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Italia Polo Challenge 2025, lo spettacolo sulla neve di Courmayeur inizia con la sfilata di cavalli e cavalieri
Il sindaco Rota: “La prima volta di un grande torneo di Polo a Courmayeur conferma la vocazione sportiva del nostro territorio”
C'è una storia appassionante che inizia qualche centinaio di milioni di anni fa e finisce per accarezzare il cielo sopra Courmayeur. È la storia del Monte Bianco. E c’è una storia che è appena iniziata -una storia di sport, uomini e cavalli- che già sembra un tutt'uno con questa magnifica terra. È la storia di Italia Polo Challenge, circuito di Arena Polo promosso e organizzato da The Chukker Company in collaborazione con la Fise, la Federazione Italiana Sport Equestri. Basta un'occhiata all'arena di gioco allestita al campo sportivo di Entrèves per accarezzare l’idea che il Polo sia sempre stato qui, a Courmayeur, in questo magnifico affresco nel quale il Monte Bianco si mostra come sentinella dell'eternità. Sarà per questo che la prima sfilata dei Cavalieri del Polo -15 giocatori provenienti dai ‘due mondi’, Europa e Sud America: Italia, Francia, Argentina, Messico, Perù, Svizzera che formano le cinque squadre pronte a sfidarsi in partite tre contro tre- è sembrato un rito scavato nella tradizione di Courmayeur.
I cavalieri in perfetta tenuta da gioco e quei colori delle maglie ora accesi, ora tenui, che strizzano l’occhio alla tradizione medievale. La bellezza scultorea dei loro cavalli che dà l’idea di un rapporto quasi magico tra uomo e animale, pronti a diventare un tutt’uno quando ci sarà da sfidarsi sull’arena innevata. A seguire la sfilata, due ali di folla che confermano come lo sport sia nelle note di Courmayeur e quanto lo spettacolo di questa parata sia in perfetta sintonia con la vocazione turistica del territorio. La sfilata degli uomini e dei cavalli è anche il riflesso scintillante negli occhi dei più piccoli, che col pieno di entusiasmo tormentano di domande i loro genitori: “Andiamo a vederli?”, “Mamma mi ci porti?”, “Da grande anche io giocherò a Polo...”.
Cavalli e cavalieri hanno sfilato da piazza Brocherel al Jardin de l’Ange, prima di un momento istituzionale in cui il sindaco di Courmayeur Roberto Rota ha certificato il feeling appena nato ma destinato a durare nel tempo, tra il Polo e la splendida realtà alle pendici del Monte Bianco: “È la prima volta che Courmayeur ospita una tappa di Italia Polo Challenge e per noi è una grande sfida, oltre che un grande onore. Portare uno sport come il Polo ai piedi del Monte Bianco conferma la vocazione di Courmayeur a ospitare grandi eventi sportivi, ma anche a far conoscere discipline diverse da quelle note nell’arco alpino, anche se altrettanto affascinanti e coinvolgenti. Questo evento inoltre -prosegue il sindaco di Courmayeur- ci affianca a Porto Cervo, un’altra prestigiosa località del circuito ‘Territori di Altagamma’ che, in estate, ospita una tappa di Italia Polo Challenge, un motivo in più per investire su questo appuntamento che richiama cavalieri e supporter da tutto il mondo, basti pensare alla provenienza internazionale dei giocatori che prenderanno parte al torneo, dettaglio che permetterà a Courmayeur di farsi conoscere oltre i confini europei”.
Prima e dopo le parole del sindaco, presentato dall'attore Roberto Ciufoli, hanno sfilato sul palco della presentazione dell’evento gli organizzatori di The Chukker Company Adriano Motta e Patricio Rattagan, argentino che vive in Italia e giocatore di Polo in campo qui a Courmayeur. Motta ha consegnato al sindaco Rota una tela a tema equestre realizzata da LEON, al secolo Leonardo Scotti, un “Pop Art Artist” che ha saputo costruire un linguaggio visivo che fa da trait d'union tra passato e presente in una sintesi sorprendente. Con loro, ecco Alessandro Giachetti del Dipartimento Polo della FISE, che ha portato il saluto della Federazione. Durante l’evento sono state presentate le cinque squadre – Courmayeur, US Polo Assn., Union, Apose, Marinella – e il torneo che va in scena da mercoledì 15 gennaio a sabato 18, quando si disputeranno le finali.
