Dal freddo alle piogge, in arrivo ondata di intenso maltempo: le previsioni
Violenta perturbazione in arrivo con un deciso cambiamento dello scenario meteorologico
Ultime ore di freddo pungente al Centro-Nord poi cambia tutto, arriva una violenta perturbazione dal Nordafrica, con le previsioni meteo che parlano di un ciclone mediterraneo, capace di portare estreme condizioni perturbate, potenzialmente alluvionali, tra Sardegna, Sicilia, Calabria e regioni ioniche in generale.
Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma un deciso cambiamento dello scenario meteorologico: dalle prossime ore le correnti si disporranno dapprima da levante poi sempre più da sud richiamando aria relativamente calda dal Maghreb.
Nelle prossime ore avremo ancora degli spunti invernali su Piemonte meridionale e Appennino tosco-emiliano con locali nevicate a quote collinari, fino a 600-800 metri; i venti saranno ancora freddi al Nord e sul versante adriatico. Dal pomeriggio, invece, l’Africa inizierà a far sentire il suo clima sul nostro Paese: le prime precipitazioni raggiungeranno le Isole Maggiori e localmente potranno risultare a carattere di forte rovescio.
La giornata peggiore sarà venerdì 17, una data per i superstiziosi che potrebbe essere ricordata anche per il maltempo alluvionale: si prevedono accumuli di pioggia superiori ai 200 mm in Sicilia e anche in Calabria e Sardegna avremo fenomeni record.
Inoltre, la fusione della neve caduta negli ultimi giorni, complice il rialzo termico legato allo Scirocco, causerà un ingrossamento improvviso dei fiumi e delle fiumare specie in Calabria; ma attenzione, il ciclone atteso al Sud potrebbe insistere sulle stesse zone per tutto il weekend estendendo l’allerta oltre il solo venerdì 17.
Il weekend, a causa dell’espansione del ciclone, vedrà anche un aumento della nuvolosità al Centro-Nord con qualche rovescio sparso e con altre due informazioni in arrivo, una buona e una cattiva: la buona notizia è che le temperature aumenteranno e cesseranno le estreme gelate in pianura (fino a -10°C registrati in Pianura Padana negli ultimi giorni), la cattiva è che sono attesi venti di tempesta con raffiche fino ed oltre i 100 km/h specie al Sud.
In sintesi, prepariamoci a dimenticare il freddo degli ultimi giorni e a monitorare l’estremo peggioramento causato dal ciclone nordafricano: aria mite, molto umida, carica di piogge torrenziali su zone non pronte a ricevere questi fenomeni. L’allerta si concentrerà tra le Isole Maggiori e la Calabria, ma dovremo controllare bene lo spostamento del vortice: fino a lunedì la situazione sarà preoccupante.
NEL DETTAGLIO
Giovedì 16. Al Nord: sempre bel tempo e freddo; nubi irregolari. Al Centro: nubi irregolari, piogge sulla Sardegna orientale. Al Sud: molte nubi, piogge sulla Sicilia ionica e sulla Calabria in serata.
Venerdì 17. Al Nord: soleggiato. Al Centro: cielo a tratti nuvoloso, maltempo diffuso in Sardegna. Al Sud: intenso maltempo in Sicilia e sulla Calabria, piogge in Basilicata e sul Cilento.
Sabato 18. Al Nord: nubi in aumento. Al Centro: maltempo in Sardegna, piogge sul resto delle regioni. Al Sud: intenso maltempo su Calabria, Basilicata e Puglia.
Tendenza: domenica con piogge in Sardegna e Piemonte.
Cronaca
Neonati uccisi e sepolti, Chiara Petrolini torna a vivere...
A giorni verrà fissata l’udienza della Cassazione che decreterà se sia necessario trasferire la ragazza in carcere
Nell’attesa che la Cassazione decida se confermare o revocare la custodia cautelare in carcere stabilita dal Riesame, Chiara Petrolini è tornata a vivere nella sua casa di Vignale di Traversetolo, la stessa in cui si è consumata la vicenda che la vede protagonista. La ragazza è accusata dell’omicidio dei due neonati che avrebbe dato alla luce - tenendo tutti all’oscuro in merito alle gravidanze - per poi sotterrarli nel giardino di quella villetta in provincia di Parma che oggi la vede rientrare assieme ai genitori.
