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PENNY Italia: Apre un nuovo punto vendita a Castel San Giovanni (Pc)
Sono 13 i negozi in Emilia-Romagna
Cernusco sul Naviglio – 27 gennaio 2025. PENNY Italia apre martedì 28 gennaio il suo primo punto vendita 2025, portando a 465 gli spazi PENNY in tutta Italia.
Si tratta del nuovo negozio di Castel San Giovanni che intende portare, alla già affezionata clientela della zona, uno spazio rinnovato, più servizi ed una migliore esperienza di spesa, mantenendo la promessa PENNY di convenienza e qualità. Si tratta del 13° negozio della regione Emilia-Romagna e il 2° della provincia di Piacenza.
Il nuovo spazio si trova in Corso Matteotti 117 e nasce dalla riqualificazione di un’area dismessa. Il negozio avrà un’ampia metratura di 800 mq di superficie di vendita, e una superficie totale di 1211 mq, un ampio parcheggio di oltre 70 posti auto, provvisto di colonnina per la ricarica elettrica e posti riservati alle biciclette.
All’interno del negozio saranno presenti tutti i reparti più richiesti dalla clientela, per garantire un’esperienza di spesa completa: gastronomia con punto caldo, bake-off, macelleria PENNY, pasticceria fresca, pesce fresco, nonché vasca e testata dedicate ai prodotti regionali.
PENNY rivolge grande attenzione alla sostenibilità all’interno del suo percorso “VIVIAMO SOSTENIBILE”, garantendo in tutti i suoi nuovi punti vendita le attività di lotta allo spreco alimentare, rispetto per l’ambiente e responsabilità sociale con i partner di valore, parte integrante della storia del brand, con un approccio responsabile e innovativo.
L’apertura del nuovo negozio PENNY prevede circa 15 collaboratori; lo store è aperto al pubblico: dal lunedì al sabato: 8:00 - 20:00; domenica: 8:30 - 13:30 e 15:30 – 20:00.
PENNY Italia
PENNY, discount alimentare del gruppo REWE, è uno dei gruppi commerciali leader sul mercato tedesco ed europeo nel settore della Grande Distribuzione Organizzata. In Italia, l'insegna nasce nel 1994 e segna un momento di straordinario cambiamento nel mondo del discount italiano, dando inizio al rinnovo del settore grazie alla nuova formula "assortimento di qualità, marca e prezzi bassi”. A livello nazionale, è presente sul territorio con oltre 460 punti vendita distribuiti nelle principali regioni d’Italia ed è attualmente in forte crescita, con fatturato per metro quadro superiore alla media di categoria. A livello internazionale, è presente con successo anche in Austria, Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania. Obiettivo principale del gruppo è la soddisfazione dei clienti, ai quali garantisce non solo un'ampia scelta di prodotti di qualità a prezzi concorrenziali, ma anche punti vendita accoglienti e confortevoli, per una spesa facile e veloce. Le linee di prodotti a marchio privato PENNY Italia valorizzano il territorio, i regionalismi ed il made-in-italy. L’azienda, con i suoi oltre 5000 dipendenti, di cui donne sono il 62%, porta avanti da anni concrete iniziative di sostenibilità in ambito sociale, nella lotta allo spreco alimentare e nella tutela dell’ambiente. Per ulteriori informazioni: www.penny.it
REWE Group
Nel 1927, 17 cooperative d'acquisto unirono le loro forze e fondarono la "Revisionsverband der Westkaufgenossenschaften" - o in breve REWE - con l'obiettivo di organizzare collettivamente l'acquisto di cibo. Oggi la cooperativa ha una presenza internazionale e gode di successo sia nel settore della vendita al dettaglio che nel turismo. Come cooperativa con una storia che risale a più di 90 anni, comprendiamo la nostra responsabilità ecologica e sociale nei confronti delle generazioni future. Ci impegniamo a salvaguardare un futuro sostenibile. Il gruppo REWE è leader del commercio e del turismo in Germania e in Europa. Impiega oggi oltre 389.000 dipendenti e ha chiuso il 2023 con un fatturato di oltre 92 miliardi di euro, con oltre 16.000 tra punti vendite e agenzie in tutto il mondo. Le sue linee di vendita comprendono anche supermercati e negozi di beni di consumo gestiti dai marchi REWE, REWE CENTER, REWE CITY, BILLA, dai negozi di toom DIY e, naturalmente, del discount PENNY. Per ulteriori informazioni: https://www.rewe-group.com/en/
Marcello Caldarella | Corp. Communications Management | Penny Italia: mcaldarella@penny.it | +39 366 6270344 | +39 02 92724309
Fabio Valli | ADNKRONOS Comunicazione: Fabio.valli@adnkronos.com | + 39 02 76366 45 | +39 344 1281966
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Oriental Pearl and Shanghai Tower, together with towers...
