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Nasce Fondazione per studio malattie infettive, Bassetti: “Ponte tra scienza e società”
Presentata al Senato, l'infettivologo genovese è il direttore scientifico
Nasce 'Filmi', Fondazione italiana per lo studio e la lotta alle malattie infettive, "un ponte tra scienza e società civile". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive ospedale policlinico San Martino di Genova. 'Filmi' è stata presentata al Senato, testimonial il giornalista Alberto Matano. "Vogliamo avvicinare sempre di più il mondo scientifico alla società civile ed eliminare il 'gap' anche di comunicazione tra i due mondi che abbiamo visto durante la pandemia - prosegue Bassetti -. Non dobbiamo più avere da un parte gli scienziati e dall'altra i cittadini, non sono mondi separati - ormai dobbiamo averlo capito - ma vivono insieme e devono collaborare. Così come vogliamo anche collaborare con la politica, ecco perché la presentazione al Senato, perché deve essere un interlocutore con cui lavorare e aiutare nelle decisioni".
Altro punto su cui la 'Filmi' vuole avere un peso è quello della comunicazione, "faremo attività di divulgazione, poi borse di studio sulle malattie infettive, insomma saremo una laboratorio di idee con tavoli tra scienza, associazioni dei pazienti e società civile", chiarisce. I temi che affronterà la Fondazione? "Quelli più 'caldi' delle malattie infettive trasmissibili - risponde Bassetti -. Abbiamo vissuto la pandemia Covid, oggi c'è l'aviaria in Usa ma soprattutto è ora che si affronti l'antimicrobicoresistenza. Non ci si può più girare dall'altra parte".
La Fondazione italiana per lo studio e la lotta alle malattie infettive "è una grande sfida, siamo un gruppo di amici formato da medici, imprenditori e professionisti, vogliamo avere un respiro nazionale e ringrazio Alberto Matano per aver accettato di essere il nostro testimonial. Il progetto - conclude - è ambizioso e abbiamo un grande entusiasmo".
“Dopo il Covid abbiamo sviluppato una sensibilità maggiore verso i temi della salute pubblica e abbiamo compreso quanto sia importante tenere alta l’attenzione in questo ambito e, con questo spirito, insieme al prof. Matteo Bassetti e al dott. Antonio Rosina, abbiamo creato Filmi, la prima Fondazione italiana del terzo settore interamente dedicata alle malattie infettive", ha dichiarato l’onorevole Roberto Cassinelli, presidente della Fondazione Italiana per lo studio e la Lotta alle Malattie infettive Ets.
In occasione della presentazione odierna, anche il ministro Schillaci ha voluto rivolgere un plauso a Filmi: “L’impegno della Fondazione Italiana per lo studio e la Lotta alle Malattie Infettive si inserisce in un contesto di straordinaria rilevanza per la nostra nazione e per la salute globale. Le malattie infettive continuano a esercitare una pressione considerevole sui sistemi sanitari e solo con una visione multidisciplinare che valorizzi l’innovazione scientifica possiamo garantire risposte adeguate. La prevenzione - ha ricordato Schillaci - rimane il pilastro centrale di qualsiasi strategia sanitaria, ma la lotta alle malattie infettive non può prescindere anche da un coordinamento internazionale e in questa direzione l’approccio One Health, che riconosce l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale, costituisce un modello fondamentale per guidare le nostre azioni".
Cronaca
Anche rarissima Ferrari tra vetture sequestrate da Gdf a...
Una Ferrari 340 MM Vignale Spider (appena tre esemplari costruiti dalla casa di Maranello), una Ferrari 275 GTB/2 di color verde pino, prodotta, in questa colorazione, in sei esemplari, e poi altri modelli della casa del Cavallino Rampante e ancora Lamborghini e Porsche: in tutto sono 18 i veicoli che la Guardia di Finanza di Bologna e Parma ha sequestrato, a seguito di un decreto emesso dalla Procura di Parma a carico di un commerciante di auto d'epoca completamente sconosciuto al fisco.
