Saldi di fine stagione, prezzi e consigli: quando iniziano, vademecum
Tra il cambio dei vestiti e i pagamenti elettronici, tutte le infortmazioni per gli acquisti
Saldi al via il 4 gennaio, e in vista dello shopping a prezzi scontati il Codacons diffonde, come ogni anno, un vademecum con i consigli utili per fare acquisti in sicurezza (ed evitare possibili fregature). Eccolo di seguito. La prima regola da seguire, è conservare sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare, il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare, e se il cambio non è possibile (ad esempio perché il prodotto è finito) si ha diritto alla restituzione dei soldi (non a un buono). Due i mesi di tempo (non 7 o 8 giorni), per denunciare il difetto.
Saldi 2025: quando iniziano e quanto durano
La data da segnare in rosso, come detto, è il 4 gennaio 2025. Nel primo sabato dell'anno partiranno i saldi nella maggior parte delle regioni italiane, ma non in tutte. In particolare, in Valle d'Aosta inizieranno giovedì 2 gennaio, mentre a Trento e provincia i commercianti potranno stabilire liberamente la data di inizio. I saldi avranno durata di 60 giorni, tranne in alcune regioni. Nel Lazio dureranno 6 settimane, in LIguria 45 giorni e in Piemonte 8 settimane.
I consigli per gli acquisti di fine stagione
Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce 'Saldo' deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. È bene quindi tenersi alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli.
Il suggerimento: girare. Nei giorni che precedono i saldi, può essere utile andare nei negozi e segnarsi il prezzo del prodotto che interessa per poi verificare l’effettività dello sconto praticato e andare a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontare i prezzi con quelli esposti in altri esercizi: a volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. Avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio eviterà di acquistare merce a buon prezzo, ma di cui non si ha bisogno.
Consigli per gli acquisti: la bontà dell’articolo va valutata guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali, per esempio, costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidare dei marchi molto simili a quelli noti e degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova. Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità aiuta a valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.
Negozi e vetrine. Non acquistare nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile e deve esserci l’indicazione del prezzo praticato negli ultimi 30 giorni prima dell’avvio dei saldi. Controllare che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla nuova. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non consentono di vedere la merce.
Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati. Pagamenti: il commerciante è obbligato ad accettare forme di pagamento elettroniche (carte, bancomat) anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi. Infine, se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi al Codacons, oppure chiamate i vigili urbani.
Economia
Lotteria Italia, premio da 5 milioni a biglietto venduto in...
Il tagliando venduto a Somaglia. Gli altri 4 premi top a Pesaro, Palermo, Torino e Dolo (Venezia)
Il biglietto che vince il primo premio da 5 milioni di euro alla Lotteria Italia 2025 è il numero T173756. E' stato venduto a Somaglia, in provincia di Lodi. L'annuncio è arrivato nella puntata speciale di Affari Tuoi, nella quale sono stati resi noti i tagliandi che si sono aggiudicati i primi 5 premi in palio.
Per il secondo anno consecutivo è la Lombardia la grande protagonista della Lotteria Italia. Il primo premio, 12 mesi fa, era andato a Milano.
I biglietti vincenti dal secondo al quinto premio
Il biglietto che vince il primo premio da 5 milioni di euro è il numero T173756, venduto a Somaglia, in provincia di Lodi.
Il biglietto che vince il secondo premio da 2,5 milioni di euro è il numero T378442, venduto a Pesaro.
Il biglietto che vince il terzo premio da 2 milioni di euro è il numero G330068, venduto a Palermo.
Il biglietto che vince il quarto premio da 1,5 milioni di euro è il numero G173817, venduto a Torino.
Il biglietto che vince il quinto premio da 1 milione di euro è il numero S185025, venduto a Dolo, in provincia di Venezia.
Gli altri premi
Oltre ai primi 5 biglietti milionari, ci saranno 25 premi di seconda categoria da 100mila euro, 50 di terza categoria da 50mila e 200 di quarta categoria da 20mila euro. In totale, i biglietti che si aggiudicano un premio sono 280.
Come controllare se il biglietto è vincente
Il sito ufficiale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli pubblica l’elenco completo dei biglietti vincenti. Sull'App My Lotteries basta scansionare il codice QR del biglietto per verificare in tempo reale.
Come riscuotere i premi
I vincitori hanno 180 giorni di tempo dalla pubblicazione del bollettino ufficiale per richiedere i premi. Per riscuotere un premio, è necessario presentare il tagliando vincente, integro e in originale, negli sportelli di Banca Intesa Sanpaolo oppure all'Ufficio Premi di Lotterie Nazionali, o inviandolo, a rischio del possessore, all'Ufficio Premi, indicandole generalità, l'indirizzo del richiedente e le modalità di pagamento richieste (assegno circolare, bonifico bancario o postale).
