Un tempo erano ‘ruote degli esposti’, oggi in Italia 60 culle per la vita
Come funzionano le culle termiche che permettono di poter lasciare il bebè al caldo e in anonimato
Le 'ruote degli esposti 2.0' sono oggi le culle per la vita: in Italia sono una sessantina, dislocate - con pochissime eccezioni - in tutte le regioni. Se nel Medioevo la possibilità di lasciare un neonato era affidata a una ruota di legno che dalla strada permetteva di depositarlo in una chiesa o in un convento, oggi ci sono delle culle termiche collegate a vani o stanze che permettono di poter lasciare il bebè al caldo e in anonimato in una struttura sanitaria o di altro tipo. Come la parrocchia di Bari dove un neonato è stato trovato morto. Questa culla per la vita e le altre in tutta Italia sono censite online da Culleperlavita.it, un servizio del Centro di ascolto alla vita Odv che fornisce ogni tipo di informazione alle mamme che vogliono optare per questo tipo di scelta.
Culleperlavita.it, contattato dall'Adnkronos Salute, ha precisato che ogni singola culla per la vita "non è gestita" dal Centro di ascolto alla vita Odv, ma da chi ha fatto richiesta, e che il sito fornisce solo da rete di servizio per le informazioni e "sosteniamo gravidanze difficili o indesiderate attraverso programmi di aiuto personalizzato", come si legge sul sito. Il sito fornisce all'utente l'ubicazione del servizio che però è gestito da chi ha messo a disposizione la culla termica e ne è responsabile.
"La culla per la vita è una struttura concepita appositamente per permettere di lasciare, totalmente protetti, i neonati da parte delle mamme in difficoltà nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy di chi lo deposita - ricorda Culleperlavita.it - In luogo facilmente raggiungibile, garantisce l'anonimato della mamma che vuole lasciare il bambino ed è dotata di una serie di dispositivi (riscaldamento, chiusura in sicurezza della botola, presidio di controllo h24 e rete con il servizio di soccorso medico) che permettono un facile utilizzo e un pronto intervento per la salvaguardia del bambino".
Cronaca
Freddo, pioggia e neve: previsioni meteo fino alla Befana
In arrivo due perturbazioni, poi possibile ondata di gelo artico
In arrivo due perturbazioni sull'Italia da qui alla Befana, in attesa poi di una possibile ondata di gelo artico. L’inizio del 2025 non sarà dunque statico come lo sono stati gli ultimi giorni del 2024, segnati dalla presenza dell’alta pressione delle Azzorre: fino al giorno dell’Epifania il nostro Paese verrà attraversata da ben due perturbazioni, in attesa poi di una possibile ondata di gelo artico.
In arrivo due perturbazioni
Saranno due le perturbazioni che si avvicenderanno fino al 6 gennaio. Entrambe saranno alimentate da aria polare in quota e sospinte da venti meridionali, anche forti nella seconda di esse. La prima inizierà a interessare l’Italia già da domani, venerdì 3 gennaio, con piogge in arrivo sull’Emilia Romagna, successivamente al Centro e quindi in Campania. Questo fronte instabile sfilerà velocemente verso il Sud peninsulare nella giornata di sabato 4 gennaio. L’aria fredda polare in quota favorirà la caduta della neve fin sopra i 900-1000 metri sui rilievi emiliano romagnoli e dai 1400 metri sui rilievi del Centro.
La seconda perturbazione si attiverà sul finire di domenica 5 gennaio, compromettendo il giorno dell’Epifania. Questo corpo nuvoloso sarà sospinto da venti piuttosto forti che soffieranno di Libeccio e Scirocco rendendo i mari molto mossi. Le precipitazioni interesseranno a carattere irregolare tutto il Nord e la Toscana. La neve tornerà a cadere sulle Alpi sopra i 6-800 metri, ma vi è il rischio di vedere qualche fiocco anche su alcune zone pianeggianti di Piemonte, Lombardia ed Emilia.
Successivamente, lo sguardo poi si concentra a quello che potrebbe accadere verso il 9-10 gennaio quando un’irruzione di aria fredda dal Nord Europa potrebbe dar vita a un guasto del tempo su tante regioni.
Oggi, giovedì 2 gennaio - Al Nord: cielo spesso coperto, piogge sullo spezzino. Al Centro: piogge sull’Alta Toscana, molte nubi altrove. Al Sud: in prevalenza soleggiato.
Domani, venerdì 3 gennaio: Al Nord: piogge in Emilia Romagna. Al Centro: peggiora con piogge sparse. Al Sud: peggiora in Campania con piogge.
