Cerchi qualcosa in particolare?
Pubblichiamo tantissimi articoli ogni giorno e orientarsi potrebbe risultare complicato.
Usa la barra di ricerca qui sotto per trovare rapidamente ciò che ti interessa. È facile e veloce!
Dazi, Ucraina, clima, energia: Von der Leyen e Ue rispondono a Trump
Le parole della presidente della Commissione Ue al al World Economic Forum di Davos
Rompere i "legami" che tengono insieme l'economia globale "non è nell'interesse di nessuno". Così la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, parlando al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, dove ha replicato anche alle parole del presidente Usa Donald Trump su temi come guerra in Ucraina, clima, dazi e energia.
Cosa ha detto sui dazi
"Le principali economie del mondo - afferma - sono in corsa per l'accesso alle materie prime, alle nuove tecnologie e alle rotte commerciali globali. Dall'intelligenza artificiale alla tecnologia pulita, dalla quantistica allo spazio, dall’Artico al Mar Cinese Meridionale, la corsa è iniziata. A mano a mano che questa competizione si intensifica, probabilmente continueremo a vedere un uso frequente di strumenti economici, come sanzioni, controlli sulle esportazioni e dazi, che mirano a salvaguardare la sicurezza economica e nazionale".
"Ma è importante - continua - che bilanciamo l'imperativo fondamentale di salvaguardare la nostra sicurezza a fronte dell'opportunità di innovare e di migliorare la nostra prosperità. In questo spirito, dovremo lavorare insieme, per evitare una corsa globale al ribasso. Perché spezzare i legami dell’economia globale non è nell'interesse di nessuno. Dobbiamo piuttosto modernizzare le regole, per sostenere la capacità di produrre vantaggi per i nostri cittadini", continua.
"Per sostenere la crescita nel prossimo quarto di secolo, l’Europa deve cambiare marcia", sottolinea ancora la presidente von der Leyen.
"Questo è il motivo - continua - per cui ho chiesto a Mario Draghi un rapporto sulla competitività europea. E su questa base, la prossima settimana la Commissione europea presenta la tabella di marcia che guiderà il nostro lavoro per i prossimi cinque anni. L’obiettivo sarà aumentare la produttività colmando il divario di innovazione. Un piano congiunto per la decarbonizzazione e competitività".
"Per superare le carenze di competenze e manodopera e per ridurre la burocrazia - prosegue - una strategia per una crescita più rapida, più pulita e più equa, garantendo che tutti gli europei possano beneficiare del cambiamento tecnologico", sottolinea.
Ucraina, clima ed energia, la risposta Ue a Trump
"E' importante che l'Ucraina resti un Paese indipendente e che sia l'Ucraina a decidere sul proprio territorio. Quindi, la linea è ancora valida: stiamo con l'Ucraina per tutto il tempo necessario", ribadisce quindi la presidente della Commissione Europea. Il presidente degli Usa Donald Trump nel suo discorso di insediamento non ha citato l'Ucraina nemmeno una volta.
"L’accordo di Parigi continua ad essere la migliore speranza di tutta l’umanità. L’Europa manterrà la rotta e continuerà a lavorare con tutte le nazioni che vogliono proteggere la natura e fermare il riscaldamento globale", dice quindi von der Leyen, dopo che Trump ha deciso di nuovo di ritirare la prima economia del mondo dall'accordo di Parigi contro il riscaldamento globale.
Ora nell'Ue "la nostra competitività dipende dal ritorno a prezzi energetici bassi e stabili. L’energia pulita è la risposta a medio termine, perché è economica, crea buoni posti di lavoro in loco e rafforza la nostra indipendenza energetica". Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, parlando al World Economic Forum di Davos, in Svizzera. La presidente annuncia anche la presentazione di un nuovo piano Ue "a febbraio", la replica di von der Leyen dopo che ieri il presidente degli Usa ha detto che gli Stati Uniti intendono sfruttare appieno gli idrocarburi di cui dispongono per rilanciare l'economia e per esportarli, al grido di "drill, baby, drill" ("trivella, bimba, trivella").