Stesso discorso per i premi ottenuti attraverso un biglietto acquistato online: in questo caso è necessario presentare un documento di identità valido, il codice fiscale e la stampa del promemoria di gioco oppure del codice univoco della giocata vincente.
È possibile richiedere l’accredito tramite assegno circolare, bonifico bancario o contanti (per importi inferiori a 3.000 euro). Le vincite alla Lotteria Italia non sono soggette a tassazione e non devono essere riportate nella dichiarazione dei redditi.
Economia
Meta, Zuckerberg: “John Elkann entra nel Cda, porta...
Il creatore di Facebook: "John ha una profonda esperienza nella gestione di grandi aziende globali". Il Ceo di Exor: "Onorato di contribuire al futuro di un'azienda top del XXI secolo"
Mark Zuckerberg, presidente e ad di Meta, annuncia l'ingresso di John Elkann nel board of directors. In un post su Facebook, il social da lui inventato, scrive: "Sono entusiasta di inaugurare l'anno con alcune notizie su cui stavamo lavorando da tempo: Dana White, John Elkann e Charlie Songhurst entrano a far parte del consiglio di amministrazione di Meta. Abbiamo enormi opportunità davanti a noi nel campo dell'intelligenza artificiale, dei dispositivi indossabili e del futuro dei social media, e il nostro consiglio ci aiuterà a realizzare la nostra visione".
Zuckerberg dà quindi qualche informazione sui tre nuovi consiglieri: "Dana è il presidente e amministratore delegato dell'Ufc (Ultimate Fighting Championship), che ha trasformato in una delle aziende sportive di maggior valore, crescita più rapida e popolarità al mondo. Lo ammiro come imprenditore e per la sua capacità di costruire un marchio così amato".
"John - continua, parlando di Elkann - è amministratore delegato di Exor e presidente di due società automobilistiche di Exor, Stellantis e Ferrari. Ha una profonda esperienza nella gestione di grandi aziende globali e apporta una prospettiva internazionale al nostro consiglio di amministrazione".
Charlie, infine, "è un investitore tecnologico che in precedenza ha guidato team strategici in Microsoft. L'anno scorso è entrato a far parte del Meta Advisory Group per fornire consulenza sulle nostre roadmap tecnologiche e di intelligenza artificiale e sono entusiasta di aggiungerlo al nostro consiglio di amministrazione". "Non vedo l'ora di lavorare con Dana, Charlie e John. Il 2025 sarà un anno importante per Meta e sono entusiasta di averli a bordo!", conclude Zuckerberg.
Elkann: "Onorato di contribuire al futuro di azienda top del XXI secolo"
"Sono onorato di poter contribuire al futuro di una delle aziende più significative del XXI secolo", dice il ceo di Exor. "Sono felice - aggiunge Elkann - di apportare al consiglio la mia esperienza globale e una prospettiva di lungo termine, in una fase in cui Meta continua a plasmare e estendere i confini dell’innovazione e della tecnologia".
Elkann, oltre che ceo di Exor, è anche presidente esecutivo di Ferrari e Stellantis. Il portafoglio di Exor include aziende di cui è l'azionista più rilevante o di riferimento, quali Ferrari, Stellantis, Cnh, Philips, Christian Louboutin, Juventus Football Club, The Economist Group, tra le altre.
Nel 2023, Elkann ha fondato Lingotto, una società di gestione degli investimenti impegnata in investimenti a lungo termine, interamente di proprietà di Exor. Ha anche investito in tutto il mondo in venture capital sia in fase iniziale sia avanzata e ha lanciato l’Italian Tech Week, una delle conferenze tecnologiche più importanti d’Europa. Tra le attività filantropiche della sua famiglia, Elkann è presidente della Fondazione Agnelli, un istituto di ricerca sociale indipendente senza scopo di lucro con focus sull’educazione. È inoltre membro del consiglio del MoMa.
Economia
Giorgetti ministro delle Finanze dell’anno per The...
"Dopo essersi guadagnato la stima del pubblico per i suoi tentativi di ridurre il crescente deficit italiano e di sostenere gli investimenti pubblici"
Giancarlo Giorgetti è il ministro delle Finanze dell'anno secondo The Banker, ''dopo essersi guadagnato la stima del pubblico per i suoi tentativi di ridurre il crescente deficit italiano e di sostenere gli investimenti pubblici, con un piano a lungo termine per ridurre l'enorme rapporto debito/pil del Paese''. Essere il ministro delle Finanze italiano, si legge nell'articolo, ''è un compito ingrato. I problemi economici che affliggono il Paese sono molteplici: crescita lenta, bassa produttività, elevata evasione fiscale e uno dei più grandi debiti pubblici al mondo. Tali sfide spiegano perché negli ultimi due decenni molti governi italiani abbiano fatto ricorso alla nomina di ministri delle Finanze per lo più tecnici''.
