Tony Effe, incasso del concerto di Capodanno alla Croce Rossa
Lo show è stato una vera e propria celebrazione della musica
Tony Effe devolve l'incasso del 'suo' Capodanno alla Croce Rossa. A quanto apprende l'Adnkronos, il ricavato della vendita dei biglietti del concerto sold out - con l'organizzazione totalmente a carico dell'artista - che il trapper ha tenuto il 31 dicembre al Palaeur di Roma, al netto di Iva e Siae, verrà devoluto alla Croce Rossa per sostenere "progetti educativi per i giovani".
Il successo di Tony Effe
L'evento, nato dopo la cancellazione del live di Tony Effe dall'evento di Capodanno del Comune di Roma, è stato una vera e propria celebrazione della musica e un ringraziamento da parte dell'artista per i suoi fan che lo hanno sostenuto in un anno decisamente importante per la sua carriera da solista, in cui il suo album “Icon” e la hit estiva con Gaia “Sesso e Samba” hanno dominato tutte le classifiche streaming.
Sul palco del Palaeur, dove ad ottobre aveva infiammato i fan con il sold-out dell'Icon Tour, il rapper è stato affiancato da numerosi ospiti speciali, colleghi e amici del mondo della musica che hanno animato la serata con performance dal vivo e un'atmosfera di grande energia.
Intanto Tony Effe si prepara ad un altro grande passo nella sua carriera da solista: a febbraio 2025 calcherà per la prima volta il palco del Festival di Sanremo con il brano “Damme 'na mano" (Island Records).
Spettacolo
Progetto musicale Women Aid-The Muses ideato da Valeria...
Un evento che celebra il potere delle donne nella musica e la forza trasformatrice dell'arte
Una serata indimenticabile in cui donne straordinarie si riuniscono da tutto il mondo sul palco del Manatee Performing Arts Center in Florida -Usa, il giorno 8 gennaio per il Women Aid concert, un evento che celebra il potere delle donne nella musica e la forza trasformatrice dell'arte. Questo concerto unico riunisce artiste dei cinque continenti, guidate da Valeria Altobelli cantante, compositrice e attivista per i diritti delle donne, Emma Henderson bassista australiana, Anna Demis, pianista ukraina, Jamie Scoles, batterista asiatica, Nessa Dove, chitarrista africana, Jimena Fosado, chitarrista americana per rappresentare, in musica, i 5 continenti emersi, secondo il concept ideato dalla stessa Altobelli e presentato per la prima volta a settembre nel Parco Archeologico di Paestum in un concerto evento straordinario che ha visto esibirsi 10 musiciste internazionali di altrettante Nazioni.
Queste artiste incredibili si esibiranno insieme alle talentuose donne della The Pops Orchestra di Bradenton-Sarasota, sotto la magistrale direzione musicale della direttrice d’orchestra Robyn Bell. Pochissime sono ancora le strumentiste, le compositrici, le direttrici d’orchestra nel panorama musicale e grazie a questo tour che, dall’Italia ha già toccato l’America, l’obiettivo è proprio quello di sensibilizzare, grazie ad artiste di fama mondiale, sul tema della forza unificante delle donne e del potere di trasformazione attraverso l’arte. Il Concerto delle Muse è più di una performance: è una celebrazione della forza, della resilienza e del potere delle donne di plasmare il mondo attraverso la loro arte. La loro musica straordinaria ed un potente messaggio di empowerment ispirerà il pubblico generando, attraverso un repertorio che ricorda tutte le band della storia del rock - al “maschile” - una profonda riflessione sulla necessità di azione nel campo artistico-culturale riguardo il tema femminile, ancora sotto rappresentato nei mestieri della musica e dell’arte.
Spettacolo
Golden Globe, trionfo di ‘Emilia Perez’ e Demi...
Tra i vincitori anche 'The Brutalist', Sebastian Stan, 'Baby Reindeer', Jodie Foster e Colin Farrell
L'82esima edizione dei Golden Globes dà il via alla stagione dei premi con il trionfo di 'Emilia Perez' di Jacques Audiard. Su 10 nomination si porta a casa la statuetta per Miglior film commedia o musicale, Miglior film straniero, battendo così 'Vermiglio' di Maura Delpero - che continua la sua corsa verso gli Oscar - ma anche quella per Miglior attrice non protagonista a Zoe Saldaña, alla sua prima nomination. L’attrice, nel ricevere il premio, si è rivolta a Isabella Rossellini, candidata nella sua stessa categoria per ‘Conclave’: “Una volta ho pranzato a casa tua e ho capito di aver realizzato tutto”. A ‘Emilia Perez’ anche il riconoscimento per la Miglior canzone originale, ‘El Mal’, nel film interpretata da Saldaña.
