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Sanremo, Giorgia: “Condurre il Festival? Se non mi fanno invecchiare troppo”
Quest'anno è in gara all'Ariston on 'La cura per me'
Giorgia torna a Sanremo con una canzone che l'ha emozionata e che spera possa diventare "un brano che non posso lasciar fuori dalla scaletta dei miei concerti". Lo racconta in conferenza stampa a Milano dove chiarisce che il suo obiettivo non è vincere il festival e che, anzi, in cima alla classifica deve arrivare un giovane.
Nel futuro c'è un Sanremo da conduttrice?
Reduce dalla conduzione ell'ultima edizione di X Factor, Giorgia non esclude che l'esperienza possa continuare. "Con X Factor ci siamo lasciati benissimo, con una finale pazzesca. Abbiamo lasciato tutto sospeso, dobbiamo riparlarne e quando e se sarà lo saprete", ha spiegato ai giornalisti ammettendo che "l'esperienza ricca e intensa di X Factor mi ha permesso di imparare cose nuove. È qualcosa che sta lì con una vibrazione molto positiva".
Quando invece le chiedono se, dopo l'addio di Amadeus, fosse stata contattata per la direzione artistica del Festival di Sanremo, la cantante ironizza: "Per la conduzione non mi hanno cercato e non capisco perché". "Credo - ha aggiunto sorridendo - che siano ampliamenti coperti per quest’anno e anche per l’anno dopo. Poi se non mi fanno invecchiare troppo e si sbrigano…".
"Spero che 'La cura per me' sia un brano che resti"
Il brano con cui sarà in gara sul palco dell’Ariston è 'La cura per me', scritta da Blanco e Michelangelo e disponibile in pre-save e pre-add dalle 14 di domani, giovedì 23 gennaio. Sempre da domani sarà disponibile in pre-order l’esclusiva versione 45 giri. "E' una canzone - ha detto Giorgia - che già dal primo ascolto, anche se non mi avesse riguardato, mi ha emozionata, come mi emozionano le canzoni di una volta. Ho sentito qualcosa dentro che mi ha fatto pensare che era davvero una di quelle canzoni che vuoi cantare".
Poi ha spiegato che la partecipazione al festival della canzone italiana non era inizialmente previsto. "Dopo il provino - ha spiegato Giorgia - qualcuno del team ha detto 'la mandiamo a Carlo?' Io mi sono messa le mani in faccia, non era previsto nei programmi tornare a Sanremo in gara". A maggior ragione non punta alla vittoria, nonostante 'La cura per me' sia già tra i favoriti dai bookmaker dopo gli ascolti in anteprima dei giornalisti: "Di solito il pronostico non ci azzecca mai, lo sappiamo, ma io sono sicura che Sanremo lo devono vincere i ragazzi, io ho già dato. Devo fare qualcosa fatto bene, la mia gara riuscire a fare quello che devo fare ma fatto bene, sennò mi resta l’insoddisfazione". "La vittoria - ha osservato - è fare bene la canzone, il resto è in più. Il bello dell’età è vivere le cose in un altro verso. Sanremo ti può fare bene anche quando non vinci, se il progetto è costruito bene. L’importante è rendere onore a chi mi sta aiutando ma deve vincere un pischello o una pischella". "Il Sanremo anni ‘90 era diverso - ha sottolineato -. Non c’era questa costruzione del Festival e non ci rendevamo conto che stavamo cantando canzoni che ci saremmo portati dietro per 30 anni. Mi piacerebbe che questo diventasse un brano che non posso lasciar fuori dalla scaletta dei miei concerti". "Fare un nuovo inno generazionale? Magari, ma per la mia generazione. A Slait (il suo direttore artistico, ndr) ho detto che prima di morire voglio una canzone che resti. Spero sia questa e se non lo è continueremo a cercare".
Il clic per 'La cura per me' è scattato "quando mi sono resa conto che avevo un’idea dell’amore completamente sbagliata - ha spiegato Giorgia -. Io appartengo alla generazione di ‘Candy Candy’ che ci ha trasformate tutte in infermiere. Poi c’è un vissuto che ognuno di noi ha. Io ho imparato a mettermi a nudo con me stessa e a mettermi in discussione. Soprattutto quando hai una relazione non puoi dare le cose per scontate”.