Economia
Ieg, Vicenzaoro january conferma successo: piattaforma...
Si è concluso oggi Vicenzaoro January 2025, l’evento di riferimento per l’industria globale della gioielleria e punto di avvio del calendario globale del settore
Concretezza del business, solidità progettuale, networking e dibattito con gli attori globali del settore, relazione costante con gli stakeholder, focus sulle tendenze. Il tutto con il contemporaneo procedere - nel pieno rispetto del cronoprogramma - dei lavori d’ampliamento del quartiere fieristico senza impatto su aziende e buyer. Si è concluso oggi Vicenzaoro January 2025, l’evento di riferimento per l’industria globale della gioielleria e punto di avvio del calendario globale del settore. L’edizione non solo ha confermato i numeri eccezionali dello scorso anno, ma ha toccato il record della dimensione internazionale: infatti la visitazione estera - che supera quella italiana - ha raggiunto il numero straordinario della partecipazione di 145 paesi da tutto il mondo, guidati da Turchia, Stati Uniti, Germania, Spagna e Grecia, con crescite interessanti come quelle della Corea del Nord e Australia.
“L’internazionalità è una sfida vinta”. Così, Corrado Peraboni, ad di Italian exhibiton group commenta l’edizione 2025 di Vicenzaoro January. “Abbiamo scelto alcuni anni fa di sviluppare i nostri prodotti leader all’estero. Una strategia di successo che ha rafforzato significativamente la visitazione straniera alle nostre più importanti manifestazioni in Italia”.
Matteo Farsura, a capo della divisione orafo-gioielliera di Ieg, sottolinea: “Con 1.300 brand e il coinvolgimento dell’intera filiera orafa, dalle tecnologie all’alta gioielleria, Vicenzaoro si conferma piattaforma globale di riferimento, favorendo il confronto tra i diversi segmenti per rispondere alle esigenze dei vari mercati. Parallelamente, con il coinvolgimento di 650 giovani studenti nella giornata inaugurale e ulteriori momenti di approfondimento all’interno del ricco palinsesto, assieme alle principali associazioni del settore ha riaffermato la centralità della formazione e del ricambio generazionale, investendo concretamente nel futuro del comparto”.
Un comparto che nello specifico del made in Italy continua il suo trend positivo: nei primi 10 mesi 2024, i ricavi dell’industria dei preziosi risultano in rialzo del 5,8% (dati Istat), con l’export più dinamico rispetto al mercato interno (+7,2% vs +3,0%). Grazie allo sviluppo di contenuti tailor made in un’atmosfera di grande energia e grazie a un look & feel elegante e distintivo, la community di settore vive Vicenzaoro come punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo di business, relazioni, saperi. Pensiamo allo sguardo autorevole sul futuro grazie a Trendvision Jewellery + Forecasting, l’osservatorio indipendente di Ieg, ai temi collegati a tecnologia ed ESG al centro del dibattito con gli appuntamenti di Cibjo e con il Jewellery technology forum promosso da Legor, in attesa del debutto, a settembre, del The Vicenza Symposium, evento scientifico internazionale sul tema delle tecnologie, metalli e urgenze che legano gioiello e moda.
Vicenzaoro si è svolta in contemporanea a T.Gold che ha messo in mostra l’eccellenza delle tecnologie del settore (una T.Gold che grazie all’ampliamento del quartiere entrerà negli spazi di Vicenzaoro a partire dalla seconda metà del 2026), a VO Vintage il salotto dell’orologeria vintage di pregio) e, con la collaborazione con il Comune di Vicenza a Vioff, il fuori fiera esperienziale che ha coinvolto gli ospiti da tutto il mondo: completezza dell’offerta, centralità del business e risonanza mediatica globale hanno ancora una volta fatto di questo appuntamento il centro pulsante della gioielleria e oreficeria mondiali.
