Un copilota automatico e intelligente che controlla gli impianti industriali: Leas avvia il progetto di ricerca CO-HMI
San Giorgio in Bosco (PD), 15 gennaio 2025 - Un copilota automatico e intelligente che controlla gli impianti industriali a bordo macchina, efficientando i processi produttivi. È questo l’obiettivo di Leas, azienda di Padova specializzata nel settore dell’automazione industriale, che ha promosso CO-HMI, un progetto di ricerca e sviluppo che ha ottenuto un cofinanziamento di 197mila euro nell’ambito del Bando IRISS promosso da SMACT Competence Center.
Il progetto CO-HMI - acronimo di Copilot per controllo e supervisione a bordo macchina - mira a sviluppare un nuovo approccio rispetto all’HCI, dall’inglese human-computer interaction. L’obiettivo è lo sviluppo di un nuovo pannello operatore intelligente, dotato di funzionalità avanzate che sfruttano l’Intelligenza Artificiale. Questo sistema all’avanguardia consentirà non solo agli operatori, ma anche ai manager, di gestire processi produttivi con maggiore efficienza, grazie a un supporto proattivo e completamente integrato nei flussi di dati di processo.
Nel dettaglio, per la realizzazione del progetto saranno integrate tecnologie avanzate di AI nei pannelli operatore Leas, i cosiddetti HMI - human-machine interface – che permettono il controllo delle macchine, per renderli completamente integrati nel workflow di processo del cliente e garantire un supporto proattivo al team di lavoro. Il risultato sarà un nuovo pannello operatore intelligente, da installare a bordo macchina, che integrerà funzionalità di assistenza e copilota, da qui l’acronimo “CO-HMI”, con caratteristiche di ergonomia, facilità d’uso, efficienza e proattività.
Tramite l’AI si potranno attuare funzioni che aiuteranno il team di lavoro nello svolgimento delle attività quotidiane come la gestione in tempo reale di eventi notevoli, consultazione puntuale nei manuali e il calcolo di scenari previsionali.
Tutte le funzionalità e le innovazioni del progetto rientrano in una visione complessiva: applicare la tecnologica allo stato dell’arte nelle macchine Leas. Così sarà possibile ridurre gli sprechi, minimizzare gli errori di produzione, ottimizzando i consumi energetici e gestire le risorse operative, abbracciando pienamente i temi di Transizione 5.0. Inoltre, l'adozione di queste nuove tecnologie intelligenti garantirà un aumento della qualità dei prodotti, migliorando le prestazioni produttive e riducendo i costi operativi.
Il progetto di ricerca è in collaborazione con Considi, società vicentina di consulenza nel settore Operation & Innovation Management, specializzata nei servizi di Lean Organization e Quindi, azienda che ha sviluppato il primo Production Copilot® per il Manufacturing che sfrutta l'AI per trasformare dati IoT in decisioni chiave. La prima fornirà consulenze specialistiche per la standardizzazione e normalizzazione dei sistemi, definizioni specifiche di funzionalità, progettazione e analisi dei risultati, mentre la seconda sarà responsabile dell’architettura dati/AI oltre che dell’implementazione delle applicazioni software prototipali.
«Finalmente abbiamo reso tangibile un nuovo equilibrio tra intelligenza artificiale e intelligenza umana – dichiara Federico Bugno, General Manager Leas –, dove l’AI diventa il copilota al fianco di operatori e manager. Con CO-HMI non offriamo solo una tecnologia innovativa, ma un vero e proprio supporto proattivo che migliorerà la qualità del lavoro, ridurrà gli sprechi e consentirà alle aziende di essere sempre più efficienti e competitive».
Leas
Fondata nel 1973 a San Giorgio in Bosco (PD), Leas è un’azienda specializzata nel settore dell’automazione industriale, con oltre 50 anni di esperienza nella progettazione e produzione di soluzioni all’avanguardia per processi produttivi automatizzati e robotizzati. Il core business dell’azienda è incentrato sulla produzione di impianti di saldatura automatizzata e robotizzata, linee di produzione integrate e soluzioni di robotica per l'industria. Con più di 50 anni di esperienza, Leas offre sistemi che migliorano l'efficienza e la precisione dei processi produttivi. I servizi sono destinati a settori diversificati, dell'elettrodomestico, al settore del bianco, al raffreddamento e riscaldamento, con l'obiettivo di aumentare produttività, qualità, efficienza energetica e ridurre i costi di produzione.
