Demi Moore: “Prima di ‘The Substance’ pensavo che la mia carriera fosse finita”
L'attrice concorre al Golden Globe come Miglior attrice protagonista 30 anni dopo la prima candidatura per 'Ghost'
Trent'anni dopo la prima candidatura per 'Ghost', Demi Moore torna a concorrere come Miglior attrice protagonista ai Golden Globe grazie al ruolo nel body horror 'The Substance' di Coralie Fargeat. "Vincere questo premio - spiega l'attrice all'Adnkronos - significherebbe molto per me". Prima di 'The Substance' "pensavo che la mia carriera fosse finita. Ora ho capito che forse è questa la mia strada: essere al servizio del cinema per dare qualcosa agli altri. Inoltre sarebbe importante per il messaggio che dà questo film e farebbe una grande differenza per tutte le donne".
"'The Substance' per me è stato un dono. Non solo ho imparato ad accettarmi di più, ma ho anche guadagnato un senso di liberazione perché questo film mi ha portato in un luogo vulnerabile e crudo, ho mostrato davvero tutta me stessa dal punto di vista fisico ed emotivo. Ci sono aspetti che non vorresti che tutti vedano perché subentra la paura di essere giudicato", racconta l'interprete di 'Soldato Jane'.
Al centro della storia, tra scene splatter ad alta tensione e un tocco di ironia, c'è Demi Moore nei panni di un'attrice di Hollywood licenziata dalla trasmissione di aerobica, che conduceva con successo da anni, proprio il giorno del suo cinquantesimo compleanno perché il suo capo, interpretato da Dennis Quaid, è alla ricerca di un volto giovane. In preda alla disperazione, assume un farmaco che le promette di creare una versione di lei giovane e perfetta, interpretata da Margaret Qualley. "Rispetto a quando avevo 40 anni ci sono molti più ruoli per le attrici over 50 o over 60 ma la cosa più importante per me è vedere come le donne stiano cambiando il loro modo di vedere se stesse. Il condizionamento sociale deriva da ciò in cui abbiamo sempre creduto, da ciò che abbiamo accettato come un dato di fatto, ma questo non lo rende una verità", fa notare Moore.
Hollywood e la società in generale "penso che non siano state più dure con me rispetto a come lo sono stata io. All'età di 20-30 anni sono arrivata al limite della crudeltà verso me stessa. Il confronto con gli altri porta alla disperazione perché pensi 'non sono questo' o 'non sono quello'", dice la diva hollywoodiana. Per lei "la bellezza di 'The Substance' è il suo messaggio: non c'è nessun altro migliore di te, ed è questo a renderti interessante. Se fossimo tutti uguali, le nostre sfumature sarebbero superflue", conclude l'interprete di 'Proposta indecente'. (di Lucrezia Leombruni)
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‘C’è ancora domani’ di Paola Cortellesi...
E' inserito nella lista dei film eleggibili
C'è ancora domani, il film del 2023 di Paola Cortellesi campione di incassi, è stato ammesso alla corsa per gli Oscar 2025. Lo ha comunicato l'Academy, che lo ha inserito nella lista dei film 'eleggibili' per la 97ma edizione in programma il 3 marzo. 'There is still tomorrow', il titolo con cui è stato distribuito negli Stati Uniti, è fra i 207 lungometraggi inseriti nella "Reminder list of productions eligible fot the 97th Academy awards" come miglior film. Le nomination saranno annunciate il 17 gennaio dopo la conclusione del voto domenica 12.
Esordio alla regia di Paola Cortellesi, il film ha vinto sei David di Donatello, è stato il film italiano di maggiore incasso dell'anno e tra i cinque film italiani col miglior risultato al botteghino di sempre, oltre ad avere avuto un'ottima accoglienza anche all'estero.
Uscito nelle sale italiane il 26 ottobre 2023, 'C'è ancora domani' faceva parte nel 2023 della lista di dodici titoli valutati dalla commissione che ogni anno sceglie il film italiano da proporre all'Academy of Motion Picture Arts and Sciences perché sia considerato per la candidatura al premio come 'Miglior film internazionale'.
All'esordio di Paola Cortellesi, però, la commissione istituita presso l'ANICA preferì 'Io Capitano' di Matteo Garrone, selezionato poi per la cinquina finale della notte degli Oscar 2024. La motivazione per il quale fu scelto è la seguente: "Per aver incarnato con grande potenza e maestria cinematografica il desiderio universale di ricerca della libertà e della felicità. Creando un’epica del sogno che mette in scena il coraggio e il dolore che segnano da sempre le migrazioni, in una dimensione di profonda umanità".