Giorgetti, nominato nel 2022, ''è una notevole eccezione'', secondo The Banker. ''È un veterano operatore politico, considerato un membro moderato e relativamente filoeuropeo del partito della Lega, che fa parte della coalizione di governo di destra in Italia. Sebbene non fosse la prima scelta del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, Giorgetti è rapidamente emerso come una voce pragmatica in un governo che i critici lamentano essere spesso fin troppo amante della retorica e della politica populista. Le sue rinomate capacità di networking sono venute alla ribalta nel suo ruolo di Ministro delle Finanze, attingendo alla sua vasta carriera politica''.
Prima di diventare ministro delle Finanze, ha trascorso quasi tre decenni come membro del parlamento, ''per lo più negoziando dietro le quinte per conto di altri, tra cui il leader della Lega Matteo Salvini'', scrive The Banker. In particolare, ha ricoperto la carica di presidente della commissione Bilancio della Camera tra il 2001 e il 2013. Ciò ''lo ha aiutato molto a negoziare con i gruppi politici dei parlamenti e con la legge di bilancio annuale dell'Italia''.
L'anno scorso Giorgetti ''ha fissato obiettivi ambiziosi per colmare il crescente deficit dell'Italia e sostenere gli investimenti pubblici, per poi iniziare a ridurre l'enorme debito del Paese a partire dal 2027'', scrive The Banker. ''Ha in programma di aumentare la tassazione sulle aziende che operano in settori che beneficiano di condizioni commerciali favorevoli: una proposta del 2023 per una tassa extra sulle banche ha dovuto essere diluita dopo aver causato una svendita in borsa. Gran parte del miglioramento del saldo fiscale probabilmente deriverà da entrate fiscali aggiuntive. Tuttavia, Giorgetti ha anche introdotto misure restrittive, chiedendo ai diversi ministeri di realizzare risparmi totali per 4 miliardi di euro''.
Il ministro sta inoltre ''supervisionando la privatizzazione del creditore salvato Monte dei Paschi di Siena e della compagnia aerea nazionale Ita Airways. La major petrolifera statale Eni ha già completato la vendita di una quota di minoranza della sua attività di biocarburanti all'investitore di private equity Kkr per poco meno di 3 miliardi di euro'', ricorda The Banker. La Commissione europea ''ha elogiato il suo lavoro, ritenendo la legge di bilancio 2025 dell'Italia in linea con le sue raccomandazioni e norme, e descrivendo il piano di rimborso del debito del Paese come "credibile" e "sostenibile"'', si legge nell'articolo.
Il via libera dell'Ue all'Italia ''è stata una vittoria significativa per Giorgetti e il governo italiano, considerando che pochi paesi hanno rispettato gli impegni e le regole del blocco'', secondo The Banker. In effetti, la commissione ''ha rimproverato un certo numero di paesi, tra cui Germania e Paesi Bassi, per aver speso troppo. A ottobre, l'agenzia di rating Fitch ha alzato l'outlook per l'Italia da stabile a positivo''.
The Banker ricorda che la riscossione delle entrate quest'anno è stata migliore del previsto e ha permesso al governo di puntare al deficit del 2024 al 3,8% del pil, al di sotto della stima di aprile del 4,3%. L'Italia è stata sottoposta a una procedura per deficit eccessivo dall'Ue, dopo che il suo deficit del 2023 ha raggiunto il 7,2% del pil. Si prevede ora che il deficit del Paese scenderà al di sotto del limite del 3% stabilito dall'Ue nel 2026. Si prevede che il debito nazionale salirà al 137,8% del pil nel 2026, dal 135,8% del 2024, prima di diminuire marginalmente nel 2027.
Tuttavia, l'Italia ha ridotto il suo debito di quasi 20 punti percentuali del pil rispetto al picco del 2020. È tra i pochi paesi dell'eurozona ad aver riportato il suo rapporto debito/PIL ai livelli pre-pandemia. A dicembre, Giorgetti ha avvertito che il settore industriale del paese rischia una flessione, attribuendo l'impatto della scarsa performance dell'economia tedesca, in particolare, al ricco e più industrializzato nord italiano. Ciò peserà sulla crescita del pil italiano del 2024, che il governo a novembre ha rivisto al ribasso allo 0,7%, dall'1% precedente. ''Eppure, Giorgetti ha rassicurato i mercati e l'Ue'', conclude The Banker.