Connect with us

Published

on

Esplosioni a Damasco, "depositi di armi colpiti da raid israeliani"

Combattenti a Manbji (Afp)

Sono oltre 100 i combattenti rimasti uccisi negli ultimi due giorni di scontri nel nord della Siria tra i combattenti filoturchi e le milizie curdo-arabe. Lo ha detto all'Afp Rami Abdel Rahmane, direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui da venerdì sera i combattimenti intorno alla città di Manbji hanno fatto 101 morti, 85 tra i gruppi filoturchi e 16 tra le Forze democratiche siriane (Sdf). Che in una nota rivendicano di aver respinto "tutti gli attacchi dei mercenari della Turchia appoggiati dai droni e dall'Aeronautica turca".

I combattenti filoturchi hanno ripreso l'offensiva contro le forze curde dopo l'avvio dell'offensiva dei ribelli contro il regime di Damasco il 27 novembre scorso, conquistando finora Manbij e Tal Rifaat, nella parte settentrionale della provincia di Aleppo. Secondo il direttore della ong con sede a Londra, l'obiettivo adesso è prendere le città di Kobane e Tabaqa, proseguendo poi fino a Raqqa, per espellere le Sdf da tutto il territorio che controllano. Ankara considera le forze curde siriane un'estensione del Partito dei lavoratori curdi (Pkk) e teme la creazione di una regione indipendente tra il nord della Siria, il sudest della Turchia e il nord dell'Iraq.

Esplosioni a Damasco, "depositi di armi colpiti da raid israeliani"

Oggi almeno due forti esplosioni sono state registrate a Damasco, dove sarebbero stati colpiti depositi di munizioni appartenenti al regime di Bashar al-Assad. Lo riferiscono i media siriani. Secondo alcune fonti, le esplosioni sarebbero state causate da raid aerei condotti da Israele.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Continue Reading

Sport

Australian Open, il possibile percorso di Sinner e quando...

Published

on

Nella notte verrà definito il tabellone del torneo australiano, ma alcune coordinate sono già definite per il numero 1 al mondo

Jannik Sinner - Fotogramma/IPA

Jannik Sinner corre verso gli Australian Open, primo Slam stagionale, con la corona conquistata lo scorso anno e il trono di numero uno al mondo da difendere. Il fuoriclasse azzurro inizierà ufficialmente la sua stagione sul campo tra pochi giorni e nella notte - con il sorteggio che inizierà alle 4.30 italiane - conoscerà il suo primo avversario nel torneo e i successivi incroci.

Il possibile percorso di Sinner

In attesa del sorteggio degli Australian Open, nel tabellone di Jannik Sinner ci sono già alcune coordinate definite. Intanto, una premessa: poche ore fa sono state definite le 32 teste di serie del tabellone di singolare maschile. Significa che i primi 32 tennisti della classifica mondiale saranno protetti dal seeding e non potranno incontrarsi prima del terzo turno. Nel primo e nel secondo turno, il numero uno al mondo affronterà così giocatori non inseriti tra le 32 teste di serie, mentre dal terzo turno cambierà la musica. Lì, per Jannik potrà infatti arrivare una testa di serie tra la 25 e la 32, ovvero Alexei Popyrin, Tomas Machac, Jordan Thompson, Sebastian Baez, Felix Auger-Aliassime, Giovanni Mpetshi Perricard, Francisco Cerundolo e Flavio Cobolli. Al quarto turno, potrà invece capitare una testa di serie tra la 13 e la 16 (Holger Rune, Ugo Humbert, Jack Draper o Lorenzo Musetti), mentre ai quarti il discorso si complicherà con i big. Dalla testa di serie 5 alla 8, ecco uno tra Daniil Medvedev, Casper Ruud, Novak Djokovic e Alex de Minaur tra i possibili avversari. In semifinale potrebbe esserci invece lo scontro con Carlos Alcaraz (3) e Taylor Fritz (4), mentre l’incrocio con Alexander Zverev (2) sarà possibile solo in finale.