Linkedin: https://www.linkedin.com/company/leas-spa/--
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AI integrata a 360°: formazione con esperti e brand...
La seconda edizione di AI Festival, festival internazionale sull’intelligenza artificiale organizzato da WMF - We Make Future e Search On Media Group, svela l’anteprima del programma formativo. Questa edizione, che vede Main Partner l’Università Bocconi, offrirà una formazione avanzata e strategica, focalizzandosi sull’integrazione dell’AI nei processi aziendali, lavorativi e sociali, analizzando opportunità per aziende e professionisti di diversi settori. Tra le nuove sale formative annunciate anche Coding, Journalism & Publishing, Open Innovation, Policy & Governance e Business Transformation. Ad arricchire l’evento, un parterre di speaker di rilievo nazionale e internazionale, tra cui Seth Dobrin, CEO di Qantm AI, Andrea Appella, Associate General Counsel EMEA di OpenAI, J. Mark Bishop, scientific advisor di Fact360, Anna Ascani, vicepresidente della Camera dei Deputati, l’Head of Artificial Intelligence and Mechanical Intelligence di IIT Daniele Pucci, l’Inventore dello SPID Stefano Quintarelli, Alessandro La Volpe, Ceo di IBM Italia e la direttrice del SEE di SDA Bocconi Simonetta Di Pippo. Presenti anche numerosi referenti di aziende leader tra cui IBM, Microsoft e Oracle e di Istituzioni italiane ed europee come European Innovation Council, Parlamento Europeo, Garante per la Protezione dei Dati Personali e Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale.
Bologna, 15/01/2025
AI Festival svela l’ anteprima del programma formativo della sua seconda edizione, in programma il 26 e 27 febbraio 2025 a Milano. Il festival internazionale sull’intelligenza artificiale, ideato e organizzato da Search On Media Group e WMF - We Make Future, torna dopo il successo della prima edizione, che ha registrato oltre 6.000 presenze, oltre 130 speaker, più di 50 espositori e oltre 150 startup AI.
L’edizione 2025, presentata anche in occasione del CES di Las Vegas tra le iniziative di “WMF For AI” esplora il tema cruciale dell’integrazione dell’AI nei processi aziendali, lavorativi e sociali, con una prospettiva arricchita dal contributo di esperti di fama internazionale, istituzioni, brand leader e realtà di eccellenza tra cui Microsoft, IBM, HAI (Stanford Institute for Human-Centered Artificial Intelligence), IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), Oracle, European Innovation Council e molte altre. L'evento si svolgerà presso l'edificio Roentgen dell'Università Bocconi, Main Partner di questa edizione, e vede tra i partner anche Cineca, Intel, ESA - European Space Agency e YesMilano. L’evento gode inoltre del patrocinio del Comune di Milano.
"Torniamo a Milano con una seconda edizione che punta ad offrire la migliore formazione in ambito AI, grazie al contributo di esperti del panorama internazionale” spiega Cosmano Lombardo, CEO e Founder di Search On Media Group ed ideatore di AI Festival e WMF - We Make Future “In questa due giorni, professionisti del settore AI & Digital - Tech, ma anche aziende e startup potranno approfondire strategie di integrazione dell’intelligenza artificiale nel proprio processo aziendale o lavorativo, ma anche nelle dinamiche sociali globali grazie a dialoghi con le istituzioni italiane ed europee presenti” e prosegue “Sarà un programma formativo che trova declinazioni concrete per diverse industries, al centro di un festival che proprio grazie alla presenza di professionisti e aziende di settore, offre anche molteplici opportunità di business.”
Un programma che quest’anno esplora la concreta integrazione dell’AI in diverse industries, senza tralasciare implicazioni etiche e sociali di questa tecnologia, grazie a speech di visione da parte di speaker di fama nazionale ed internazionale.
