Roma-Lazio, psicologo sport: “Vincerà chi trasformerà la pressione in benzina”
"Il derby calcistico della Capitale si carica di significati simbolici, aspettative e pressioni da parte delle due tifoserie, i laziali vogliono la supremazia cittadina e i romanisti una vittoria importante che sancisca l'uscita dal tunnel. Ranieri ha vissuto tanti derby, ha leggero vantaggio"
Domenica sera torna il derby della Capitale Roma-Lazio. "E' una partita speciale al di là di come in maniera differente ci arrivano le due squadre. La Lazio sta facendo un ottimo campionato e vuole confermarsi, la Roma invece sta uscendo da un tunnel con le ultime buone prestazione e proverà il colpo di reni - spiega all'Adnkronos Salute Pietro Bussotti, psicologo dello sport e coordinatore di Psicologia dello sport dell'Ordine degli psicologi dell'Umbria - Il derby calcistico di Roma si carica di significati simbolici, aspettative e pressioni da parte delle due tifoserie, i laziali vogliono la supremazia cittadina e i romanisti una vittoria importante che sancisca l'uscita dal tunnel. Però - sottolinea - una squadra non è fatta solo da chi scende in campo, ma dallo staff tecnico. La gestione delle emozioni dei calciatori è anche responsabilità del tecnico e del suo staff, che guidano e indirizzano la prestazione sportiva e in parte anche quella psicologica".
"Così - analizza lo psicologo - questo derby mette di fronte chi vuole la rivalsa e chi la supremazia calcistica di Roma, con emozioni ambivalenti che possiamo indicare come adattive e disadattive. Le prime ci aiutano a dare risposte agli stimoli dell'ambiente e la performance sportiva dipende da come processiamo queste emozioni. L'ansia legata alla pressione può diventare disadattiva e paralizzare l'altleta allontanandolo dalla performance. Mentre il derby si giocherà su chi saprà essere adattivo nei confronti delle emozioni e trasformale in 'benzina' sul campo. La differenza sta proprio in questa gestione e indirizzo dello stato d'animo".
Sulla panchina della Roma c'è Claudio Ranieri, tornato per salvare la squadra dalle acqua basse della classifica dopo l'esonero di De Rossi e l'avventura sfortunata di Juric. "Ha vissuto tanti derby della Capitale da giocatore e allenatore, questo conta - avverte Bussotti - L'esperienza ti permette di gestire queste partite speciali, affina la capacità di apprendere e processare le emozioni in maniera adattiva, trasformarle in grinta. Poi certo ogni partita è fatta di episodi, c'è anche il colpo fortunato o l'autogol che possono compromette i piani gara".
E i tifosi che saranno all'Olimpico? Come vivranno la partita dell'anno a Roma? "Il tifoso è nato per soffrire e non si diverte se non soffre, sono 'leopardiani' se vogliamo - chiosa lo psicologo - Il loro desiderio di vittoria della squadra del cuore li fa anche stare male, poi se vinci ti senti sollevato proprio perché stavi male un attimo prima. E' una partita carica di aspettative, di ansia e tensione anche sugli spalti, sempre nel rispetto reciproco".
Ma sul campo chi vincerà alla fine? "Chi saprà gestire le emozioni e le pressioni in modo adattivo", ripete Bussotti che non si sbilancia sul risultato finale. Vedremo domenica sera.
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Calciomercato Juve, Douglas Luiz via in prestito?...
Il brasiliano potrebbe tornare in Inghilterra secondo Sky Sports
Douglas Luiz pronto a lasciare la Juventus nel calciomercato di gennaio 2025? A proporre l'ipotesi è Sky Sports, che prospetta il ritorno del centrocampista brasiliano in Premier League. La Juve ha acquistato il 26enne Douglas Luiz in estate dall'Aston Villa, nell'ambito della trattativa che ha portato i bianconeri a cedere Enzo Barrenechea e Samuel Iling Jr. L'Aston Villa ha dato in prestito entrambi i giovani: Barrenechea al Valencia, Iling jr al Bologna.
Ora, anche Douglas Luiz potrebbe cambiare maglia. Due club di Premier League sono interessati al verdeoro e, secondo Sky Sports, la Juventus prenderebbe in considerazione la cessione in prestito oneroso. Nella prima parte della stagione, condizionata anche da ripetuti problemi fisici, Douglas Luiz ha recitato il ruolo di comprimario. Poche presenze che al momento vengono ricordate più per i rigori procurati (contro Cagliari e Lipsia) che per il contributo alla causa bianconera. Il brasiliano ha lasciato intravedere le sue qualità ma in 5 mesi non è riuscito a lasciare il segno.
