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Finalmente il sole sull’Italia, ecco l’anticiclone delle Azzorre: previsioni meteo
Bel tempo fino a giovedì, con temperature giù, poi la sorpresa venerdì
Finalmente il sole sull'Italia, con l’anticiclone delle Azzorre, dopo un lungo periodo di maltempo. Il cielo sarà azzurro quasi ovunque: nubi basse solo in Pianura Padana e addensamenti irregolari tra Calabria e Sicilia, qui anche con isolati brevi piovaschi. Nonostante il sole, le temperature scenderanno lievemente, complici correnti dai quadranti settentrionali a tratti moderate sulle regioni centrali.
Domani, mercoledì 5 febbraio e giovedì 6 saranno due giornate fotocopia con tempo stabile e in prevalenza soleggiato, con la solita insidia delle nebbie notturne in Val Padana e qualche nuvola in Sicilia. Poi arriva un 'venerdì bianco': a sorpresa infatti potrebbe nevicare in pianura sul Nord-ovest, specie in Piemonte, ma a quote molto basse anche in Lombardia ed Emilia: la sorpresa non nasce da eventuali deboli nevicate in pianura a febbraio (normali), quanto dal ribaltone rispetto all’ultimo periodo che è stato caratterizzato da temperature miti, decisamente oltre la media del periodo sottolinea iLMeteo.it.
Questa tendenza a 4 giorni di distanza è molto incerta e dipende dalla anomala traiettoria del freddo russo: al momento sembra colpire anche il Nord-Italia ma, chissà, magari si sposterà un po’ più verso l’Europa Centrale o, addirittura, rimarrà pigro sull’Est Europa;
In seguito, sempre come tendenza, i modelli indicano anche un probabile ritorno del maltempo tra Sicilia e Calabria da sabato prossimo, dopo le piogge torrenziali che nello scorso weekend hanno scaricato, in alcune località, la pioggia di 3 mesi in poche ore. A dispetto di quello che si potrebbe immaginare, queste precipitazioni non hanno risolto il problema della siccità, piuttosto severa su gran parte del Sud.
Oggi, martedì 4 febbraio - Al Nord: tempo stabile, locali nebbie. Al Centro: sole prevalente. Al Sud: nubi irregolari, piovaschi tra bassa Calabria e Sicilia.
Domani, mercoledì 5 febbraio - Al Nord: cielo poco nuvoloso, locali nebbie. Al Centro: bel tempo prevalente. Al Sud: soleggiato, nubi sparse in Sicilia.
Giovedì 6 febbraio - Al Nord: cielo poco nuvoloso, locali nebbie. Al Centro: bel tempo prevalente. Al Sud: soleggiato, nubi sparse in Sicilia anche con locali piogge a sud.
Tendenza: arriva una fredda perturbazione con neve anche in pianura al Nord-Ovest nel corso del weekend, probabile nuova fase di maltempo tra Calabria e Sicilia.
Cronaca
Arriva il cocktail di enzimi anti-cellulite: “Nessuna...
Un approccio naturale ed efficace indicato per addome, interno coscia, ginocchio e doppio mento
Arriva il cocktail di enzimi per combattere la cellulite su tutti i fronti, riducendo anche adiposità localizzate e rilassamento cutaneo. La mesoterapia enzimatica è un approccio naturale ed efficace indicato per addome, interno coscia, ginocchio e doppio mento. "La formulazione specifica a base di collagenasi, lipasi e ialuronidasi, iniettati nei tessuti bersaglio, permette di affrontare l’inestetismo in modo completo, non invasivo, in poche sedute e senza controindicazioni", spiega la dottoressa Patrizia Gilardino, socia Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica) e iscritta all’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe).
Perché scegliere la terapia iniettabile
Nella medicina estetica si fa sempre più spazio la terapia iniettabile a base di enzimi, una soluzione non invasiva che mira a trattare inestetismi comuni come cellulite, accumuli di grasso localizzati e lassità cutaneo. Questa metodica, ampiamente utilizzata all’estero, piace sempre di più anche da noi. Il motivo è semplice, spiega la dottoressa Gilardino, chirurgo estetico di Milano: "In modo sicuro, con poche sedute e senza controindicazioni, è possibile combattere gli inestetismi su tutti i fronti grazie a una combinazione di tre enzimi specifici: collagenasi, lipasi e ialuronidasi, ciascuno con un ruolo mirato nel miglioramento dell'aspetto cutaneo, vengono iniettati tramite la mesoterapia, una delle tecniche fondanti dei trattamenti anticellulite".