“Ricerca di base e applicata, utilizzo trasversale dell’artificial intelligence e del machine learning in tutte le scienze sociali, formazione delle future generazioni di data e computing scientist ed esperti di AI nei campi della salute, del marketing, della finanza e del diritto: quello di Bocconi nell’intelligenza artificiale è un investimento nel futuro a 360 gradi.” Afferma Francesco Billari, Rettore dell’Università Bocconi “Oggi per spostare in avanti le frontiere del sapere e governare il mondo del lavoro la conoscenza e l’utilizzo dell’AI sono competenze abilitanti indispensabili. L’Ai festival è un’occasione di divulgazione e networking straordinaria a cui Bocconi, in qualità di main partner, partecipa con il progetto VisionnAIres che mette al centro la ricerca Bocconi sull’AI e offre a 80 studenti italiani la possibilità di sfidarsi nell’immaginare nuove soluzioni per applicare l’AI nella vita, contribuendo a cambiare il mondo”
Dal Coding alla Business Transformation: formazione avanzata e tecnica
Il programma formativo della seconda edizione di AI Festival si distingue per un approccio tecnico e avanzato, incentrato sul tema "Integrating AI". La sua unicità, con sale tematiche dedicate a settori chiave come Marketing Transformation, Governance e Coding, permetterà di esplorare come l'AI stia trasformando aree fondamentali come la gestione aziendale, la creatività e le normative, offrendo nuove opportunità per aziende e professionisti di tutti i settori; grazie alla combinazione di interventi tecnici, case study e speech di esperti internazionali, si avrà accesso a un panorama completo delle applicazioni più innovative e delle integrazioni più avanzate.
Cuore dell’evento sarà la Plenaria, che accoglierà esperti, ricercatori e brand internazionali che condivideranno talk e speech di visione, a cui si affianca un’ampia offerta di sale tematiche dedicate agli impatti dell’AI in settori strategici. Tra le novità di questa edizione, la sala Coding offrirà approfondimenti tecnici per sviluppatori e professionisti. La sala Policy & Governance, invece, analizzerà le implicazioni etiche, legali e normative dell’AI, con uno sguardo alle strategie di governance adottate da governi e organizzazioni internazionali per favorire un uso responsabile e sostenibile delle tecnologie. Un altro tema di grande rilievo sarà affrontato nella sala Journalism & Publishing, dove si esaminerà come l’AI stia trasformando il settore editoriale, migliorando la produzione e distribuzione dei contenuti, l’analisi dei dati, la personalizzazione dell’informazione e l’automazione dei processi editoriali, mantenendo standard etici e qualitativi elevati. La sala Business Transformation, invece, sarà il punto di riferimento per le aziende che vogliono innovare e restare competitive, esplorando l’uso dell’AI nella gestione delle risorse umane, nell’ottimizzazione dei processi produttivi e nella personalizzazione dell’esperienza del cliente. Infine, la sala E-Commerce ospiterà i principali brand del settore, offrendo spunti e strategie per ottimizzare l’integrazione dell’AI nelle pratiche commerciali.
I primi speaker e brand annunciati ad AI Festival
AI Festival sarà quindi punto di riferimento per le menti più brillanti e le voci più influenti nel campo dell'intelligenza artificiale a livello nazionale ed internazionale, con interventi che approfondiranno le ultime tendenze e le visioni future dell'AI, esplorando i suoi impatti trasversali in settori come digital-tech, health, finance, automotive, amministrazione pubblica, governance, media e informazione. Tra gli speaker annunciati anche esperti internazionali come Seth Dobrin, CEO di Qantm AI, J. Mark Bishop,Scientific Advisor FACT360, Andrea Appella, Associate General Counsel EMEA di OpenAI, Nestor Maslej, Research Manager presso Stanford's Institute for HAI - Human Centered Artificial Intelligence, Alessandro La Volpe, CEO di IBM Italia, e referenti istituzionali italiani ed europei tra cui Bruno Frattasi, Direttore Generale Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Anna Ascani, Vicepresidente della Camera dei Deputati,Brando Benifei, Co-relatore AI Act al Parlamento Europeo, e poi esperti come Alessio Pomaro, Head of AI presso Search On Media Group, Daniele Pucci, Head of Artificial Intelligence and Mechanical Intelligence presso IIT, Stefano Quintarelli, inventore dello SPID, Pier Luigi Pisa,giornalista di Repubblica e Simonetta Di Pippo, direttrice SEE (Space Economy Evolution) LAB di SDA Bocconi. Accanto alle numerose voci provenienti dal mondo dell'imprenditoria, del digital tech, della ricerca e dell'accademia, nonché dalle istituzioni governative, saranno presenti anche alcuni dei brand e delle aziende internazionali leader nel settore tra i quali anche, Microsoft, Oracle, HAI, IBM, Generali, IIT e Redis.
