Tregua a Gaza, oggi Israele vota l’accordo. Nuovi raid sulla Striscia
Netanyahu: "Ratifica quando Hamas avrà accettato tutto accordo". Nuovi raid sulla Striscia: oltre 70 i morti
"Hamas sta rinnegando le intese e creando una crisi dell'ultimo minuto che sta impedendo l'accordo" per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e lo scambio ostaggi-detenuti palestinesi. E' quanto riferisce in una nota l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dopo che si è diffusa la notizia che è slittata la riunione del gabinetto di sicurezza per votare l'intesa. "Il gabinetto israeliano non si riunirà fino a quando i mediatori non avranno notificato ad Israele che Hamas ha accettato tutti gli elementi dell'accordo", conclude la nota.
La convalida dell'intesa era prevista per oggi dal governo israeliano, ma Netanyahu accusa Hamas di tentare di ritrattare all'ultimo i termini dell'accordo cercando di decidere i prigionieri palestinesi da rilasciare.
Accuse che il leader di Hamas Sami Abu Zuhri ha definito "senza alcun fondamento". "Non vi è alcuna base - ha precisato - per le affermazioni di Netanyahu, secondo cui il movimento sta facendo marcia indietro rispetto ai termini dell'accordo di cessate il fuoco". L'esponente di Hamas Izzat el-Reshq, dal canto suo, assicura che il movimento è impegnato a rispettare l'accordo.
Secondo quanto riferisce Times of Israel, la riunione è slittata anche in attesa delle decisioni del partito Sionismo Religioso riguardo al possibile ritiro dal governo. Secondo l'emittente, Netanyahu non convocherà la riunione fino a quando il leader della formazione di estrema destra Bezalel Smotrich non gli riferirà se il suo partito si ritirerà dal governo in segno di protesta per l'accordo che il ministro delle Finanze ha definito "cattivo e pericoloso".
Poche ore dopo l'annuncio dell'intesa, residenti e autorità dell'enclave palestinese hanno denunciato che Israele ha intensificato gli attacchi su Gaza, uccidendo decine di persone.
Raid Israele su Gaza, almeno 73 morti
Secondo quanto riferisce il portavoce dell'agenzia della difesa palestinese Mahmud Basal all'Afp, sono almeno 73 i palestinesi che sono stati uccisi, tra cui 20 bambini e 25 donne, in raid aerei israeliani nella Striscia di Gaza da quando è stato annunciato l'accordo di cessate il fuoco. ''A partire da quando è stato annunciato il cessate il fuoco, le forze dell'occupazione israeliana hanno ucciso 73 persone, compresi 20 bambini e 25 donne'', ha spiegato. Altre 230 persone sono rimaste ferite ''in bombardamenti che continuano'' il giorno dopo l'annuncio.
Il ministero della Sanità del governo di Hamas a Gaza parla di almeno 81 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore. Queste nuove vittime portano il bilancio di oltre 15 mesi di guerra a 46.788 morti. 110.453 sono le persone rimaste ferite nella Striscia di Gaza a causa delle ostilità innescate dall’attacco senza precedenti del movimento islamista palestinese contro Israele il 7 ottobre 2023.
Hamas: "Accordo momento storico, Israele sconfitto"
L'accordo rappresenta ''un momento storico'' e la dimostrazione che Israele non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi, anzi è stato sconfitto, ha dichiarato il leader ad interim di Hamas, Khalil al-Hayya, nel corso di un discorso televisivo nella notte. "Il nostro popolo ha frustrato gli obiettivi dichiarati e nascosti dell'occupazione. Oggi dimostriamo che l'occupazione non sconfiggerà mai il nostro popolo e la sua resistenza", ha affermato al-Hayya.
Hamas rilascerà 2 ostaggi Usa in prima fase accordo
Si prevede che Hamas rilasci due cittadini americani tra gli ostaggi che consegnerà alle autorità israeliane nella prima fase dell'accordo, ovvero nel primo scambio con detenuti palestinesi. Lo afferma un funzionario dell'Amministrazione Biden a condizione di anonimato. I due ostaggi americani, Sagui Dekel-Chen e Keith Siegel, sono vivi, ha confermato la fonte. La prima fase dell'accordo prevede il rilascio di donne, bambini, anziani e ostaggi feriti.
Siegel ha più di 60 anni e sua moglie, Aviva, è stata tra coloro che sono stati rilasciati nell'accordo di cessate il fuoco temporaneo del novembre del 2023. Dekel-Chen ha compiuto 36 anni mentre era in prigionia e suo padre, Jonathan, ha detto alla Nbc News che la sua famiglia non ha più sue notizie da circa un anno. Dekel-Chen era stato ferito durante l'assalto di Hamas del 7 ottobre del 2023.