Un 'battito' di business e innovazione che non si arresta ma procede per dodici mesi l’anno in un unicum di appuntamenti e progetti jewellery&fashion di Italian exhibition group in tutto il mondo. L’Agenda di Ieg vedrà a maggio OroArezzo, a luglio Sije a Singapore, a fine estate Vicenzaoro September (e il ritorno di VO’Clock Privé) preceduta dalla novità del Vicenza Symposium, a ottobre il Valenza Gem Forum, a novembre Jgtd in Dubai, a dicembre il Summit del Gioiello Italiano di Arezzo. Ieg ringrazia tutte le aziende che hanno contribuito al successo di Vicenzaoro January 2025. E tutti i partner: ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, Confindustria Federorafi, Confartigianato Orafi, Confcommercio Federpreziosi, Cna orafi, Club degli Orafi Italia, Confimi Industria Categoria Orafa ed Argentiera, Assogemme, Assocoral, Afemo-Associazione fabbricanti esportatori macchinari per oreficeria. Contribuiscono all’agenda della manifestazione anche autorevoli realtà internazionali: da Cibjo- Confederazione mondiale della gioielleria, che promuove la sostenibilità economica e sociale della filiera del gioiello, a Gjepc India - Gem and jewellery export promotion council, Hkjja - Hong Kong jewellery & jade manufacturers association, e Francéclat tra gli altri.
Economia
Dichiarazione dei redditi 2025, le scadenze da segnare in...
Verso il via alla stagione della dichiarazione dei redditi. Si parte con la scadenza delle CU 2025, per poi passare alla pubblicazione del modello 730 precompilato. Un focus delle date da segnare in calendario
Dichiarazione dei redditi 2025, verso il via al fitto calendario di scadenze.
A inaugurare la stagione dichiarativa è il tris di date da ricordare relative alla Certificazione Unica 2025, adempimento funzionale al Fisco ai fini della predisposizione delle dichiarazioni precompilate.
A marzo i sostituti d’imposta dovranno effettuare l’invio telematico dei dati all’Agenzia delle Entrate, entro il giorno 17 per dipendenti e pensionati ed entro fine mese per gli autonomi interessati dalla precompilata.
Entro il 15 marzo si attende anche il lancio del software per il calcolo degli ISA, gli Indici Sintetici di Affidabilità utilizzati dalle partite IVA.
Non cambiano le scadenze da tenere a mente per l’invio del modello 730 e del modello Redditi, mentre un’importante novità è relativa ai termini per l’adesione al concordato preventivo per il biennio 2025-2026. Passiamo quindi in rassegna le principali date da ricordare
Dichiarazione dei redditi 2025, il calendario delle scadenze parte dalla Certificazione Unica
L’avvio della stagione dichiarativa è accompagnato da una serie di appuntamenti funzionali anche alla predisposizione delle precompilate da parte dell’Agenzia delle Entrate.
L’invio dei dati contenuti nelle Certificazioni Uniche è uno di questi, e si tratta del primo importante adempimento da annotare in calendario.
Per quel che riguarda i lavoratori dipendenti, l’invio delle CU 2025 da parte dei sostituti d’imposta dovrà avvenire entro il termine ultimo di lunedì 17 marzo. Da quest’anno, allo scadenzario di marzo si aggiunge la scadenza del 31 relativa alla trasmissione dei dati relativi alle somme corrisposte ai lavoratori autonomi.
Se fino allo scorso anno è stato possibile trasmettere le CU degli autonomi entro il 31 ottobre, l’avvento della dichiarazione precompilata per le partite IVA porta ad un anticipo dei tempi.
La scadenza lunga, agganciata a quella del modello 770, resta in campo solo per quei dati esclusi dalla predisposizione del modello Redditi precompilato da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Modello 730 precompilato entro fine aprile. Invio in scadenza il 30 settembre
La stagione dichiarativa entrerà come al solito nel vivo ad aprile, con l’avvio della possibilità di accesso al modello 730 precompilato.
