Russia, ‘flotta ombra’ al largo della Finlandia: Ue studia “azioni incisive”
La petroliera Eagle S, battente bandiera delle Isole Cook ma che potrebbe essere una delle navi usate da Mosca per aggirare le sanzioni, è accusata del sabotaggio di un cavo elettrico sottomarino
L'Unione Europea intende "intraprendere azioni più incisive per contrastare i rischi che queste navi comportano". Lo ha dichiarato al quotidiano Die Welt l'Alta Rappresentante della politica estera dell'Ue, Kaja Kallas, riferendosi alla temuta 'flotta ombra' della Russia, accusata del sabotaggio di un cavo elettrico sottomarino al largo delle coste finlandesi.
“La 'flotta ombra' russa minaccia l'ambiente e finanzia il bilancio bellico della Russia”, ha detto Kallas. Il cavo elettrico sottomarino Estlink 2 tra Estonia e Finlandia è stato interrotto mercoledì scorso in quello che le autorità finlandesi sospettano possa essere un atto di sabotaggio. A seguito dell'interruzione, è stata fermata la petroliera Eagle S, battente bandiera delle Isole Cook, che si ritiene abbia danneggiato il cavo. Secondo l'Ue, la nave potrebbe appartenere alla cosiddetta “flotta ombra” russa - petroliere e altre navi da carico che la Russia utilizza in modo non ufficiale per aggirare le sanzioni sul trasporto del petrolio.
Kallas, ex primo ministro dell'Estonia, ha dichiarato che i sabotaggi in Europa sono aumentati da quando la Russia ha iniziato la sua guerra contro l'Ucraina nel febbraio 2022. “I recenti tentativi di sabotaggio nel Mar Baltico non sono episodi isolati, ma costituiscono un modello deliberato volto a danneggiare le nostre infrastrutture digitali ed energetiche”, ha spiegato.
Esteri
Al-Jawlani: “Cristiani parte integrante Siria,...
Il leader siriano a colloquio con il vicario della Custodia di Terra Santa, Ibrahim Faltas
"Stiamo lavorando per riportare in patria chi ha dovuto lasciare la Siria. È nostra intenzione riportare i siriani espatriati alle loro case e i cristiani siriani ritorneranno a vivere e a professare la loro fede in Siria", così il leader siriano Abu Mohammed al-Jawlani al vicario della Custodia di Terra Santa, Ibrahim Faltas nel colloquio tra i due riportato dall'Osservatore Romano.
"Non considero i siriani cristiani una minoranza - ha spiegato al-Jawlani - ma una parte integrante e importante della storia del popolo siriano. Ho vissuto a lungo nel Governatorato di Idlib, dove ho conosciuto l’impegno di due suoi confratelli, padre Hanna e padre Loai, a favore della popolazione di quell’area. Hanno aiutato e sostenuto tutti coloro che si rivolgevano a loro senza nessuna distinzione. Ho provato stima e rispetto per loro. Grande ammirazione, stima e rispetto per Papa Francesco: è un vero uomo di pace, ho apprezzato i suoi appelli e le sue azioni a favore della pace e dei popoli in difficoltà".
Nel colloquio riportato dall'Osservatore romano, il leader siriano spiega che "per anni il popolo siriano ha dovuto subire le conseguenze di una corruzione diffusa a vari livelli. Mancavano i servizi essenziali alla vita della maggioranza delle persone, mancava ogni visione di sviluppo e di crescita per il Paese". "I dissidenti - ha detto - venivano arrestati e, nel peggiore dei casi, eliminati. Abbiamo visitato prigioni che non avevano niente di umano. Il territorio siriano, ricco di storia e civiltà millenaria, è stato quasi completamente distrutto. La divisione fra le persone ha portato a conflitti e a spaccature". Quanto al futuro del popolo che tanto ha sofferto e alla eventualità di altre tensioni, al-Jawlani ha risposto: "Stiamo lavorando per l’unità e la pace. È la nostra ferma volontà. Ci vorrà del tempo ma sono sicuro che arriveremo a dare una stabilità politica e sociale alla Siria".
Spettacolo
Emis Killa, il rapporto con le droghe: “Non tocco...
Il rapper italiano: "Ho visto persone diventare delle macchiette con 4 denti"
"Non tocco nulla da sette anni". Così Emis Killa parla del suo passato con la droga sul suo profilo Instagram. Il rapper italiano ha confessato di aver fatto uso di sostanze stupefacenti, ammettendo di aver smesso per paura di diventare "una macchietta con 4 denti".
Il rapporto con le droghe
Emis Killa, al secolo Emiliano Rudolf Giambelli, si è lasciato andare sul suo profilo Instagram, confessando ai quasi 2 milioni di follower di non aver fatto più uso di sostanze negli ultimi 7 anni. Tuttavia, alcuni utenti hanno contestato la sua rivelazione dandogli del "bugiardo" a causa dei testi spinti e spesso provocatori delle sue canzoni.
Emis Killa, che si sta preparando al debutto per il Festival di Sanremo 2025, precisa nelle stories su Instagram: "Le canzoni in cui parlo di sostanze assunte in primi persona sono antecedenti a questi sette anni". E ancora: "Nel mio mondo (quello dei rapper, ndr) fa più figo fare quello dannato che si sfonda di tutto, non ho motivo di mentire in questo senso, è controproducente".
Poi, alza le mani e spiega: "Non condanno chi si sballa in età adulta ma non fa più per me. Ho visto troppe persone che ritenevo serie diventare delle macchiette con 4 denti", ha concluso il rapper, che dopo questa ultima dichiarazione non ha risposto ad altre domande in riferimento alle droghe.
Sport
Vinicius jr, scuse con sfottò al Valencia dopo...
Il brasiliano ha rimediato un rosso nella partita di campionato vinta in rimonta dal Real. In queste ore, sta però facendo discutere il suo tweet di scuse...
Vinicius Junior, stella del Real Madrid, si è scusato con i suoi compagni di squadra dopo essere stato espulso nella partita di Liga vinta 2-1 contro il Valencia. Il brasiliano ha rimediato un cartellino rosso al 79' per una spinta al portiere avversario Dimitrievski, con i suoi in svantaggio per 1-0. I Blancos hanno però ribaltato tutto in un finale thriller, pieno di colpi di scena e polemiche: "Mi dispiace e grazie alla squadra" le parole di Vinicius su X, dopo il successo centrato dal Real grazie alle reti di Modric e Bellingham.
Perdon y gracias equipo!!!!!!
— Vini Jr. (@vinijr) January 3, 2025
La squalifica di Vinicius
In tanti hanno visto come ironiche le scuse dell'asso brasiliano, che ha accompagnato il suo tweet con una raffica di emoji della vittoria. Due dita che potrebbero essere interpretate anche come uno sfottò al Valencia, oggi a rischio retrocessione in Segunda Division. Per quanto accaduto in campo, intanto, Vinicius potrebbe ora essere punito con una lunga squalifica. Carlo Ancelotti ha però annunciato un ricorso. "Non so se lo accetteranno. Crediamo che non fosse un cartellino rosso", ha spiegato il tecnico del Real, aggiungendo che Dimitrievski aveva precedentemente provocato il brasiliano. "Due gialli avrebbero risolto la questione. Non voglio dire che sia caduto nella trappola. Ma Vini Junior ha sofferto questo atteggiamento".