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Executive On Demand (EOD): Un nuovo modello di Leadership per le PMI
In un panorama economico in costante trasformazione, la capacità di adattarsi e rimanere flessibili è diventata imprescindibile per ogni azienda.
Civitanova Marche, 31 gennaio 2025. Le piccole e medie imprese (PMI), in particolare, affrontano sfide articolate: dalla gestione organizzativa alla pianificazione strategica, fino alla revisione del proprio modello di business e al controllo finanziario, ambiti che richiedono competenze avanzate, spesso non disponibili internamente.
Ed è proprio qui che entra in scena Executive On Demand (EOD), un servizio di consulenza manageriale all'avanguardia, pensato per offrire alle imprese una leadership finanziaria di alto profilo in maniera su misura e flessibile.
Nel 2012, Filippo Peroni, fondatore e CEO di EOD (executiveondemand.eu), ha sviluppato un metodo in grado di supportare le PMI con la figura di un CFO on demand, un professionista chiave che non si limita all’analisi dei numeri, ma guida le aziende in scelte strategiche mirate alla crescita.
Esploriamo nel dettaglio come EOD stia ridefinendo il concetto di leadership aziendale e perché rappresenti una risorsa strategica per il futuro delle PMI.
La sfida delle PMI: Crescere in un mondo sempre più complesso
Le PMI costituiscono il cuore pulsante dell’economia italiana, contribuendo in modo significativo all’occupazione e alla produzione. Tuttavia, queste imprese si trovano spesso a dover affrontare sfide strutturali, come la mancanza di risorse interne per affrontare una pianificazione strategica a medio e lungo termine.
“Molte PMI hanno un potenziale enorme, ma spesso si scontrano con difficoltà che potrebbero essere superate con il giusto supporto strategico.” spiega Filippo Peroni. “La mancanza di una figura dedicata alla gestione finanziaria, come un CFO, può portare a decisioni tardive, limitando la capacità di crescere e innovare.”
E qui entra in gioco il modello di Executive On Demand: fornire alle aziende l’accesso a competenze di alto livello, senza il peso di un’assunzione a tempo pieno.
CFO On Demand: Un ponte tra strategia e operatività
Il CFO (Chief Financial Officer) è tradizionalmente il garante della salute finanziaria di un’azienda, ma il suo ruolo ha subito una significativa evoluzione. Oggi, un CFO di successo non si limita a gestire i numeri, bensì assume un ruolo di leadership strategica, trasformando dati economici e finanziari in azioni concrete e delineando una visione chiara per il futuro dell’impresa.
Attraverso il modello EOD, il CFO on demand diventa un alleato strategico che si integra nell’azienda in base alle necessità e alla durata richiesta, offrendo competenze di alto livello senza i costi e gli impegni di un’assunzione tradizionale.
“Lavoriamo fianco a fianco con le aziende, non solo per risolvere problemi contingenti, ma per prevenire difficoltà e costruire fondamenta solide per il futuro.” afferma Peroni. “Il nostro obiettivo è mettere la nostra esperienza al servizio dell’impresa, permettendo ai leader di concentrarsi su ciò che fanno meglio: far crescere il loro business e quindi concentrarsi su prodotto e mercato.”
Un modello flessibile per un mercato in trasformazione
Un punto di forza distintivo del modello EOD è la sua straordinaria flessibilità. Diversamente dalle tradizionali forme di consulenza, EOD si modella sulle specifiche necessità di ogni impresa, fornendo soluzioni su misura che spaziano dalla gestione di emergenze finanziarie alla definizione di strategie di crescita a lungo termine.
“Non esiste una soluzione unica per tutte le aziende.” spiega Peroni. “Ogni impresa è unica, con esigenze, know how, obiettivi e sfide specifiche. Noi lavoriamo per costruire un approccio su misura, che consenta di massimizzare le opportunità e mitigare i rischi.”
Questo approccio si dimostra particolarmente vantaggioso in settori ad alta dinamicità, come quello della moda, dove la rapidità dei cicli produttivi e le mutevoli esigenze del mercato richiedono una gestione agile e reattiva. Nel contesto del Private Equity, inoltre, EOD si posiziona come partner strategico per i fondi di investimento, supportandoli nella gestione operativa delle aziende partecipate.
Leadership finanziaria e innovazione nelle PMI
Un aspetto cruciale del modello EOD è il suo impatto diretto sulla leadership aziendale. La presenza di un CFO on demand permette alle PMI di accedere a competenze altrimenti fuori portata, contribuendo a colmare il divario tra grandi aziende e piccole imprese.
