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Neonata ritrovata a Cosenza, rapitori presi in casa: blitz alla festa per la ‘nascita’
La donna ha simulato la gravidanza raccontando di aspettare un maschio e la piccola era vestita di azzurro. Nessun collegamento tra rapitori e genitori. La mamma di Sofia: "Noi morti e risorti"
Sono un'italiana di 53 anni di Castrolibero, Rosa Vespa, e il marito senegalese, Aqua Moses, i due rapitori della neonata prelevata ieri pomeriggio dalla clinica 'Sacro Cuore' di Cosenza. I due sono stati trasferiti in carcere dopo essere stati trattenuti in Questura fino alla mattinata di oggi.
La donna si trova nella casa circondariale di Castrovillari, il marito nel carcere di Cosenza. Per entrambi è attesa la convalida del fermo da parte del gip di Cosenza.
La piccola, dimessa dal reparto di Neonatologia infantile dell'ospedale 'Annunziata' di Cosenza dove era stata portata per dei controlli, si trova tra le braccia della mamma e del papà e sta bene (FOTO).
La festa in casa per la finta nascita, il post, i parenti ignari (e forse anche il marito)
Secondo quanto trapela da fonti investigative, all'arrivo delle forze dell'ordine all'interno dell'appartamento della coppia, a Castrolibero, erano in corso i festeggiamenti, con tanto di banchetto, per la nascita del bambino. Ad attendere il loro arrivo in casa, i parenti, ignari del rapimento.
La donna, infatti, avrebbe simulato per 9 mesi la gravidanza, raccontando ai familiari di essere in attesa di un maschietto e di essere stata trattenuta nella clinica alcuni giorni in più del previsto per degli accertamenti. Tutto era stato organizzato nei dettagli: la bimba era stata vestita di azzurro e gli allestimenti della festicciola erano di colore blu, proprio come se il nascituro fosse di sesso maschile. L'8 gennaio scorso, la donna aveva anche annunciato sui social la nascita di un bimbo, Ansel.
"Dopo tanta attesa il nostro miracolo è arrivato! Alle ore 20:00 di oggi è nato Ansel. Mamma e Papà ti amano!", recita il post ancora visibile su Facebook.
“Al nostro arrivo nell’appartamento dei rapitori, c’era una festicciola organizzata per il rientro a casa. C’erano degli ospiti all’interno dell’abitazione, era un attimo di convivialità, di festa. Ci è stata indicata una stanza all’interno della quale c’era una culletta, con dentro adagiata la bambina che sonnecchiava. Una cosa organizzata sicuramente con la premeditazione di compiere il gesto”, le parole di Claudio Sole, poliziotto in servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Cosenza, il primo a prendere in braccio la piccola Sofia.
“I due non hanno opposto resistenza – continua il commissario Sole -, la donna è caduta in un mutismo totale, non ha proferito parola. Gli ospiti erano del tutto ignari, ma ci è sembrato ignaro anche lo stesso coniuge, poi questo è da valutare”.
“Pare che fossero andati anche alla pasticceria affianco per ordinare una torta con il nastro rosa, che poi comunque non è stata commissionata. La donna non era incinta, non ci sono riscontri di nascite o di parti – precisa Sole -. Riconsegnare la bambina alla mamma, vederla sciogliersi completamente, per me che sono un operatore di polizia, è stata un’emozione grande”.
Il rapimento dalla clinica
Secondo quanto riferito da alcune fonti, a prelevare la piccola dalla struttura sarebbe stata in particolare la donna che si è finta infermiera e presumibilmente si è spostata poi in autobus.
"L'episodio si è verificato durante l'orario delle visite. I due sono riusciti a entrare dichiarando di essere venuti a trovare dei parenti", quanto ha dichiarato ai giornalisti Saverio Greco, legale rappresentante del gruppo IGreco, proprietario della clinica 'Sacro Cuore' di Cosenza.
"Per fortuna, il sistema di videosorveglianza ha funzionato, consentendo alle forze dell'ordine di rintracciare i responsabili in tempi rapidi. In clinica entrano i parenti dei bambini per portare dolci e regali e noi non chiediamo i documenti a tutti. Anzi, spesso veniamo accusati di essere troppo fiscali nei controlli. È stata una giornata difficile, quanto accaduto ci farà ripensare il sistema con cui gestire gli ingressi d'ora in avanti", ha concluso.
"Nessun collegamento tra rapitori e genitori, neonata vittima casuale"
Nessun contatto o collegamento sarebbe emerso, finora, tra gli autori del gesto e i genitori della bambina, quindi "questo ci fa ritenere, allo stato delle indagini - ha precisato il vicequestore Gabriele Presti, capo della Squadra mobile di Cosenza - che stiamo parlando di una vittima del tutto casuale. In seguito accerteremo se ci siano stati degli eventuali primi approcci per cercare, in quella o in altra struttura, di adescare la vittima". "Proveremo a far luce a tutto tondo anche su come sia stato possibile che all’interno di una struttura delicata come è un punto nascite possa essersi verificato il gesto di un rapimento e che, addirittura, qualcuno possa essere entrato spacciandosi come un’operatrice sanitaria. Seppur una prima parte di quanto accaduto è stata ricostruita, ne manca ancora un’altra altrettanto importante", ha aggiunto.