Italia Polo Challenge è ancora una volta un evento glamour, ma nel segno della sostenibilità e dell'appartenenza a un territorio, la Valle d’Aosta, dove il Polo si incastra in un contesto naturistico meraviglioso e famoso nel mondo. Courmayeur, meta ambitissima per turisti provenienti da tutto il mondo, si appresta a vivere una meravigliosa avventura sportiva da domani alle 18.30, quando scenderanno in campo cavalli e cavalieri per il primo match di Italia Polo Challenge. Con l’inizio delle partite, domani verrà inaugurata anche l’Hospitality a bordo campo – previsto l’arrivo di alcuni conosciutissimi Vip – nella quale vivere la propria food experience. L’ingresso per assistere alle partite sarà completamente gratuito per gli spettatori – con accesso alle tribune libero – che avranno l’opportunità di vivere da vicino ogni momento di questo spettacolo unico, trascorrendo una serata all’insegna di una disciplina che si sta guadagnando sempre più spazio tra gli sport equestri.
Sport
Europa League, Az-Roma 1-0 e Lazio-Real Sociedad 3-1
Biancocelesti agli ottavi, sfuma qualificazione diretta agli ottavi per i giallorossi
Pesante ko per la Roma ad Alkmaar contro l'Az. I giallorossi perdono 1-0 con un gol di Parrott al 35' della ripresa e dicono addio alle speranze di qualificazione diretta agli ottavi di finale di Europa League. Per i capitolini sarà decisiva la sfida tra sette giorni all'Olimpico con l'Eintracht Francoforte per centrare la qualificazione ai playoff del mese prossimo. In classifica gli olandesi salgono a quota 11, scavalcando i capitolini fermi a 9.
Lazio ok
La Lazio sconfigge 3-1 la Real Sociedad. Vantaggio dei padroni di casa con Gila al 5', alla mezz'ora spagnoli in dieci per l'espulsione per doppia ammonizione di Munoz e i capitolini vanno ancora a segno con Zaccagni al 32' e Castellanos al 34'. Al 37' della ripresa gol della bandiera per gli ospiti con Barrenetxea. I biancocelesti allungano in vetta alla classifica con 19 punti e sono certi del passaggio diretto agli ottavi di finale con una giornata d'anticipo, mentre i baschi restano fermi a quota 10 e dovranno conquistarsi l'accesso al playoff all'ultima giornata, dove affronteranno in casa il Paok Salonicco.
Sport
Djokovic si ritira in semifinale, Zverev in finale...
Il serbo lascia il campo dopo aver perso il primo set
Il serbo Novak Djokovic si ritira dalla semifinale degli Australian Open oggi 24 gennaio 2025. Il tedesco Alex Zverev vola in finale. Djokovic abbandona dopo aver perso il primo set al tie-break. Zverev si aggiudica il parziale per 7-6 (7-5) dopo 1h21' di battaglia. Il 37enne serbo, sceso in campo con la coscia sinistra fasciata, getta la spugna alla fine del primo interminabile parziale.
Zverev, numero 2 del ranking, giocherà per la terza volta in finale in un torneo dello Slam. Il tedesco, alla prima finale agli Australian Open, in carriera non ha mai vinto un major: ha perso nell'atto conclusivo degli US Open e del Roland Garros.
Cosa ha detto Djokovic
"Ho fatto il massimo per gestire l'infortunio muscolare, è una lesione. Dopo il match con Alcaraz non ho toccato la palla fino ad un'ora prima della sfida con Zverev. La fisioterapia e la fasciatura mi hanno aiutato, ma alla fine del primo set ho sentito troppo dolore... Ci ho provato... L'obiettivo ora è recuperare, tra poche settimane dovrei giocare a Doha ma vediamo come vanno le terapie: in passato ho recuperato in fretta. Negli ultimi anni mi sono infortunato con una certa frequenza, non so quale sia il motivo. Io voglio andare avanti a vincere altri Slam", dice Djokovic alla fine del match in conferenza.
"Se avessi vinto il primo set magari avrei provato a continuare, ma anche se avessi vinto il set sarebbe stata durissima rimanere in campo per altre 2 o 3 ore e reggere negli scambi durissimi", aggiunge. Due anni fa, Djokovic ha avuto un problema simile ma è riuscito a vincere il torneo: "Due anni fa ho gestito meglio la situazione, in campo non avevo troppo fastidio. Stavolta è andata diversamente", aggiunge. "Gli infortuni fanno parte del gioco, non c'è la possibilità di mandare in campo qualcun altro con una sostituzione".
L'Australian Open potrebbe segnare la fine della collaborazione con Andy Murray come coach: "Parlerò con Andy, il mio feedback è positivo ovviamente. Valuteremo i prossimi passi, ora siamo entrambi delusi ed è difficile parlare di programmi. Penso di aver giocato un ottimo match contro Alcaraz, avrei avuto l'opportunità di lottare se fossi stato bene: stavo colpendo molto bene la palla, la semifinale è un ottimo risultato ma non mi soddisfa, visti i miei standard", afferma.
