Juventus-Fiorentina 2-2, ai bianconeri non basta la doppietta di Thuram
Sottil all'87' pareggia per i viola
La Juventus non guarisce dalla 'pareggite'. Contro la Fiorentina i bianconeri passano due volte in vantaggio con due reti di Thuram al 20' e al 48' ma sono raggiunti prima dall'ex Kean al 38' e poi definitivamente da Sottil all'87' e all'Allianz Stadium, (dove la Vecchia Signore in campionato non vince dal 9 novembre) finisce 2-2. Per la squadra di Motta è l'undicesimo pareggio in 18 giornate di Serie A. In classifica la Juventus e i viola restano appaiate al 5° posto con 32 punti, a -3 dalla Lazio quarta e a -9 dalle capoliste Napoli e Atalanta.
Parte forte la squadra di casa che si rende pericolosa al 5', cross da destra di Conceiçao, colpo di testa di Vlahovic e palla leggermente larga. Al 7' l'arbitro Mariani ferma il gioco per dei cori razzisti, arriva l'annuncio dello speaker e il gioco riprende dopo un paio di minuti. Al 20' la Juve passa in vantaggio con Thuram. Percussione prepotente del 23enne centrocampista francese che trova un varco centrale, ci si infila indisturbato calcia e batte De Gea per il vantaggio bianconero. Al 23' prova a replicare la squadra ospite con l'ex Kean che lavora un buon pallone al limite prova a girarsi per calciare ma è contrastato da Gatti che riesce ad avere la meglio.
Al 28' ci prova Sottil su calcio di punizione, palla respinta della Barriera poi tentativo di Adli che termina alto sopra la traversa. Alla mezz'ora grande opportunità sprecata da Gudmundsson che ritarda la conclusione e si fa chiudere da Locatelli. Al 38' pareggia la Fiorentina con il gol dell'ex Kean all'undicesimo centro in questo campionato: Lancio perfetto di Adli per l'ex bianconero che di testa, da due passi, schiaccia il pallone nella porta di Di Gregorio e non esulta in segno di rispetto. Al 41' De Gea salva la Fiorentina su una conclusione potentissima e ravvicinata di Vlahovic: palla deviata in angolo. Al 45' Locatelli vicino al nuovo vantaggio con una conclusione dal limite che sfiora l'incrocio dei pali.
Al 3' della ripresa la Juventus torna in vantaggio ancora con Thuram: azione manovrata dei padroni di casa con Koopmeiners che pennella un assist per il figlio d'arte che tutto solo davanti a De Gea non sbaglia firmando la sua prima doppietta in bianconero. Al 13' giallo per McKennie per un fallo su Parisi a centrocampo. Un minuto dopo il primo cambio con Beltran al posto di Gudmundsson. Al 17' Motta manda in campo Yildiz e Cambiaso, escono Mbangula e McKennie. Al 20' entra un altro ex Mandragora, esce Cataldi.
Al 23' accelerazione di Conceicao sulla destra crosso in mezzo, con Comuzzo che riesce ad anticipare gli attaccanti bianconeri e a sventare il pericolo. Poco dopo ammonito Kalulu per un fallo su Mandragora. Al 26' nuovamente pericoloso Kean che prova a girarsi al'interno dell'area ma viene stretto da Gatti e Kalulu. Alla mezz'ora il primo squillo di Yildiz che va al tiro ma la difesa ospite salva in angolo. Un minuto dopo Palladino esaurisce i cambi a sua disposizione inserendo Gosens, Ikoné e Richardson per Colpani, Parisi e Adli. Al 33' ammonito Locatelli per proteste, il centrocampista era in diffida e salterà il derby.
Al 37' finisce la partita di Vlahovic, al suo posto Gonzalez, entrambi ex viola. Al 40' anche Comuzzo finisce sul taccuino dell'arbitro per un fallo sul neo entrato Gonzalez. Al 42' il pari viola:Cambiaso perde palla la viola riparte, la palla arriva a Sottil che si coordina e scaraventa un tiro potente e preciso sotto la traversa. Al 44' gli ultimi cambi tra i bianconeri con Douglas Luiz e Faglioli per Gatti e Thuram. Al 45' l'ultimo brivido del match con De Gea che salva i suoi con un grande intervento di piede su un tiro di Conceicao.
Esteri
Cecilia Sala, Wsj: “Il caso è un test per governo...