and its selection into UNESCO World Cultural Heritage list
SHANGHAI, CHINA - Media OutReach Newswire - 29 January 2025 - Shanghai extends an invitation to landmarks and towers from cities across four continents to light up in red and celebrate the first Spring Festival as UNESCO World Cultural Heritage. The Oriental Pearl Tower and Shanghai Tower, two of Shanghai's iconic landmarks, is teaming up with members of World Federation of Great Towers (WFGT) and Council on Tall Buildings and Urban Habitat (CTBUH), including Burj Khalifa in Dubai, Empire State Building in New York, Tokyo Tower, Willis Tower in Chicago, Reunion Tower in Dallas, Vancouver Lookout, Torre Glories in Spain and SkyTower in Bucharest. Together, they will celebrate the first Spring Festival after its inclusion in the UNESCO World Cultural Heritage list by lighting up in red and sending Chinese New Year greetings.
On the eve of the Spring Festival, Shanghai's iconic Oriental Pearl Tower and Shanghai Tower, the third tallest building in the world, took the lead in lighting up in festive red and shared the cheerful atmosphere with people around the world.
Shanghai Tower lights up in red in the evening on January 28, 2025.
At the same time, the Marina Bay Sands in Singapore has launched a Spring Festival-themed light show, projecting the beautiful color of Chinese red onto its buildings, as part of its Chinese New Year celebrations that will last till the Lantern Festival on February 12. Also, multiple towers in Asian cities will soon follow up. In Dubai, UAE, the world's tallest tower, the Burj Khalifa tower will also light up in red, as tourists from around the globe gather at its foot to usher in the Year of the Snake. In Tokyo, Japan, as the clock counts down towards the Chinese New Year and the Tokyo Tower puts on a red coat, 2,025 balloons with the images of China's giant pandas and Japanese anime characters will be released into the sky, carrying the wonderful wishes of the Chinese and Japanese people.
In the American continent, on January 29 local time in the US and the first day of the Chinese New Year, the Empire State Building in New York will appear in a dazzling red. In addition, the third tallest building in North America, the Willis Tower in Chicago, the Reunion Tower in Dallas, Texas will also light up in red during the Spring Festival. Further north, Canada is joining in as well. The red lights on the Vancouver Lookout will bring a special Spring Festival vibe to the Chinese people in Canada.
In Oceania, the city of Sydney will host a number of celebrations for the Spring Festival of the Year of the Snake.
In Europe, landmarks of a number of cities will also take part in the wonderfully red Spring Festival celebrations. In the Romanian capital of Bucharest, the emblematic SkyTower will turn into a red fairy. Several Spring Festival celebrations will also be held in the city to introduce traditional Chinese Spring Festival culture to the local people. In Barcelona, Spain, the Torre Glories, the most outstanding building of the city's skyline, will light up in red and illuminate the city's nightly sky. The Chinese community in Spain will also hold Spring Festival events bustling with joy and celebration, to welcome the arrival of the Chinese New Year together with the locals.
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Manuel De Giovanni, Chirurgia Estetica: “Un percorso...
Chirurgo generale, perfezionato in Chirurgia Estetica, il dottor De Giovanni opera nella struttura clinica sanitaria Sceb in Salento: “Per ogni intervento è fondamentale l’equipe medica. Il turismo sanitario? È un fenomeno che mi preoccupa”
Lecce, 29 gennaio 2025.Negli ultimi anni, la chirurgia estetica ha vissuto una vera e propria rivoluzione. Sempre più persone, uomini e donne di ogni età, valutano l'idea di affidarsi a trattamenti estetici. Tra i motivi di questa crescente apertura, troviamo l'evoluzione delle tecniche chirurgiche, oggi sempre meno invasive, e la qualità dei risultati, che puntano a un aspetto naturale e armonioso. Ma cosa spinge realmente le persone a considerare questo passo?
«Se una persona decide di rivolgersi a un professionista per modificare un aspetto del proprio corpo, probabilmente vivrà un disagio psicologico che condiziona le sue relazioni sociali – risponde Manuel De Giovanni, chirurgo generale perfezionato in Chirurgia estetica – È fondamentale dunque l’ascolto da parte del professionista, perché comprenda sin dall’inizio quali sono le motivazioni che hanno portato il paziente a prendere quella decisione».