Continue Reading

Esteri

Venezuela, arrestato e poi rilasciato un italiano

Published

on

E' quanto si apprende da fonti della Farnesina. Alta tensione nel paese per l'insediamento di Maduro

Militari in Venezuela - (Afp)

E' stato rilasciato l'italo-venezuelano arrestato in Venezuela. Lo rendono noto fonti della Farnesina spiegando che "ieri 7 gennaio alle 14 circa (le 19 in Italia) abbiamo ricevuto la segnalazione del cittadino italo-venezuelano fermato attorno alle 11 alla frontiera colombiana-venezuelana di Cucuta".

La Farnesina, spiegano le stesse fonti, appena saputo del fermo, ha "chiesto subito l'intervento del viceconsole onorario di Tachira e contattato il commissario della polizia diplomatica a Maracaibo. L'italo-venezuelano è stato rilasciato alle 16 ora locale, dopo circa cinque ore e mezzo di fermo. La famiglia è informata. Non sono noti altri casi di connazionali fermati dalle autorità venezuelane", si aggiunge.

Maduro ordina rete militare per reprimere proteste

La situazione nel paese resta tesa. Nicolás Maduro ha annunciato l’attivazione dei cosiddetti “organismi di gestione integrale” (Odis), una struttura che centralizza il potere politico, le Forze Armate, la Milizia Nazionale Bolivariana, le forze di polizia e i gruppi comunitari, con la motivazione di “difendere la pace” nei giorni che precedono il 10 gennaio, data in cui intende prestare giuramento e insediarsi per il suo terzo mandato da presidente del Venezuela.

In un evento tenutosi al Palazzo Miraflores, Maduro, indossando un'uniforme militare, ha annunciato la creazione di queste strutture tramite decreto. Si è inoltre autoproclamato comandante supremo di questa fusione politico-militare. Definendola un’iniziativa di difesa globale, Maduro ha descritto l’Odis come un “organismo superiore” che opererà a tutti i livelli dell’amministrazione pubblica e comunitaria. “L’attivazione dell’Odis garantirà la vittoria esemplare della pace ”, ha assicurato Maduro.

Gonzalez denuncia: "Mio genero rapito da uomini incappucciati

Il leader dell'opposizione venezuelana in esilio Edmundo Gonzalez Urrutia, riconosciuto come il presidente eletto da molti Paesi, a quattro giorni dall'insediamento per un terzo mandato di Nicolas Maduro, ha condannato il rapimento del suo genero da parte di “uomini incappucciati”. “Mio genero Rafael Tudares è stato rapito - ha scritto Gonzalez Urrutia su X - Rafael stava andando alla scuola dei miei nipoti per accompagnarli all'inizio delle lezioni, è stato intercettato da uomini incappucciati, vestiti di nero, che lo hanno fatto salire su un furgone color oro e lo hanno portato via”.

Continue Reading

Esteri

Israele-Hamas, ostaggi in cambio tregua 8 settimane: nuova...

Published

on

Nuove proteste dei parenti. Gaza: "Uccisi a Khan Yunis 17 palestinesi, quasi tutti donne e bambini"

Ritratti degli ostaggi tenuti prigionieri a Gaza da Hamas sono raffigurati sugli spalti durante una partita di calcio amichevole tra ex giocatori della nazionale di calcio israeliana e famiglie e amici degli ostaggi - (Afp)

 Hamas fornirà a Israele un elenco degli ostaggi e la loro ubicazione, compresa quella degli ostaggi uccisi, in cambio di un cessate il fuoco della durata massima di otto settimane. Lo riferisce il quotidiano libanese Al Akhbar, citando fonti egiziane, secondo cui, il potenziale accordo formalizzato a Doha consentirebbe di aumentare la quantità di aiuti umanitari destinati alla Striscia e di riabilitare i suoi sistemi sanitari.

