Morta Olivia Hussey, nel 2023 la denuncia per abusi sul set di ‘Romeo e Giulietta’
La causa avanzata con il co-protagonista Leonard Whiting è stata archiviata
All'età di 73 anni è morta Olivia Hussey. Poco meno di due anni fa aveva chiesto un risarcimento per il suo ruolo più famoso, quello di Giulietta Capuleti, dichiarando di aver subito abusi in giovane età. Nei primi giorni del gennaio 2023 l'attrice e il suo collega di allora, Leonard Whiting, che interpretava Romeo in 'Romeo e Giulietta' (1968) di Franco Zeffirelli, avevano fatto causa alla casa produttrice cinematografica Paramount Pictures per presunte accuse di abusi su minori durante le riprese del film, presentando una denuncia civile con richiesta di risarcimento danni per 500 milioni di dollari al Tribunale della contea di Los Angeles.
Gli attori, all'epoca delle riprese minorenni, lei 15 e lui 16 anni, avevano dichiarato nell'azione legale che Zeffirelli - scomparso nel 2019 all'età di 96 anni - li avrebbe costretti a girare una scena in camera da letto nudi, nonostante inizialmente fosse stato detto loro che potevano indossare tute color carne: nella pellicola si vedono le natiche di Whiting e i seni nudi di Hussey. Nonostante le rassicurazioni, la mattina delle riprese, sostenevano i due attori nell'atto legale, il regista ordinò loro di recitare nudi, assicurando che la telecamera sarebbe stata posizionata in modo da non mostrare le nudità.
La causa civile è stata infine respinta e il giudice ha ritenuto che le affermazioni secondo cui il film raffigura atti sessuali siano un "grossolano errore di descrizione". Anche una seconda causa è stata archiviata. I due attori reclamavano il risarcimento di 500 milioni di dollari come danno morale stimato sulla base delle sofferenze che sostenevano di aver subito e agli incassi ottenuti dal film dalla sua uscita.
Le reazioni
Pippo Zeffirelli, figlio adottivo del regista e presidente della Fondazione Franco Zeffirelli Onlus, rimase sconcertato dalla causa intentata da Hussey e Whiting. La scena d'amore nel film 'Romeo e Giulietta', disse, "è quanto di più lontano dalla pornografia di quanto si possa immaginare. Franco Zeffirelli stesso fu accusato di essere reazionario proprio perché più e più volte si pronunciò contro la pornografia. Le immagini di nudo nel film esprimono la bellezza, il trasporto, direi persino il candore della donazione reciproca e non contengono alcun sentimento morboso". "Credo anche che i due produttori del film, John Brabourne e Anthony Haveclock-Allan, avranno avuto una liberatoria dai loro genitori prima di girare la scena in questione", aggiunse Pippo Zeffirelli.
"E' imbarazzante sentire che oggi, a cinquantacinque anni di distanza dalle riprese, due anziani attori che debbono la loro notorietà essenzialmente a questo film - aggiunse Pippo Zeffirelli - si sveglino per dichiarare di avere subito un sopruso che ha provocato loro anni di ansia e disagio emotivo. A me risulta che in tutti questi anni abbiano sempre mantenuto un rapporto di profonda gratitudine e amicizia nei confronti di Zeffirelli, rilasciando centinaia di interviste nel ricordo felice di questa loro fortunatissima esperienza, coronata da un successo mondiale". In seguito, ricordò Pippo Zeffirelli, Olivia Hussey "ha lavorato ancora con Zeffirelli, interpretando mirabilmente Maria nel 'Gesù di Nazareth'; e Leonard Whiting è perfino venuto a Firenze per le esequie del Maestro, e ha portato la sua testimonianza al Memorial tenuto a Londra nel febbraio 2020".
Il Tribunale ha respinto la causa
Il 25 maggio 2023 il Tribunale di Los Angeles ha respinto la causa dei due attori sentenziando che nessun abuso sessuale era stato commessi per la scena di nudo sul set di 'Romeo e Giulietta' e quindi il risarcimento danni non poteva essere reclamato. Il giudice ha scritto nella sentenza che la richiesta di Zeffirelli e della produzione del film di girare nudi la scena d'amore era stata dettata solo da esigenze artistiche e che l'attività cinematografica è protetta dal Primo Emendamento della Costituzione americana. Il legale degli attori, l'avvocato Solomon Gresen, ha fatto ricorso, portando la questione davanti alla Corte federale, che in seguito ha archiviato la richiesta.
Gli avvocati della Paramount hanno sempre contestato la valutazione degli attori del film, sostenendo nei documenti depositati in giudizio che la scena non sarebbe stata oscena o lasciva, aggiungendo che le loro richieste di indennizzo erano "troppo vecchie" per essere portate davanti ai giudici.
