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Europa League, Ajax-Lazio 1-3: decidono Tchaouna, Dele-Bashiru e Pedro
In classifica capitolini primi insieme all'Athletic Bilbao con 16 punti, olandesi fermi a quota 10
La Lazio batte 3-1 l'Ajax in un match valido per la sesta giornata di Europa League, disputato alla Johan Cruijff Arena di Amsterdam. A decidere la partita i gol di Tchaouna al 12', Dele-Bashiru al 52' e Pedro al 77'; di Traoré al 47 la rete dei padroni di casa. In classifica capitolini primi insieme all'Athletic Bilbao con 16 punti, olandesi fermi a quota 10. Nella settima giornata la Lazio ospita la Real Sociedad, mentre l'Ajax farà visita ai lettoni del Rigas.
Il match
La Lazio batte l'Ajax con una prova autorevole che la mantiene in vetta nella classifica di Europa League e ad un passo dalla qualificazione diretta agli ottavi di finale. I biancocelesti scendono in campo senza il supporto dei propri tifosi a cui è stata vietata la presenza.
La prima occasione della partita è per gli olandesi al 5'. Traorè in area rientra sul sinistro e calcia a giro sul secondo palo, la conclusione è di poco fuori. Al 9' i lancieri rischiano molto con la costruzione bassa, mettendo in difficoltà il portiere Pasveer: rilancio addosso a Castellanos, ma il rimpallo finisce fuori. Al 12' i biancocelesti sbloccano la partita: recupero palla di Dia nella trequarti olandese, Rovella appoggia subito a Castellanos, che di esterno serve magnificamente Tchaouna: taglio in area al centro da destra e sinistro vincente. Al 19' Ajax a un passo dal pari: un perfetto schema da calcio d'angolo libera Rensch al cross in area. Brobbey arriva di testa da solo sul pallone, ma manda clamorosamente a lato.
Al 23' altro rischio preso dai padroni di casa con un retropassaggio pericoloso al portiere Pasveer. Castellanos tenta ancora il recupero, ma viene anticipato dal portiere avversario. Nello slancio subisce un colpo, ma l'intervento di Pasveer è regolare e sul pallone. Al 28' tiro da fuori area di Castellanos, fuori di poco. Alla mezz'ora colpo di testa di Brobbey su cross di Berghuis da sinistra con palla di poco fuori alla sinistra di Mandas. Il portiere greco era comunque sulla traiettoria. Al 34' grande azione dell'Ajax che entra addirittura in area piccola col pallone. Brobbey, marcato spalle alla porta, scarica dietro per Traorè che va al tiro ribattuto da Dele-Bashiru. Al 38' ammonizione per Hato per un fallo su Gigot. Al 40' Castellanos viene smarcato benissimo in area, ma invece di tirare al volo preferisce mettere il pallone in mezzo e sciupa tutto. Nel recupero della prima frazione giallo a Rovella per un intervento troppo irruento su Godt.
Al 1' della ripresa giallo per Pellegrini per un'entrata in ritardo su Brobbey. Al 2' l'Ajax pareggia. Punizione pericolosa da destra, una spizzata di testa trova la deviazione sulla linea di Pellegrini. Sul pallone vagante in area arriva di corsa Traorè, che calcia di sinistro di prima intenzione e manda il pallone sotto la traversa. Dura poco il vantaggio dei padroni di casa perché al 7' tornano in vantaggio i capitolini. Pedro serve Zaccagni, che punta l'uomo a sinistra e mette un pallone teso in mezzo, sul quale Castellanos non arriva per un soffio. Sul secondo palo però, in posizione defilata, Dele-Bashiru calcia subito di destro e trova il gol del 2-1. Pasveer para quando la palla è già entrata in porta, come confermato dalla goal-line technology.
Al 12' su un cross da sinistra Pellegrini tenta un retropassaggio di petto a Mandas, ma lo calibra malissimo e permette a Brobbey di intervenire al volo, la sua conclusione però termina fuori. Al 22' Tavares entra al posto di Pellegrini e al 27' tocca a Gila sostituire Patric. Al 32' arriva il tris biancoceleste con Pedro. Tavares spezza il pressing dell'Ajax con una delle sue sgroppate e serve benissimo Tchaouna, il francese appoggia di tacco per l'arrivo dell'ex Barcellona, che stoppa con il destro e con il sinistro a giro batte Pasveer per il 3-1. Al 39' Castellanos manca il gol del 4-1. Lancio lungo che pesca l'argentino, scattato in posizione regolare: il colpo sotto trova la parata di Pasveer.
