Un bando per il festival di Sanremo, Rai prepara ricorso al Consiglio di Stato
La decisione, annunciata da Marcello Ciannamea, dopo che il Tar ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai dell’organizzazione del Festival
La Rai non rinuncia al festival di Sanremo e "sta predisponendo il ricorso al Consiglio di Stato" dopo che il Tar della Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla tv di Stato dell’organizzazione del Festival della Canzone Italiana, disponendo che dal 2026 il Comune di Sanremo dovrà indire una gara pubblica. A dare la notizia è Marcello Ciannamea, direttore dell'Intrattenimento di Prime Time Rai, durante la conferenza stampa di presentazione di 'Sarà Sanremo'.
Il ricorso e la sentenza
La sentenza arrivava in seguito al ricorso presentato dalla società Je, guidata da Sergio Cerruti, presidente dell’Associazione Fonografici Italiani (Afi). La contestazione verteva sull’associazione tra il marchio 'Festival di Sanremo', di proprietà del Comune, e il format gestito dalla Rai. Secondo i giudici, il marchio non è inscindibile dal format, e l’organizzazione dell’evento potrebbe essere messa a gara per garantire maggiore qualità e trasparenza.
Nel dettaglio, il Tar ha respinto alcune argomentazioni avanzate dalla Rai. In particolare, ha escluso che il rapporto tra il Comune e la Rai possa configurare una comunione di diritti reali sul format, sottolineando come il marchio e il format siano distinti e autonomi. Il corrispettivo che la Rai versa al Comune, infatti, è legato al diritto di utilizzo del marchio e non allo sfruttamento economico del format, di esclusiva titolarità della Rai.
Conti: "Sanremo inimmaginabile senza la Rai"
"Da spettatore non posso immaginare il festival di Sanremo se non sulla Rai. E poi ricordiamo che Sanremo è anche questo meraviglioso chiacchiericcio. Se non fosse sulla Rai la metà delle polemiche di questi giorni non ci sarebbe". Così il direttore artistico di Sanremo 2025, Carlo Conti, commenta la sentenza del Tar della Liguria.
Spettacolo
‘Vermiglio’ in corsa per l’Oscar: è nella...
Il film di Maura Delpero supera la prima selezione ed entra tra i 15 titoli selezionati per il miglior film internazionale. Il 17 gennaio la cinquina
Vermiglio di Maura Delpero è tra i 15 titoli in corsa per l’Oscar al miglior film internazionale. Gli altri film rientrati nella 'shortlist' sono Io sono ancora qui (Brasile), Universal Language' (Canada), 'Waves' (Repubblica Ceca), The Girl with the Needle (Danimarca), Emilia Pérez (Francia), Il seme del fico sacro (Germania), Touch (Islanda), Kneecap (Irlanda), Flow (Lettonia), Armand (Norvegia), From Ground Zero (Palestina), Dahomey (Senegal), How to Make Millions before Grandma Dies (Tailandia), Santosh (Regno Unito).
Per sapere se Vermiglio sarà in cinquina dobbiamo aspettare il prossimo 17 gennaio, mentre la cerimonia di premiazione si terrà domenica 2 marzo.
L’Academy ha annunciato le shortlist anche per altre categorie. I 15 documentari che si contenderanno un posto in cinquina sono The Bibi Files, Black Box Diaries, Dahomey, Daughters, Eno, Frida, Hollywoodgate, No Other Land, Porcelain War, Queendom, Soundtrack to a Coup d’Etat, Sugarcane, Union, La vita straordinaria di Ibelin e Will & Harper. Per il documentario di cortometraggio se la vedranno Chasing Roo, Death by Numbers, Eternal Father, I Am Ready, Warden, Incident, Instruments of a Beating Heart, Keeper, Makayla’s Voice: A Letter to the World, Once upon a Time in Ukraine, The Only Girl in the Orchestra, Planetwalker, The Quilters, Seat 31: Zooey Zephyr, A Swim Lesson e Until He’s Back.
La quindicina per la categoria del trucco è composta da The Apprentice, Beetlejuice Beetlejuice, A Different Man, Dune – Parte due, Emilia Pérez, Maria, Nosferatu, The Substance, Waltzing with Brando e Wicked.
Spettacolo
Stefano De Martino, il divorzio da Belen: “Non ci...
A Vanity Fair: "Sanremo mi piacerebbe, mi prendo il tempo per arrivarci preparato"
"Non succederà più un ritorno di fiamma". Lo ha detto Stefano De Martino sul rapporto con l'ex moglie Belen Rodriguez. Il ballerino e conduttore alla guida del gioco a premi più popolare della televisione italiana, 'Affari tuoi', si è raccontato in un'intervista intima e personale rilasciata a 'Vanity Fair'.
Belen, un capitolo chiuso
Stefano De Martino confida al settimanale di sognare un matrimonio in futuro: "Non vorrei essere del tutto disfattista e pensare che l’epoca dei matrimoni sia passata. Immagino di trovare una dimensione familiare solida a 40 o anche a 50 anni perché sei più consapevole. Nella mia testa, a meno che io non la perda, questa seconda vita che mi aspetta è dopo la maggiore età di Santiago, tra sette anni, a 42 anni", ha detto il conduttore al timone di 'Affari Tuoi'.