Nella serata dei premi conferiti ai migliori film e alle migliori serie tv dalla stampa estera, che si è tenuta al Beverly Hilton di Los Angeles e condotta dalla comica Nikki Glaser, il trionfo e la rinascita di Demi Moore, premiata come Miglior attrice in un film commedia o musicale per l’horror body femminista 'The Substance'.
Protagonista della serata anche 'The Brutalist', che ha vinto 3 statuette: Miglior film drammatico, Miglior regista a Brady Corbert e Miglior attore protagonista drammatico ad Adrien Brody. A vincere anche Sebastian Stan, premiato come Miglior attore in un film commedia o musicale per 'A Different Man', in cui interpreta un aspirante attore affetto da neurofibromatosi.
Fernanda Torres ha vinto come Miglior attrice drammatica per 'Io sono ancora qui' di Walter Salles. L'attrice brasiliana ha avuto la meglio su Angelina Jolie candidata per 'Maria', Nicole Kidman per 'Babygirl', Tilda Swinton per 'La stanza accanto', Pamela Anderson per 'The Last Showgirl' e Kate Winslet per 'Lee'. Tra i premiati anche 'Conclave' per la Miglior sceneggiatura di Peter Straughan, Kieran Culkin come Miglior attore non protagonista per 'A Real Pain', 'Challengers' di Luca Guadagnino per la Miglior colonna sonora firmata da Trent Reznor & Atticus Ross, 'Flow' come Miglior film d'animazione' e 'Wicked' con protagoniste Ariana Grande e Cynthia Erivo come Miglior risultato al cinema e al box office.
Tra le serie tv, 'Shogun' ha dominato l'82esima edizione dei Golden Globes con quattro statuette: Miglior serie drammatica, Miglior attore protagonista a Hiroyuki Sanada, Miglior attrice protagonista a Anna Sawai e Miglior attore non protagonista a Tadanobu Asano. La Miglior serie commedia o musicale è Hacks', mentre Miglior miniserie o film tv è 'Baby Reindeer' di Richard Gadd, che ha ricevuto anche un premio per la Miglior attrice non protagonista a Jessica Gunning. Assente della serata l'attore Jeremy Allen White, che non ha potuto ritirare la statuetta come Miglior attore in una serie commedia o musicale per 'The Bear', in quanto è sul set del biopic su Bruce Springsteen. Tra i vincitori anche Jodie Foster per 'True Detective: Night Country', Colin Farrell per 'The Penguin', Jean Smart per 'Hacks' e Ali Wong come Miglior stand-up comedian.
Non solo premi ma anche momenti esilaranti, come quello che ha visto protagonista Elton John, che ha annunciato il vincitore della Miglior canzone originale. "Si è parlato molto della perdita della mia vista...sono felice di essere qui con Rihanna". Accanto a lui, però, c'era Brandi Carlile.
Demi Moore: "Mi dissero sei attrice da popcorn. Ora so che non è così"
“Trent'anni fa un produttore mi ha detto che ero un'attrice ‘da popcorn’" ha detto Demi Moore in lacrime nel ricevere il Golden Globe. "All'epoca ho pensato di non poter ambire alla vittoria di un premio, di poter fare solo film di successo e incassare un sacco di soldi senza mai essere premiata per il mio lavoro. Così mi sono rassegnata, ho pensato che la mia carriera fosse finita. Poi è arrivata tra le mie mani la sceneggiatura di ‘The Substance’, audace e fuori dagli schermi: l’universo mi stava dicendo ‘tu non hai finito’” (VIDEO).
Nel film interpreta un'attrice di Hollywood licenziata dalla trasmissione di aerobica, che conduceva con successo da anni, proprio il giorno del suo cinquantesimo compleanno perché il suo capo, interpretato da Dennis Quaid, è alla ricerca di un volto giovane. In preda alla disperazione, assume un farmaco che le promette di creare una versione di lei giovane e perfetta, interpretata da Margaret Qualley. “Grazie alla regista Coralie Fargeat di aver avuto il coraggio di offrirmi questo ruolo e a Margaret (Qualley, ndr.) per essere stata accanto a me”, conclude l’attrice. Nel frattempo le sue figlie - Rumer Willis, Scout LaRue Willis, Tallulah Belle Willis, nate dal matrimonio con l'attore Bruce Willis - hanno esultato per la vittoria di mamma Demi, come mostra un video pubblicato in condivisione sui loro profili Instagram.