Al 40' gran botta di Traoré che si stampa sulla traversa. Un minuto dopo ancora Ajax pericoloso con Akpom: Mandas respinge. Al 43' esce Pedro ed entra Guendouzi. Al 45' l'ultimo brivido del match. Akpom svetta da solo e benissimo su un cross da destra, ma il suo colpo di testa schiacciato sfiora appena il palo alla destra di Mandas. Dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio dell'arbitro e la Lazio diventa la settima squadra italiana a vincere sul campo dell'Ajax, dopo Juve, Milan, Inter, Roma, Atalanta e Napoli. In più ci è riuscita al primo tentativo.
Sport
Atp Rotterdam, Medvedev attacca il giudice: “Non ci...
Il tennista russo, numero 7 del ranking, è tornato a far parlare per un pesante sfogo nel match in Olanda contro Wawrinka
Daniil Medvedev perde la testa. Ancora una volta. Il tennista russo, uscito contro pronostico al secondo turno degli Australian Open, ha battuto Stan Wawrinka nel suo esordio all’Atp 500 di Rotterdam. In un match in cui non sono mancate le polemiche, con Medvedev che ha attaccato a più riprese il giudice di sedia.
Lo sfogo di Medvedev a Rotterdam
Il primo sfogo di Medvedev è arrivato nel primo set, dopo essere stato richiamato per perdita di tempo: "Perché mi hai dato una time violation? Hai qualche problema, il raccattapalle non mi ha dato la pallina. Ci vedi? Hai gli occhi aperti? No, non ce li hai. Sei terribile”. E ancora: “Mi ricordo di te con Khachanov, mi ricordo che non ci vedi mai. Tu hai un problema. Io sono calmo, mentre tu stai cercando problemi. Devi avere qualche problema molto serio. Non ti ho parlato, non ti ho detto niente e poi ti comporti così. Apri gli occhi e fai funzionare il cervello”. Insomma, uno sfogo non proprio morbido da parte del numero 7 del mondo, che sta attirando diverse critiche sui social.
Il divorzio da Gilles Simon
All'indomani della vittoria al primo turno del torneo di Rotterdam, Daniil Medvedev ha iniziato l'interruzione del suo rapporto di lavoro con Gilles Simon, allenatore che lo seguiva da nemmeno un anno: "Con Gilles abbiamo deciso di non lavorare più insieme. Gli sono grato per tutto quello che ha portato nel team. Sicuramente resteremo amici e gli auguro soltanto il meglio, ha scritto il russo sul proprio profilo X.
Hey guys, Gilles Simon and I mutually decided to stop working together. I am really thankful for everything that he brought to the team. We will absolutely stay friends and wish him nothing but the best.
— Daniil Medvedev (@DaniilMedwed) February 4, 2025
"Onestamente è stata una bella esperienza, con alcune cose buone, ma ora io e Gilles Cervara possiamo continuare a lavorare da soli", ha poi specificato Medvedev durante il media day, "con Simon, le cose non sono andate esattamente come volevo, soprattutto in termini di risultati. Non abbiamo vinto titoli, nessun torneo dello Slam o cose simili, ma ho imparato nuove cose sul tennis che potranno sicuramente aiutarmi in futuro".
Sport
Como, nuova big in Serie A? Mercato record, spesi più soldi...
Il club della famiglia Hartono ha dominato l'ultima sessione di trattative con quasi 50 milioni. Tra le ambizioni della proprietà anche il progetto del nuovo stadio, presentato oggi in Comune
Una pioggia di milioni iniettati nell’ultimo mercato e una salvezza da centrare per pianificare un futuro di successo. Il Como è la squadra che più di altre ha impressionato nella sessione di trattative appena conclusa, spendendo poco meno di 50 milioni (più di Milan e Juve) e guardando tutti dall’alto in termini di investimenti. Una cifra che, considerando anche il mercato estivo post-promozione, sfiora i 100 milioni. Notevole per un club tornato in Serie A solo pochi mesi fa. E che non si pone limiti.