Con il decreto di sequestro si ipotizzano a carico dell’indagato i reati di autoriciclaggio e di omessa dichiarazione. Gli accertamenti, condotti dalle fiamme gialle bolognesi, hanno permesso di acquisire, a carico dell’indagato, elementi di una lucrosa attività commerciale, che si sarebbe protratta di fatto quantomeno per gli ultimi 25 anni. La particolarità è che, a fronte di tale attività commerciale, non risulta che l'indagato avesse mai presentato le previste dichiarazioni fiscali, il che gli avrebbe permesso di reinvestire nella medesima attività i proventi illeciti di volta in volta conseguiti. Per non attirare le attenzioni del Fisco, l’indagato avrebbe adoperato vari escamotages, quali l'uso di diversi prestanome, false radiazioni 'per esportazione' delle auto che, private delle targhe, potevano essere commercializzate senza alcuna formalità, l’utilizzo di metodi di pagamento non tracciabili e conti correnti esteri, in parte in paesi a fiscalità privilegiata.
Tra il 2019 ed il dicembre scorso, l'indagato avrebbe posto in vendita diverse autovetture di alta gamma (con evasione di II.DD. e IVA per circa 1,2 milioni di euro), che a loro volta sarebbero state acquistate reinvestendo proventi illeciti realizzati in anni precedenti dalla commissione di reati tributari. Quella che è emersa, in sostanza, è una sorta di catena infinita, nella quale, per un verso, le vendite di auto di lusso avrebbero alimentato il patrimonio dell’interessato e, per altro verso, le omesse dichiarazioni dei redditi, protrattesi negli anni, avrebbero consentito all'indagato di accantonare altra liquidità da investire in ulteriori acquisti, che a loro volta avrebbero generato altri proventi e così via.
Il provvedimento di sequestro è stato emesso in via di urgenza per impedire l’ulteriore protrarsi di un’attività che sembrava destinata a perpetuarsi ulteriormente nel tempo, proprio grazie al meccanismo della catena infinita. Il decreto è stato dunque adottato dalla Procura di Parma al fine di pervenire al sequestro di risorse finanziarie per circa 7,7 milioni di euro, con possibilità, in caso di incapienza, di procedere al cosìddetto "sequestro per equivalente ed in ogni caso al sequestro per sproporzione, atteso che è emerso un divario di notevoli proporzioni tra i redditi ufficiali (pressoché inesistenti) e le disponibilità finanziarie", spiegano gli inquirenti.
Sono stati quindi sequestrati 435.000 euro in contanti, 176.209,31 euro su un c/c bancario, 61 orologi e 18 veicoli: Ferrari 340 MM Vignale Spider; Ferrari 275 GTB di colore verde pino; Ferrari 599 GTB Fiorano; Ferrari Daytona; Ferrari 458 Italia; Ferrari Dino 246 GTS; Ferrari 512 BB; Ferrari Daytona; Bizzarrini 5300 GT Strada; Lamborghini Murcielago; Lamborghini Miura; Lamborghini Countach; Porsche 996; Porsche 997; . Lancia Aurelia B24 Spider America; Mercedes AMG; Vw Golf; Furgone Peugeot Rifter. La Ferrari 340 MM Vignale Spider costruita dalla casa di Maranello, negli anni ’50 del secolo scorso, ha gareggiato in competizioni motoristiche di prim’ordine, quali la 24 ore di Le Mans, Mille Miglia e Trofeo Internazionale di Silverstone.
I militari della Guardia di Finanza hanno eseguito una perquisizione (locale, personale e informatica) a carico di altre sei persone (indagati in concorso) e tre aziende, nelle province di Bologna, Parma, Reggio Emilia, Cremona e Firenze.
"Un sequestro fuori dal comune, come lo sono state anche le indagini". Così all'Adnkronos il Tenente Colonnello della Guardia di Finanza di Bologna Maurizio Martone, commentando l'operazione. "Fuori dal comune perché è difficile fare una stima, una valutazione di queste auto d'epoca, sono di nicchia e ne esistono veramente pochi esemplari al mondo. Facendo una ricerca online -spiega- le quotazioni non sono inferiori ai 9-10 milioni di euro per auto. Certo, trovarsi davanti ad un parco auto del genere è stato impressionante".