Sabato 4 gennaio - Al Nord: possibili nebbie o nubi basse in pianura, altrimenti sole. Al Centro: nubi al mattino poi sole. Al Sud: ultimi rovesci su Calabria e Basilicata.
Tendenza - domenica nuova perturbazione dalla sera, Epifania con pioggia e neve a quote medie al Nord; forti venti ovunque.
Cronaca
Christmas Blues, cos’è la ‘depressione’...
L'aria delle festività natalizie può acuire la solitudine
Le feste natalizie possono provocare una forma di depressione. . L'aria delle festività natalizie può acuire la solitudine: cos'è il Christmas Blues.
Cronaca
Capodanno a Roma tra Pfm, taranta e Boy George: oltre...
Il sindaco Gualtieri: "Grande festa per tutta la città"
Oltre 70mila persone ieri sera si sono riversate al Circo Massimo per festeggiare l’arrivo del 2025. Un grande successo, fa sapere il Campidoglio, per il Capodanno di Roma Capitale, che è stato animato da cinque ore di musica con un cast eccezionale di artisti tra i più apprezzati a livello nazionale e internazionale.
La serata è iniziata alle 20.45 con l'esibizione di Taekwondo seguita alle 21 dall'esibizione dei gruppi emergenti Cosmonauti Borghesi e Origami Smiles, in ricordo di Francesco Valdiserri. Alle 21.30 è entrato in scena il cantante e attore Andrea Rivera - con una canzone contro l'abbandono degli animali e a favore della loro adozione - ospite speciale dell'Orchestraccia che ha portato sul palco un grande omaggio a Roma e ai suoi protagonisti, come Marcello Mastroianni, Ennio Flaiano, Ennio Morricone, Gabriella Ferri, i cui volti sono stati proiettati nel grande ledwall alle loro spalle.
Circa alle 22 è stata la volta dell'Orchestra Popolare La Notte della Taranta con cui il pubblico si è scatenato ballando al ritmo della pizzica salentina. Dalle 22.30 Franz Di Cioccio, voce e batteria, e i musicisti della Pfm Premiata Forneria Marconi hanno regalato al pubblico i più bei brani dei loro storici concerti con Fabrizio De André, da "Bocca di Rosa" a "Il pescatore", oltre a loro grandi successi come "Impressioni di settembre".
Una seconda performance dell'Orchestra Popolare La Notte della Taranta, alle 23.10, ha preceduto l'entrata in scena dei Culture Club con Boy George che, a partire dalle 23.30, hanno accompagnato il pubblico fino a mezzanotte e trenta, intervallati solo dal brindisi di mezzanotte e dai saluti istituzionali sul palco. Hanno aperto il concerto con una emozionante "Purple Rain" di Prince ed eseguito i loro più grandi successi tra cui "Karma Chameleon", “Do You Really Want to Hurt Me”, "It's a Miracle", "Church of the Poison Mind". Boy George ha anche cantato in italiano, insieme a tutto il pubblico, la canzone “Io che non vivo (senza te)” di Pino Donaggio.
Il pubblico ha infine ballato fino alle 2 del mattino con le hit del deejay e producer Gabry Ponte. Nel corso della serata sono intervenuti anche Mariachiara Belardo, voce di Dimensione Suono Soft, Don Cash di Dimensione Suono Roma e il Dj Mauro Zavadava Mandolesi.
Il Capodanno di Roma Capitale è stato organizzato in collaborazione con Dimensione Suono Soft e Dimensione Suono Roma.
“È stato una serata di Capodanno coinvolgente ed emozionante ieri al Circo Massimo", ha dichiarato il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Tantissimi romani, romane e turisti hanno dato vita e calore a quella che è stata una grande festa popolare per tutta la città. Grazie a tutti quanti hanno contribuito alla riuscita di questo bellissimo evento”, ha concluso Gualtieri.
Per l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato “Roma si conferma la capitale dei grandi eventi. Un ringraziamento particolare alle tantissime persone che hanno lavorato giorno e notte per rendere possibile tutto ciò".
"Dagli oltre 60 operatori sanitari presenti al concerto ai vigili del fuoco che hanno presidiato la zona, dai centinaia di agenti della polizia locale a tutti gli operai e tecnici, quasi un migliaio, coinvolti nell’allestimento dei due palchi e nella gestione delle 5 ore di concerto. Senza di loro, non avremmo potuto festeggiare in questa grande notte”, ha concluso.