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Meghan Markle e il principe Harry contro Zuckerberg: “Revochi modifiche a fact-checking”
I duchi di Sussex: 'Esortiamo a riconsiderare e ripristinare le policy per proteggere tutti gli utenti'
Meghan Markle e il principe Harry hanno esortato Mark Zuckerberg a revocare le modifiche apportate alle politiche di fact-checking di Meta, a causa delle quali Facebook e Instagram sostituiranno il programma di verifica dei contenuti in favore di un sistema di note della comunità simile a quello della piattaforma di social media X di Elon Musk. I duchi di Sussex hanno rilasciato una dichiarazione ufficiale sulla questione, affermando che dovrebbe "preoccuparci profondamente tutti".
Le dichiarazioni
"Non importa se le tue opinioni sono di sinistra, di destra o a metà strada: le ultime notizie da Meta sui cambiamenti alle loro politiche minano direttamente la libertà di parola", ha dichiarato la coppia in una nota pubblicata sul loro sito web ufficiale. "Contrariamente a quanto afferma l'azienda, consentire ulteriori abusi e normalizzare l'incitamento all'odio serve a mettere a tacere i discorsi e le espressioni, non a favorirli".
"Le recenti decisioni di Meta - hanno spiegato i Sussex - vanno direttamente contro la sua dichiarata missione di "costruire connessioni umane" e invece danno priorità a coloro che usano le piattaforme per diffondere odio, bugie e divisione a spese di tutti gli altri". La coppia ha affermato di essere "allarmata dai piani di abbandonare gli impegni per la diversità e l'equità", e ha anche avvertito che i cambiamenti alle sue "politiche sui contenuti d'odio" "promuoveranno un ambiente in cui gli abusi e l'incitamento all'odio metteranno a tacere e minacceranno le voci di intere comunità che compongono una democrazia sana".
"Esortiamo Meta a riconsiderare e ripristinare le policy per proteggere tutti gli utenti - hanno concluso Harry e Meghan - Invitiamo inoltre i leader di tutti i settori a rispettare i loro impegni per l'integrità e la sicurezza pubblica negli spazi online e applaudiamo i leader che si rifiutano di inchinarsi al bullismo".
Ultima ora
Cesena, deviava rotte alle navi e cambiava voti in pagella,...
Scovato dalla polizia postale dopo la segnalazione di ingressi anomali nei software legati alla navigazione
Dalla sua cameretta di Cesena, operando sul pc, con un semplice click entrava nel sito del Ministero dell'Istruzione e cambiava i voti in pagella, da 5 a 6. Inoltre si divertiva a spostare le rotte delle petroliere in transito nel Mediterraneo. Protagonista un ragazzo di 15 anni, studente di un istituto tecnico, scoperto dalla Polizia postale che ha indagato sul caso sotto il coordinamento della Procura distrettuale di Bologna competente per i reati informatici. A riportare la vicenda il 'Corriere Romagna'. Il fascicolo sul giovane hacker era stato aperto mesi fa in Procura a Forlì, poi passato per competenza alla Polizia postale.
L’allarme era scattato da una denuncia che riferiva di non meglio identificati ingressi nei software legati alla navigazione, "accessi nel corso dei quali una persona che operava da Cesena si dilettava in una sorta di gioco elettronico, virtuale sullo schermo ma terribilmente concreto nella realtà". Il 15enne, con una grande passione per la tecnologia, tanto da arrivare a capire come si potessero violare siti e server, riusciva infatti a deviare le rotte delle navi mercantili in transito per il Mediterraneo. L'indagine ha fatto poi emergere anche gli accessi al sito del Ministero dell'Istruzione e del merito.
Ultima ora
Fuga di gas dalla stufa, morto un uomo in provincia di...
La tragedia a Diano Marina. Intossicati anche la moglie della vittima e un soccorritore del 118
Un uomo è morto la scorsa notte in un appartamento di via della Meloria, a Diano Marina, in provincia di Imperia, per intossicazione da monossido di carbonio causata da una stufa catalitica. Intossicati anche la moglie dell'uomo e un soccorritore del 118. Sul posto anche i vigili del fuoco e i carabinieri che indagano su quanto accaduto.
Esteri
Romi, Emily e Doron: chi sono le tre ragazze liberate da...
La prima rapita al rave di Nova mentre le altre due furono prelevate dal kibbutz Kfar
Tre ragazze israeliane sono tornate libere oggi, 19 gennaio 2025. Dopo 470 giorni nelle mani di Hamas, sono state rilasciate Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher. Le prime tre israeliane dei 33 ostaggi che rapiti il 7 ottobre 2023 sono state riconsegnate a Israele in base all'accordo sulla tregua siglato venerdì scorso a Doha.
Romi Gonen, 24 anni, era una delle ragazze rapite al rave Nova. Presa in ostaggio mentre cercava di scappare in auto con amici, proprio mentre era al telefono con la madre Meirav. "Mi hanno colpito mamma, sto perdendo sangue. Tutti in macchina stanno perdendo sangue", erano state le ultime parole alla madre quel giorno. Poco dopo, le forze israeliane hanno trovato l'auto vuota. E il telefono di Romi è stato tracciato a Gaza. Un ostaggio rilasciato lo scorso novembre aveva rivelato alla famiglia che Romi era viva, ma non in buone condizioni di salute.
Emily Damari 28 anni, con doppia cittadinanza israeliana e britannica era stata prelevata da casa nel kibbutz Kfar Aza, al confine col nord della Striscia di Gaza e di lei non si erano più avute notizie. Un amico sopravvissuto alla strage avvenuta nel kibbuz aveva riferito di aver visto la macchina di Damari guidata da un terrorista fermarsi davanti a casa sua dirigersi verso Gaza.
Nello stesso kibbutz era stata rapita anche l'infermiera veterinaria Doron Steinbrecher, 31 anni che aveva lanciato l'allarme con un messaggio vocale mandato in chat agli amici poco prima di finire nelle mani degli uomini di Hamas: "Sono arrivati. Mi prendono". Damari si trovava nel suo appartamento quando sono arrivati i miliziani di Hamas che le hanno sparato a una mano e hanno ucciso il suo cane, Chooka. E' stata anche ferita alla gamba da una scheggia di proiettile. E' stata caricata sulla sua auto e portata a Gaza, come ha testimoniato la madre.