Peroni sottolinea che il ruolo del CFO non è solo quello di “gestire i numeri”, ma di portare innovazione nella gestione aziendale. “Un CFO on demand aiuta a ridefinire le priorità, a creare processi più efficienti e a mettere l’azienda nelle condizioni di affrontare il futuro con maggiore sicurezza.” spiega.
Questo approccio è particolarmente rilevante in un momento storico in cui le imprese devono affrontare un mercato globalizzato e sempre più discontinuo e dinamico, dove i presidi competitivi di lungo periodo non esistono ed è sempre necessario mettere in discussione il proprio modello di business.
Case study: Il valore del CFO on demand
Per comprendere il valore tangibile del modello EOD, analizziamo il caso di una PMI operante nel settore moda che faticava a espandersi a causa di una cronica mancanza di liquidità e di un'organizzazione strutturata su un modello di business focalizzato sul private label, ormai inadatto a sostenere l’evoluzione verso un marchio proprietario.
“L’azienda produceva e vendeva prodotti molto apprezzati dal mercato, ma era in affanno sotto il profilo finanziario ed organizzativo e questo metteva a serio rischio la sua crescita.” racconta Peroni. “Attraverso il nostro intervento, abbiamo riadeguato la struttura organizzativa aziendale e creato le basi per aumentare la credibilità bancaria dell’azienda, ampliando l’impianto fidi per renderlo adatto a sostenere la fase di crescita dell’azienda e migliorando nel contempo il rating bancario, dimostrando agli istituti di credito di essere in grado di rispettare gli impegni di risultati economici e finanziari dichiarati in fase di istruttoria.”
In meno di sei mesi, l’azienda aveva la liquidità necessaria per affrontare il percorso di crescita, ed è riuscita nei due anni successivi a registrare crescite del 38% e 22%, sfruttando appieno la domanda del mercato.
La leadership del futuro: Visione, Dati e Consapevolezza
Il modello EOD non è solo una risposta alle esigenze attuali delle PMI, ma una visione per il futuro della leadership aziendale.
“In un mondo sempre più complesso, i leader devono essere in grado di navigare il cambiamento con fiducia e consapevolezza.” spiega Peroni. “La nostra missione è dare loro gli strumenti e il supporto necessari per farlo.”
Questa visione si basa su tre pilastri:
Dati: utilizzare l’analisi dei dati aziendali per guidare decisioni strategiche (approccio data driven).
Visione: aiutare le aziende a guardare oltre la problematica contingente, gettando le basi per un approccio che garantisca la massimizzazione dei presidi competitivi transitori e aiuti l’azienda ad essere reattiva ai cambiamenti del mercato.
Consapevolezza: fornire ai leader le competenze per comprendere appieno i risvolti economici e finanziari delle scelte aziendali.
A differenza del passato dove il pesce piccolo mangia il pesce grande oggi il pesce veloce mangia il pesce lento.
Un impatto che va ben oltre i numeri
Uno degli aspetti più interessanti del modello EOD è il suo impatto non solo sui risultati aziendali, ma anche sulla cultura organizzativa.
“Quando lavoriamo con un’azienda, non ci limitiamo a migliorare i numeri.” spiega Peroni. “Creiamo un cambiamento culturale, aiutando i team a comprendere l’importanza della comunicazione e a collaborare in modo più efficace.”
Questo approccio ha portato a risultati sorprendenti, con diverse realtà che hanno riportato non solo un miglioramento delle performance economiche e finanziarie, ma anche un aumento della soddisfazione e della motivazione del personale.
Un nuovo standard per la leadership aziendale
Executive On Demand non è solo un servizio di consulenza, ma una nuova prospettiva sulla leadership aziendale. In un contesto in cui il cambiamento è l’unica costante, disporre di competenze manageriali di alto livello in modo flessibile e su misura può rappresentare la linea di demarcazione tra stagnazione e crescita.
Filippo Peroni e il suo team dimostrano che la gestione aziendale e finanziaria non sono semplici funzioni operative, ma possono trasformarsi in autentici catalizzatori di sviluppo e innovazione.
Grazie al modello EOD, questa visione diventa finalmente accessibile alle PMI, segnando un’evoluzione silenziosa ma significativa nel modo di concepire la leadership.