Israele dal canto suo nei giorni scorsi aveva dichiarato di rimanere cauto sulla lista dei 34 ostaggi che Hamas ha dichiarato di essere pronto a rilasciare nella prima fase di un potenziale accordo di scambio, sottolineando che non sono state fornite informazioni sullo stato di salute.

“Israele non ha ancora ricevuto alcuna conferma o commento da parte di Hamas sullo status degli ostaggi che compaiono nella lista”, si legge in un comunicato dell'ufficio del premier Benjamin Netanyahu.

Nuove proteste dei familiari degli ostaggi

Intanto nuove proteste sotto la sede del Likud a Tel Aviv dei parenti degli ostaggi, tenuti prigionieri ormai da oltre un anno nella Striscia di Gaza. A riferirne è il Times of Israel. I familiari chiedono un accordo che porti alla liberazione immediata dei loro cari. "Ponete fine alla guerra. Subito l'accordo per gli ostaggi", è lo slogan del corteo.

Un gruppo di 112 familiari ha presentato intanto una petizione all'Alta Corte di Israele, accusando il governo di aver abbandonato i propri cari, violando due leggi costituzionali. Secondo la petizione, "il governo ha abbandonato gli ostaggi per 459 giorni, violando i loro diritti costituzionali alla vita, all'integrità fisica e alla dignità umana".

I ricorrenti chiedono un'ordinanza provvisoria e condizionale che obblighi lo Stato a giustificare "il perché del suo rifiuto di accettare un accordo per il rilascio degli ostaggi trattenuti a Gaza da Hamas, violando i loro diritti costituzionali, e perché il governo non dovrebbe essere costretto a garantire il loro rilascio, anche accettando di porre fine alla guerra e di ritirarsi da Gaza in cambio della loro libertà".

capo Idf, 'non ci fermiamo, Hamas capirà che deve rilasciare tutti gli ostaggi'

"Non ci fermeremo, porteremo (Hamas) al punto in cui capirà che deve (rilasciare) tutti gli ostaggi" trattenuti da oltre un anno nella Striscia di Gaza, "altrimenti il lavoro molto professionale che state facendo continuerà, e continuerà ancora". Si è espresso così il capo di Stato Maggiore delle forze israeliane (Idf), Herzi Halevi, in dichiarazioni riportate dal Times of Israel che riferisce di un discorso ai militari a Jabalya, a nord di Gaza.

Gaza: "Uccisi a Khan Yunis 17 palestinesi, quasi tutti donne e bambini"

Nell'attacco di ieri a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, sono rimasti uccisi 17 palestinesi, quasi tutti donne e bambini, sostiene il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, mentre l'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito nella zona "alcuni terroristi che hanno preso parte al massacro del 7 ottobre 2023".

Ahmed al-Farra, direttore del reparto pediatrico del Nasser Hospital di Khan Younis, ha detto che cinque bambini sono stati uccisi nell'attacco aereo mentre si riparavano insieme nella stessa tenda. I loro corpi erano tra gli otto bambini e le cinque donne portati all'ospedale. Due corpi rimangono non identificabili, ha aggiunto.

Secondo l'Idf, "prima dell'attacco sono state adottate numerose misure per ridurre il rischio di danni ai civili, tra cui l'uso di munizioni guidate di precisione, sorveglianza aerea e ulteriori informazioni di intelligence".

Continue Reading

Ultime notizie

Immediapress11 minuti ago

Marian Ricci (Artiexpress): “Per il noleggio di prodotti e...

Avere un unico interlocutore per il noleggio significa per un’azienda o un professionista avere “tutto intorno a sé”. I punti...

Sport23 minuti ago

Australian Open, il possibile percorso di Sinner e quando...

Nella notte verrà definito il tabellone del torneo australiano, ma alcune coordinate sono già definite per il numero 1 al...