Pasdaran plaudono tregua a Gaza: vittoria dei palestinesi
I Guardiani della Rivoluzione iraniana, i Pasdaran, hanno elogiato l'accordo sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza definendolo ''una vittoria dei palestinesi''. In una nota diffusa da Teheran si legge che ''la fine della guerra e l'entrata in vigore di un cessate il fuoco rappresentano una chiara vittoria, una grande vittoria per i palestinesi. E una enorme sconfitta per il mostruoso regime sionista''.
Egitto teme il day after
L'Egitto teme ''il day after della guerra'' nella Striscia di Gaza, affermando che l'Autorità nazionale palestinese (Anp) dovrà fare concessioni a Hamas in nome dell'unità palestinese. Lo scrive il quotidiano libanese al-Akhbar citando fonti egiziane. ''Quanto ottenuto è la cosa migliore, per ora'', hanno aggiunto le fonti egiziane.
I funzionari egiziani ritengono quindi che il successo dell'accordo nella Striscia di Gaza sia legato principalmente alle intese interne palestinesi, olre alle mosse arabe e regionali che garantiscono il completo ritiro israeliano dall'enclave e la sua ricostruzione in modo da consentire una vita migliore ai suoi residenti.
Ue: non coinvolti in negoziati
L'Unione Europea "non è stata direttamente coinvolta nei negoziati" per il cessate il fuoco a Gaza, ma "ha fornito costante sostegno diplomatico ai mediatori Usa, Egitto e Qatar". Lo dice il portavoce per gli Affari Esteri dell'Ue Anouar el Anouni, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. L'Unione, prosegue, ha "esortato" a raggiungere un accordo "sul rilascio degli ostaggi" e il "cessate il fuoco" in "tutti i suoi contatti e comunicazioni sulla situazione a Gaza". Per il futuro, l'Ue "è pronta a sostenere l'attuazione del cessate il fuoco", anche attraverso "il nostro considerevole aiuto umanitario. Stiamo anche aggiornando i nostri piani per ridispiegare, eventualmente, la missione Eubam Rafah", che consentirebbe di "assistere le autorità palestinesi di frontiera", anche se "questo dipende dal pieno consenso, dalla richiesta di entrambe le parti e, naturalmente, dalla decisione degli Stati membri".
Cina: sfruttare accordo per stabilità regione
La Cina ha accolto con favore l'accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, augurandosi che le parti coinvolte ne approfittino per promuovere la pace e la stabilità nella regione. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun nel corso di una conferenza stampa, augurandosi che il cessate il fuoco diventi ''completo e permanente''.
Netanyahu: "Israele boccerà diktat su detenuti"
''Hamas sta cercando di rinnegare l'accordo'' raggiunto con Israele per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi. In particolare, ''vuole dettare i nomi dei detenuti palestinesi'' che verranno rilasciati dalle carceri di Israele in cambio dei rapiti. Lo ha reso noto l'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu. Il primo ministro israeliano, precisa la nota, ha ordinato alla sua squadra negoziale di respingere a priori questa richiesta.
Esteri
Ucraina, Crosetto a Kiev: incontri istituzionali per il...
Le deflagrazioni a 700 metri dalla sede dei colloqui, mentre erano in corso incontri bilaterali. Nel pomeriggio il ministro vedrà Zelensky
Il ministro Guido Crosetto arrivato oggi a Kiev per una visita ufficiale in Ucraina, nel corso della quale effettuerà una serie di incontri istituzionali. A darne notizia è il ministero della Difesa, che pubblica le foto dell'arrivo. Crosetto incontrerà nel pomeriggio il presidente Volodymyr Zelensky, fanno sapere fonti della Difesa. Intanto nella capitale ucraina sono risuonate sirene anti-aeree mentre sono state udite esplosioni a circa 700 metri di distanza dalla sede dei colloqui, proprio quando il ministro era impegnato in incontri bilaterali. Sul posto anche il premier britannico Keir Starmer.
I funzionari ucraini hanno intanto affermato che i sistemi di difesa aerea nel centro della città stavano attaccando obiettivi nemici, dopo che l'aeronautica aveva avvertito di raid di droni russi.