Nel 2025 tre live speciali e un tour
Oltre al Festival di Sanremo, Giorgia ha annunciato gli altri appuntamenti importanti del suo 2025: per festeggiare insieme al pubblico i trent’anni di 'Come Saprei', che l’ha consacrata come una delle interpreti più potenti ed eleganti della musica italiana, da giugno l’artista tornerà live in tre scenari mozzafiato, pensati per rendere ogni serata indimenticabile.
Giorgia si esibirà il 13 giugno alle Terme di Caracalla di Roma, il 25 luglio al Teatro Greco di Siracusa e il 16 settembre alla Reggia di Caserta (Piazza Carlo di Borbone). Ma la festa non finisce qui: a partire da novembre, Giorgia porterà la sua musica nei principali palasport italiani. Il tour prenderà il via il 25 novembre a Jesolo, con la data zero, e proseguirà a Bologna, Firenze, Torino, Milano, Padova e Bari. I biglietti saranno disponibili a partire dalle 12 di venerdì 24 gennaio, su Ticketone e punti vendita abituali.
Spettacolo
‘A Complete Unknown’, il regista James Mangold:...
Ad interpretarlo è Timothée Chalamet. Il film Searchlight Pictures arriva dal 23 gennaio nelle sale
"Non ci sarà mai un altro artista indimenticabile come Bob Dylan". Ne è convinto il regista James Mangold, in occasione della premiere italiana di 'A Complete Unknown', il biopic su Dylan interpretato da Timothée Chalamet. "Credo che nessuno a quell'epoca pensasse che questo ragazzo con il cappello e un piccolo taccuino di fustagno avrebbe cambiato il mondo", eppure "penso che abbia posto delle domande sull'ipocrisia e sull'ingiustizia non solo nel mondo ma anche nelle relazioni umani attraverso le sue canzoni", spiega il regista,"a differenza di molti artisti, nel mondo della musica o del cinema, che sono consumati dall'ambizione e dalla ricerca del denaro".
Nel cast, accanto a Chalamet, Edward Norton nei panni del noto folk-singer statunitense Pete Seeger e Monica Barbaro in quelli dell'icona Joan Baez, detta "l'usignolo di Woodstock". "Ho fatto un lungo lavoro per interpretare Seeger. Ho passato lunghi mesi a studiarlo attraverso dei video su YouTube", ma "non ho mai imparato le battute, le ho inventate sul momento perché mi vengono spontanee. Ma non ho mai chiesto i crediti a James", dice Norton con ironia. "Gliene do merito solo quando non c'è", ribatte il regista scherzando. Nella routine quotidiana dell'attore prima delle riprese anche "il riscaldamento delle mani e tanta pratica per suonare il banjo".
Stesso metodo anche per Monica Barbaro: "Necessario per calarmi nei panni di Baez. Il mio insegnante di chitarra si accorgeva sempre quando non suonavo da un paio di giorni", ricorda l'attrice tra le risate di Mangold e Norton. Ma c'è di più: "Durante le riprese ho vissuto in un albergo, non l'ho mai detto in un'intervista. Nella mia stanza non avevo una cucina, così ho imparato a fare le uova nel microonde. Non erano poi così male. E per scaldarmi ho bevuto caffè caldo macinato da me, non amo quello delle capsule", racconta l'attrice tra le battute dei colleghi. L'intervista poi torna seria con Norton, che ha vissuto i suoi quasi 30 anni di carriera senza mai "rinunciare a qualcuno o a qualcosa per inseguire la mia carriera. Anzi, il mio lavoro mi ha dato molto di più di quanto abbia rinunciato", ammette.(di Lucrezia Leombruni)
Spettacolo
Fascisti su Marte, stasera 22 gennaio su La7
In seconda serata il lungometraggio storico-satirico del 2007, diretto da Corrado Guzzanti e Igor Skofic
Stasera, mercoledì 22 gennaio, in seconda serata, arriva su La7 il film cult 'Fascisti su Marte', un lungometraggio storico-satirico del 2007 diretto da Corrado Guzzanti e Igor Skofic.
La pellicola
La pellicola vanta un cast d’eccezione: Pasquale “Lillo” Petrolo, Marco Petrocca, Andrea Purgatori, Andrea Salerno, Caterina Guzzanti e lo stesso Corrado Guzzanti come protagonista. Il film è ambientato nel ventennio fascita ma con innumerevoli citazioni contemporanee.