Una decisione che, sottolinea De Giovanni, non può mai essere ridotta a un semplice vezzo, ma deve essere ragionata sotto ogni aspetto. Per questo diventa fondamentale scegliere a chi rivolgersi, per garantire risultati soddisfacenti e un percorso sereno. Ma quali sono gli aspetti più importanti da considerare per scegliere il professionista a cui rivolgersi?
«Un primo modo per certificare le competenze di un professionista è verificarne l’iscrizione alle principali associazioni di categoria, l’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica ed Estetica (AICPE) e la Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE). Un chirurgo estetico che svolge la propria attività senza alcuna qualifica (mettendo a rischio la stessa salute di un paziente) non può essere iscritto a una società scientifica riconosciuta e certamente non sarà accettato in una Casa di Cura privata o accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, dato l’obbligo legale di verificare titoli e competenze di ogni professionista, prima che questo possa essere accettato in organico. Nei casi di strutture ambulatoriali totalmente private, invece, prima di decidere se sottoporsi ad un intervento chirurgico, occorre verificarne la regolare autorizzazione sanitaria, verificare che i locali adibiti a sala operatoria siano separati dall’area visite, protetti da un’“area filtro” che impedisca l’accesso a chiunque. Tutto questo sembra scontato, ma purtroppo non è infrequente vedere strutture sanitarie dove personale non in divisa o senza le adeguate protezioni (mascherine, cappellino ed indumenti appositi) entrino ed escano dal blocco operatorio violando i principi essenziali del regolamento igienico sanitario e provocando evidentemente un sensibile aumento del rischio di infezioni. Naturalmente il consiglio è quello di rivolgersi a strutture che siano in grado di garantire le prestazioni in sicurezza, grazie a un’equipe medica richiesta dagli standard medico sanitari del caso. Recenti fatti di cronaca, purtroppo, dimostrano che anche semplici interventi eseguiti in regime ambulatoriale, se fatti senza anestesista rianimatore, rischiano di trasformare un sogno in tragedia».
Proprio per questo l’eccellenza in chirurgia estetica, non si valuta solo in sede di intervento, ma in tutte le fasi, dalla preparazione al recupero. La fase peri-operatoria, in particolare, è cruciale per garantire il successo e il benessere del paziente:
«L’assistenza post operatoria è cruciale. In chirurgia estetica il risultato è identificato nelle settimane, nei mesi successivi all’intervento, durante i quali l’equipe medica monitora costantemente lo stato del paziente e l’andamento di guarigione della ferita».
Una prassi che, in caso di operazioni all’estero, difficilmente può essere seguita:
«Il turismo sanitario è un aspetto che mi preoccupa – spiega De Giovanni – Molte persone vengono spinte a sfruttare servizi low cost che però non garantiscono standard di sicurezza accettabili, a partire dalla stessa assistenza post operatoria. Purtroppo, in situazioni come queste vale il detto “low cost, low quality”. La chirurgia estetica oggi è certamente una soluzione economicamente più abbordabile rispetto al passato, ma questo non vuol dire che debba essere svenduta. Anche perché la qualità dei materiali, di una struttura, di un percorso sanitario, ha un costo. Un costo che si riflette inevitabilmente sul costo finale dell’intervento».
Interventi che offrono oggi una vasta gamma di soluzioni, pensate per rispondere a esigenze molto diverse. Ma quali i più richiesti?
«Oggi si va dalla mastoplastica additiva alla chirurgia estetica del naso, fino alla liposuzione. Ultimamente, però, assistiamo a una crescita nella domanda di gluteoplastica, la cosiddetta chirurgia del lato B. Sono tutti interventi che eseguo presso la Casa di Cura San Rossore di Pisa e la struttura clinica sanitaria Sceb di Lecce, dove svolgo la mia attività da oltre dieci anni».
Strutture ideali, nella loro eccellenza, per chi desidera migliorare il proprio aspetto, intraprendendo un percorso in modo consapevole e assistito, valorizzando non solo la bellezza, ma anche il benessere e la sicurezza.
www.sceb.it
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TCMA joins Saraburi Province to mark one year anniversary...
“SARABURI SANDBOX” Thailand’s first low-carbon city
BANGKOK, THAILAND - Media OutReach Newswire - 29 January 2025 - Thai Cement Manufacturers Association (TCMA) and cement manufacturers with fully support to Saraburi Province, government agencies, private sectors, and civil society to present the one-year anniversary of progress of SARABURI SANDBOX, Thailand’s first low-carbon city. The initiative is set to advance efforts in clean energy transition, green industry, and value creation for carbon with support from all stakeholders and international cooperation, advanced technologies, and green financing.
