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Joao Fonseca, il ‘piccolo Sinner’ che sta incantando Melbourne. E ora sfida Sonego
Il tennista brasiliano, 18 anni, ha battuto Rublev nel primo turno degli Australian Open
Joao Fonseca continua a stupire. Il tennista brasiliano, 18 anni, è diventato il primo tennista nato nel 2006 a vincere una partita dello Slam. Fonseca, numero 112 del mondo, ha infatti battuto, al primo turno degli Australian Open, Andrey Rublev, numero nove del ranking Atp, con il punteggio di 7-6 (1), 6-3, 7-6 (5). Un risultato straordinario per Joao, che conferma una crescita iniziata la scorsa stagione, dove si era fatto notare nell'ultima edizione della Coppa Davis, e continuata alle Next Gen Atp Finals, vinte da imbattuto.
In Arabia Saudita Fonseca ha raggiunto Jannik Sinner e Carlos Alcaraz nello speciale club dei tennisti capaci di trionfare alle Next Gen prima dei 19 anni. Nel torneo riservato ai migliori emergenti del circuito, Fonseca ha battuto in finale l'americano Learner Tien, arrivando così a Melbourne con i crismi del predestinato e lo status di potenziale outsider. La partita con Rublev ha confermato Fonseca come una delle mine vaganti del torneo, con la conferma che è attesa già nel prossimo turno, quando sfiderà l'azzurro Lorenzo Sonego.
Le sue parole e il paragone con Sinner
Fonseca ha mostrato umiltà e maturità anche fuori dal terreno di gioco, come confermano le sue parole a caldo dopo la sfida con Rublev: "Non è male battere il numero 9 del mondo", ha detto con un sorriso, "mi sto godendo questo momento. Come dice Federer, il talento da solo non basta. Mi impegno molto per arrivare dove voglio ogni giorno, il mio team lo sa. Mi piace vedere che tanti brasiliani sono venuti a tifare per me, è un pubblico magnifico".
Sono già in molti a paragonare Joao Fonseca a Jannik Sinner. La sua crescita verticale ricorda l'exploit dell'azzurro, che ha appena vissuto un 2024 da favola e arriva alla nuova stagione da numero uno del mondo. Anche il modo di giocare, aggressivo fin dal servizio, ricorda Sinner, come confermato proprio da Fonseca: "Se dovessi identificarmi in qualcuno direi Sinner perché mi piace giocare aggressivo", aveva detto il giovane brasiliano in un'intervista a Marca, "al momento il mio rovescio è migliore del dritto, che in ogni caso rimane la mia arma principale. Riesco a essere subito incisivo grazie al servizio e ho gambe molto magre. Penso sia anche per questo che in Brasile mi chiamano 'piccolo Sinner'".
Joao Fonseca, chi è e come gioca
Joao Fonseca ha compiuto 18 anni lo scorso 21 agosto, festeggiando il compleanno cinque giorni dopo Sinner, e proprio come Jannik ha vissuto un 2024 da sogno, iniziato da numero 727 del mondo e concluso al 112esimo posto nel ranking. Fonseca ha iniziato la stagione facendosi notare nel torneo di casa a Rio de Janeiro, raggiungendo per la prima volta i quarti di finale in un torneo Atp e ha continuato conquistando il suo primo titolo Challenger a Lexington. In totale, nel circuito Atp, Fonseca ha giocato 14 partite, vincendone la metà e chiudendo l'anno con il trionfo alle Next Gen.
Lo stile di gioco di Fonseca è migliorato molto nel corso dell'anno. Joao tende a prendere in mano lo scambio fin da subito specialmente nei propri turni di battuta, con il servizio che viaggia già a una media di 225 chilometri orari, cercando di chiudere il punto il più rapidamente possibile. Proprio come Sinner, sfrutta molto i colpi da fondo campo, riuscendo a essere incisivo sia di dritto che di rovescio. Si tratta di un giocatore completo, che sta imparando a variare il proprio gioco per non dare punti di riferimento e sorprendere l'avversario.
Sport
Borghi, ‘autogol’ social: tweet su Conte, ma è...
Il deputato della Lega voleva lanciare una frecciata al leader del Movimento 5 Stelle, ma ha pubblicato Antonio
Equivoco social per Claudio Borghi. Il senatore della Lega ha pubblicato un post su X facendo riferimento al Movimento 5 Stelle e al suo leader, ma ha sbagliato... Conte. Borghi ha infatti condiviso la notizia del discorso, al megafono, tenuto dal tecnico del Napoli Antonio Conte ai tifosi azzurri accorsi in massa ieri all'aeroporto di Capodichino per celebrare il successo contro l'Atalanta. Il senatore, però, ha pensato che l'articolo facesse riferimento a Giuseppe Conte, leader del M5S ed ex presidente del Consiglio.