La decisione è stata presa a seguito del dissequestro dell’abitazione, avvenuto i primi giorni di dicembre. Nel frattempo, da agosto Chiara aveva scelto di trasferirsi in un appartamento a Parma, sempre assieme ai genitori. Ora però ha deciso di tornare nella villetta di Vignale, come riferito all’Adnkronos da alcuni residenti del comune di Traversetolo che l’hanno vista entrare e uscire dall’abitazione. A giorni verrà fissata l’udienza della Cassazione che decreterà se sia necessario trasferire la ragazza in carcere, oppure se Chiara possa affrontare il processo vivendo tra le mura domestiche.
Cronaca
Sacerdoti commissionano rapina per nascondere un ricatto...
Blitz dei carabinieri ad Afragola, l'episodio è legato all'inchiesta sul rettore della Basilica di Sant'Antonio
Sacerdoti nei guai dopo aver commissionato una rapina in modo da nascondere un ricatto sessuale. Per questo sono scattati oggi tre arresti ad Afragola, in provincia di Napoli.
Stamattina, nell'ambito delle indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, i Carabinieri della Stazione di Afragola hanno infatti dato esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura aversana, che dispone la misura della custodia cautelare in carcere per un soggetto e la misura degli arresti domiciliari per altre due persone, gravemente indiziati del delitto di rapina aggravata in concorso.
L'indagine: rapina per recuperare video e chat a sfondo sessuale
Il provvedimento cautelare costituisce l'epilogo di un'articolata attività di indagine avviata immediatamente dopo l'esecuzione di altra misura cautelare emessa nei confronti di 5 persone nel mese di luglio 2024, a seguito della denuncia sporta da due uomini residenti ad Afragola, vittime di una rapina commissionata da un frate del Santuario Santa Maria Occorrevole di Piedimonte Matese, interessato a recuperare immagini e le chat memorizzate nei telefoni delle vittime, attinenti a fatti a sfondo sessuale relativi al periodo in cui svolgeva le sue funzioni presso la Basilica di Sant'Antonio da Padova in Afragola.
Le indagini, svolte anche con l'utilizzo di strumenti tecnici, hanno consentito di identificare - si legge in una nota a firma del procuratore Maria Antonietta Troncone - ulteriori soggetti coinvolti nel grave fatto criminale e di accertare manovre finalizzate ad impedirne l'identificazione eseguite anche mediante promesse di denaro ai parenti di alcuni dei soggetti già tratti in arresto. Le investigazioni, giovatesi degli elementi indiziari emergenti dalle conversazioni intercettate in carcere durante i colloqui dei rapinatori con i familiari, hanno consentito di accertare il complesso contesto in cui era maturata la rapina e di acquisire ulteriori riscontri sul movente che aveva indotto l'elevato numero di persone coinvolte a sottrarre i telefoni cellulari delle due vittime.
Cronaca
Corteo per Ramy a Roma, 39 denunciati per gli scontri
Tra loro anche due minori
Trentanove persone, due delle quali minori, sono state denunciate per gli episodi di violenza nel corso della manifestazione non preavvisata 'Sono stati i carabinieri giustizia PER Ramy', tenutasi a Roma nella sera di sabato 11 gennaio. Nel pomeriggio di ieri, la Digos della Questura di Roma ha depositato alla Procura capitolina una informativa di reato.
Quella sera si erano dati appuntamento alle 19 in piazza dell'Immacolata i sodalizi 'Za Um Sapienza', 'Azione Antifascista Trieste Salario', 'Settima, Movimento', 'Monteverde Antifascista', 'Delo!lisunderground' e 'Assemblea portuense'. Dopo aver percorso alcune vie di San Lorenzo, i circa 250 manifestanti, tra i quali anarchici, appartenenti al collettivo 'Za um e al Car' (Coordinamento Autonomo Romano), alle spalle di uno striscione con scritto 'Vendetta per Ramy la polizia uccide 1312', hanno raggiunto la vicina piazza dei Sanniti, dove si trova la stazione dei Carabinieri San Lorenzo e dove hanno dato vita a un fitto e violento lancio di bombe carta e materiale contundente contro l'imponente schieramento di polizia posto a presidio della Stazione dei Carabinieri, danneggiando alcuni mezzi delle Forze di Polizia nove ferendo 9 agenti.
L'analisi del materiale video, esaminato dagli agenti della Digos, ha permesso di ipotizzare e di rimettere al vaglio dell'Autorità Giudiziaria, a carico di 39 manifestanti (2 dei quali minori), i reati di manifestazione non preavvisata, radunata sediziosa, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata, istigazione a disobbedire alle leggi e il getto pericoloso di cose, in concorso e con le modalità aggravate. Trentasette su trentanove denunciati hanno precedenti di piazza e appartengono ai collettivi studenteschi, in particolare al gruppo Zaum, e all'area anarchica e antagonista.