Per chi è alla ricerca di più di una semplice consulenza, ma di un vero partner strategico, EOD rappresenta una garanzia e un'opportunità concreta: quella di un futuro in cui ogni azienda può esprimere appieno il proprio potenziale.
Ufficio Stampa: ImisEst
Responsabile: Stefano Manzotti
Email: stefano@imisest.com
Telefono: +39 327 770 7571
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Marco Gamba, Ecoretras, transizione digitale: “Il RENTRI è...
L’Amministratore dell’azienda bergamasca, punto di riferimento nel settore, spiega l’importanza della consulenza per le piccole e medie realtà: “Siamo al servizio delle aziende per guidarle in questo momento di transizione. Il Registro Elettronico per la Tracciabilità dei Rifiuti impone efficienza e importanti adeguamenti”
Bergamo, 31 gennaio 2025. Il settore della gestione dei rifiuti in Italia si prepara a un cambiamento epocale con l’entrata in vigore del Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti (RENTRI). Dal 13 febbraio, infatti, il sistema cartaceo verrà progressivamente sostituito da una piattaforma digitale che cambierà radicalmente le modalità di registrazione e monitoraggio dei rifiuti prodotti, trasportati e smaltiti.
Una transizione, quella imminente, che impone un adeguamento urgente per tutte le realtà coinvolte, come spiega Marco Gamba, Amministratore della bergamasca Ecoretras, specializzata nelle soluzioni di smaltimento rifiuti:
«Il passaggio dal cartaceo al digitale non sarà un problema per le grosse aziende, dotate al loro interno di uffici dedicati a questo tipo di gestione burocratica. Al contrario, per molte piccole e medie realtà l’entrata in vigore del RENTRI può rappresentare una novità un po’ più complessa da gestire». Proprio per questo il supporto di realtà esperte diventerà fondamentale per adattarsi alla normativa senza rallentamenti in termini di operatività.
«Le piccole e medie realtà – prosegue Gamba – non sempre sono attrezzate per conoscere tutti gli aggiornamenti normativi. In più, nel caso del RENTRI, parliamo di un sistema che impone una maggiore rigidità e un nuovo approccio alla gestione dei rifiuti, rendendo essenziale un servizio di supporto per chi non ha competenze specifiche in materia». Non è un caso se, negli ultimi mesi, il lavoro di realtà come la Ecoretras sta comportando un vero e proprio servizio di consulenza.
«Si tratta di un aspetto che noi abbiamo curato sin dall’inizio – precisa l’Amministratore – Molti nostri clienti, ad esempio, si sono sempre rivolti a noi per la compilazione del Modello Unico di Dichiarazione (MUD) da inviare telematicamente entro il 30 aprile per rendicontare la produzione, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti. Anche in questo caso, il nostro supporto si rivela prezioso per sollevare le aziende dalle complicanze burocratiche e dai suoi aggiornamenti in termini di modulistica».
E nel caso del RENTRI, invece, qual è il supporto che sta offrendo Ecoretras ai propri clienti? «Li aiutiamo nel concreto – risponde Gamba – guidiamo le aziende nell’iscrizione al Registro Elettronico, stampiamo la documentazione necessaria e ci occupiamo della vidimazione presso la Camera di Commercio competente».
Un supporto, quello di Ecoretras, che non si ferma soltanto al semplice aspetto burocratico: «La nostra sta diventando una consulenza inserita nel solco della transizione digitale. Stiamo spiegando ai nostri clienti come cambierà il loro lavoro nel quotidiano. È un impegno necessario, il nostro, anche perché la digitalizzazione non è una scelta, ma una necessità».
Necessità che porta con sé grandi cambiamenti nell’intera filiera dei rifiuti. La normativa del RENTRI, infatti, non comporta la sola iscrizione al Registro Elettronico, ma introduce anche sistemi satellitari per monitorare i trasporti. «Tutto questo – conclude Gamba – nasce con l’obiettivo di informatizzare il processo di tracciabilità di rifiuti, spingendo la filiera a una maggiore efficienza e trasparenza in ogni dettaglio. Un processo nel quale dobbiamo essere in prima fila, pronti a offrire tutto il supporto necessario».
Parole che sottolineano i tratti distintivi di Ecoretras che, con oltre quarant’anni di esperienza nel settore, si conferma un punto di riferimento per il territorio non solo per la gestione operativa dei rifiuti, ma anche per la capacità di evolversi in linea con ogni tipo di aggiornamento. Un particolare che pone la stessa azienda bergamasca come un partner affidabile, capace di accompagnare le imprese verso una gestione dei rifiuti sempre più efficiente, sicura e sostenibile.