In questo caso la data da monitorare è quella del 30 aprile, giorno a partire dal quale tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate sarà possibile visualizzare la dichiarazione precompilata.
Di prassi, per la modifica e l’invio bisogna attendere alcuni giorni. Solitamente è dalla metà del mese di maggio che è possibile integrare, correggere o trasmettere senza variazioni il modello 730 precompilato. Le tempistiche saranno rese note nei prossimi mesi dall’Agenzia delle Entrate.
La scadenza ultima non cambia ed è ancorata alla data del 30 settembre.
Sul fronte del modello 730, con le istruzioni in bozza pubblicate il 14 gennaio l’Agenzia delle Entrate ha segnalato alcune importanti novità che interesseranno l’adempimento dichiarativo.
Tra queste la revisione dell’IRPEF, che dal periodo d’imposta 2024 segue la struttura a tre aliquote e scaglioni e le novità in materia di detrazioni sui redditi da lavoro dipendente.
La presentazione del modello 730 sarà anche l’occasione per la richiesta del bonus Natale da parte dei dipendenti che hanno optato per il riconoscimento in sede di dichiarazione dei redditi, in luogo dell’accredito in busta paga a dicembre.
Tra le novità anche quelle in materia di bonus edilizi e, in particolare:
● il superbonus al 70 per cento per le spese sostenute nel 2024, con detrazione da utilizzare obbligatoriamente in dieci anni;
● il bonus mobili e grandi elettrodomestici, con limite di spesa fissato a 5.000 euro;
● il sismabonus e il bonus barriere, per le spese sostenute nel 2024 per l’eliminazione delle barriere architettoniche (anche in questo caso con detrazione in dieci anni).
Modello Redditi entro il 31 ottobre. Per il concordato scadenza anticipata al 31 luglio
Alcune novità anche per il modello Redditi 2025. In questo caso la prima data da monitorare è quella del 15 marzo, termine entro il quale l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione i programmi per la compilazione e l’invio dei dati degli ISA.
Dal 15 aprile e fino al 30 giugno sarà possibile inviare il modello Redditi per il tramite degli uffici postali e, sempre dal 15 aprile, partirà la possibilità di invio in modalità telematica.
La scadenza ultima da rispettare è fissata al 31 ottobre 2025. Per i soggetti passivi IRES con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare, l’invio dovrà essere effettuato entro l’ultimo giorno del decimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta.
Sul tema è bene ricordare che a partire dall’anno in corso la possibilità per le partite IVA di aderire al concordato preventivo biennale si slega dalla dichiarazione dei redditi. La scelta di adesione al patto con il Fisco andrà formulata entro il 31 luglio, con un nuovo adempimento che si aggiunge ad uno scadenzario già fitto di appuntamenti.
Economia
Tra chiodi e stampanti 3d ecco il ritorno del ciabattino, è...
L'intuizione di Simone Cibele che ha aperto la sua bottega nel cuore di San Casciano in Val di Pesa
Un ciabattino tecnologico che usa chiodi ma anche stampanti 3D. E' l'intuizione che arriva dalla Toscana dove l'arte del fare e del riparare, grazie all'ingegno e all'inventiva chiantigiana hanno ancora spazio. In controtendenza rispetto al contesto e alle dinamiche del mercato attuale, schiacciato dalle logiche del consumismo e dell'usa e getta, fiorisce a San Casciano il recupero di un antico mestiere in via di scomparsa. E' il ciabattino, una professione nobile che torna in versione contemporanea con la passione dell'artigiano Simone Cibele. Figlio d'arte, cresciuto in bottega, al fianco del suo maestro di vita, il babbo Antonio che di professione faceva il ciabattino, decide di intraprendere una nuova attività denominata 'L'artigiano calzolaio' in bilico tra passato e futuro, tradizione e innovazione.
