Adr inaugura ‘Pedalaria’, nuova ciclovia che collega ‘Leonardo da Vinci’ a città Fiumicino
L'infrastruttura si estende per 3,5 km. Rientra tra opere per il Giubileo 2025 ed è interamente finanziata dalla società del Gruppo Mundys con un investimento di 1,8 milioni di euro. All'inaugurazione presenti i sindaci Baccini e Gualtieri.
Aeroporti di Roma ha inaugurato oggi 'Pedalaria', la nuova ciclovia che collega il 'Leonardo da Vinci' alla città di Fiumicino, infrastruttura che rientra tra le opere del 'Dpcm Giubileo 2025' ed è interamente finanziata da Adr con un investimento pari a 1,8 milioni di euro. Il nuovo percorso per pedoni e ciclisti parte dal principale scalo romano e si estende lungo 3,5 chilometri, per congiungersi, in viale del Lago di Traiano, alla pista ciclabile già esistente nella cittadina aeroportuale.
La nuova ciclovia, spiega Aeroporti di Roma, è il risultato di una "proficua collaborazione" tra Adr e l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Baccini. 'Pedalaria "offrirà infatti ai passeggeri, ai lavoratori dell’aeroporto e ai cittadini di Fiumicino la possibilità di vivere un’esperienza unica tra le bellezze naturali e le aree archeologiche, inclusi i Porti di Claudio e Traiano, intorno allo scalo". Si tratta dell’iniziativa più recente sulla sostenibilità promossa da Adr, in cui l’impronta green è garantita da diversi fattori, come l’utilizzo di materiali drenanti come il cemento 'Idrodrain' e gli impasti di legno riciclabile, scelti per ridurre al minimo l’impatto ambientale; i canali di scolo e 'Rain garden' per la gestione delle acque; l’installazione di piante mediterranee provenienti dai 5 Continenti lungo l’ultimo tratto del percorso verso il Terminal 3, installazioni gestite nel rispetto del loro ciclo di vita. La realizzazione della nuova ciclovia rappresenta un ulteriore tassello della strategia di Adr, società del Gruppo Mundys, che ha l’obiettivo di produrre un impatto positivo sul territorio, tassello cruciale del piano di sviluppo sostenibile dello scalo, che prevede nuovi investimenti privati per circa 9 miliardi.
Alla cerimonia di inaugurazione di 'Pedalaria', che si è svolta nei pressi della Rotatoria della Parrocchia di Santa Maria degli Angeli di Fiumicino, hanno partecipato, oltre al Commissario Straordinario per il Giubileo 2025 Roberto Gualtieri e al sindaco di Fiumicino Mario Baccini, anche l'amministratore delegato di Aeroporti di Roma Marco Troncone, il presidente dell'Enac Pierluigi Di Palma, il presidente di Aeroporti di Roma Vincenzo Nunziata, il Chief Infrastructure Officer di Adr Andrea Giordano e il parroco di Santa Maria degli Angeli, don Giovanni Soccorsi, che ha benedetto l’infrastruttura.
Opera straordinaria e impegno per la mobilità 'dolce' - "Con la realizzazione di 'Pedalaria' rafforziamo il nostro impegno per la promozione di una mobilità dolce, sostenibile e funzionale a migliaia di passeggeri e cittadini, oltre ai tanti lavoratori residenti in prossimità dell’aeroporto", ha commentato l'ad Troncone. "Questa nuova infrastruttura rappresenta una ulteriore dimostrazione del nostro impegno ad investire nello sviluppo sostenibile del nostro aeroporto a 5 stelle, a beneficio dell’ambiente, delle persone che vivono il nostro scalo e del territorio che ci ospita", ha detto ancora Troncone.
Come ha commentato Gualtieri, 'Pedalaria' è "un'opera bellissima, spettacolare, davvero straordinaria. Collegando la città di Fiumicino all'aeroporto attraversa un tragitto meraviglioso, che passa vicino luoghi straordinari come i Porti imperiali di Claudio e Traiano. Si tratta di un intervento di grande qualità, con materiali di pregio. Ha una funzione sia turistica che di mobilità sostenibile - ha ricordato il primo cittadino della capitale - per i passeggeri ed i tanti lavoratori che potranno recarsi in modo comodo e sicuro e sostenibile a lavorare in questa grande 'città', con 50mila addetti presenti ogni giorno, di cui molti arrivano da Fiumicino: consentire lo spostamento in bicicletta è molto importante dal punto di vista ambientale. Siamo molto contenti e ringraziamo Adr che l'ha realizzata, con i suoi progettisti e lavoratori, il Comune di Fiumicino con il sindaco Baccini, e tutta la struttura commissariale del Giubileo della città metropolitana", ha concluso Gualtieri.
Economia
Alimenti, Cittadinanzattiva: “Al via progetto per...
Una consultazione civica nazionale per definire il punto divista dei consumatori.
Aumentare la consapevolezza dei consumatori relativamente ai temi dell’alimentazione sostenibile, dell’importanza delle filiere sostenibili e circolari, della corretta informazione, della sicurezza alimentare e della lotta agli sprechi. Fare leva sul cambiamento prima individuale e poi collettivo per contribuire alla promozione di modelli di produzione e consumo socialmente, economicamente e ambientalmente sostenibili: questi gli obiettivi della seconda edizione di “Nutrizione sostenibile e lotta agli sprechi”, il progetto di Cittadinanzattiva lanciato oggi in un evento dedicato nel contesto della fiera “MARCA 2025” a Bologna e realizzato in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMinds HUB dell'Università Cattolica e il supporto non condizionato dell'Unione Italiana per l'Olio di Palma Sostenibile.
