D’Angelo (EY Italia): “Value Creation importante e in continua evoluzione”
Così il private equity value creation leader di EY Italia, in occasione della cerimonia di premiazione della XXI edizione del Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year
“La Value Creation è l'insieme di operazioni che vengono applicate nel momento in cui un private equity prende una portfolio company per aumentare il valore della stessa durante il periodo in cui la detiene. È molto importante perché è in continua evoluzione, soprattutto in quest'ultimo periodo. Se guardiamo agli ultimi due anni, il private equity ha dovuto affrontare molte sfide: la disruption della supply chain, una situazione macroeconomica piuttosto complessa, un costo del debito variabile e in aumento, perlomeno a fino a qualche mese fa, e ha dovuto affrontare dei multipli piuttosto volatili”.
Lo afferma Michele D’Angelo, private equity value creation leader di EY Italia, illustrando il significato di ‘value creation’ e raccontando l’impegno di EY in questo campo, in occasione della cerimonia di premiazione della XXI edizione del Premio Claudio Dematté Private Equity of the Year, tenutasi al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano. L’edizione 2024 del riconoscimento è stata organizzata dall'Aifi - Associazione italiana del private equity, con il supporto di EY.
“In questo contesto, il modo stesso di fare Value Creation ha subito gli influssi di questi effetti e di queste trasformazioni. Se fino a due anni fa la creazione di valore veniva fatta principalmente con la leva finanziaria - spiega - oggi la trasformazione operativa diventa sempre più importante. Noi in EY abbiamo visto questo trend di trasformazione”.
“Stiamo accompagnando il portfolio company in modo sempre più innovativo rispetto al passato. Affianchiamo le classiche metodologie delle operations improvement: manufacturing improvement, supply chain, acquisti e pricing, con il mondo della tecnologia e il mondo dell’Artificial Intelligence, che sono sempre più integrati. Il nostro stesso approccio agli Esg è molto cambiato nel tempo, ora è diventato una vera e propria leva di creazione valore applicata quasi a tutti i nostri processi formativi”, conclude.
Economia
Dal Fabbro: “Impianto rappresenta futuro...
"Recupereremo materie preziosissime, molto rare e critiche per la nostra industria”
“Siamo in un impianto che rappresenta il futuro della reindustrializzazione del Paese, partendo dal recupero. Noi siamo poveri di materie prime, ne abbiamo sempre meno da acquistare perché il mondo se le contende e, allora, abbiamo ideato un processo che recupera quelle che abbiamo sul territorio. Recupereremo quindi dalle schede elettroniche dei computer, dei telefoni, delle schede elettriche, l'oro, il palladio, il rame, l'argento. Materie preziosissime, molto rare e critiche per la nostra industria”. Lo afferma Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, in occasione del taglio del nastro inaugurale del primo impianto europeo per il recupero di metalli preziosi e materie prime critiche a basso impatto ambientale, realizzato da Gruppo Iren.
Sito a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, l’impianto ha una capacità di trattamento di oltre 300 tonnellate di schede elettroniche all’anno e permetterà di recuperare metalli producendo una quantità di CO2 tre volte inferiore rispetto ai tradizionali processi di estrazione mineraria e di incenerimento. “Quasi il 30% del Pil italiano dipende direttamente o indirettamente da materiali critici come quelli che estraiamo qui - prosegue, spiegando che realizzare una strategia di recupero di questi materiali - significa aumentare l’autonomia strategica del Paese. E Iren in questo è il capofila italiano. Questo è l'impianto più avanzato in Europa con questa tecnologia, che non ha impatto ambientale perché non utilizza forni ma utilizza processi chimici molto avanzati e sofisticati, peraltro tutti italiani”.
“Questo è un passaggio nuovo, un cambio di paradigma. Qui facciamo ambiente, produciamo ambiente. Invece di estrarre l'oro e l'argento dalle miniere, piuttosto che buttarli in discarica, noi li trattiamo, li estraiamo e li valorizziamo, in un processo continuo di economia circolare. Questo è il futuro del Paese, che ripartirà da una reindustrializzazione dei processi in ottica di economia circolare e di rigenerazione dei materiali - aggiunge Dal Fabbro - I rifiuti elettronici (Raee) arriveranno da tutta Italia, come i computer che usiamo ogni giorno e buttiamo in discarica e che da domani invece avranno una nuova vita: non solo, quindi, con un impatto ambientale pari a zero, ma anche producendo ricchezza per il territorio”. “Con assunzioni ed investimenti vogliamo far crescere nel polo che ci ospita una nuova industria italiana - conclude - Da qui riparte un nuovo concetto di industria italiana, di rigenerazione, di economia circolare. Abbiamo avuto un grande supporto dalla Regione e dalle istituzioni, che devo ringraziare perché se siamo qui oggi è anche grazie al supporto istituzionale che abbiamo avuto”.
