Superenalotto, nessun ‘6’: centrato un ‘5+’ da oltre 580mila euro
Estrazione 17 dicembre: numeri combinazione vincente
Nessun '6' nell'estrazione del Superenalotto di oggi, martedì 17 dicembre 2024, ma centrato un '5+1' da oltre 580mila euro a Brescia. Ecco la combinazione vincente
Con quali punteggi si vince
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
Il prezzo di una schedina
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è una colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Come controllare se ho vinto
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
La combinazione vincente di oggi
Questa la combinazione vincente: : 3 -25- 49- 58- 64 -66. Numero Jolly: 46. Numero Superstar: 77. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 46,6 milioni.
Cronaca
“Lo dico a Babbo Natale”, lo psichiatra boccia...
Lo psichiatra Mencacci: "Ai piccoli meglio dare spiegazioni semplici e chiare su un comportamento sbagliato"
Quando i bimbi di 2-5 anni fanno i capricci, ricorrere al ricatto emotivo per farli smettere, soprattutto 'mettendo in mezzo' Babbo Natale ("fai il bravo o niente regali"), non è una buona idea.
Perché può avere "delle conseguenze, può lasciare delle tracce anche più durature di quanto si pensi", incidendo "in primo luogo su un senso di insicurezza emotiva" nei piccoli. E in secondo luogo può "stimolare sensi di colpa piuttosto inappropriati, spingendo i bimbi a "sentirsi responsabili di alcune condizioni come appunto il mancato passaggio di Babbo Natale, che ha un peso molto grande nelle loro menti".
A mettere in guardia sui rischi di questa strategia, a cui ammette di ricorrere un quarto dei genitori di bimbi under 5, secondo un sondaggio condotto da ricercatori negli Usa, è Claudio Mencacci, co-presidente della Società italiana di neuropsicofarmacologia (Sinpf) e direttore emerito di Psichiatria all'Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano, commentando all'Adnkronos Salute i dati dello studio dell'università del Michigan.
Fra le ricadute possibili, avverte, "c'è quella di una repressione emotiva, reprimere quelle che possono essere anche emozioni come frustrazione piuttosto che rabbia, quindi una difficoltà nel gestirle. E poi - analizza - c'è il tema della dipendenza dall'approvazione altrui, che è molto grande". Significa che il bambino è portato a pensare che "il suo valore dipende dall'obbedienza e dal compiacere gli altri e non necessariamente dal suo modo di essere. Di fondo" si induce "anche una sorta di confusione emotiva, il non comprendere bene quello che accade. Tutto questo, se ci fermiamo a quell'età, è qualcosa di transitorio", ma se si porta un po' più a lungo "si possono instaurare alcune condizioni che poi nella vita possono un po' pregiudicare la propria realizzazione identitaria". Si può innescare infatti "da un lato la tendenza alla sottomissione, al sacrificare i propri bisogni per evitare conflitti. Dall'altro lato il non sentirsi mai abbastanza degno di essere amato, una paura e un'ansia del rifiuto come minaccia di delusione nei confronti degli altri".
"Abituarsi a subire ricatti", prosegue Mencacci, può avere come effetto quello di "stabilire delle relazioni difficili, dinamiche tossiche" che potrebbero poi essere perpetuate "anche sul fronte professionale. Questi modelli infatti purtroppo si 'trasmettono' e lasciano un senso di disregolazione emotiva, difficoltà anche a esprimere i sentimenti negativi". La questione dell'educazione, quindi, conclude l'esperto, "è complessa, soprattutto adesso" in un'epoca in cui "la pressione è alta" anche sui bimbi, "i genitori passano più tempo sui loro sistemi tecnologici", c'è un bisogno di "abbreviare i tempi e il ricorso al ricatto diventa un modo per risparmiare tempo". Cosa funzionerebbe di più? "Offrire delle spiegazioni semplici e chiare", risponde l'esperto. "esprimere quali sono i confini, perché certo i bambini hanno anche bisogno di essere limitati, di conoscere il limite, però all'interno di un sentimento di amore incondizionato. Non possiamo crescere dei piccoli dittatori, ovviamente, ma dobbiamo crescere delle persone che sanno gestirsi emotivamente, con un senso del limite e con capacità empatiche verso gli altri".