Startup, incontri B2B e colloqui di lavoro per professionisti AI
L’AI Festival è inoltre occasione per trovare clienti, investitori e partner strategici grazie a iniziative di business dedicate e, al contempo, per scoprire le startup più innovative nel settore dell’intelligenza artificiale. Uno degli appuntamenti principali sarà la finale della Startup Competition “AI 4 Future” , dove le migliori 6 startup AI-based, selezionate attraverso la call powered by WMF, si sfideranno nella finale di fronte a un pubblico di investitori e partner. Le finaliste, assieme ad altre 30 startup selezionate dalla call, avranno anche l’opportunità di partecipare al WMF 2025 (4-6 giugno presso BolognaFiere), dove si confronteranno con startup e investitori da tutto il mondo e potranno cogliere tutte le occasioni di business e sviluppo connesse, tra cui la possibilità di essere ospitate all’interno del Tecnopolo di Bologna. Attiva anche quest’anno la Sala Open Innovation dove si terranno panel e round table con investitori e venture capitalist, per approfondire le opportunità di investimento nel settore dell’intelligenza artificiale.
Nell’area espositiva, dedicata al business e punto di riferimento per aziende e professionisti interessati a esplorare soluzioni innovative e avviare collaborazioni strategiche, saranno presenti aziende con soluzioni e servizi AI. L’area B2B faciliterà inoltre incontri di business e l’individuazione di nuovi clienti e fornitori, anche grazie alla WebApp dell’evento utile anche all’organizzazione di colloqui di lavoro.
Ad AI Festival sarà infatti disponibile il servizio di AI Job Placement che consentirà a professionisti e aziende di fissare colloqui di lavoro, mettendo in contatto risorse specializzate con le aziende alla ricerca di professionisti qualificati.
AI Festival tra le iniziative di “WMF For AI” lanciate al CES di Las Vegas
Tra gli eventi protagonisti al CES di Las Vegas, fiera tecnologica più importante al mondo, anche AI Festival, presentato tra le iniziative di WMF For AI 2025 . Proseguono infatti le attività organizzate e promosse da WMF e Search On sin dal 2016 volte non solo a diffondere cultura e formazione sull’AI, ma anche a realizzare progettualità per imprese e startup mirate a promuovere lo sviluppo e l’applicazione dell’intelligenza artificiale in diversi ambiti tecnologici e industriali. Oltre ad AI Festival, rilanciata anche la call per startup AI 4 Future che selezionerà in totale 36 tra le migliori startup AI italiane e internazionali e presentata in anteprima anche la prima tappa americana dell’International Roadshow del WMF, in programma il 17 e 18 marzo a San Francisco negli spazi di Innovit e realizzata con il supporto di ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. L’evento coinvolgerà startup AI italiane e americane, investitori e VC del settore AI ed esperti sul tema tra cui il già annunciato Nestor Maslej. Una serie di progettualità dunque, quelle di WMF For AI, che si arricchiscono di opportunità rilevanti, e con l’obiettivo di supportare lo sviluppo dell’AI come leva fondamentale per lo sviluppo di un futuro più sostenibile e inclusivo.
Link Utili
- AI Festival
- Anteprima programma formativo
- I primi speaker
- Call Startup AI 4 Future
WMF - Fiera Internazionale sull’Innovazione: AI, Tech e Digital
Il 4 - 5 - 6 GIUGNO 2025, presso BolognaFiere, torna il WMF - We Make Future, fiera internazionale certificata interamente dedicata al mondo dell’innovazione. Manifestazione di richiamo globale, riunisce annualmente il meglio dell’innovazione digitale e sociale, i principali player internazionali, startup, scaleup, investitori, istituzioni, università ed enti non-profit. Con più di 70.000 presenze da 90 Paesi nel 2024, +700 tra sponsor ed espositori, oltre 1.000 speaker e ospiti da tutto il mondo, 3.000 tra startup e investitori e più di 90 stage formativi, il WMF è la Fiera internazionale di riferimento per il mondo dell’innovazione.