Contatti: https://www.ecoretras.com/
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Lotta al riciclaggio tra intelligenza artificiale e...
Lotta al riciclaggio, normativa europea (AML Package), costituzione dell'Autorità Antiriciclaggio (AMLA), Intelligenza Artificiale come possibile generatore di illeciti, analisi e protezione dei dati personali, sono gli argomenti trattati da autorevoli esponenti delle autorità di vigilanza, magistrati, accademici e professionisti nel Convegno “Antiriciclaggio: una missione comune” in corso presso la Protomoteca in Campidoglio, organizzato da IRFA, Istituto Ricerca e Formazione Antiriciclaggio.
Nel suo intervento Roberto Garofoli, Presidente di Sezione del Consiglio di Stato, ha sottolineato che misurare il valore del riciclaggio è un'attività molto complessa. Si stima, al ribasso, che valga il 2,5% del PIL globale e circa l'1,3% del PIL europeo. Non si tratta più di un fenomeno territoriale, ma mondiale e investe sia privati sia pubbliche amministrazioni.
Come ha sottolineato Giovanni Melillo, Procuratore Nazionale Antimafia, le organizzazioni criminali utilizzano per i loro scopi le cripto-valute, di cui, tramite la blockchain, si può tracciare il percorso, ma non si individuano emittente e ricevente, che rimangono molto spesso anonimi.
Gli appartenenti alla criminalità dispongono di un'alta preparazione e formazione. Si possono riconoscere anche in queste strutture dei “direttori finanziari”, che decidono con “competenza” dove investire i capitali sporchi, ripulendoli o reimmettendoli in azioni criminose.
A livello internazionale si devono applicare processi comuni sulla decodificazione dei reati. Ed è qui che interviene la nuova normativa europea AML Package, il complesso sistema di regole che entro il 2027 porterà l'Europa a essere all'avanguardia verso lotta nei confronti di chi, colpendo i mercati finanziari, mina alla tenuta della democrazia. In questa guerra non esiste un punto di arrivo, ma un cammino costante.
In Italia la criminalità è giunta anche in luoghi un tempo ritenuti “immuni” dall'illegalità, come il Triveneto. Attualmente bisogna prestare molta attenzione ai fondi dati dal PNRR, perché potrebbero essere contaminati da denaro sporco, visto gli ingenti fondi che circolano nel sistema degli appalti. Ruolo importante in questo contesto è quello della Guardia di Finanza, che ha competenze sia nella prevenzione sia nella soppressione dei possibili reati.
Un ulteriore problema da affrontare è rappresentato dalla tecnologia. L'intelligenza artificiale può agire come amplificatore di frodi. Purtroppo, la mancanza di una giurisprudenza omogenea e lineare, la frammentazione dei dati e i costi operativi differenti necessari per sostenere vari sistemi finanziari contribuiscono frequentemente alla commissione di abusi in un contesto internazionale sempre più dominato dalla tecnologia. Tuttavia, l'intelligenza artificiale può anche fungere da valido supporto nella creazione di standard internazionali per l’analisi delle transazioni sospette e facilitare uno scambio rapido di informazioni tra le istituzioni competenti, come le UIF.
L'utilizzo dei dati solleva un altro spunto di riflessione, quello del loro uso, che deve essere gestito in rispetto della persona, come ha sottolineato il Notaio Gea Arcella, Componente Commissione antiriciclaggio Consiglio Nazionale del Notariato.
Durante l'intervento di Bruna Szego, Direttore Centrale Supervisione e Normativa Antiriciclaggio di Banca d’Italia e neonominata Presidente dell'AMLA (Autorità Europea per la Lotta al Riciclaggio e al Finanziamento del Terrorismo), è stato approfondito il ruolo che questa nuova autorità avrà nel sistema europeo. L'AMLA con sede a Francoforte, sarà operativa dal 1° luglio 2025 e si propone di far convergere il frammentato quadro normativo europeo verso le migliori prassi. L'Autorità Europea per la Lotta al Riciclaggio e al Finanziamento del Terrorismo (AMLA) si appresta a esercitare un impatto significativo sui soggetti obbligati e sulle autorità nazionali. Per i primi, l'AMLA si impegnerà a garantire una maggiore certezza normativa, creando un ambiente regolamentare più chiaro e prevedibile. Per le autorità nazionali, l'agenzia svolgerà un'importante funzione di vigilanza, assicurando che le normative vengano rispettate e applicate efficacemente. L'AMLA avrà un ruolo di regolatore, controllore, supervisore, di supporto e di coordinamento delle FIU, nonché dei diritti fondamentali, tutto molto velocemente, entro il 2028.