Nello specifico, "la collagenasi agisce rompendo i setti fibrotici responsabili dell'aspetto a buccia d'arancia tipico della cellulite, mentre la lipasi facilita la riduzione delle cellule adipose, rendendola particolarmente efficace nel trattamento delle adiposità localizzate. L'ialuronidasi, infine, contribuisce al drenaggio dei liquidi in eccesso, contrastando la ritenzione idrica e migliorando la componente edematosa della cellulite".
Come funziona
Il trattamento prevede l'iniezione di questo cocktail enzimatico nelle aree da rimodellare attraverso la mesoterapia, una tecnica non invasiva che consiste nell’effettuare delle microiniezioni nello strato superficiale della pelle, in corrispondenza delle zone che presentano l’inestetismo. Questa modalità consente di veicolare direttamente nei tessuti le sostanze scelte, in questo caso gli enzimi, che sono proteine presenti naturalmente nel nostro organismo e che hanno la funzione di favorire e aumentare le reazioni chimiche. "All’efficacia – sottolinea la dottoressa Gilardino – la mesoterapia enzimatica unisce l’ulteriore vantaggio di non presentare effetti collaterali significativi, se non la possibilità di piccoli ematomi nella zona di iniezione".
Le indicazioni principali del trattamento includono la cellulite e il rilassamento cutaneo associato a depositi adiposi, in aree come addome, interno coscia, ginocchio e anche doppio mento. "Sono sufficienti poche sedute, generalmente due o tre (a seconda dell’area da trattare e del quadro clinico), distanziate almeno 20 giorni l'una dall'altra: sono quindi meno numerose e meno frequenti rispetto ad altre tipologie di trattamento. I risultati si vedono già dopo un mese - spiega la specialista - questo fa sì che il periodo tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera sia perfetto per iniziare un ciclo di sedute che porterà la pelle in una situazione ottimale in vista dell’estate".
Oltre a essere indolore, la mesoterapia enzimatica è apprezzata, specie da chi fa una vita molto attiva, perché riduce al minimo la possibilità che si verifichino arrossamenti o ematomi e non comporta controindicazioni all'esposizione solare (fatta eccezione per la necessità di attendere la risoluzione di eventuali lividi). "Questo permette di riprendere rapidamente la normale vita quotidiana – conclude Gilardino –. Le uniche cose da evitare nei giorni immediatamente successivi al trattamento sono le temperature elevate e l’attività fisica intensa".
Cronaca
Roma, 15enne accoltellato conferma l’ipotesi rapina:...
I due uomini non avendo ottenuto ciò che volevano hanno colpito il giovane con più coltellate all'addome
Il ragazzo di 15 anni accoltellato su Ponte Testaccio sta meglio ed è stato sentito dagli investigatori della Squadra mobile di Roma, ai quali ha confermato di essere stato aggredito da due uomini nordafricani che volevano rapinarlo. Questa versione era già stata riferita ai sanitari nei minuti concitati del trasporto in ospedale, dopo essere stato ferito domenica sera intorno alle 20.30 su Ponte Testaccio e aver raggiunto la zona della stazione di Trastevere, dove è poi stato soccorso.
Le indagini
Il giovane ha confermato ai poliziotti che i due uomini volevano rapinarlo e che, non avendo ottenuto quello che volevano, lo avrebbero colpito con più coltellate all'addome. Il dettaglio importante, già trapelato ieri, è che il giovane aveva già visto in zona i suoi aggressori.
Grazie alle informazioni riferite dal ragazzo, ai testimoni e alle immagini delle telecamere raccolte, gli investigatori stanno cercando di dare un nome e un volto ai due aggressori. Si indaga, sotto la direzione della procura di Roma, per le ipotesi di tentato omicidio e rapina.
Come sta il ragazzo
Il giovane, arrivato al San Camillo in codice rosso domenica sera, è stato subito operato e ha subito l'asportazione della milza. Le sue condizioni, già stabili ieri, sono migliorate ancora: secondo quanto si apprende, questa mattina sta bene ed è riuscito ad alzarsi dal letto con l'aiuto dei sanitari.
Cronaca
Giornata mondiale contro il Cancro, anestesisti:...