La mamma della bimba rapita: "Morti e risorti"
"Mi state scrivendo in migliaia, da ogni parte dell’Italia, vorrei rispondere singolarmente a tutti ma non riesco. Questa è la nostra famiglia che ieri sera si stava sgretolando in mille pezzi". È quanto scrive, in un post sui social corredato da una foto, Valeria Chiappetta, mamma della piccola Sofia, la neonata di un giorno rapita ieri.
"Le forze dell’ordine hanno fatto un lavoro eccezionale - continua la donna - mentre io avevo perso le speranze. Un'intera città, anzi Regione, si è bloccata per cercare la nostra bambina. Non penso che riuscirò mai a superare questa cosa, ma il lieto fine è che Sofia sta bene. Grazie, grazie grazie a tutti vorrei abbracciare ogni singola persona. Una mamma e un papà che ieri sono morti e risorti".
Cronaca
Castelletti: “Con car sharing guida autonoma...
“La nostra città ha voglia di scommettere sul futuro, come ha sempre fatto”. Dal termovalorizzatore alla metropolitana a guida autonoma, “Brescia è stata un laboratorio di innovazione e vuole continuare a esserlo”. Lo ha detto la sindaca Laura Castelletti, a margine del primo test del progetto di A2a e Politecnico di Milano per un servizio di car sharing a guida autonoma.
“Una sperimentazione che esce potenzialmente dai confini della città e da quelli nazionali e va in Europa”, ha detto Castelletti, sottolineando come la città lombarda, all’attenzione alle innovazioni tecnologiche unisca quella per la “sostenibilità e il trasporto pubblico. Infatti siamo una città di 200mila abitanti e ormai da 12 anni abbiamo una metropolitana leggera di superficie, a ottobre partiranno i cantieri del team elettrico di superficie e oggi si aggiunge in via sperimentale un altro tassello legato al car sharing, che speriamo poi sarà a servizio dei nostri cittadini” per offrire “una visione complessiva di una città che investe sulla sua qualità della vita”.
Cronaca
Ecco come si mescola il Dna al concepimento, la mappa
Lo studio, pubblicato on line sulla rivista 'Nature', racconta l'impresa di un team di ricercatori che sono riusciti a ricostruire come avviene questo mix genetico
Gli occhi della mamma, il colore dei capelli del nonno, il sorriso di papà. Quando nasce un bambino immancabile arriva il momento dell'affettuoso gioco delle somiglianze e delle differenze. Ma andando oltre l'estetica, come si 'rimescola' il Dna umano durante la riproduzione? Un nuovo studio pubblicato online sulla rivista 'Nature' racconta l'impresa di un team di ricercatori che sono riusciti a costruire una mappa completa di come avviene questo mix genetico mentre il Dna viene trasmesso al concepimento.
Lo studio
Dopo 25 anni di ricerca, la nuova mappa - spiegano gli autori - segna un passo avanti nella comprensione della diversità genetica e del suo impatto sulla salute e sulla fertilità. Creata dagli scienziati di deCODE genetics/Amgen, è la prima a incorporare un rimescolamento su scala più breve (non crossover) del Dna dei nonni, difficile da rilevare a causa dell'elevata similarità della sequenza del Dna. La mappa identifica anche aree prive di rimescolamenti importanti, che probabilmente proteggono funzioni genetiche cruciali o prevengono problemi cromosomici. Questa intuizione offre un quadro più chiaro del motivo per cui alcune gravidanze falliscono e di come il genoma bilancia diversità e stabilità, spiegano gli esperti.
Sebbene questo rimescolamento, noto come ricombinazione, sia essenziale per la diversità genetica, gli errori nel processo possono portare a gravi problemi riproduttivi. Da qui l'importanza della mappa. Questi fallimenti infatti possono causare errori genetici che impediscono alle gravidanze di continuare, contribuendo a spiegare perché l'infertilità colpisce circa una coppia su 10 in tutto il mondo. La comprensione di questo processo offre dunque "nuove speranze" per migliorare i trattamenti per la fertilità e diagnosticare le complicanze della gravidanza. Gli scienziati hanno rilevato anche differenze fondamentali tra uomini e donne nel modo e nel luogo in cui avviene la ricombinazione del genoma.
Le donne hanno meno ricombinazioni non-crossover, ma la loro frequenza aumenta con l'età, il che può aiutare a spiegare perché un'età materna più avanzata è associata a rischi più elevati di complicazioni della gravidanza e disturbi cromosomici del bambino. Gli uomini non mostrano questo cambiamento correlato all'età, sebbene la ricombinazione in entrambi i sessi possa contribuire alle mutazioni trasmesse alla prole.
Comprendere il processo di ricombinazione è importante anche per capire come gli esseri umani si sono evoluti come specie e cosa determinano le differenze individuali, compresi gli esiti di salute. Tutta la diversità genetica umana può essere ricondotta alla ricombinazione e alle mutazioni de novo, sequenza cioè di Dna presente nel bambino ma non nei genitori. La mappa mostra che le mutazioni sono elevate in prossimità di regioni di miscelazione del Dna e di conseguenza che i due processi sono altamente correlati.
Cronaca
Cade da autocisterna, morto operaio nel Bergamasco
L'uomo aveva 64 anni
Tragedia nella Bassa Bergamasca: un operaio di 64 anni è morto in un incidente sul lavoro nel primo pomeriggio di oggi. Secondo le prime ricostruzioni, l'incidente è avvenuto in nella cava Ghisalba, dove l'uomo sarebbe precipitato dalla scaletta di un'autocisterna che avrebbe dovuto riempire di gasolio. Le cause della caduta sono ancora in corso di accertamento. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale dell'Ats.