Il Ministro @GuidoCrosetto è giunto a #Kiev per una visita ufficiale in #Ucraina, nel corso della quale effettuerà una serie di incontri istituzionali. pic.twitter.com/TwddKNHi1Q
— Ministero Difesa (@MinisteroDifesa) January 16, 2025
La visita a sorpresa di Starmer
Arrivato per una visita a sorpresa, la prima in Ucraina da quando è diventato premier, Starmer è in missione con l'obiettivo di firmare un accordo sui '100 anni di partnership' tra il Regno Unito e l'Ucraina, di ribadire in questo modo il "fermo sostegno" di Londra a Kiev.
"L'ambizione di Putin di strappare l'Ucraina ai suoi partner più stretti è stata un fallimento strategico monumentale. Siamo più vicini che mai e questa partnership porterà quell'amicizia al livello successivo", ha affermato.
"Il potere delle nostre amicizie di lunga data non può essere sottovalutato. Sostenere l'Ucraina nel difendersi dall'invasione barbarica della Russia e ricostruire un futuro prospero e sovrano è fondamentale per la sicurezza del governo e per il Piano per il Cambiamento", ha aggiunto citato da Sky News.
Esteri
New Glenn in orbita, primo lancio per Blue Origin di Bezos
Il razzo non è però riuscito ad atterrare su una piattaforma marittima nell'oceano, come era stato programmato. Musk si congratula
Si è concluso con successo il lancio di New Glenn, il primo razzo in orbita della Blue Origin, la compagnia spaziale fondata dal miliardario Jeff Bezos. Il decollo, rinviato più volte, è stato trasmesso in diretta e rappresenta una tappa significativa nella sfida con la con la SpaceX di Elon Musk. New Glenn è decollato dalla base di Cape Canaveral in Florida alle 2.03 ora locale.
Applausi sono esplosi nella sala controllo quando i controllori del lancio hanno dichiarato che lo stadio superiore del razzo New Glenn è ufficialmente in orbita. Questo era ''l'obiettivo chiave, critico, numero 1 della serata'', ha sottolineato Ariane Cornell, vicepresidente di Blue Origin.
Il razzo New Glenn non è però riuscito ad atterrare su una piattaforma marittima nell'oceano, come era stato programmato. L'atterraggio del razzo "è incredibilmente difficile da realizzare, soprattutto la prima volta che lo si prova, e potremmo anche dire che siamo un po' pazzi a provarci al primo volo, ma i dati della missione che otteniamo volando sino incredibilmente preziosi", ha affermato Ariane Cornell, vicepresidente dei sistemi spaziali di Blue Origin. "Il nostro obiettivo principale oggi è raggiungere l'orbita in sicurezza. Tutto ciò che va oltre è un bonus", ha aggiunto in seguito.
"Congratulazioni per aver raggiunto l'orbita al primo tentativo", ha scritto il fondatore di SpaceX Elon Musk.
Esteri
Israele-Hamas, accordo per il cessate il fuoco. Trump:...
Migliaia di persone in festa nella striscia di Gaza. Secondo l'intesa saranno rilasciati 33 ostaggi israeliani in cambio della liberazione dei prigionieri palestinesi
Israele e Hamas hanno accettato l'accordo per il cessate il fuoco a Gaza oggi, mercoledì 15 gennaio. "Con l'approvazione di entrambe le parti del negoziato, stasera proseguiranno i lavori per completare gli aspetti attuativi" annuncia il premier, ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, in una conferenza stampa a Doha, sede dei negoziati indiretti tra Israele e Hamas. Il premier ha inoltre annunciato che "l'attuazione dell'accordo inizierà domenica 19 gennaio" affermando che secondo l'accordo, “Hamas rilascerà 33 ostaggi in cambio della liberazione dei prigionieri palestinesi”.
I mediatori (Qatar, Stati Uniti ed Egitto), annuncia Al Thani, "lavoreranno per monitorare l'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco" a Gaza. Il premier ha ribadito che "ci saranno meccanismi per monitorare eventuali violazioni che potrebbero verificarsi", ma le garanzie rimangono "l'impegno di entrambe le parti dell'accordo così come gli sforzi dei mediatori".
L'Idf si sta preparando, intanto, a ricevere gli ostaggi che saranno rilasciati nella prima fase dell'accordo che è stato raggiunto con Hamas, con un'operazione che è stata chiamata 'Ali della Libertà', secondo quanto riporta Times of Israel.
Netanyahu chiama Trump e Biden
Netanyahu ha chiamato Trump e Biden e li ha ringraziati per il loro “aiuto” nell'accordo per la liberazione degli ostaggi, informa l'ufficio del primo ministro israeliano. In un colloquio telefonico, Benjamin Netanyahu e Donald Trump "hanno concordato di incontrarsi presto a Washington" come riferisce l'ufficio del primo ministro israeliano.