E sul rapporto con Belen confessa: "Oggi abbiamo un buon dialogo. Ho deposto le armi, non mi interessano le guerre in cui perdiamo tutti. Non succederà più un ritorno di fiamma".
Oggi, De Martino si dichiara single: "Al momento - spiega - non c’è nessuna. O meglio, nessuna ha resistito a lungo. Perché la mia idea è che dopo 5 o 6 mesi puoi pensare di introdurre una persona nella tua rete, la presenti a tua sorella, agli amici più cari. Dopo un anno ci sta che la presenti a tuo figlio. Ma non siamo mai arrivati a questo".
De Martino non si risparmia e sulla partecipazione al Festival di Sanremo ammette: "Mi piacerebbe - confessa- Se questo lavoro fosse un’università, Sanremo è la laurea, e i programmi che faccio sono gli esami. Siccome vorrei uscire dall’università con il mio massimo, mi prendo il tempo per arrivarci preparato".
Spettacolo
Belve, Vittorio Feltri: “Io non ho mai tradito, ho...
Il giornalista: "Il Papa mi ha detto che abbiamo gli stessi pensieri su molte cose"
"Io non ho mai tradito mia moglie, ho solo diversificato". Vittorio Feltri si racconta a 'Belve' nell'intervista - che attraversa i momenti più difficili e dolorosi della sua vita - in programma oggi, martedì 17 dicembre, in prima serata su Rai 2. Il giornalista e direttore è il terzo ospite della quinta e ultima puntata del programma condotto da Francesca Fagnani.
L'incontro con il Papa
Feltri rivela il contenuto di un incontro privato con il Papa: "Sono stato ricevuto dal Papa e lui, quando mi ha visto tra le persone che stavano aspettando di conoscerlo, mi ha detto: ‘Io la conosco. Abbiamo gli stessi pensieri su molte cose’. E allora mi sono messo a ridere e ho detto: ‘Su che cosa, sulla frociaggine per esempio?’ Lui si era espresso contro la frociaggine", ribadendo lo stesso concetto e la stessa espressione già attribuita in passato al Santo Padre.
A quel punto Fagnani replica: “Si era espresso anche in modo inclusivo però il Papa, ha detto chi siamo noi per giudicare...”. “No, a me non lo ha detto. Ci siamo scambiati un paio di battute in latino, due parole…” spiega Feltri. “Ma non vi siete detti frociaggine?” chiede la giornalista. “Sì, quello sì”. “E lui che ha detto?” domanda Fagnani. “L’aveva detto lui prima, aveva parlato di frociaggine e che nella chiesa ce ne sono troppi e io gli ho dato ragione” replica il direttore.
“Ma la parola frociaggine l’ha detta lei o Sua Santità?” chiede la giornalista. “L’ha detta Sua Santità e io gli detto che ero d’accordo con lui sulla frociaggine. Ci mancherebbe che il Papa fosse favorevole alla frociaggine” risponde Feltri. Fagnani insiste: “Non posso credere che lei voglia offendere volontariamente, lo fa per provocare”. “È una parola, cosa c’è di offensivo!” risponde Feltri. “Ma se lei sapesse che qualcuno ci sta male?” lo incalza ancora Fagnani. “Chissenefrega. A me non importa niente dei comportamenti sessuali degli altri” conclude il direttore.
I drammi in famiglia
Nello studio di 'Belve' il direttore racconta i momenti più importanti della sua lunga carriera giornalistica, ma anche la sua infanzia, la morte del padre quando aveva solo sei anni, la perdita della moglie dopo la nascita dei primi due figli.
E poi il lungo matrimonio, 55 anni, con la sua compagna. “Non ho mai tradito mia moglie. Lei ogni tanto mi dice ‘Tu mi hai tradito”, invece “io qualche volta ho diversificato” afferma Feltri. “Quello che tutto il mondo chiama tradimento lei chiama diversificazione” gli fa notare Fagnani. “Tradimento vuol dire un coltello infilzato tra le scapole, invece io ho diversificato. Mi sono distratto un attimo, un mese, cinque anni. Ho sempre diversificato” prosegue il direttore.
“Dal primo giorno?” incalza Fagnani. “Ho sempre diversificato, per rendere la vita meno noiosa” dice Feltri. “Ma c’è stato una sorta di accordo con sua moglie?” chiede la giornalista. “No, figurati! Ha capito che qualche volta ho diversificato e me lo ha rimproverato. Eh ma non sono mica l’unico che ha diversificato! Mi tratti come se fossi un ladro, un assassino…” la sua nervosa risposta.
Fagnani chiede quindi a Feltri: “Ma non c’è stata mai una volta in queste sue diversificazioni in cui lei si è un po’ si è innamorato e il desiderio di andarsene ce l’avuto?”. “No, mai. Ma come fa uno a lasciare la moglie con cinque figli a casa. Solo un idiota può pensarlo” risponde Feltri.
“Lei da anni è molto legato a Melania Rizzoli che anche qui a Belve - ricorda poi Fagnani - ha detto che è legatissima a lei”. “Anche io a lei. Perché è l’unica amica del cuore che io ho sempre avuto ed è l’unica che ho avuto in pratica” spiega lui. “Ma è una forma d’amore?” domanda Fagnani. “Io ho Melania un grande affetto” chiosa Feltri.