Economia
Sindaco Chienni: “Con questo impianto si apre...
"Un'avventura affascinante che coinvolgerà la forza lavoro precedentemente impiegata in altri ruoli e in altre funzion"
“Con l’inaugurazione di questo impianto si apre un percorso di innovazione, frutto anche di determinazione e resilienza, perché il nostro territorio sta dimostrando la capacità di tutelare i posti di lavoro. E’ accaduto di recente con la Fimer, che dopo un mese di tribolazione ha aperto un nuovo percorso su basi solide, e accade qui perché alla fine di un'esperienza se ne apre una nuova, impostata sull'economia circolare, con un impianto che recupera i metalli preziosi da schede Raee”. Così Sergio Chienni, sindaco di Terranuova Bracciolini, margine dell’inaugurazione del primo impianto europeo per il recupero di metalli preziosi e materie prime critiche a basso impatto ambientale, realizzato da Gruppo Iren a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo.
“È un'avventura affascinante che coinvolgerà la forza lavoro precedentemente impiegata in altri ruoli e in altre funzioni e non è l'unico passo che vedremo, perché a breve ci sarà la presentazione di una nuova esperienza, quella relativa alla generazione del biometano, un accordo fatto Waga, anche questo un passo proficuo nella direzione dell'innovazione - spiega il sindaco di Terranuova Bracciolini - Basti considerare che l'80% del valore che verrà generato dal distretto proviene da attività di recupero, passando dallo smaltimento alla trasformazione dello scarto in valore. Un passo sostanziale e importante per il futuro di tutti”. Con una capacità di trattamento di oltre 300 tonnellate di schede elettroniche all’anno, l’impianto permetterà di recuperare metalli producendo una quantità di CO2 tre volte inferiore rispetto ai tradizionali processi di estrazione mineraria e di incenerimento.
Chienni, poi, illustra come i rifiuti possano diventare miniera e non problema: “Trasformando lo scarto in valore. In tal senso è necessario avviare dei procedimenti innovativi e ringrazio Iren per aver fatto questo investimento. Una sinergia che, peraltro, nasce con altri partner di primissima importanza di livello nazionale, ma anche legati al nostro territorio. Faccio riferimento, per esempio, alla Btt che appartiene al gruppo Lem, che trova le sue origini e la sua attività peculiare nella nostra vallata - conclude - È una sinergia complessiva che sta segnando una nuova prospettiva per il nostro territorio e per le aziende, le quali sono anche partecipate direttamente o indirettamente dai Comuni”.
Salute e Benessere
Sanità, Consulcesi: “2024 a difesa professionisti,...
"Permesso il recupero di 293mila euro tra somme non corrisposte e diritti negati"
Consulcesi, il network legale più grande in Italia, celebra i risultati della sua attività per il 2024 "a tutela dei diritti dei medici e dei professionisti sanitari". Un bilancio che evidenzia "il grandissimo impegno in difesa delle categorie spesso chiamate a confrontarsi con contesti lavorativi complessi, dispute giuridiche e la necessità di un adeguato riconoscimento del proprio ruolo". Lo sottolinea Consulcesi in una nota. Nel 2024 Consulcesi "ha respinto azioni legali per un valore complessivo di 2 milioni e 700mila euro e ha permesso il recupero di 293mila euro tra somme non corrisposte e diritti negati. Numeri significativi che testimoniano la capillarità e l’efficacia dell’azione legale svolta dai professionisti del network, in risposta alle crescenti difficoltà che medici e operatori sanitari si trovano ad affrontare in condizioni lavorative sempre più complesse".
Tra i casi più rilevanti, "sono state respinte azioni giudiziali legate alla responsabilità medica per un valore superiore a 1,5 milioni di euro e 1 milione di euro, a testimonianza della solidità delle difese predisposte dai legali Consulcesi - prosegue la nota - Altri interventi hanno riguardato dispute sul demansionamento, con un recupero di 100mila euro, e sul riconoscimento delle ferie non godute, con esiti favorevoli per importi che hanno superato 35mila euro anche in sede d’appello".
Parallelamente all’azione giudiziale, i legali Consulcesi & Partners "hanno risolto in via extragiudiziale decine di situazioni lavorative attraverso attività di negoziazione con le strutture sanitarie di appartenenza. Tali interventi hanno toccato temi cruciali per i professionisti, come il riconoscimento dell’aspettativa non retribuita, il rinnovo delle convenzioni con le Asl per i medici di medicina generale, l’adeguamento delle mansioni, l’esonero dai turni notturni e di reperibilità e l’accoglimento di domande di trasferimento - conclude la nota - Questi risultati sottolineano il ruolo fondamentale svolto da Consulcesi nella valorizzazione dei diritti degli operatori sanitari e nella difesa della loro professionalità, contribuendo concretamente al miglioramento delle condizioni lavorative e al riconoscimento dei giusti compensi e indennizzi".