Gli ultimi dettagli dell'intesa sono ancora in via di definizione a Doha. Lo conferma l'ufficio del primo ministro israeliano, spiegando che una dichiarazione ufficiale di Benjamin Netanyahu verrà rilasciata solo "dopo che saranno completati i dettagli finali dell'accordo, su cui si sta lavorando in questo momento".
Trump: "Merito mio"
"Abbiamo potuto avere questo epico accordo di cessate il fuoco solo come risultato della storica vittoria di novembre, che ha segnalato al mondo intero che la mia amministrazione cercherà la pace e negozierà accordi per garantire la sicurezza di tutti gli americani e dei nostri alleati", ha scritto il presidente eletto Usa Donald Trump dopo quello in cui ha annunciato l'accordo su Gaza.
"Abbiamo un accordo per gli ostaggi in Medio Oriente - aveva scritto su Truth Social -. Saranno presto rilasciati, grazie!". "Steve Witkoff continuerà a lavorare a stretto contatto con Israele e i nostri alleati per fare in modo che Gaza non tornerà mai ad essere un rifugio per terroristi - ha continuato riferendosi al suo inviato in Medio Oriente -. Continueremo a promuovere la pace attraverso la forza in tutta la regione, mentre costruiremo sullo slancio di questo cessate il fuoco per espandere ulteriormente gli storici accordi di Abramo".
"Abbiamo ottenuto così tanto senza neanche essere alla Casa Bianca - ha concluso -. Immaginate le cose fantastiche che succederanno quando io tornerò alla Casa Bianca e la mia amministrazione sarà confermata e potremo assicurare altre vittorie agli Usa".
Biden: "Cessate il fuoco dopo mesi di intensa diplomazia"
"Oggi dopo mesi di intensa diplomazia degli Stati Uniti, insieme a Egitto, Qatar, Israele e Hamas hanno raggiunto l'accordo sul cessate il fuoco e gli ostaggi" ha dichiarato Joe Biden, ricordando che lui aveva "delineato i contorni precisi di questo piano il 31 maggio 2024 e, poi, aveva avuto il sostegno unanime del Consiglio di Sicurezza dell'Onu". "Questo accordo ferma i combattimenti a Gaza, farà aumentare molto l'assistenza umanitaria molto necessaria per i palestinesi civili e riunisce gli ostaggi con le loro famiglie dopo oltre 15 mesi di prigionia", ha detto ancora il presidente americano, spiegando che "il popolo palestinese ha vissuto l'inferno, troppi innocenti sono morti, troppe comunità sono state distrutte".
L'intesa prevede "un cessate il fuoco pieno e completo, il ritiro delle forze di Israele da tutte le aree abitate da Gaza e il rilascio di un numero di ostaggi in mano ad Hamas. In cambio, Israele rilascerà centinaia di prigionieri palestinesi". "Sono orgoglioso di dire che americani saranno tra gli ostaggi rilasciati nella prima fase", ha poi aggiunto il presidente americano uscente.
Joe Biden si è detto "fiducioso" sul fatto che l'accordo tra Hamas e Israele terrà. E poi rispondendo con un sorriso ad un giornalista che gli chiedeva quanto credito si debba dare al team del presidente eletto per questo risultato, ha sottolineato che il suo team si "è coordinato in modo stretto" con quello della nuova amministrazione per garantire che "tutti parlassero con la stessa voce, perché questo è quello che fanno i presidenti americani".
"Stiamo consegnando al prossimo team una vera opportunità per un futuro più luminoso per il Medio Oriente, spero che sappiano coglierla" ha concluso.
Herzog: "Una buona scelta per riportare gli ostaggi a casa"
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha accolto l'annuncio dell'accordo di tregua a Gaza, definendolo una "buona scelta" per riportare indietro gli ostaggi detenuti nella Striscia.
"Come presidente dello Stato di Israele, lo dico molto chiaramente: questa è una buona scelta. È una scelta importante. Una scelta necessaria. Non c'è obbligo morale, umano, ebraico o israeliano, più grande che riportare i nostri figli e le nostre figlie tra noi", ha detto Herzog parlando alla televisione.
Hamas: "Accordo merito della tenacia del popolo palestinese"
L'accordo sul cessate il fuoco a Gaza è il risultato della "tenacia" del popolo palestinese e della "coraggiosa resistenza" del movimento islamico. Lo ha dichiarato Hamas in un comunicato.