Il giornale in un lungo articolo in cui ripercorre le tappe della vicenda spiega come il governo italiano si trovi coinvolto nella 'guerra ombra' tra Iran e Stati Uniti
Il caso di Cecilia Sala "sta diventando un test per il governo italiano", che si trova coinvolto nella 'guerra ombra' tra Iran e Stati Uniti. Lo scrive il Wall Street Journal in un lungo articolo in cui ripercorre le tappe della vicenda, fino alla dichiarazione di ieri del ministero degli Esteri di Teheran, nella quale si esorta l'Italia di "respingere la politica americana di presa degli ostaggi". Teheran non chiede esplicitamente di scambiare la giornalista con Mohammed Abedini, il cittadino iraniano arrestato a Malpensa tre giorni prima di Sala su richiesta degli Stati Uniti, ma il collegamento tra i due casi è stato riconosciuto dall'ambasciatore iraniano a Roma dopo essere stato convocato alla Farnesina.
La premier Giorgia Meloni "è sempre più sotto la pressione dell'opinione pubblica per assicurare un rapido rilascio di Sala", sottolinea il quotidiano americano, osservando che "se l'Italia rilasciasse Abedini", respingendo la richiesta di estradizione gli Stati Uniti, "rischierebbe di irritare il presidente eletto Donald Trump - che rinnoverà la sua strategia di 'massima pressione' sull'Iran - e di danneggiare lo sforzo della Meloni di posizionarsi come uno degli interlocutori preferiti di Trump in Europa".
Per la premier "l'esito più conveniente sarebbe un accordo rapido per la liberazione di Sala in cambio del rilascio di Abedini, prima che Trump si insedi il 20 gennaio", scrive il Wsj citando molti osservatori a Roma. "Ma né il lento sistema giudiziario italiano, che deve valutare la richiesta di estradizione degli Stati Uniti, né il funzionamento interno del regime iraniano potrebbero portare a un risultato in tempo" per quella data, chiosa il giornale.
Sport
Juve, Motta e Giuntoli nel mirino dei tifosi sui social:...
Su X, tanti sostenitori bianconeri criticano l'operato del tecnico e il mercato fallimentare. E molti ripensano all'ex tecnico Allegri...
La sconfitta contro il Milan in Supercoppa italiana lascia strascichi pesanti in casa Juve. Per i bianconeri, l'annata fatica a decollare e tra i tifosi cresce il malcontento per una prima parte di stagione al di sotto delle aspettative. Tra i bersagli del tifo juventino, in queste ore, ci sono soprattutto Thiago Motta e Cristiano Giuntoli.
I tifosi contro Motta
Parlando del tecnico, ai tifosi non è andato giù soprattutto l'atteggiamento in tv dopo la sconfitta. Nel mirino, le sostituzioni che avrebbero cambiato la partita (fuori Vlahovic e Mbangula, dentro Nico Gonzalez e Cambiaso), portando la squadra ad abbassarsi troppo e dunque a subire l'iniziativa del Milan. "Sostituzioni? Tutti i cambi sono fatti per il bene della squadra, giudicate voi in base al risultato" ha dichiarato Motta stizzito nel post-gara. Dichiarazioni non piaciute a gran parte del tifo, con qualcuno che scrive per esempio su X: "Questa è una squadra senza equilibrio tattico e mentale. Se sei questa cosa qui il 3 gennaio, per svoltare nei mesi successivi serve un miracolo". E ancora, un altro utente: "Più dell'integralismo tattico, più delle scelte tattiche discutibili, più dell'atavica sterilità offensiva, Motta deve spiegare perché la squadra esce dalla partita appena un granello di sabbia entra nel suo imperfetto ingranaggio". Tra i tweet dei tifosi, spunta più volte il nome dell'ex tecnico Massimiliano Allegri: "Con lui - scrive qualcuno - non avremmo mai perso questa partita".
Le critiche a Giuntoli
Tra i bersagli del tifo bianconero c'è anche il Managing Director Football Cristiano Giuntoli, dirigente di riferimento e colpevole – secondo gran parte dei sostenitori juventini – di scelte di mercato sbagliate. Con oltre 100 milioni spesi per esempio per i vari Koopmeiners, Douglas Luiz e Nico Gonzalez, fin qui flop della stagione e ieri protagonisti in negativo. In particolare, rimbalza sui social una dichiarazione di Alessio Tacchinardi, ex centrocampista della Juve e oggi opinionista Mediaset: "Questa Juve non è ossessionata dalla vittoria. Mi sorprende la mentalità di Thiago Motta. Nei miei 11 anni di Juve eravamo ossessionati dal vincere anche le partitelle di allenamento". La parola chiave di tante critiche è proprio "mentalità". Quella mancante alla squadra e su cui dovrà lavorare Thiago Motta, insieme alla dirigenza, per rialzare la stagione.
Economia
Nuova rateizzazione cartelle: tabella con spiegazione e...
È entrata in vigore la nuova rateizzazione: chi dimostra di trovarsi in difficoltà economica può accedere a un piano di pagamenti più ampio. Istruzioni sulle regole da seguire e sui documenti da presentare
Dall’inizio del 2025 si applicano nuove regole per la rateizzazione delle cartelle. Chi ha debiti superiori a 120.000 euro e chi intende accedere a piani di pagamento più ampi di quelli ordinari deve dimostrare di trovarsi in difficoltà economica per poter dilazionare i versamenti delle somme dovute.