Io quando penso che la volta che c'era l'occasione d'oro di fare un governo rivoluzionario i 5 stelle come premier ci portarono costui...
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) January 19, 2025
(Aggiunta, MAGARI ci avessero portato questo Conte qui, purtroppo ci portarono giuseppi ) scusate, dalla foto pensavo fosse giuseppi pic.twitter.com/tg729BhG2J
"Io quando penso che la volta che c'era l'occasione d'oro di fare un governo rivoluzionario i 5 Stelle come Premier ci portarono costui", ha scritto il senatore, per poi correggersi, qualche minuto dopo: "Aggiunta, magari ci avessero portato questo Conte qui, purtroppo ci portarono giuseppi". E ammettere l'errore: " Scusate, dalla foto pensavo fosse Giuseppi".
Diversi utenti fanno notare l'errore, anche dopo la correzione avvenuta. "Uno che si metteva con il banchetto del pesce fuori da Palazzo Chigi sarebbe capace di tutto. Ho pensato che fosse lui, sai che crimine... Se un po' più di gente si facesse una risata qualche volta il mondo sarebbe migliore", dice Borghi.
Sport
Verona-Lazio 0-3, biancocelesti tornano al quarto posto
Reti di Gigot, Dia e Zaccagni
La Lazio vince 3-0 sul campo del Verona oggi, 19 gennaio 2025, e si riprende il quarto posto in classifica dopo la 21esima giornata. I biancocelesti salgono a 39 punti e scavalcano la Juve, quinta a quota 37. Nel mirino dei capitolini c'è il terzo posto che l'Atalanta occupa a 43 punti. Il Verona, invece, rimane a 19 punti ed è terz'ultimo, in piena zona retrocessione.
La gara si mette in discesa per la Lazio dopo nemmeno 120 secondi. Corner, colpo di testa vincente di Gigot e 0-1 al 2'. Il Verona potrebbe rispondere subito ma Tengstedt, al 4', perde secondi preziosi davanti alla porta capitolina e consente a Provedel di chiudere. Gli scaligeri spingono ma concedono spazi agli ospiti, che al 21' concedono il bis. Contropiede innescato da Guendouzi, imbucata per Dia che batte Montipò: 0-2.
Il match si infiamma nel finale di primo tempo, con occasioni a raffica. La Lazio non sfrutta la chance per il tris, il Verona fallisce le opportunità per riaprire il match: prima Duda sfiora il palo dal limite al 40', poi Serdar non inquadra la porta al 43' con un colpo di testa ravvicinato. Il sipario sulla sfida cala al 58'. La difesa del Verona va nuovamente in tilt, Dia può offrire a Zaccagni il pallone per lo 0-3.
Sport
Inter-Empoli 3-1, tris nerazzurro e Inzaghi insegue il...
I campioni d'Italia restano nella scia dei partenopei, primi con 3 punti di vantaggio
L'Inter batte l'Empoli 3-1 oggi 19 gennaio, dopo la 21esima giornata la squadra di Inzaghi rimane nella scia del Napoli capolista. I nerazzurri salgono a 47 punti e, con una partita da recuperare, sono a 3 lunghezze dal Napoli, primo a quota 50. L'Empoli, fermo a 20 punti, è a +1 rispetto alla zona retrocessione della partita.
L'Inter sblocca il risultato al 55' con Lautaro, che va a segno con una conclusione dalla distanza. Il centravanti argentino impiega quasi un'ora per vincere il duello con il portiere toscano Vasquez. Lautaro si presenta al 14' con una rovesciata che viene neutralizzata dall'estremo difensore. Al 26' il centravanti si presenta davanti alla porta e spreca colpendo il palo. Al 30', nuova opportunità ma la conclusione è imprecisa. In avvio di ripresa Lautaro aggiusta la mira, fa centro e stappa la partita. L'Empoli accusa il colpo e non riesce a reagire. L'Inter controlla senza patemi e all'80' prova a chiudere i conti. Corner, Dumfries azzecca il colpo di testa vincente e firma il 2-0.
L'Empoli si sveglia in tempo per regalare un po' di pepe al finale. Esposito all'83' accorcia le distanze con la prima avventura offensiva dei toscani nel secondo tempo. Eccellente suggerimento di Henderson, l'attaccante ringrazia: 2-1. L'Inter non trema, torna a spingere all'89' ristabilisce le distanze. Thuram fa centro, 3-1 e game over.