"La realtà è che il film non è pornografia infantile. Il film è estremamente famoso, è stato distribuito per cinquantacinque anni senza problemi di sorta ed è stato visto da milioni di americani (compresi gli studenti che studiano Shakespeare a scuola), senza che le forze dell'ordine, i querelanti o i loro genitori abbiano mai sostenuto che si tratta di 'pornografia infantile', aveva replicato l'avvocato Richard B. Kendall per conto della casa di produzione. (di Paolo Martini)
Spettacolo
Dayle Haddon morta per una fuga di monossido di carbonio
L'attrice e modella canadese aveva 76 anni. E' stata trovata senza vita nella casa del genero, l'attore Marc Blucas
L'attrice e modella canadese Dayle Haddon è morta venerdì 27 dicembre a causa di un sospetto avvelenamento da monossido di carbonio avvenuto nella casa del genero, Marc Blucas, protagonista della serie televisiva "Buffy l'ammazzavampiri". Haddon aveva 76 anni.
Il corpo senza vita è stato rinvenuto nella villetta di Blucas a Solebury, nella contea di Bucks, nello Stato della Pennsylvania. La rete televisiva Cbs ha riferito che un agente di polizia ha dichiarato che all'interno della casa sono stati rilevati alti livelli di monossido di carbonio e per questo si sospetta anche un malfunzionamento dell'impianto di riscaldamento. Non è ancora stato confermato se l'attore Marc Blucas fosse presente al momento del decesso.
Il dipartimento di polizia di Solebury Township ha dichiarato di essere intervenuto nella villetta poco dopo le 9 del mattino di venerdì, dopo aver ricevuto una chiamata per un uomo "disteso, svenuto al primo piano". L'uomo di 76 anni, la cui identità non è ancora stata rivelata, è stato trasportato in un ospedale locale per essere curato per i sintomi da intossicazione da monossido di carbonio. Le autorità hanno poi trovato una donna di 76 anni, identificata come Dayle Haddon, morta in una camera da letto del secondo piano. Mentre indagavano sulla scena, i vigili del fuoco hanno rilevato un alto livello di monossido di carbonio.
"Le indagini preliminari dimostrano che un impianto di riscaldamento ha funzionato male, esponendo una grande quantità di monossido di carbonio all'interno della casa", ha dichiarato il sergente Jonathan Koretzky alla Cbs News. Secondo la polizia, anche due medici sono stati portati in un ospedale locale per esposizione al monossido di carbonio e un agente di polizia è stato curato sul posto. I funzionari hanno dichiarato che tutti e tre sono in condizioni stabili.
Nata a Montreal il 26 maggio 1948, Dayle Haddon intraprese la carriera di ballerina, per diventare poi famosa come top model prima di trasferirsi a Hollywood dove decise di dedicarsi alla recitazione. A 18 anni era stata eletta Miss Montréal. E' stata tra l'altro modella per Revlon, Estee Lauder, Clairol e Max Factor e nel corso della sua carriera è apparsa più volte sulla copertina della rivista "Vogue". È apparsa anche sulla copertina del numero di "Sports Illustrated Swimsuit" del 1973 ed è stata inserita due volte nella lista delle "Dieci donne più belle" della rivista "Harper's Bazaar".
Nel 1973 ottenne il suo primo ruolo cinematografico con il film Disney "Nanù, il figlio della giungla" (1973) a fianco di Jan-Michael Vincent. Accettò subito dopo la proposta di posare nuda per "Playboy" e perciò venne licenziata dalla Disney. Haddon lasciò Hollywood per trasferirsi in Italia, dove recitò al fianco di Massimo Ranieri nel film "La cugina" (1974) di Aldo Lado. Seguirono altre pellicole, soprattutto del filone italiano della sexy commedia imperante all'epoca, ma non solo. E' apparsa, tra gli altri titoli, "La città gioca d'azzardo" (1975) di Sergio Martino, "La supplente" (1975) di Guido Leoni, "40 gradi all'ombra del lenzuolo", episodio di "La guardia del corpo" (1976) di Sergio Martino (1976), "Spermula" (1976) di Charles Matton, "Maschio latino... cercasi" (1977) di Giovanni Narzisi e "Madame Claude" (1977) di Just Jaeckin. Complessivamente è apparsa in 25 film. Ha avuto piccoli ruoli in "Cyborg" (1989), "Zwei frauen - Il silenzio del lago ghiacciato" (1989), "Bolle magiche" (1992) e anche in due pellicole di Woody Allen, "Pallottole su Broadway" (1994) e "Celebrity" (1998). Haddon è stata anche ambasciatrice dell'Unicef e ha fondato WomenOne, un'organizzazione no-profit che si occupa di creare opportunità educative per le giovani donne.