Economia
Manovra, ok finale dopo Natale: da pensioni a rimborsi per...
Ok a stretta compensi extra-Ue. Web tax solo per i big e Ires ridotta per chi reinveste. Capigruppo Camera oggi alle 10 per stabilire tempi lavori in aula
Dalla mini-Ires per chi investe e assume al bonus elettrodomestici, dall'anticipo pensionistico con la previdenza complementare ai rimborsi dei ministri non parlamentari. Sono alcune delle novità previste nella manovra 2025, sulla base degli emendamenti approvati in commissione Bilancio alla Camera nel mezzo di votazioni andate avanti a intermittenza per tensioni sulla proposta di rialzo degli stipendi dei ministri, poi stoppata e riformulata con un ben più blando rimborso.
L'esame si è concluso doop le 23.30 e la commissione ha conferito il mandato ai relatori Ylenja Lucaselli (Fdi), Mauro D'Attis (Fi), Silvana Comaroli (Lega) e Francesco Saverio Romano (Noi moderati). Per oggi alle 10 è prevista la capigruppo di Montecitorio che stabilirà i tempi di approdo del testo in aula. Ne consegue che il via libera definitivo in Senato con alta probabilità arrivi tra Natale e Capodanno.
IRES PER CHI ASSUME E INVESTE
Arriva l'Ires premiale. La commissione Bilancio della Camera ha dato il via libera, votando gli emendamenti a rilento e per parti separate, alla norma che prevede un taglio dell'imposta di 4 punti, dal 24% al 20% per le imprese che investono e assumono. L'aliquota ridotta si applica in presenza di precise condizioni: una quota non inferiore all'80% degli utili dell'esercizio in corso al 31 dicembre 2024 va accantonata ad apposita riserva e che un ammontare non inferiore al 30% degli utili accantonati nel 2024 e non inferiore al 24% nel 2023 vada a investimenti che non devono, in ogni caso, essere inferiori a 20.000 euro. Le aziende dovranno anche aumentare gli occupati a tempo indeterminato di almeno l'1% e non devono aver fatto ricorso alla cassa integrazione nell'esercizio in corso al 31 dicembre 2024 o in quello successivo.
BONUS ELETTRODOMESTICI
Bonus per l'acquisto di elettrodomestici di elevata efficienza energetica non inferiore alla nuova classe B, prodotti in Europa, con contestuale smaltimento del vecchio. Una proposta approvata stanzia una dotazione di 50 milioni per la misura, fino ad esaurimento delle risorse. Il contributo dovrà essere non superiore al 30% del costo dell'elettrodomestico e comunque di un massimo di 100 euro, elevato fino a 200 euro per le famiglie con Isee entro 25.000.
IN PENSIONE A 64 CON PREVIDENZA COMPLEMENTARE
Un altro emendamento approvato prevede la possibilità di anticipare la pensione a 64 anni cumulando la previdenza obbligatoria e quella complementare.