I tifosi della Juventus, a giudicare dai post su X, si aspettano altre operazioni da Cristiano Giuntoli, numero 1 dell'area sportiva del club. La rosa a disposizione dell'allenatore Thiago Motta ha evidenti lacune: mancano 2 difensori dopo gli infortuni di Bremer e Cabal, considerando anche l'epurazione di Danilo, ormai fuori dal progetto. Il centrocampo al momento è l'unico reparto che a livello numerico non ha bisogno di innesti. In attacco la situazione è da allarme rosso sin dall'inizio della stagione. Con Milik fermo da 6 mesi e Gonzalez a corrente alternata, Vlahovic è l'unica punta di ruolo a disposizione in una squadra che dovrebbe competere in campionato, Coppa Italia e Champions League.
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Inter-Milan: orario, probabili formazioni e dove vederla in...
A Riyadh, in Arabia Saudita, la stracittadina mette in palio la Supercoppa italiana
Il secondo Inter-Milan di stagione varca i confini dell’Italia. Oggi, lunedì 6 gennaio 2025, il derby di Milano si gioca in Arabia Saudita e mette in palio la Supercoppa italiana. I nerazzurri di Simone Inzaghi arrivano al grande appuntamento di Riyadh dopo il 2-0 rifilato in semifinale all’Atalanta, per i rossoneri di Sergio Conceicao pesa invece il successo in rimonta per 2-1 contro la Juve.
Inter-Milan, orario e probabili formazioni
Inter-Milan, finale di Supercoppa italiana, andrà in scena oggi alle 20 italiane, all'Al-Awwal Park Stadium di Riyadh. È il secondo confronto stagionale tra le due squadre, dopo il successo ottenuto dai rossoneri a fine settembre, alla quinta giornata di campionato, grazie alle reti di Pulisic e Gabbia. Nell’Inter, Thuram è in forte dubbio e verrà valutato, ma Inzaghi è pronto a dare spazio a Taremi. Conceicao dovrà invece valutare le condizioni di Leao, pronto a entrare a gara in corso, e Jimenez. Possibile una maglia da titolare per Musah. Ecco le probabili formazioni della finale di Supercoppa italiana:
Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Taremi, Lautaro Martinez. All. Inzaghi.
Milan (4-3-3): Maignan; Calabria, Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Musah, Fofana, Reijnders; Pulisic, Morata, Jimenez. All. Conceicao.
Inter-Milan, dove vederla
La finale di Supercoppa italiana tra Inter e Milan sarà trasmessa in diretta tv in chiaro da Mediaset, su Canale 5. Il derby sarà visibile anche in streaming su Mediaset Infinity e sul sito Sportmediaset.it.
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Sinner, il 2025 inizia contro Popyrin: il...
Jannik inizierà il nuovo anno con un'esibizione contro l'ex numero 2 del ranking under 18
Jannik Sinner scalda il motore e si prepara ai primi impegni del 2025. Il fuoriclasse azzurro è già volato in Australia e tra pochi giorni inizierà dall’altra parte del mondo il cammino per difendere il trono da numero uno del ranking Atp. La curiosità è che, prima di scendere in campo negli Australian Open, Jannik aprirà il nuovo anno con un’esibizione contro Alexei Popyrin. Un avversario... mai battuto in carriera.
Sinner e quel precedente contro Popyrin
Intanto, il contesto. Il match contro Popyrin rientra nell’Australian Open Opening Week, evento benefico di avvicinamento al primo Slam stagionale (previsto dal 12 al 26 gennaio). Per Sinner sarà un test importante, anche perché contro un avversario ancora mai battuto. Sinner non ha mai vinto contro il 25enne, numero 24 del ranking, anche perché fin qui c’è un solo precedente tra i due e risale al 2021 e ai sedicesimi del Masters 1000 di Madrid. Una vita fa. Jannik allora perse in due set, mentre oggi è ovviamente il favorito nel confronto, primo di due match di esibizione (il prossimo sarà contro Tsitsipas, il 10 gennaio).
Chi è Alexei Popyrin
Ma chi è Popyrin? Nato in Australia da genitori russi, Alexei è cresciuto giocando a tennis in giro per il mondo, a causa del lavoro di suo padre. Ha vissuto prima a Dubai, poi in Florida, Spagna, Francia e addirittura Italia, dove tra il 2011 e il 2012 si è allenato nell’Accademia di Riccardo Piatti. A Bordighera, proprio come... Sinner. Dopo i successi giovanili (su tutti il Roland Garros juniores 2018, che lo ha portato a occupare il numero 2 della classifica mondiale under 18), nel 2019 Popyrin è entrato tra i primi 100 al mondo e oggi è un tennista esplosivo e che punta molto sul servizio. Fin qui ha avuto qualche mancanza dal punto di vista della continuità, ma l’età è dalla sua ed è un fattore da sfruttare per continuare a crescere. Il suo anno partirà contro il miglior tennista al mondo. E tra i tanti avversari di Sinner, pochi potranno dire di non aver mai perso. Lui, almeno per ora, è uno di questi.