La seconda edizione del progetto prevede, sulla falsariga dell’esperienza pilota realizzata in Puglia, una consultazione civica nazionale (alla quale è possibile partecipare da oggi attraverso l’apposito link) per definire in un report pubblico il punto di vista dei consumatori riguardo le principali criticità, difficoltà e gap informativi sul tema. A seguire, saranno predisposte attività di formazione dedicate ai referenti nazionali delle associazioni. Il terzo passo è il lancio di una campagna informativa online incentrata sulla promozione del concetto di nutrizione sostenibile, della valorizzazione delle filiere sostenibili e sul favorire il consumo responsabile e la lotta agli sprechi.
“Le attività connesse al sistema alimentare dalla fornitura delle materie prime, passando per la trasformazione, l’imballaggio e la logistica, fino ad arrivare alla grande distribuzione, generano impatti consistenti e di varia natura su diversi ambiti dello sviluppo sostenibile”, dichiara Tiziana Toto, responsabile Politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva che aggiunge: “In questo contesto il consumatore può svolgere un ruolo centrale e può scegliere in maniera consapevole, se adeguatamente informato, contribuendo ad orientare il mercato verso modelli produttivi più sostenibili”. Il progetto trova radicamento nel Green Deal europeo e nelle relative strategie di attuazione, nel caso specifico la strategia “Farm to fork”, oltre che nell’Agenda 2030 dell’ONU (goal 12 - consumo e produzione responsabili).
Economia
Alimenti, Graffigna (Unicatt): “Importante diventare...
"Diventare sostenibili vuol dire mettere in discussione quelle che sono le nostre scelte di consumo"
“Bisogna passare dalla teoria alla pratica, perché tutti noi come consumatori dobbiamo renderci conto non solo che è importante diventare più sostenibili ma che diventare più sostenibili con pigrizia, con facilità, non è la strada più giusta”.
Sono le parole di Guendalina Graffigna, professore ordinario di Psicologia dei consumi e della salute presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza in occasione della presentazione della presentazione del progetto "Nutrizione Sostenibile e Lotta agli Sprechi" lanciato da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMInds HUB dell'Università Cattolica ed il supporto non condizionato dell'Unione italiana olio di palma sostenibile.
“Diventare sostenibili vuol dire mettere in discussione quelle che sono le nostre scelte di consumo, anche la quantità di ciò che consumiamo, come gestiamo i residui di ciò che consumiamo, dove compriamo i nostri prodotti. Quindi ci vuole fatica nell'informarsi, innanzitutto, fatica a educarsi rispetto a nuovi stili alimentari di consumo e quindi a cambiare le nostre abitudini”, prosegue Graffigna.
E proprio in questa direzione che va il progetto "Nutrizione Sostenibile e Lotta agli Sprechi" , per sensibilizzare le persone sulle loro attività di consumo. “Tante volte non siamo del tutto consapevoli di quello che è il nostro impatto ambientale con le nostre scelte di consumo. È proprio lì che si annida il potenziale errore. Parliamo di consumi alimentari che per la gran parte sono abitudinari, facciamo le nostre scelte pressoché in automatico o sulla base delle esperienze del passato. Iniziare a porre una lente di ingrandimento sul nostro quotidiano - perché scegliamo un prodotto e non un altro, e cosa potremmo fare in alternativa - è un primo passo”, aggiunge. La sostenibilità non può essere qualcosa di semplice, dunque, ma serve un cambiamento culturale nei consumi alimentari, secondo Graffigna: “Speriamo di poter attivare innanzitutto una partecipazione dal basso, un maggiore coinvolgimento, non solo dei consumatori ma anche di tutti gli stakeholder della filiera, quindi della produzione e della distribuzione, affinché la sostenibilità non sia soltanto un'etichetta affascinante”, conclude.
Economia
Alimenti, Tapella (Un. Olio palma sostenibile):...
“Oltre il 95% dell'olio di palma che viene importato in Italia è un olio certificato Rspo sostenibile. Significa che si rispetta chi ci lavora e si rispetta l'ambiente. L'olio di palma di cui parliamo è coltivato in modo sostenibile, ha una resa per ettaro elevatissima, quasi 4 tonnellate per ettaro rispetto alle 0,7-0,8 degli altri oli, quindi si spreca meno terreno per produrlo. L'olio di palma viene anche estratto senza solventi, altro aspetto ambientalmente importante. Inoltre, i prodotti che contengono olio di palma possiamo avere una shelf life (durata di conservazione, ndr) molto più lunga rispetto a quella di un altro olio comune. Un prodotto, quindi, che si sposa perfettamente con la lotta allo spreco e la promozione della nutrizione sostenibile portata avanti da Cittadinanzattiva”.
Così Vincenzo Tapella, presidente dell’Unione Italiana per l'olio di palma sostenibile, in occasione della presentazione della presentazione del progetto "Nutrizione Sostenibile e Lotta agli Sprechi" lanciato da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMInds HUB dell'Università Cattolica ed il supporto non condizionato dell'Unione.
“Siamo onorati e orgogliosi di essere stati coinvolti da Cittadinanzattiva in questo progetto” osserva Tapella che aggiunge: “l’informazione è un aspetto importantissimo in quanto purtroppo l'olio di palma è stato attaccato anni fa, e continua ancora oggi a ricevere alcune critiche. L'unica alternativa all'olio di palma è l'olio di palma sostenibile”, conclude.