E' l'ultimo Australian Open? "Non so, c'è la possibilità. Voglio andare avanti, qui ho avuto i più grandi successi della mia carriera. Se sto bene e sono motivato non vedo un motivo per non venire qui. Ma c'è sempre la possibilità, certo... Questo è il torneo dello Slam in cui ho reso al massimo, sarà sempre nei miei ricordi e nel mio cuore".
Il match
Djokovic, alle prese con un problema muscolare accusato durante il match contro Carlos Alcaraz, tiene il campo in maniera eccellente nel primo set. Il serbo annulla 4 palle break nel terzo game, nonostante la prima palla di servizio non lo assista. Nel game successivo è il 37enne serbo ad avere 3 breakpoint: Zverev - che piazza 8 ace nel set - li cancella uno dopo l'altro. Il match fila via senza scossoni fino al nono game.
Nole concede una palla break che può spaccare l'equilibrio ma si aggiudica un lunghissimo scambio di 20 colpi. L'epilogo del set è rinviato al tie-break e il servizio continua a dominare la scena. L'unico mini-break è quello che consegna il set a Zverev. Djokovic a rete sbaglia una comoda volee di rovescio e si arrende. Dopo 80 minuti di battaglia, non è in grado di continuare: addio al sogno di vincere il 25esimo Slam della carriera e di conquistare l'11esimo trionfo a Melbourne.
L'omaggio di Zverev
Dagli spalti piove qualche 'buuu' all'annuncio del giudice di sedia: game over. "Per favore, non fischiate un giocatore che esce dal campo per infortunio. Novak ha dato tutto a questo sport in 20 anni. Ha vinto questo torneo una volta con una lesione agli addominali, una volta con un infortunio alla coscia", dice Zverev nell'intervista post partita.
"Il primo set è stato di alto livello, ci sono stati scambi durissimi. Sono felice ovviamente di giocare la prima finale della mia carriera qui agli Australian Open, ma non c'è nessun giocatore che io rispetti come Novak. E' uno dei miei migliori amici nel circuiti, quando ho avuto problemi mi è sempre stato vicino e mi ha sempre aiutato tantissimo", aggiunge.
L'azzurro Jannik Sinner, numero 1 del mondo, sarà impegnato nella seconda semifinale contro lo statunitense Ben Shelton.
Sport
Djokovic e il ritiro da Australian Open: “Voglio...
"Voglio tornare a giocare qui, ma è possibile che questo sia stato l'ultimo match"
Novak Djokovic ha giocato l'ultima partita della carriera agli Australian Open? "E' possibile". Il 37enne serbo oggi è stato costretto al ritiro nella semifinale contro Alex Zverev. Nel 2026, dice l'ex numero 1 del mondo, la presenza a Melbourne non è certa. Così come, in fondo, non è certa la prosecuzione della carriera. "Non so, è possibile. Voglio andare avanti, qui ho avuto i più grandi successi della mia carriera. Se sto bene e sono motivato non vedo un motivo per non venire qui. Ma c'è sempre la possibilità, certo... Questo è il torneo dello Slam in cui ho reso al massimo, sarà sempre nei miei ricordi e nel mio cuore", dice Djokovic.
Gli infortuni, per il fenomeno di Belgrado, si accumulano. Lo scorso anno fu costretto a ritirarsi dal Roland Garros per una lesione al menisco. "Negli ultimi anni mi sono infortunato con una certa frequenza, non so quale sia il motivo. Io voglio andare avanti a vincere altri Slam. Qui ho fatto il massimo per gestire l'infortunio muscolare, è una lesione. Dopo il match con Alcaraz non ho toccato la palla fino ad un'ora prima della sfida con Zverev. La fisioterapia e la fasciatura mi hanno aiutato, ma alla fine del primo set ho sentito troppo dolore... Ci ho provato... L'obiettivo ora è recuperare, tra poche settimane dovrei giocare a Doha ma vediamo come vanno le terapie: in passato ho recuperato in fretta", dice ancora.
Oggi, il fisico ha ceduto. "Se avessi vinto il primo set magari avrei provato a continuare, ma sarebbe stata durissima rimanere in campo per altre 2 o 3 ore e reggere negli scambi durissimi". L'Australian Open potrebbe segnare la fine della collaborazione con Andy Murray come coach: "Parlerò con Andy, il mio feedback è positivo ovviamente. Valuteremo i prossimi passi, ora siamo entrambi delusi ed è difficile parlare di programmi. Penso di aver giocato un ottimo match contro Alcaraz, avrei avuto l'opportunità di lottare se fossi stato bene: stavo colpendo molto bene la palla, la semifinale è un ottimo risultato ma non mi soddisfa, visti i miei standard", afferma.