SARABURI SANDBOX is an area-based collaborative effort, driven by the Public-Private-People Partnership (PPP) approach, comprising three key stakeholders: Saraburi Province, TCMA, and FTI Saraburi Provincial Chapter. Led by the Governor of Saraburi Province and supported by domestic and international partners, aiming at transforming Saraburi into a low-carbon city by
fostering collaboration among the government sector, the private sector, civil society, and related industries for various pilot projects of CO2 reduction.
A year of action since the joint declaration of commitment on August 15, 2023, the tangible and significant progress has been made across five key focus areas: 1) clean energy transition, 2) green industry promotion, 3) waste to value, 4) low-carbon agriculture, and 5) green space expansion. The project still continues with collaborative effort of all sectors, including to seek additional green funding to achieve a target reduction of 5 million tons of carbon dioxide equivalent by 2027.
Mr. Bancha Chaowarin, Governor of Saraburi Province emphasized the collaborative approach, outlining four key working principles: 1) immediate action, 2) trial-and-error, flexibility and adaptability, 3) respectful dialogue and consensus-building, and 4) maintaining a positive working atmosphere. The Saraburi Governor affirmed Saraburi’s readiness to serve as a lab city for new technologies and innovations, with the goal of replicating successful models across other provinces, leading to tangible greenhouse gas reduction outcomes, and spreading economic and social benefits to the locals of Saraburi. The Saraburi Governor stressed that the next phase requires continued cooperation, particularly policy support from the government to achieve the Thailand Nationally Determined Contribution (NDC) goals.
Dr. Chana Poomee, Chairman of Thai Cement Manufacturers Association (TCMA) and Vice Chairman of the Federation of Thai Industries stated that TCMA, as a representative of Thailand’s leading cement manufacturers and a key manufacturing sector in Saraburi, TCMA plays a pivotal role in this project, is committed to achieving net-zero carbon emissions by 2050, in alignment with the Thailand 2050 Net Zero Cement and Concrete Roadmap. TCMA’s contributions to building Saraburi as the first low-carbon city of Thailand include optimizing cement production processes, fostering collaboration among stakeholders, and seeking green fund and opportunities for international cooperation.
Over the past year, the cement industry has made significant contributions to the SARABURI SANDBOX across several areas: 1) Industrial Process and Product Use (IPPU): research and development of clinker substitution, leveraging nanotechnology to enhance cement properties. Collaboration among stakeholders is essential for knowledge development, machinery upgrades, investment incentives, and regulatory adjustments to promote the adoption of hydraulic cement-a low carbon cement. These actions can contribute CO2 reduction by over 1 million tons in 2023-2024. 2) Green and Smart Mining: efficient resource utilization, coupled with sustainable land rehabilitation to benefit local communities and the environment. 3) Clean Energy Transition: implementation of waste heat recovery (WHR) systems, increased use of renewable energy sources such as solar power, and adoption of biomass and refuse derived fuel (RDF) to replace coal through the co-processing in cement kilns. These measures are expected to cut carbon emissions by approximately 9-12 million tons per year and mitigate PM 2.5 pollution from agricultural burning, while generating additional income for farmers and promoting efficient waste management to zero landfill. 4) Carbon Value Creation: researching carbon utilization methods, including CO2-to-Methanol. Notably, SARABURI SANDBOX has become the first industrial cluster in Thailand accepted into the Transitioning Industrial Clusters Initiative of the World Economic Forum.
Dr. Chana Poomee highlighted that while significant progress has been made, achieving the goal of establishing a low-carbon city requires innovative approaches, strong leadership across sectors, strong local administration, and substantial international support. Moving forward, increased collaboration with organizations such as the Global Cement and Concrete Association (GCCA), the United Nations Industrial Development Organization (UNIDO), the German International Cooperation Organization (GIZ), and other global entities will be crucial in supporting energy transition and carbon capture, utilization, and storage (CCUS) efforts. Dr. Chana emphasized the need for government policies to provide essential support, including knowledge sharing, technological integration, and funding to facilitate meaningful change.
The “SARABURI SANDBOX: Joining Forces to Create Thailand’s First Low-Carbon City” event was held on January 22, 2025, the Navaminda Kasatriyadhiraj Royal Air Force Academy (NKRAFA), Muak Lek District, Saraburi Province. The event aimed to raise public awareness, extract key lessons from the past year, and brainstorming to gather input from various sectors to shape the future strategies of SARABURI SANDBOX. More than 700 participants from different sectors attended the event.