“Dagli interventi del convegno emerge che solo una condivisione valori, un approccio integrato tra vigilanti e vigilati, una tecnologia che sia antropocentrica, possono essere gli elemento fondanti della lotta al riciclaggio”- Afferma Eliana Morandi, Presidente IRFA.
Giada Gibilaro
Ufficio Stampa Irfa
3388258095
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Il servizio di PR online B2Press aumenta il fatturato del...
Amsterdam (Paesi Bassi), 31/01/2025 - Il servizio di pubbliche relazioni online B2Press, che offre la distribuzione di comunicati stampa in oltre 50 Paesi con più di 25 media partner, ha condiviso la panoramica dei sui risultati per il 2024. Nell'ultimo anno, B2Press ha distribuito più di 2.000 comunicati stampa a livello globale, aumentando le proprie entrate del 90% in euro e incrementando la propria base clienti del 30%.
B2Press, con sede nei Paesi Bassi, fornisce servizi di distribuzione di comunicati stampa in tutto il mondo dal 2016 e ha annunciato i risultati aziendali per il 2024. Con oltre 25 partner in più di 50 Paesi, il servizio di PR online ha aumentato le proprie entrate del 90% in euro rispetto al 2023. Nel 2024, B2Press ha distribuito oltre 2.000 comunicati stampa e notizie di rilievo in tutto il mondo, supportando le strategie di pubbliche relazioni e comunicazione dei suoi clienti e aiutandoli a entrare in contatto con il loro pubblico di riferimento.
Ediz Tokabaş, Socio Gestore di B2Press, ha condiviso la sua ha commentato i risultati: “Con il nostro team di esperti, miglioriamo la presenza digitale di marchi, aziende e startup di ogni dimensione e settore in tutto il mondo. Sfruttando la nostra vasta rete mediatica globale, ci assicuriamo che i messaggi dei nostri clienti raggiungano in modo efficace il loro pubblico di riferimento. Da quando abbiamo lanciato il nostro modello di business nove anni fa, lo abbiamo continuamente perfezionato e ampliato. Nel 2024, il nostro portafoglio clienti è cresciuto del 30%, superando quota 750”.
Decine di marchi in diversi settori hanno scelto B2Press per la distribuzione dei comunicati stampa
B2Press ha registrato un aumento del 90% delle entrate in euro nel 2024 rispetto al 2023. A livello globale, sono stati distribuiti oltre 2.000 comunicati stampa, di cui il 32% in Turchia e il 29% nei Paesi del Medio Oriente. Gli Stati Uniti hanno rappresentato il 13%, mentre l'Europa il 9%. In risposta alla domanda dei clienti, l'8% delle distribuzioni è stato effettuato nel Regno Unito. B2Press ha fornito servizi a importanti organizzazioni, tra cui Flying Tiger, Fibabanka, Hankook, The Stevie Awards, Bitget, Devexperts, True Global Ventures, TerraMaster e Al-Futtaim Group.
La piattaforma aziendale B2Press sarà lanciata nel 2025
Ediz Tokabaş, Socio Gestore di B2Press, ha dichiarato che l'azienda continuerà a perseguire i propri obiettivi con determinazione nel 2025. Ha concluso le sue osservazioni come segue: “Stiamo lavorando attivamente per costruire i nostri attuali progressi con nuovi sviluppi. Per migliorare l'efficienza dei processi operativi e di gestione delle relazioni con i clienti, nel secondo trimestre lanceremo la B2Press Business Platform. Mentre compiamo i primi passi verso la separazione delle nostre operazioni regionali gestite dai nostri uffici di Istanbul, Amsterdam e Utrecht, investiremo anche nella creazione di team locali in due nuovi Paesi.”
B2Press è un servizio leader nella distribuzione di comunicati stampa con sede nei Paesi Bassi. I professionisti delle pubbliche relazioni, della comunicazione e del marketing si affidano a B2Press per distribuire comunicati stampa e contenuti multimediali. Nel corso degli anni, B2Press è diventato un partner di fiducia per i media, i giornalisti e i professionisti del marketing di oltre 750 aziende nei settori della tecnologia e dei media in forte crescita, allineandosi al settore in espansione.
Contatto Noel Alberts
info@b2press.com