Spettacolo
Progetto musicale Women Aid-The Muses ideato da Valeria...
Un evento che celebra il potere delle donne nella musica e la forza trasformatrice dell'arte
Una serata indimenticabile in cui donne straordinarie si riuniscono da tutto il mondo sul palco del Manatee Performing Arts Center in Florida -Usa, il giorno 8 gennaio per il Women Aid concert, un evento che celebra il potere delle donne nella musica e la forza trasformatrice dell'arte. Questo concerto unico riunisce artiste dei cinque continenti, guidate da Valeria Altobelli cantante, compositrice e attivista per i diritti delle donne, Emma Henderson bassista australiana, Anna Demis, pianista ukraina, Jamie Scoles, batterista asiatica, Nessa Dove, chitarrista africana, Jimena Fosado, chitarrista americana per rappresentare, in musica, i 5 continenti emersi, secondo il concept ideato dalla stessa Altobelli e presentato per la prima volta a settembre nel Parco Archeologico di Paestum in un concerto evento straordinario che ha visto esibirsi 10 musiciste internazionali di altrettante Nazioni.
Queste artiste incredibili si esibiranno insieme alle talentuose donne della The Pops Orchestra di Bradenton-Sarasota, sotto la magistrale direzione musicale della direttrice d’orchestra Robyn Bell. Pochissime sono ancora le strumentiste, le compositrici, le direttrici d’orchestra nel panorama musicale e grazie a questo tour che, dall’Italia ha già toccato l’America, l’obiettivo è proprio quello di sensibilizzare, grazie ad artiste di fama mondiale, sul tema della forza unificante delle donne e del potere di trasformazione attraverso l’arte. Il Concerto delle Muse è più di una performance: è una celebrazione della forza, della resilienza e del potere delle donne di plasmare il mondo attraverso la loro arte. La loro musica straordinaria ed un potente messaggio di empowerment ispirerà il pubblico generando, attraverso un repertorio che ricorda tutte le band della storia del rock - al “maschile” - una profonda riflessione sulla necessità di azione nel campo artistico-culturale riguardo il tema femminile, ancora sotto rappresentato nei mestieri della musica e dell’arte.
Spettacolo
Golden Globe, trionfo di ‘Emilia Perez’ e Demi...
Tra i vincitori anche 'The Brutalist', Sebastian Stan, 'Baby Reindeer', Jodie Foster e Colin Farrell
L'82esima edizione dei Golden Globes dà il via alla stagione dei premi con il trionfo di 'Emilia Perez' di Jacques Audiard. Su 10 nomination si porta a casa la statuetta per Miglior film commedia o musicale, Miglior film straniero, battendo così 'Vermiglio' di Maura Delpero - che continua la sua corsa verso gli Oscar - ma anche quella per Miglior attrice non protagonista a Zoe Saldaña, alla sua prima nomination. L’attrice, nel ricevere il premio, si è rivolta a Isabella Rossellini, candidata nella sua stessa categoria per ‘Conclave’: “Una volta ho pranzato a casa tua e ho capito di aver realizzato tutto”. A ‘Emilia Perez’ anche il riconoscimento per la Miglior canzone originale, ‘El Mal’, nel film interpretata da Saldaña.
Nella serata dei premi conferiti ai migliori film e alle migliori serie tv dalla stampa estera, che si è tenuta al Beverly Hilton di Los Angeles e condotta dalla comica Nikki Glaser, il trionfo e la rinascita di Demi Moore, premiata come Miglior attrice in un film commedia o musicale per l’horror body femminista 'The Substance'.
Protagonista della serata anche 'The Brutalist', che ha vinto 3 statuette: Miglior film drammatico, Miglior regista a Brady Corbert e Miglior attore protagonista drammatico ad Adrien Brody. A vincere anche Sebastian Stan, premiato come Miglior attore in un film commedia o musicale per 'A Different Man', in cui interpreta un aspirante attore affetto da neurofibromatosi.