La sfida di Simone
Simone Cibele, alla soglia dei 60 anni, un percorso lavorativo da orafo e argentiere alle spalle, ha aperto i battenti nel cuore storico di San Casciano, in via del Cassero. L’attività è stata accolta e salutata con un caloroso augurio dal sindaco Roberto Ciappi, dall’assessore alle attività produttive Francesco Volpe e da alcuni rappresentanti delle forze dell'ordine.
Unico calzolaio di San Casciano, uno dei pochissimi eredi di una tradizione che oggi fa fatica a tenere banco nel Chianti, come nel resto della Toscana, Simone Cibele è il promotore insolito di un investimento che va incontro sperimentalmente all’innovazione tecnologica.
L’artigiano, che risiede da alcuni anni nella frazione di Chiesanuova, si propone di coniugare le abilità tipiche di questa professione, volta a dare una seconda vita alle scarpe, con la sensibilità e la passione di creare con le mani supportate dalle strumentazioni hi-tech.
Il calzolaio infatti lavorerà con il pantografo, l’incisore laser e le stampanti 3d per disegnare prototipi e realizzare oggettistica e gadgets in legno e metallo. “Ho imparato tutto dal mio babbo – spiega - da lui ho appreso non solo i segreti del mestiere ma una grande passione per l'artigianalità, sono felice di recuperarla in un momento della mia vita in cui ho deciso di scommettere ancora una volta sulle mie potenzialità. Delle esperienze come argentiere e orafo, fatte a Firenze e dintorni, ho fatto tesoro, un tesoro che da ora in poi spenderò in questa nuova avventura che richiama le radici e le origini della mia famiglia”.
“Ho scelto di rimettermi in gioco in questa sfida - continua - perché sono convinto che non si debba mai smettere di credere in se stessi e nelle proprie aspirazioni". La mission di Simone non è solo quella di riparare scarpe, ma progettare, creare e realizzare oggetti di vario genere, come orologi, medagliette, orecchini, con le strumentazioni di cui si è dotato.
"Ai giovani dico imparate a fare le scarpe"
E a chi gli chiede se il mestiere potrà avere un futuro da affidare alle nuove generazioni lui risponde: "Nel mio negozio mi occuperò prevalentemente di effettuare riparazioni, il mio è un lavoro antico che promuove il riuso delle calzature e di questo potranno beneficiare l'ambiente e le tasche dei proprietari, ai giovani che vogliano avvicinarsi a questo mestiere in via di estinzione consiglio anche di imparare, al fianco di abili artigiani, a realizzare e produrre scarpe su misura e fatte a mano, un settore in cui c'è ancora una significativa prospettiva di sviluppo economico e professionale".
“Tra gli utensili del mestiere, martello, forbici, trincetto, filo, aghi, mastice, pennelli, chiodi - è bello respirare condividere il profumo della pelle, le atmosfere e i rumori dell'artigianalità legata alla professione del cuoio, simbolo di un patrimonio di saperi di una volta che hanno contribuito a costruire il pregio internazionale del made in Italy - dice il sindaco Roberto Ciappi - siamo felici di accogliere e dare il benvenuto a Simone Cibele per la sua nuova attività che arricchisce il centro storico e il tessuto economico di San Casciano di una tradizione che è fondamentale per noi mantenere e tramandare. Non è solo un negozio vintage che si è allineato ai tempi e alle tecnologie che cambiano ma un'occasione per sottolineare che è importante adottare pratiche virtuose come il riciclo degli oggetti, un’azione che porta ad un risparmio concreto, oltre a promuovere uno stile di vita orientato alla sostenibilità”.
“L'attività di Simone Cibele - aggiunge l'assessore Francesco Volpe - offre anche l'occasione di riscoprire il percorso evolutivo di questo antico mestiere, un tempo si riparava per necessità oggi si tende e dare nuove chances alle scarpe per rinnovarle e magari rimanere legati ad un oggetto affettivamente a noi caro”.