NO COMPENSI INCARICHI EXTRA-UE PARLAMENTARI E MINISTRI
La Commissione Bilancio della Camera ha approvato la riformulazione dell’emendamento alla manovra che vieta i compensi da incarichi extra-Ue per parlamentari, presidenti di Regione e Provincia e membri del governo, e che prevede un rimborso per le spese di trasferta per i ministri non parlamentari e non residenti a Roma. Nel nuovo testo della cosiddetta norma ‘anti-Renzi’ ricompare la stretta - prevista anche nella versione originaria presentata da FdI - sui membri del governo. Gli esponenti dell'esecutivo tornano, insieme a presidenti di Regione e Province e parlamentari italiani (eletti al Parlamento nazionale e anche a Bruxelles) nella 'lista' di cariche che non possono accettare, durante il mandato, incarichi che comportino un compenso da paesi extra-Ue, ma per loro si prevede un'ulteriore specifica. I membri del governo sono infatti esclusi dalla possibilità, prevista invece per i parlamentari, di poter ottenere un'autorizzazione che li esenti dal divieto (fino ad un tetto massimo di 100mila euro l'anno di compenso), sancendo di fatto uno stop assoluto. In caso di violazione, il compenso percepito dovrà essere versato, entro trenta giorni dall'erogazione, all'entrata del bilancio dello Stato per la successiva riassegnazione al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato.
RIMBORSI MINISTRI
Via libera in commissione Bilancio al nuovo testo della norma della 'discordia' sugli stipendi dei ministri non eletti. I rimborsi delle spese di trasferta per ministri e sottosegretari non parlamentari e non residenti a Roma riguarderanno solo il tragitto da e per il domicilio/residenza. Non passa quindi l'equiparazione dei compensi tra ministri parlamentari e si prevede solo il diritto al rimborso delle spese di trasferta per l'espletamento delle proprie funzioni. Per questo, è istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un Fondo con una dotazione di 500.000 euro annui dal 2025.
CRIPTOTASSA RESTA AL 26% in 2025
Dietrofront sulla stretta fiscale su Bitcoin e simili. In base ad un emendamento approvato in commissione Bilancio l'aliquota dell'imposta sostitutiva sulle plusvalenze e sugli altri redditi delle criptovalute resta al 26 % nel 2025 e sale al 33% nel 2026, contro il rialzo al 42% inizialmente indicato nello schema del governo.
WEB TAX SOLO PER I BIG
La web tax torna ad essere applicata solo alle grandi società. In base ad un'altra modifica approvata la web tax sarà pagata dalle imprese che realizzano ricavi da servizi digitali, ovunque realizzati, non inferiori a 750 mln l'anno. Nella versione iniziale della legge di Bilancio del governo si prevedeva invece l'estensione della web tax alle pmi.
REDDITO LIBERTÀ
Via libera all'unanimità dalla commissione Bilancio della Camera a un emendamento riformulato, a firma Boschi, Del Barba e Gadda di Italia Viva, che incrementa di un milione di euro dal 2025 il Fondo del reddito di libertà per garantire l'indipendenza economica e l'emancipazione delle donne vittime di violenza. Per le coperture si attinge dal fondo per l'esigenze indifferibili.
ALTRI FONDI A PONTE STRETTO, +1,4 MILIARDI
Nuovi fondi al Ponte sullo Stretto. La Commissione bilancio della Camera ha approvato la riformulazione di un emendamento della Lega alla manovra che incrementa di circa 1,4 miliardi, rispetto agli 11,6 miliardi della scorsa finanziaria, le risorse complessive per l’opera fino al 2032. La cifra tuttavia è inferiore di circa 3 miliardi se confrontata con quella inizialmente prevista nel testo originario della proposta di modifica, a prima firma del deputato del Carroccio Riccardo Molinari.
STRETTA SU CONSULENZE ESTERNE RAI
Disco verde sulla stretta sulle consulenze esterne della Rai a partire dal 2025. La Commissione bilancio alla Camera ha approvato l’emendamento alla manovra presentato dai relatori. Secondo il testo, i costi per le consulenze esterne il prossimo anno non potranno superare quelli sostenuti nel 2023. Per il 2026 invece Rai dovrà ridurli del 2% rispetto alla media del triennio 2021-2023 e per il 2027 del 4%. Ulteriori risparmi sono previsti sui costi esterni negli anni 2026 e 2027 in misura pari 2% rispetto al 2024.
