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Napoli, Manna accusa: “Noi ricattati e costretti a cedere Kvaratskhelia”
Il direttore sportivo azzurro ha parlato dell'addio del georgiano e del deludente mercato di gennaio
Tensione a Napoli. Nonostante il primo posto in classifica, la dirigenza azzurra è al centro delle critiche per un mercato invernale che ha deluso tifosi e allenatore, con Antonio Conte che non ha mai nascosto il proprio malcontento. A tappare il buco lasciato dall'addio di Kvicha Kvaratskhelia direzione Psg è arrivato, nell'ultimo giorno di mercato, Noah Okafor in prestito con diritto di riscatto dal Milan. Non abbastanza per la piazza.
Per provare a buttare acqua sul fuoco, il direttore sportivo Giovanni Manna è intervenuto in conferenza stampa, puntando il dito proprio verso Kvaratskhelia: "Noi lo ringraziamo per quello che ha fatto a Napoli in questi anni, per tutto quello che ha dato alla città. Abbiamo provato a rimediare a una situazione diventata complicata a luglio, poi di nuovo a novembre e a dicembre. Siamo stati costretti a cederlo in questa sessione di mercato perché ci siamo trovati non dico ricattati, ma quasi. Non è vero che la cessione di Kvara serviva per risanare il bilancio, perché fino a 20 giorni prima stavamo trattando il rinnovo, poi il mercato e la volontà del giocatore ci hanno portato a prendere una strada diversa".
Le accuse di Manna si aggiungono a un ragionamento complessivo che vuole spiegare, o almeno provarci, un mercato deludente: "Penso sia oggettivo che è andato via un giocatore importante, e noi abbiamo provato a intervenire sul mercato per sostituirlo. Lui era probabilmente il miglior giocatore della rosa, per status e qualità, e non siamo riusciti a finalizzare alcune trattative perché a gennaio ci sono parametri diversi ed è spesso difficile che calciatori forti decidano di sportarsi", ha spiegato il direttore sportivo, "ci siamo trovati di fronte a valori non congrui con le nostre valutazioni e parametri, soprattutto salariali".
Sport
MotoGp, Marquez sfida Bagnaia: “Al Mondiale ognuno...
Lo spagnolo ha esordito nei test di Sepang come nuovo pilota Ducati, al fianco di Pecco
Marc Marquez si sta prendendo la Ducati. A poche settimane dall'inizio del Mondiale 2025 di MotoGp, al via il weekend del 2 marzo a Buriram, in Thailandia, la scuderia italiana scende in pista per la tre giorni di test che si concluderà venerdì 7 febbraio. E all'esordio con la nuova moto, Marquez sembra piuttosto a suo agio. Lo spagnolo ha fatto registrare il secondo miglior tempo della prima giornata di prove a Sepang dietro Fabio Quartararo e ha parlato del suo ambientameno in Ducati, così come del suo rapporto con Pecco Bagnaia.
"Abbiamo fatto un gran lavoro di squadra, ora sì che ho capito perché la Ducati ha la moto migliore", ha detto Marquez, "all'inizio sia io che Pecco avevamo delle strane sensazioni in curva, così abbiamo lavorato insieme a Dall'Igna per risolvere e abbiamo capito qual era il problema. Proprio questa velocità di reazione problema-soluzione mi ha positivamente sorpreso, non ero abituato a lavorare così".
"Io e Pecco abbiamo lavorato in direzioni opposte, in modo da capire quale strada intraprendere. Penso che l'abbiamo trovata e ora ho capito perché la Ducati ha una moto così forte: quando hai problemi bisogna stare tranquilli e cercare di capire, è un metodo che non avevo visto mai". Marquez ha poi parlato del suo rapporto con Bagnaia: "A me piace lavorare di squadra, alla Ducati interessa essere forte con entrambi i piloti. Poi ovvio che quando inizierà il Mondiale e ci saranno punti in palio, ognuno farà la sua gara. Ora però dobbiamo pensare a costruire la moto più veloce possibile".
Sport
Di Segni attacca Carini: “Ha sentito profumo Barbara...
La fighter di MMA ha parlato del ritiro dell'azzurra da Parigi 2024 nel match con Imane Khelif
Ormai sono passati sei mesi dalle Olimpiadi di Parigi 2024, ma le polemiche intorno ad Angela Carini non sembrano voler smettere. La pugile italiana si era ritirata pochi secondi dopo aver messo piede sul ring contro Imane Khelif, pugile algerina accusata, erroneamente, di avere livelli di testosterone non in regola e addirittura cromosomi XY (maschili).
Un comportamento che non è piaciuto a molte colleghe, come ad esempio Irma Testa, e nemmeno a Micol Di Segni, fighter di MMA: "Sei a un'Olimpiade e ti butti a terra dopo due cazzotti? A 66 chili, questo significa che hai fatto sparring con gli uomini per tutta la vita. Oltretutto Imane Khelif fa i ritiri ad Assisi con la nazionale di pugilato. Carini si era già allenata con lei, tutte si erano allenate con lei e ci si erano fatte la doccia insieme, sapevano benissimo se fosse una donna o un uomo", ha detto Di Segni al podcast 'most valuable'.
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"Quello che hanno fatto a quell'atleta (Khelif, ndr) è stata una cosa schifosa e sono stata felice di vedere che ha avuto il coraggio di trasformare quest'odio e queste polemiche, questo fastidio che le hanno dato mentre stava disputando un'Olimpiade e ha vinto comunque. Ha vinto l'Olimpiade e poi è finita in copertina su Vogue, ciao". "Certo che un pugno di un uomo è diverso da quello di una donna", ha continuato la fighter, "un colpo da uno di 60 chili fa più male rispetto da un colpo preso da una ragazza, ma se ti sei già allenata con i maschi, con la stessa Khelif, allora perché? Perché sei stata consigliata male, hai sentito la sigla di qualche programma, il profumo di Barbara d’Urso».
Non si è fatta attendere la replica, via social, di Angela Carini: "Siete solo spinti da odio e frustrazione. Vittima? No, non lo sarò mai, ma non posso stare in silenzio davanti a notizie false dette solo per un po’ di notorietà. Avete permesso che mi deridesse". E pronta è arrivata la risposta di Di Segni: "Nessuna menzogna, sono pronta al confronto: dove e quando vuoi".
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Nba, colpo Golden State: da Miami arriva Jimmy Butler
L'ala arriva dai Miami Heat, a cui andranno Andrew Wiggins e altri due giocatori. Coinvolte nell'affare altre due squadre
Dopo lo scambio che, a sorpresa, ha portato Luka Doncic ai Los Angeles Lakers, con Anthony Davis ai Dallas Mavericks, l'NBA viene scossa da un'altra inaspettata operazione di mercato. A piazzare il colpo questa volta sono i Golden State Warriors, che accolgono Jimmy Butler. L'ormai ex ala dei Miami Heat vola da Steph Curry in un elaborato affare che comprende quattro squadre e diversi giocatori.
Butler si trasferisce a Golden State, mentre Andrew Wiggins, Kyle Anderson, PJ Tucker e la prima scelta al Draft 2025 volano a Miami. Per far quadrare i conti salariali, Dennis Schroeder è stato ceduto agli Utah Jazz insieme alla seconda scelta 2032, ma non solo.
Josh Richardson, Lindy Waters e una seconda scelta infatti voleranno ai Detroit Pistons. Golden State, da tempo alla ricerca di una stella da affiancare a Curry e Draymond Green, ha ripiegato su Butler dopo il rifiuto di Kevin Durant. Il 35enne firmerà un contratto di due anni da circa 112 milioni di dollari totali.