"L'accordo di cessate il fuoco è il prodotto della leggendaria tenacia del nostro popolo palestinese e della nostra coraggiosa resistenza nella Striscia di Gaza da più di 15 mesi", ha affermato il movimento, sottolineando che l'accordo apre "la strada alla realizzazione delle aspirazioni del popolo palestinese e alla sua libertà".
Il capo ad interim di Hamas a Gaza, Khalil al-Hayya, ha detto che "non perdoneranno né dimenticheranno", aggiungendo che Israele non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi a Gaza.
Festeggiamenti a Gaza
"Massicce celebrazioni popolari in corso in diverse aree della Striscia di Gaza in seguito alla conferma della firma di un accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele, che pone fine alla guerra israeliana in corso nella Striscia da più di 15 mesi" riferisce l’emittente qatarina al-Jazeera che parla di “un’atmosfera di gioia che domina le strade di Deir al-Balah, nel centro della Striscia, e di Khan Yunis nel sud”, poco dopo la notizia dell’imminente accordo di cessate il fuoco.
Alcuni partecipanti alla festa hanno intonato "siamo figli di Muhammad Deif", in riferimento al capo delle Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas.
Sono in corso operazioni di coordinamento per "aprire il valico di Rafah in modo da permettere l'ingresso di aiuti internazionali" a Gaza. E' quanto riportano media egiziani citando fonti della sicurezza del Cairo, sottolineando che l'Egitto "si prepara a portare la più ampia quantità possibile di aiuti a Gaza" dopo che è stato raggiunto l'accordo tra Israele e Hamas.
I soccorritori denunciano, però, che almeno 20 palestinesi sono rimasti uccisi a Gaza in attacchi israeliani avvenuti, dopo l'annuncio di un accordo per cessate il fuoco.
Palazzo Chigi: "Bene intesa, da Italia convinto sostegno a negoziati"
L'Italia accoglie, scrive Palazzo Chigi in una nota, "con grande favore l'annuncio di un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e si congratula con Egitto, Qatar e Stati Uniti per il risultato raggiunto dopo un lungo impegno negoziale che il Governo italiano - anche in qualità di Presidenza del G7 - ha sempre sostenuto con convinzione". Abbiamo "seguito da vicino sin dall'inizio la dolorosa vicenda degli ostaggi nelle mani di Hamas e si aspetta ora che tutti gli ostaggi possano finalmente tornare alle loro famiglie". Il cessate il fuoco a Gaza "fornisce un'importante opportunità per aumentare in maniera consistente l'assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza. L'Italia continuerà a impegnarsi in questo ambito, anche attraverso l'iniziativa 'Food for Gaza' incentrata sulla sicurezza alimentare e la salute".
L'Italia, prosegue la Presidenza del Consiglio, "è pronta a fare la sua parte, insieme ai partner europei e internazionali, per la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza e per consolidare in modo permanente la cessazione delle ostilità, anche nell'ottica di rilanciare un processo politico verso una pace giusta e duratura in Medio Oriente, basata sulla soluzione dei due Stati, con Israele e uno Stato di Palestina che vivano fianco a fianco in pace e sicurezza, all’interno di confini mutualmente riconosciuti".
Tajani: "Passo importante verso la pace"
L’accordo tra Israele e Hamas sulla tregua e gli ostaggi, ha detto il ministro Tajani, è un "passo importante verso la pace; bisogna consolidare il cessate il fuoco e andare avanti con le successive tappe". "Questo risultato - ha detto - si aggiunge al cessate il fuoco in Libano e al cambio di passo che c’è stato anche per l’elezione in Libano del presidente Auon in Libano. Mi auguro che con i primi segnali positivi da parte della nuova amministrazione siriana significhi che lentamente si può ricostruire la pace. L'Italia - ha detto - sarà sempre più presente; lunedì sarò in Israele e Palestina per incoraggiare e favorire questo processo di pace. L'obiettivo deve essere quello dei due popoli due Stati . L’Italia darà il suo contributo per la costruzione della pace in Mo". Quanto al premier israeliano Netanyahu, Tajani ha ribadito che "ci sono delle immunità e vanno rispettate".
"Quando sarà finirà la guerra, ci sarà una presenza delle Nazioni Unite per garantire finalmente una stagione di pace per il popolo palestinese" ha dichiarato Tajani. "L'Italia è pronta a dare il suo contributo, inviando anche militari che possano far parte di una forza come quella dell'Unifil - ha aggiunto - in una Palestina che dev'essere liberata da Hamas e dalle organizzazioni terroristiche". "Noi non dobbiamo interloquire con Hamas, il nostro unico interlocutore è l'Autorità Nazionale Palestinese", ha concluso.