saranno nuove elezioni e un governo legittimo nominerà un nuovo presidente. Un governo illegittimo non può nominare un nuovo presidente”. Quindi Zourabichvili “rimarrà la nostra leader fino a quando le nostre richieste non saranno soddisfatte”.
“Vediamo che i leader dell’opposizione hanno bisogno di una mano forte per mantenersi sulla giusta strada, per restare allineati e non arretrare”. Un compito “molto difficile da portare a termine” perché si tratta di far convergere politici “che si odiano, e lo hanno dichiarato a più riprese”. Ma è necessario fare fronte comune contro Sogno Georgiano, che sta ballando sulle note di Mosca, spiega l’attivista.
L’ombra russa
Per Kokhreidze, Sogno Georgiano adotta “tattiche, discorsi e azioni che replicano tutti i governi filo-russi”. Il discorso con cui il premier ha rimandato il processo di adesione all’Ue “era parola per parola lo stesso che Viktor Yanukovych tenne prima delle proteste di Maidan”, sottolinea, riferendosi alle massicce manifestazioni pro-Ue che portarono alla destituzione del presidente ucraino nel 2014.
“Abbiamo già visto azioni simili, citazioni di Vladimir Putin e messaggi che sono stati usati per russificare altri paesi. Allontanarsi dall’Ue, dal partenariato strategico con gli Stati Uniti e danneggiare deliberatamente i nostri rapporti di lunga data con alleati democratici europei è un chiaro esempio chiara influenza russa. Vogliono che la Georgia resti sola e diventi un loro stato fantoccio”.