CONCESSIONI ELETTRICHE PER 20 ANNI
Via libera alla modifica alla manovra che dimezza le proroghe alle concessioni elettriche da 40 a 20 anni. La riformulazione dell’emendamento al ddl bilancio è stato approvato dalla Commissione Bilancio. Il Mase, sentita l'Arera e il Mef, valuta i piani straordinari di investimento e in caso di esito positivo della valutazione li approva, portando così alla rimodulazione delle concessioni in essere. Inoltre, su iniziativa del Pd, le eventuali maggiori entrate saranno destinate alla riduzione dei costi energetici delle utenze domestiche e non domestiche "previa compatibilità con gli obiettivi di finanza pubblica", si specifica nel testo.
50 MILIONI PER EDITORIA
Aumentano da 20 milioni di euro a 50 milioni nel 2025 le risorse per il Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione, per essere destinate alla quota spettante alla Presidenza del Consiglio dei ministri ai fini della integrale copertura degli oneri derivanti da disposizioni legislative. L'emendamento approvato dalla commissione Bilancio della Camera che introduce la norma è quello a firma Marco Grimaldi (Avs), depositato prima del subemendamento dei relatori che è stato ritirato proprio perché, per regolamento di Montecitorio, non è possibile subemendare un emendamento se esiste già un testo uguale depositato in anticipo.
SALTA OBBLIGO REVISORI MEF IN SOCIETÀ CON CONTRIBUTI PUBBLICI
Salta l'obbligatorietà dei revisori del Mef negli organi di controllo delle società, enti e organismi e fondazioni che ricevono contributi dallo Stato. Vengono però previste strette sulle verifiche in quelle realtà nelle quali sono già presenti i collegi di revisione e sindacali e che ricevono "contributi significativi", la cui entità di questi ultimi sarà stabilita entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge da un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. Lo prevede un emendamento riformulato alla manovra, approvato in commissione Bilancio della Camera. Nel testo originario della legge di bilancio, l'entità "significativa" del contributo era stata valutata in 100mila euro, cifra soppressa dall'emendamento.
Cronaca
Natale, occhio a stuzzichini e apericene: i consigli del...
Vestita: "Rischio di mettere su qualche chilo c'è, verdure prima dei pasti per salvare la linea"
Tempo di brindisi prenatalizi, apericene - sempre più in voga- e incontri in cui non manca mai cibo o bollicine. Con tutto questo "ovviamente il rischio di ingrassare in queste feste c'è. Ogni anno lo sperimentiamo. Ma non si può nemmeno essere troppo estremisti. Una piccola 'dose' di bollicine o bontà natalizie, condivisa con gli altri, è importante: la convivialità, lo stare insieme, è un elemento fondamentale in questo periodo. Ed è benefica sul piano della salute psico-fisica", spiega all'Adnkronos Salute il nutrizionista e fitoterapeuta Ciro Vestita che prova a sfatare qualche luogo comune.
Il primo è che il digiuno possa aiutare ad affrontare meglio cene e cenoni. "Personalmente non credo che un digiuno preventivo possa essere molto utile, perché quando si arriva poi alla cena con gli amici affamati si mangia il doppio, sentendosi persino giustificati. Meglio mangiare in maniera sobria, usare molta frutta e verdura. Per esempio sgranocchiare finocchi prima del pranzo e prima della cena per spezzare la fame. E poi ogni tanto concediamoci pure un po' di bollicine perché ovviamente l'alcol va preso un'estrema moderazione ma è anche vero che un pochino per brindare con gli amici migliora il nostro umore".
Una particolare attenzione va riservata alle apericene, "un aperitivo con tante patatine, con tante noccioline, con tante olive può alzare veramente tanto l'introito calorico. Gli alimenti che contengono più calorie sono le patatine, sono ricche di grassi, vanno mangiate con moderazione. L'alternativa può essere rappresentata dalle verdure crude e (poca) frutta secca".