Search On Media Group
Dal 2004 l'azienda ha l'obiettivo di diffondere la cultura digitale gestendo community, supportando attività di condivisione e svolgendo consulenza strategica e operativa, con il reparto Search On Consulting, nel settore del Digital Marketing e della Digital Transformation per grandi aziende. Dall’esperienza e dalla professionalità di Search On Media Group nascono poi la Business Unit Education - che organizza il WMF e altri eventi formativi - e la piattaforma ibrida.io - che gestisce eventi online, ibridi e offline, in modo personalizzabile e flessibile.
Per informazioni e materiale
Ufficio Stampa WMF: press@wemakefuture.it / Tel: 051 0951294
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Lavoro. Parte Da Reggio Emilia “Women on Board 2025”
Oltre 1500 le donne per la prima tappa del percorso formativo che toccherà tutte le regioni italiane, per sostenere una nuova cultura aziendale e del lavoro al femminile da nord a sud. Reggio Emilia, 15 gennaio 2025 – E’ stata una giornata interamente dedicata alla riduzione del divario di genere e alla valorizzazione delle donne all’interno delle imprese e nei consigli d’amministrazione. Sono state oltre 1500 le professioniste da tutta Italia che hanno partecipato, on line e in presenza, al primo appuntamento di “Women on Board 2025” ilpercorso formativo, nato nel 2022 per favorire l’inclusione e l’accesso delle donne nei consigli d’amministrazione di imprese pubbliche e private. Ilprogetto ideato e promosso da Manageritalia, Federmanager, AIDP e Hub del Territorio ETS. La tappa di emiliana di martedì 14 gennaio, presso gli spazi del Tecnopolo di Piazzale Europa a Reggio Emilia è stata la prima di un lungo percorso che toccherà tutto lo stivale da nord a sud.
A confrontarsi, con le partecipanti sono stati: il Presidente di Regione Emilia Romagna Michele De Pascale introdotto da Cristina Mezzanotte, Presidente Manageritalia Emilia Romagna e Segretaria Cida ER - Eugenio Pattacini, Presidente Federmanager Reggio Emilia che ha introdotto la Docente Avv. Paola Tascione mentre Nicoletta Grassi, Consigliera ANF- Ass.Nazionale Forense che introdotto la testimonial della giornata l’Ing. Dina Ravera - Francesca Sorbi Coordinatrice Federmanager Minerva Reggio Emilia e Massimiliano Nucci, Vice Presidente Aidp e Coordination & Governance gruppo AIDP Inclusion hanno fatto da moderatori per le domande dal pubblico.
“L’iniziativa Women on Board rappresenta un'opportunità importante per riflettere sul percorso ancora lungo verso una piena parità di genere e offre una risposta utile e concreta per accelerare il cambiamento, fornendo strumenti per superare ostacoli e barriere culturali ancora troppo presenti” così il Presidente di Regione Emilia Romagna, Michele De Pascale, nel corso del suo video messaggio alle partecipanti, che ha proseguito: ”Sebbene siano stati fatti in questa direzione progressi significativi, siamo consapevoli che molto è ancora da fare per colmare il divario tra i generi. Per questo nei prossimi anni lavoreremo all’attuazione di un 'Patto di Genere' che si ponga l’obiettivo di valorizzare le donne nelle istituzioni pubbliche, nelle imprese, nelle autonomie educative, nelle università, negli enti di ricerca, nelle organizzazioni culturali, e che metta in campo politiche capaci di trasformare gli impegni in risultati, affinché ad ogni donna sia garantita la piena partecipazione alla vita e allo sviluppo della società, vedendo riconosciuto il proprio valore e il proprio talento".