Spettacolo
A Roma Les Etoiles, gran gala di stelle internazionali
In programma all'Auditorium Parco della Musica il 4 e il 5 gennaio. Daniele Cipriani direttore artistico del gala, giunto alla X edizione, spiega: "Les Etoiles è in miniatura un mondo senza frontiere, né geografiche, né di genere, né di stile di vita. E' un universo dove le maggiori stelle convivono e 'con-danzano', a prescindere dai loro tanti paesi di provenienza, anzi arricchendo l'idioma della danza grazie all'accento stilistico che ognuno di loro 'parla'
Ritorna come ogni anno a Roma, all'Auditorium Parco della Musica - Ennio Morricone (Sala Santa Cecilia), Les Étoiles, gala internazionale di danza, in cartellone il 4 gennaio (ore 21) e il 5 (doppio spettacolo ore 16.30 e ore 21). Giungeranno nella capitale alcune tra le più grandi star del panorama tersicoreo provenienti dalle maggiori compagnie del mondo, che si esibiranno in estratti del repertorio classico ('Lago dei Cigni', 'Bella Addormentata', 'Cenerentola', 'Carmen', 'Le Corsaire') accanto a brani di 'autori' contemporanei (Wayne Mc Gregor, John Neumeier, Marco Goecke). Attesi nella capitale, Marianela Núñez e William Bracewell, Francesca Hayward e Cesar Corrales, Olga Smirnova e Ivan Urban, Renata Shakirova e Kimin Kim, Mira Nadon e Davide Riccardo, Kevin McKenzie, Susan Jones, Chloe Misseldine, Aran Bell, Sergio Bernal, il duo Simone Repele e Sasha Riva, Madison Young, Victor Caixeta.
Daniele Cipriani direttore artistico del gala, giunto alla X edizione, spiega: "Les Étoiles è in miniatura un mondo senza frontiere, né geografiche, né di genere, né di stile di vita. E' un universo dove le maggiori stelle convivono e 'con-danzano', a prescindere dai loro tanti paesi di provenienza, anzi arricchendo l'idioma della danza grazie all'accento stilistico che ognuno di loro 'parla'. Mi sono lasciato ispirare dal grande maestro Pistoletto - aggiunge Cipriani - In particolare da quel suo 'intervento' in cui parla di 'pace preventiva' auspicando che la guerra sia vista come una partita di pallone, in cui il 'nemico' sia in realtà l'amico che ti aiuta a crescere, a migliorare le tue abilità, per vincere la partita della vita".
Idealmente al fianco di Pistoletto, sul palcoscenico della Sala Santa Cecilia il 4 e 5 gennaio 2025 le Etoiles daranno vita alla Danza della pace preventiva. A fine novembre, in occasione del gala Les Étoiles a Milano, la Fondazione Pistoletto Cittadellarte presentò nel foyer del Teatro Arcimboldi un "quadro specchiante" ideato da Pistoletto sul quale le étoiles e gli spettatori apposero le loro firme. L'opera sarà presente dunque anche a Roma e le 19 stelle apporranno le loro firme. Gli spettatori che verranno a vedere gli spettacoli nella Sala Santa Cecilia potranno diventare co-creatori dell'opera apponendovi il proprio autografo. Una firma per la pace preventiva.
Spettacolo
Bianca Guaccero, il primo incontro con Pernice: “Tra...
La vincitrice di Ballando con le stelle è stata ospite a Storie di donne al bivio su Rai 2
"Quando l'ho visto per la prima volta mi ha colpita, mi sono sentita a casa". Così Bianca Guaccero ricorda il momento in cui ha visto Giovanni Pernice nella sala prove di Ballando con le stelle. Ospite a 'Storie di donne al bivio' su Rai 2, la vincitrice del dance show di Rai 1 ha raccontato com'è nata la storia d'amore con il suo partner di ballo.
L'amore nato tra la danza
Bianca Guaccero ha raccontato, nel talk show di Monica Setta, la forte sintonia nata con Pernice già al primo incontro: "Durante la prima lezione è scattata una sfida tra di noi. Io venivo da un vissuto che mi aveva fatto alzare diversi muri, Giovanni ha avuto tanta costanza con me e questo mi ha colpita". La troppa vicinanza col ballerino "mi ha fatta sentire in imbarazzo", ha ammesso l'attrice.
Su Pernice, Bianca Guaccero ha poi aggiunto: "Ha mille talenti, è una persona che vuole vedermi felice e vuole solo il meglio per me". Il maestro di ballo ha già conosciuto la figlia di Bianca Guaccero, Alice, avuta con il regista Dario Acocella. "Sono un'associazione a delinquere tutti e due", ha detto Bianca. E ancora: "Mia figlia si è appassionata molto alla competizione di Ballando, e mi diceva che Giovanni voleva tirare fuori solo il meglio da me".