Bignami, presidente Siaarti 'per ogni paziente percorso di cura personalizzato'
La Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva (Siaarti), in occasione della Giornata mondiale contro il Cancro 2025, che si celebra oggi, 4 febbraio - promossa dalla Uicc, Union for International Cancer Control e sostenuta dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per sensibilizzare l'opinione pubblica sul cancro - ribadisce il suo impegno nella lotta al dolore oncologico e nell’implementazione della Legge 38/2010, fondamentale per le cure palliative e la terapia del dolore in Italia. La Legge 38, promulgata 15 anni fa - si legge in una nota - garantisce il diritto a cure palliative e terapia del dolore per tutti i pazienti, indipendentemente dalla patologia o dall’età, assicurando un'assistenza qualificata e appropriata per il malato e la sua famiglia. Tuttavia, nonostante i progressi, permangono criticità nell’applicazione omogenea sul territorio nazionale, con disparità tra Nord e Sud.
"Il dolore oncologico - spiega Elena Bignami, professoressa e presidente di Siaarti - non è solo un sintomo, ma una vera e propria patologia che incide profondamente sulla qualità di vita dei pazienti. La Giornata mondiale contro il cancro ci ricorda che ogni paziente merita un percorso di cura personalizzato, che integri il controllo del dolore e il supporto psicologico".
Aggiunge Silvia Natoli, responsabile dell'Area culturale Siaarti per la Medicina del dolore e cure palliative: "Oltre il 72% dei cittadini ignora i propri diritti sanciti dalla Legge 38, e questo è inaccettabile. Solo attraverso una formazione adeguata e una diffusione capillare delle informazioni possiamo superare le disparità nell'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore. Come professionisti, abbiamo il dovere di educare i pazienti e le famiglie, trasformando la paura in consapevolezza. Le cure palliative non sono sinonimo di resa, ma di qualità della vita, anche nelle fasi avanzate della malattia. La Legge 38 - sottolinea la professoressa Natoli - garantisce la presa in carico dei pazienti con dolore cronico, definito come un dolore che persiste da almeno 12 settimane, indipendentemente dalla causa scatenante. Questo riguarda anche i malati oncologici, per i quali il dolore è spesso una componente costante, sia a causa della malattia stessa che come effetto collaterale dei trattamenti, come chemioterapia, chirurgia o radioterapia. Siaarti è da sempre impegnata nel trattamento del dolore, sia acuto che cronico, e promuove in tutte le sue forme la Legge 38, attraverso iniziative come il Manifesto sociale 'Oltre il dolore' e il numero verde dedicato".
L’impegno di Siaarti si rivolge non solo a iniziative rivolte alla cittadinanza, ma si traduce anche in una presenza costante in altre attività, sia da un punto di vista istituzionale sia da un punto di vista di formazione. La visione strategica guarda alla formazione multidisciplinare tra le società scientifiche come chiave di volta per garantire una presa in carico integrata dei pazienti oncologici. "È nostro obiettivo - chiarisce la presidente Bignami - promuovere il diritto a una formazione multidisciplinare collaborando con altre società scientifiche per implementare le ‘simultaneous care’, ovvero la presa in carico contemporanea da parte di più specialisti del paziente. In molte realtà è già presente il terapista del dolore, ma non in tutte. Ci impegniamo a far comprendere l'importanza del nostro ruolo e delle nostre competenze in questo ambito". A tale proposito Natoli evidenzia che, con l'aumento dell'aspettativa di vita dei pazienti oncologici, il dolore può diventare una condizione cronica che necessita di cure prolungate nel tempo. “È fondamentale garantire una qualità di vita adeguata per tutto il percorso della malattia - osserva - assicurando un accesso tempestivo e senza attese alle terapie del dolore, come sancito nel nostro Manifesto sociale 'Oltre il dolore'".
Il prossimo congresso dell'Area culturale dolore e cure palliative di Siaarti, in programma a Bari dal 4 al 6 giugno - conclude la nota - sarà un'importante occasione di approfondimento scientifico e dedicherà ampio spazio al dolore oncologico, affrontando temi come il trattamento con pompe intratecali e il trattamento delle metastasi ossee. Questi argomenti sono stati inseriti nel programma per approfondire le tecniche più avanzate nella gestione del dolore oncologico.
Forte, infine, l’invito di Siaarti a tutti i cittadini a informarsi, dialogare con i professionisti sanitari, a non essere soli di fronte al dolore. Per supportare i pazienti affetti da dolore cronico, è infatti attivo il numero verde gratuito 800 624 244, che fornisce orientamento sui centri di terapia del dolore presenti in ciascun territorio.