“Il percorso formativo di Women on Board, si pone in linea con l’attuazione della direttiva europea che indica al 30 giugno 2026 il temine ultimo entro il quale le imprese quotate dovranno raggiungere gli obiettivi di equilibrio di genere. Portando la presenza delle donne almeno al 40%nei posti d’amministratore senza incarichi e al 33% in tutte le posizioni da amministratore”. Così Cristina Mezzanotte, Presidente Manageritalia Emilia Romagna che ha proseguito: “Grazie a Women on Board stiamo formando, già da due anni, tante giovani manager capaci di rispondere alle esigenze delle aziende quotate che a breve saranno chiamate ad adeguarsi ai nuovi adempimenti comunitari. Vogliamo però estendere il raggio d’azione delle nostre manager anche alla governance delle PMI nella convinzione che più le imprese si dimostrano inclusive e capaci di ridurre il gender gap al proprio interno più si rivelano performanti sui mercati e capaci di generare risultati economici e produttivi migliori”.
“Il nostro impegno con Women on Board è quello di costruire un ecosistema inclusivo che consenta alle donne di essere protagoniste della governance aziendale” ha spiegato Sara Cirone, Presidente Hub del Territorio ETS che prosegue “Grazie a questa iniziativa, stiamo fornendo strumenti concreti per abbattere le barriere ancora presenti nel mondo del lavoro e promuovere modelli di leadership sostenibili e inclusivi. Siamo orgogliosi di contribuire a un cambiamento culturale che non solo garantisce equità, ma potenzia anche le performance economiche e sociali delle imprese e dei loro territori”.
L’appuntamento di Reggio Emilia, il primo dei 15 moduli formativi del percorso, ha avuto come focus “Le Governance delle società non quotate”. Grazie ai contributi e alle testimonianze dirette di manager e al confronto con esperti del settore le partecipanti hanno avuto modo di approfondire le diverse forme societarie dalle srl alle spa, oltre ai modelli di governance utilizzati da start-up e PMI. Ampio spazio è stato dato all’illustrazione delle principali regole e tecniche che disciplinano la gestione e la direzione di una società o di un ente. Affrontati anche i dispositivi di legge che regolano i poteri e i compensi degli amministratori oltre alle responsabilità degli organi direttivi e amministrativi nonché all’individuazione di soluzioni assicurative che tutelino amministratori e dirigenti d’azienda da responsabilità civili o penali per azioni commesse durante l’esercizio delle loro funzioni.
Tante le novità di questa terza edizione di “Women on Board” a cominciare dalla conferma delle partnership con gli Ordini dei Commercialisti e dei Consulenti del Lavoro e con l’Associazione nazionale forense. Si amplia anche il calendario degli incontri. Saranno infatti ben 15 gli appuntamenti formativi, che toccheranno tutto lo stilane da nord a sud, di cui 12 obbligatori su piattaforma dedicata e 3 facoltativi (che saranno aperti anche alle partecipanti WoB delle scorse edizioni). Ogni incontro ha la durata di circa 3 ore, in cui le partecipanti hanno l’occasione di confrontarsi con diversi professionisti del settore giuridico, economico e aziendale aumentando così le loro competenze, esperienze e capacità di analisi. Diverse le tematiche affrontate che spaziano dal “personal branding soft skills networking” all’equilibrio di genere nelle società non quotate passando per “l’analisi contabile e del rischio sui sistemi gestionali” sino ai “principi dell’etica d’impresa”, oltre a comprendere come agiscono “gli enti di interesse pubblico e le partecipate pubbliche” e come le nuove tecnologie possono essere utili alle decisioni dei CDA.
Women on Board, fa segnare una crescita esponenziale passando dalle 230 aderenti della prima edizione nel 2022 alle oltre 1500 di oggi tra manager e professioniste, con un’età media 48 anni (27 anni per la più giovane e 70 anni per la più senior), 94% di donne e 6% di uomini, provenienti da tutta Italia ed espressione de più svariati settori economici: terziario, industria, consulenza aziendale e avvocatura. Tante donne accomunate dalla stessa volontà di mettersi in gioco e acquisire le competenze e la consapevolezza del proprio valore per accedere a ruoli di responsabilità nelle aziende.
“Women on Board” è un percorso totalmente gratuito espressamente ideato per le donne, ma aperto anche agli uomini, con incontri formativi che si concluderà a giugno 2025. Al termine del corso ci sarà l’inserimento in un apposito elenco qualificato on line consultabile dalle imprese che potranno così scegliere la figura professionale più in sintonia con le caratteristiche della società e le specifiche esigenze dei CdA di aziende, società pubbliche e organizzazioni in cerca di manager e professioniste per i propri organi di governance.