Como, mercato da record
Il Como si è mosso in maniera ragionata e la ricca proprietà indonesiana non ha badato a spese. Sul Lago è arrivato in primis il mediano classe 2000 Maxence Caqueret, dal Lione: con 17 milioni, bonus inclusi, è l’acquisto più caro della storia del club. Altro colpo da non sottovalutare è l’attaccante classe 2005 Assane Diao, senegalese naturalizzato spagnolo pescato dal Betis per circa 11 milioni. Quello della squadra di Fabregas è stato un mercato fatto di idee e talenti da lanciare, ma anche di scommesse e giocatori di categoria per centrare la salvezza. Da Ikoné, prelevato dalla Fiorentina, a Vojvoda, dal Torino. Senza dimenticare Dele Alli, il colpo più mediatico e affascinante della sessione per il club lombardo (tesserato per il rilancio dopo un mese di prova e alla ricerca del riscatto da un periodo negativo) e Anastasios Douvikas, punta presa dal Celta per 13 milioni.
La proprietà del Como
Il Como, insomma, ha agito da big. Forte di un budget consistente e di una proprietà solida e ambiziosa. Già, perché la società ormai dal 2019 fa capo al socio unico Sent Entertainment Ltd, legato alla holding indonesiana Djarum, della famiglia Hartono. E la curiosità è che i fratelli Robert e Michael Hartono, miliardari, sono ad oggi i proprietari più ricchi di una squadra di Serie A. Merito di un impero fondato sulla produzione di sigarette kretek (aromatizzate ai chiodi di garofano), ma non solo, visto che tra le tante attività bisogna considerare anche che la famiglia detiene il 51% delle azioni della Banca dell'Asia Centrale.
Il patrimonio personale dell’83enne Robert Hartono supera i 24 miliardi di dollari, cifra che lo colloca al 61° posto della classifica degli uomini più ricchi del pianeta. Suo fratello Michael, 85 anni, occupa invece la posizione 65. Facile dunque intuire come il Como sia oggi la squadra più ricca d’Italia, con ambizioni da grande per il futuro.
Como, nuova big in Serie A?
Sul futuro è intervenuto non a caso a Sky Sport Carlalberto Ludi, il direttore sportivo del club, che nell’ultimo giorno della sessione invernale di mercato ha spiegato la visione del Como: "L'ambizione della proprietà è illimitata, ma quest'anno vogliamo la salvezza. Tra la Serie B e la Serie A c'è un mondo, ora pensiamo a salvarci e poi vedremo”. Idee chiare, che delineano un progetto. Il Como, tornato tra le grandi solo pochi mesi fa, vuole restare nella massima serie (la squadra è al momento 15esima, con 22 punti). Per farlo ha investito molto e riuscire nell’impresa permetterebbe di fissare altri step per il futuro. Il primo è stato fatto in sede di trattative. Basti pensare al sondaggio fatto per il milanista Theo Hernandez. Uno scatto in termini di aspirazioni, impensabile solo poche settimane fa.
Il progetto stadio
Il Como non si ferma però ai milioni spesi sul mercato. Oggi, martedì 4 febbraio, è stato presentato in Comune il progetto del nuovo stadio Sinigaglia, con il presidente Mirwan Suwarso e il sindaco Alessandro Rapinese. Si tratta di un passaggio iniziale, una bozza presentata prima di avanzare nell'iter per avere l'innovativo impianto entro il 2028. Eccolo il nuovo sogno del Como, con una capienza di 15.000 posti secondo un concept sviluppato dal noto studio Popoulous, che ha già curato i progetti di altri grandi stadi in Europa (Wembley su tutti). Per contenere un tifo sempre più caldo. (di Michele Antonelli)
Sport
Alla Federazione medici sportivi il Collare d’Oro del...
La Federazione Medico Sportiva Italiana, nella persona del suo Presidente On. Maurizio Casasco, ha ricevuto oggi dal Presidente del Coni, Giovanni Malagò, alla presenza del Presidente del Cio, Thomas Bach, la prestigiosa onorificenza del Collare d’Oro al Merito Sportivo come meritato riconoscimento per la straordinaria attività svolta al servizio della collettività, durante il difficile periodo di emergenza sanitaria del Covid-19. Lo fa sapere la Fmsi con una nota.