Regole e istruzioni cambiano in base alla tipologia di contribuenti interessati: le persone fisiche utilizzano il parametro dell’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, mentre società e condomini tengono conto di altri dati.
Le regole di calcolo delle rate sono state stabilite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con il decreto del 27 dicembre 2024.
Nuova rateizzazione delle cartelle dal 2025
Il numero delle rate mensili che l’Agenzia delle Entrate Riscossione può concedere arriva a un massimo di 120.
Anche nella precedente formulazione dell’articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, che concede ai contribuenti la possibilità di diluire i pagamenti delle cartelle, si arrivava a un periodo massimo di 10 anni.
Ma con le novità introdotte dal Decreto legislativo numero 110 del 2024 di attuazione della riforma fiscale, dal 1° gennaio è cominciato un percorso di progressiva estensione dei piani di rateazione.
Rateizzazione delle cartelle più lunga per chi documenta la difficoltà economica
Per questi primi due anni chi ha un debito sotto i 120.000 euro e invia una richiesta semplice all’Agenzia delle Entrate, senza fornire alcun documento sulla propria condizione economica, ottiene a una tabella di marcia per mettersi in regola fatta di 84 appuntamenti, cifra che sale a 96 dal 2027 e a 108 dal 2029.
A un piano di rate più lungo può accedere chi, invece, documenta la temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria.
Si parte da un minimo di 85, 97 e 109 tranche, in base all’anno in cui si effettua la richiesta, per arrivare a un massimo di 120.
Rateizzazione delle cartelle: quali documenti servono per dimostrare di essere in difficoltà?
Per valutare la condizione di temporanea situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria e per permettere all’Agenzia delle Entrate Riscossione di determinare il numero massimo di rate da prevedere è necessario fornire specifici elementi:
● per le persone fisiche e i titolari di ditte individuali in regimi fiscali semplificati si considera l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, ISEE;
● per i soggetti che non rientrano nella prima categoria è necessario prendere come riferimento l’Indice di Liquidità e l’Indice Alfa, parametri che si ottengono tenendo conto sia di dati sul debito che sull’andamento delle società;
● per i condomini, invece, si guarda all’Indice Beta, che si ottiene prendendo in esame sia informazioni che riguardano le somme dovute che l’ultimo rendiconto condominiale.
In caso di debiti superiori ai 120.000 euro è sempre necessario fornire una serie di informazioni sulla propria situazione per accedere alla rateizzazione delle cartelle ma è sempre possibile arrivare a un massimo di 120 rate.
Rateizzazione cartelle 2025: i documenti da presentare per dimostrare di essere in difficoltà economica
In ogni caso, la fotografia della condizione economica deve essere supportata da un’adeguata documentazione da trasmettere insieme ai moduli di domanda che l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha messo a disposizione sul suo sito.
Per le persone fisiche e le ditte in regime semplificato basta la certificazione ISEE. Mentre per le società il pacchetto di informazioni da fornire è più articolato: bisogna trasmettere il prospetto con il valore dell’Indice di Liquidità e dell’Indice Alfa e, in base alla tipologia di soggetto, può essere necessario trasmettere anche la copia dell’atto costitutivo, dello statuto o dell’ultimo bilancio approvato e depositato.
In caso di eventi atmosferici, calamità naturali, incendi o altri eventi eccezionali tali da determinare l’inagibilità totale dell’unico immobile, adibito ad uso abitativo in cui risiedono i componenti del nucleo familiare o dell’unico immobile adibito a studio professionale o sede dell’impresa, basterà la relativa certificazione rilasciata dalla competente autorità comunale, non oltre 6 mesi prima della presentazione della richiesta di rateizzazione, per documentare la situazione di difficoltà e accedere a piani articolati su 120 pagamenti.
Come inviare la richiesta di rateizzazione delle cartelle con le regole in vigore dal 2025
Tutti i dettagli sul calcolo delle rate, sui parametri presi in considerazione e sulla documentazione specifica, che dovrà essere presentata all’Agenzia delle Entrate Riscossione dalle diverse tipologie di soggetti, sono contenuti nel provvedimento del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 27 dicembre 2024.
Raccolta tutta la documentazione utile, sarà possibile trasmettere i moduli tramite PEC, insieme alla copia del documento di identità o di riconoscimento, alla casella della Direzione Regionale di riferimento o presentarla presso gli sportelli dell’Agenzia delle entrate Riscossione.
Solo chi non documenta la propria condizione di difficoltà può procedere anche utilizzando il servizio online sul portale ADER.