Martone evidenzia come siano state "fuori dal comune anche le indagini che hanno impegnato diverse persone e che sono state eseguite alla vecchia maniera, è stato un po' un ritorno al passato con pedinamenti e tante carte, dato che le auto erano state 'radiate', cioè private della targa perché destinate all'estero e quindi difficili da trovare. La soddisfazione è stata quella di riuscire a ricostruire i vari passaggi e compiere il sequestro prima che l'indagato si disfacesse di tutto. E' importante ora che passi il messaggio che non si può operare per 25 anni illecitamente, realizzando profitti così elevati in completa evasione d'imposta, a dispetto dei commercianti onesti".
Cronaca
Rissa alla stazione di Tortona, 20enne accoltellato a morte
Le indagini proseguono per far luce sull’esatta dinamica e sul movente dell’accaduto
E’ finita in tragedia una rissa scoppiata nel primo pomeriggio nei pressi della stazione ferroviaria di Tortona, nell'Alessandrino. Per cause ancora in corso di accertamento, un 20enne è stato colpito a morte da alcune coltellate. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno fermato una persona il cui ruolo è ora al vaglio degli investigatori. Le indagini proseguono per far luce sull’esatta dinamica e sul movente dell’accaduto.
Cronaca
Intelligenza artificiale, perché DeepSeek divide il web
La ricerca condotta in esclusiva per il programma televisivo di Rai 3 'Agorà' dal team di analisi di Socialcom
DeepSeek, il nuovo modello AI cinese, conquista milioni di utenti ma scatena un acceso dibattito online. Tra prestazioni avanzate, censura governativa e impatti sul mercato tech, ecco cosa sta accadendo. Una ricerca condotta in esclusiva per il programma televisivo di Rai 3 'Agorà' dal team di analisi di Socialcom con la piattaforma Socialdata ha rilevato quasi 4 milioni di post e 30 milioni di reazioni in tutto il mondo. Il dibattito online si è diviso quasi equamente tra entusiasti e critici.
Le opinioni positive
Nella fase iniziale prevalgono le opinioni positive. Tra i principali punti di forza evidenziati emergono il prezzo, la flessibilità del codice e le prestazioni nel ragionamento, ottenute senza l’impiego dei potenti chip americani. Molti utenti hanno sfruttato questo successo per criticare Trump e il suo fondo da 500 miliardi di dollari destinato allo sviluppo dell’AI. Il picco di visibilità in questa fase coincide con il posizionamento dell’app al primo posto sull’App Store.
Le preoccupazioni
Successivamente, il dibattito assume toni più critici. Le prime preoccupazioni emergono con il crollo delle azioni del settore tech, che in un solo giorno ha perso mille miliardi di dollari, colpendo in particolare il produttore di chip Nvidia. Parallelamente, i test sull’AI rivelano la presenza di censure imposte dal governo cinese: basta, ad esempio, chiedere informazioni su Taiwan o Tienanmen per ottenere risposte filtrate. Dal pomeriggio del 29, l’applicazione risulta non più disponibile in Italia.
Il dibattito globale
A parte i giudizi contrastanti dei leader di ChatGPT, che prima hanno definito "impressionante" DeepSeek, salvo poi parlare di furto intellettuale, e la soddisfazione espressa dal politico socialista Varoufakis per le perdite di Wall Street, regna la prudenza: sul tema non si sono ancora espresse altre voci rilevanti. La discussione è diffusa su scala globale, ma si concentra soprattutto negli Stati Uniti, i più direttamente coinvolti nella competizione con la Cina e nelle implicazioni geopolitiche. Seguono l’Europa, il Giappone e le potenze emergenti Turchia, India e Brasile.
"Il lancio di DeepSeek ha generato un acceso dibattito globale”, ha spiegato nel corso di Agorà su Rai 3 Luca Ferlaino, fondatore di Socialcom, illustrando la ricerca condotta in esclusiva per la trasmissione. “Da un lato, gli entusiasti esaltano la gratuità, l’apertura agli sviluppatori e le prestazioni avanzate, al punto da utilizzarlo per attaccare Trump e Wall Street; dall’altro, gli scettici sollevano preoccupazioni su privacy, sicurezza e censura, evidenziata dall’impossibilità di ottenere risposte su temi sensibili come Tienanmen o Taiwan".