Sebastian Stan: "La nostra ignoranza verso la disabilità deve finire"
"La nostra ignoranza, il nostro disagio e i nostri pregiudizi nei confronti della disabilità devono finire" dice Sebastian Stan dal palco dell'82ma edizione dei Golden Globes, che lo ha premiato con una statuetta al Miglior attore in un film commedia o musicale per 'A Different Man'. "Dobbiamo normalizzarla e incoraggiare l'accettazione. Un modo in cui possiamo farlo è continuare a sostenere storie inclusive. Questo non è stato un film facile da realizzare. E nemmeno 'The Apprentice' (in cui interpreta l'ascesa di un giovane Donald Trump, ndr. ), l'altro film a cui ho avuto la fortuna di partecipare e di cui sono orgoglioso. Sono argomenti complessi da raccontare, ma necessari e non possiamo avere paura di raccontarli o distogliere lo sguardo".
Spettacolo
Luca Marinelli: “Interpretare Mussolini è stato...
Il protagonista serie Sky 'M - Il Figlio del Secolo': "Dal punto di vista artistico, invece, è stata una delle cose più belle che io abbia fatto nella mia vita"
Per Luca Marinelli, "interpretare Benito Mussolini è stato emotivamente complesso. Da antifascista, il fatto di aver dovuto sospendere il giudizio per 10 ore al giorno sul set e per 7 mesi è stato devastante". "Dal punto di vista artistico, invece, è stata una delle cose più belle che io abbia fatto nella mia vita", dice l'attore alla presentazione dell'attesa 'M - Il Figlio del Secolo': la serie Sky Original (prodotta da Sky Studios e The Apartment, società del gruppo Fremantle) tratta dall'omonimo libro di Antonio Scurati e diretta da Joe Wright.
Dal 10 gennaio su Sky e in streaming su Now, nella serie - scritta da Stefano Bises e Davide Serino, anche autori del soggetto di serie e di puntata insieme a Scurati - "abbiamo pensato di togliere definizioni come 'cattivo', 'mostro', 'diavolo' perché non fanno altro che allontanare questa figura mettendola quasi su un altro pianeta. Invece è stato un essere umano, che ha scelto coscientemente quello che ha fatto imboccando questa via criminale, che ha portato se stesso e il Paese alla distruzione totale", spiega Marinelli.
"Questa serie - aggiunge - mi ha fatto capire l'importanza di essere presente al mio presente e al mio passato, solo così possiamo comprendere quello che siamo e che stiamo vivendo e capire come possiamo andare nella giusta direzione". E nella serie la direzione è stata quella di non rappresentazione Mussolini come un pagliaccio: "Lo abbiamo preso sul serio, senza mai perdere di vista quello che è stato come uomo e quello che ha commesso", racconta il regista Joe Wright. "Questa serie è l’invito a cercare Mussolini in ciascuno di noi. Qui Mussolini - spiega Wright - è la metafora del male che alberga in ognuno di noi", per questo, "c'è la necessità di esaminare la potenzialità che abbiamo di elevarci e di dare il meglio di noi stessi per non cedere a questi istinti più bassi".
Wright e Marinelli, durante l'incontro, non nascondono la curiosità ma anche la preoccupazione sulle possibili reazioni del mondo politico alla visione di 'M': "La mia paura è il silenzio perché il libro di Scurati e di conseguenza anche la serie accendono una conversazione estremamente sfaccettata e noi sappiamo che la destra odia riflettere e avere delle risposte complesse", dice il regista. Anche l'attore è preoccupato per il silenzio: "Mi viene da pensare che se uno non ne parla quella cosa non esiste. Sono curioso di scoprire quello che accadrà". 'Reaction', come si usa spesso dire nel linguaggio di oggi, che non sono mancante sul set. Durante le riprese - racconta Wright - ci sono state un paio di occasioni in cui alcune comparse si sono rifiutate di partecipare ad alcune scene perché secondo loro erano irrispettose nei confronti di Mussolini. Ovviamente sono stati liberi non prendere parte alle riprese". Su una possibile seconda stagione "stiamo dibattendo su diverse idee e soluzioni. Da Sky c’è tutta la volontà di dare seguito a questa meravigliosa avventura", svela Nils Hartmann, executive vice president Sky Studios Italia.