Fernanda Torres ha vinto come Miglior attrice drammatica per 'Io sono ancora qui' di Walter Salles. L'attrice brasiliana ha avuto la meglio su Angelina Jolie candidata per 'Maria', Nicole Kidman per 'Babygirl', Tilda Swinton per 'La stanza accanto', Pamela Anderson per 'The Last Showgirl' e Kate Winslet per 'Lee'. Tra i premiati anche 'Conclave' per la Miglior sceneggiatura di Peter Straughan, Kieran Culkin come Miglior attore non protagonista per 'A Real Pain', 'Challengers' di Luca Guadagnino per la Miglior colonna sonora firmata da Trent Reznor & Atticus Ross, 'Flow' come Miglior film d'animazione' e 'Wicked' con protagoniste Ariana Grande e Cynthia Erivo come Miglior risultato al cinema e al box office.
Tra le serie tv, 'Shogun' ha dominato l'82esima edizione dei Golden Globes con quattro statuette: Miglior serie drammatica, Miglior attore protagonista a Hiroyuki Sanada, Miglior attrice protagonista a Anna Sawai e Miglior attore non protagonista a Tadanobu Asano. La Miglior serie commedia o musicale è Hacks', mentre Miglior miniserie o film tv è 'Baby Reindeer' di Richard Gadd, che ha ricevuto anche un premio per la Miglior attrice non protagonista a Jessica Gunning. Assente della serata l'attore Jeremy Allen White, che non ha potuto ritirare la statuetta come Miglior attore in una serie commedia o musicale per 'The Bear', in quanto è sul set del biopic su Bruce Springsteen. Tra i vincitori anche Jodie Foster per 'True Detective: Night Country', Colin Farrell per 'The Penguin', Jean Smart per 'Hacks' e Ali Wong come Miglior stand-up comedian.
Non solo premi ma anche momenti esilaranti, come quello che ha visto protagonista Elton John, che ha annunciato il vincitore della Miglior canzone originale. "Si è parlato molto della perdita della mia vista...sono felice di essere qui con Rihanna". Accanto a lui, però, c'era Brandi Carlile.
Demi Moore: "Mi dissero sei attrice da popcorn. Ora so che non è così"
“Trent'anni fa un produttore mi ha detto che ero un'attrice ‘da popcorn’" ha detto Demi Moore in lacrime nel ricevere il Golden Globe. "All'epoca ho pensato di non poter ambire alla vittoria di un premio, di poter fare solo film di successo e incassare un sacco di soldi senza mai essere premiata per il mio lavoro. Così mi sono rassegnata, ho pensato che la mia carriera fosse finita. Poi è arrivata tra le mie mani la sceneggiatura di ‘The Substance’, audace e fuori dagli schermi: l’universo mi stava dicendo ‘tu non hai finito’” (VIDEO).
Nel film interpreta un'attrice di Hollywood licenziata dalla trasmissione di aerobica, che conduceva con successo da anni, proprio il giorno del suo cinquantesimo compleanno perché il suo capo, interpretato da Dennis Quaid, è alla ricerca di un volto giovane. In preda alla disperazione, assume un farmaco che le promette di creare una versione di lei giovane e perfetta, interpretata da Margaret Qualley. “Grazie alla regista Coralie Fargeat di aver avuto il coraggio di offrirmi questo ruolo e a Margaret (Qualley, ndr.) per essere stata accanto a me”, conclude l’attrice. Nel frattempo le sue figlie - Rumer Willis, Scout LaRue Willis, Tallulah Belle Willis, nate dal matrimonio con l'attore Bruce Willis - hanno esultato per la vittoria di mamma Demi, come mostra un video pubblicato in condivisione sui loro profili Instagram.
Sebastian Stan: "La nostra ignoranza verso la disabilità deve finire"
"La nostra ignoranza, il nostro disagio e i nostri pregiudizi nei confronti della disabilità devono finire" dice Sebastian Stan dal palco dell'82ma edizione dei Golden Globes, che lo ha premiato con una statuetta al Miglior attore in un film commedia o musicale per 'A Different Man'. "Dobbiamo normalizzarla e incoraggiare l'accettazione. Un modo in cui possiamo farlo è continuare a sostenere storie inclusive. Questo non è stato un film facile da realizzare. E nemmeno 'The Apprentice' (in cui interpreta l'ascesa di un giovane Donald Trump, ndr. ), l'altro film a cui ho avuto la fortuna di partecipare e di cui sono orgoglioso. Sono argomenti complessi da raccontare, ma necessari e non possiamo avere paura di raccontarli o distogliere lo sguardo".