Per tutte le informazioni e scoprire il percorso completo Women on Board 2025” e le sue 15 tappe in tutta Italia consultare link https://www.percorsowomenonboard.it
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Giuseppe Catalfo e il “Metodo Psylogy”, ecco come donare...
Catania, 15 gennaio 2025. La lotta contro lo stigma della follia non è ancora finita: dopo la chiusura dei manicomi negli anni Settanta, promossa da Franco Basaglia, oggi è tempo di contrastare le tendenze a idolatrare la classificazione nosografica dei disturbi mentali, oltre che l'uso indiscriminato degli psicofarmaci. Su questa filosofia è nato, ed è già attivo da tempo, un innovativo Centro, con sedi a Catania e provincia: Psylogy, il suo nome, che opera anche online (www.psylogy.it): "Trattiamo i nostri pazienti con il cuore -spiega lo psichiatra e psicoterapeuta Giuseppe Catalfo, fondatore del Centro. Cura deriva dalla parola cuore: la relazione interumana empatica è la prima medicina per contrastare l'angoscia che travolge chi soffre. Se, nell'agire medico e psicologico, non c'è amore, non si arriva a conoscere il paziente nella sua alterità (dotata di senso). Semmai ci si illude di possederlo attraverso le svariate diagnosi di follia. Quando non c'è amore, c'è possesso dell'altro: non una reale e rispettosa conoscenza; non una relazione terapeutica".
Psylogy è il luogo dove, chi sta male, non viene etichettato come malato o folle; è il luogo in cui i sintomi non sono tradotti in malattie ma in possibilità di cambiamento. Curare i sintomi, dunque, vuol dire recuperare il senso di bellezza e il piacere di vivere in sintonia con se stessi e con il mondo. Due i pilastri su cui poggia il metodo: "Il primo -ricorda il dottor Catalfo- è quello di aver creato un Centro di de-prescrizione farmacologica. Credo che questa sia un’esigenza assai diffusa tra le persone che assumono psicofarmaci, che difficilmente trova risposta. I farmaci servono certamente in alcuni casi, ma non sono la soluzione ultima e radicale: occorre un approccio multidisciplinare per risolvere i problemi di ansia, gli attacchi di panico, la depressione, l’insonnia, i disturbi di personalità, le problematiche di natura sessuale o lavorativa, le frequenti dipendenze affettive. Il metodo Psylogy valorizza i vissuti delle persone e le loro relazioni: sono queste, spesso, le cause dei malesseri psicologici. Venendo da noi, in molti hanno scoperto di non avere alcuna malattia, ma più semplicemente il bisogno di condividere un malessere con un esperto che sa ascoltare, di accettare i propri limiti, di migliorare la propria consapevolezza di fronte a scelte importanti di vita o a difficoltà relazionali o lavorative".
L'altro “pilastro” si chiama co-working ed è una struttura operativa, nata una ventina di anni fa in America e adottata da Psylogy, che -afferma il dottor Catalfo- si sta dimostrando assolutamente innovativa ed efficace. Psylogy propone infatti un vero e proprio cambio di paradigma, offrendo una risposta multidisciplinare al malessere psicologico: psichiatri, psicoterapeuti, psicologi, medici internisti, nutrizionisti, medici legali e avvocati lavorano con grande sinergia e compattezza. Una delle specificità di Psylogy, ad esempio, è la presenza di un medico psicoterapeuta che risponde gratuitamente alle chiamate dell’utenza ed indirizza, come fa un medico di base, verso il percorso terapeutico specialistico più adeguato. Vogliamo insomma essere un punto di riferimento dove poter affrontare il disagio, considerandone non solo gli aspetti biologici ma soprattutto quelli relazionali. Convinti che siano le ferite non risolte a creare sofferenza, stare vicino al paziente a 360 gradi vuol dire certamente curare i sintomi ma soprattutto aiutarlo ad acquisire nuove prospettive di vita e di benessere relazionale".
C’è ancora da lavorare, affinché il sogno di Basaglia e della più grande tradizione psicopatologica europea, di umanizzare la cura psicologica, si attui pienamente: Psylogy nasce per prendersi cura delle persone, non per "curare malattie", e contribuire a rendere quel sogno una realtà.
Per informazioni:
https://www.psylogy.it/