Esteri28 minuti ago

Venezuela, arrestato e poi rilasciato un italiano

E' quanto si apprende da fonti della Farnesina. Alta tensione nel paese per l'insediamento di Maduro E' stato rilasciato l'italo-venezuelano...

Esteri29 minuti ago

Israele-Hamas, ostaggi in cambio tregua 8 settimane: nuova...

Nuove proteste dei parenti. Gaza: "Uccisi a Khan Yunis 17 palestinesi, quasi tutti donne e bambini"  Hamas fornirà a Israele...

Sport41 minuti ago

Il diario della Parigi-Dakar: Giraldi racconta il...

La corsa dal punto di vista degli ultimi: "È dura ma l’organizzazione è molto efficiente per cui è un avventura...

Cronaca1 ora ago

In arrivo il freddo estremo sull’Italia, le regioni...

Per ora clima più autunnale che invernale In questi giorni sembra più autunno che inverno, con temperature che hanno toccato...

Economia1 ora ago

Bonus sociale bollette 2025, limiti Isee e requisiti: come...

Tutto quello che c'è da sapere Il bonus sociale elettrico, gas e idrico sono una misura (presente anche nel 2025)...

Cronaca2 ore ago

Primo prelievo multiorgano all’ospedale di Patti

Primo prelievo multiorgano all'ospedale 'Barone Romeo' di Patti (Messina). La donatrice è stata una paziente deceduta per una grave emorragia...

Esteri2 ore ago

Inferno a Los Angeles per vasto incendio, 30mila persone...

Venti violenti alimentano le fiamme, devastati già quasi 1.200 ettari Un vasto incendio ha costretto migliaia di persone a evacuare...

GR Audio (Giornali Radio)3 ore ago

GrAudio Flash delle 06:50 dell’ 8 gennaio

Politica3 ore ago

Da Space X ai Servizi segreti, nodo sicurezza sul tavolo di...

Domani il primo Consiglio dei ministri del 2025, tanti i dossier per la premier e il governo Prima la lunga...

GR Audio (Giornali Radio)4 ore ago

GrAudio edizione delle 06:30 dell’ 8 gennaio

Politica10 ore ago

Servizi segreti, Meloni lavora al post-Belloni: rischio...

Da Valensise a Guidi, quali sono i nomi in pole L'imminente addio di Elisabetta Belloni apre la 'caccia' al successore...

Esteri10 ore ago

Musk contro i leader europei, indizi sull’agenda...

Le critiche del patron di Tesla, la vicinanza a Meloni e Orban e l'idea di esportare il modello populista Usa...

Esteri10 ore ago

Ucraina, cala fiducia in Zelensky mentre si avvicina...

Si intensificano gli scontri nella regione di Kursk, ma Mosca non sembra dare molta importanza alle manovre ucraine oltre confine...

Politica10 ore ago

Space X e Musk, oggi question time: pressing opposizioni su...

Tutte le forze della minoranza insistono perché la premier riferisca in Parlamento sul possibile accordo con il patron di Tesla...

Esteri11 ore ago

Zuckerberg cambia Facebook per Trump: “Via il fact...

Facebook e Instagram 'copieranno' X di Elon Musk: "C'è stata troppa censura" Mark Zuckerberg 'abbraccia' Donald Trump. Facebook e Instagram...

Esteri12 ore ago

Trump e il Canada nel mirino: “Userò forza...

"Abbiamo un deficit commerciale di 200 miliardi, sosteniamo un altro Paese: perché?" La Groenlandia? "Ci serve per questioni di sicurezza...

Esteri12 ore ago

Bild elogia la politica di Meloni sui migranti:...

Il quotidiano tedesco: "Ha fatto meglio di Scholz dando priorità assoluta a gestione flussi" La premier Giorgia ''Meloni ha dimostrato...

Cronaca12 ore ago

‘Non riesci a gestire il tuo albero di Natale? Ce ne...

Il sindaco Paolorossi, "Su ogni pianta, scriveremo il nome di chi l'ha donata, in modo da portare avanti il progetto...