L'opera racconta le vicende di gruppo di camicie nere alle prese con un'ambiziosa missione spaziale: colonizzare Marte alla conquista del "rosso pianeta bolscevico e traditor". Durante il film si assiste a un susseguirsi di ambientazioni, dialoghi e gag che sono entrate a far parte della storia del cinema, della satira e della comicità rappresentando al contempo l’ottusità di un regime.
La scelta
Mandare in onda il film di Corrado Guzzanti e Igor Skofic cade a fagiolo dopo la polemica scaturita negli ultimi giorni a causa dell'intervento di Elon Musk durante la cerimonia di insedimento di Donald Trump, in cui il Ceo di X è stato accusato di aver fatto il saluto nazista, battendo la mano destra sul cuore e poi estendendo il braccio.
"Perseguiremo il nostro destino manifesto verso le stelle lanciando astronauti americani per piantare le stelle e le strisce sul pianeta Marte", ha detto invece Trump durante il discorso fatto per il suo giuramento. Parole che il Ceo di X, grande sostenitore della 'colonizzazione' di Marte, ha accolto con gioia e approvazione.
Spettacolo
Gerry Scotti e Antonella Clerici a Sanremo 2025, saranno...
Affiancheranno Carlo Conti l'11 febbraio e Jovanotti sarà super ospite
Gerry Scotti e Antonella Clerici co-conduttori della prima serata del festival di Sanremo 2025. L'annuncio ufficiale è arrivato da Carlo Conti in collegamento telefonico con 'È sempre mezzogiorno', il programma condotto da Clerici su Rai1.
Con una telefonata a sorpresa, Conti ha svelato i nomi dei due "amici di lunga data" che aveva precedentemente promesso: Scotti e Clerici saranno dunque co-conduttori al suo fianco sul palco dell'Ariston per la serata inaugurale, che vedrà Jovanotti come super ospite.
Che Scotti avesse ottenuto la liberatoria da Mediaset per affiancare Carlo Conti sul palco dell'Ariston martedì 11 febbraio era già arrivata una anticipazione da parte dell'Adnkronos dopo l'indiscrezione lanciata da Dagospia.
Durante il collegamento, è intervenuto a sorpresa anche Gerry Scotti, che ha esclamato ironicamente: "Stranissimo vedermi su Rai1". E ha aggiunto: "So che l’hai chiamato il festival dell’amicizia e tu sai che nelle mie interviste quando mi chiedono 'dimmi chi è un amico della televisione', rispondo sempre Carlo Conti. E quando hanno provato a chiedermi 'se tu fossi una donna della televisione quale saresti?' ho sempre detto Antonella Clerici". "E' davvero bello trovarsi tra amici e fare un festival da amici. Ci divertiremo", ha commentato Clerici. "Ringraziamo i nostri editori che ci hanno permesso di fare questa cosa", ha sottolineato Conti, riferendosi a Rai e Mediaset.
A proposito del suo debutto all'Ariston, Scotti ha scherzato: "Un presentatore di 100 kg non c’è mai stato". Carlo Conti ha poi ricordato un altro grande amico scomparso: "Se ci fosse stato anche Fabrizio Frizzi sarebbe stato anche lui su quel palco con noi". "In qualche modo ci sarà", ha aggiunto la Clerici, che, riprendendo la sua trasmissione, ha concluso: "A Sanremo sono sempre stata molto felice, quindi ci torno molto volentieri. E poi è la prima volta che con Carlo facciamo qualcosa insieme in tv".
Jovanotti, super ospite della stessa serata, ha già promesso uno spettacolo unico.
Il 'Ragazzo fortunato' ha già calcato molte volte il palco dell'Ariston mentre per Scotti, volto storico di Mediaset, si tratta di un debutto sanremese. Il conduttore, impegnato in queste settimane con 'Io Canto Senior' su Canale 5, aveva già dichiarato che, qualora fosse arrivata una proposta, il suo editore Pier Silvio Berlusconi non avrebbe opposto resistenza.
Del resto, Mediaset aveva già dato il via libera alla partecipazione di Maria De Filippi, al fianco di Carlo Conti, al Festival di Sanremo 2017, e nella storia del festival ci sono altri precedenti celebri. Gerry Scotti, che quest'anno ha fatto sfoggio delle sue doti canore con l'album natalizio 'Gerry Christmas', chissà se anche sul palco dell'Ariston farà una sorpresa musicale all'appassionato pubblico sanremese.