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Ia, Foglieni (Aiga): “E’ cambiamento epocale, attenti a rischi ma può aiutare lavoro avvocati”
Il presidente dell'Associazione Italiana giovani avvocati, c’è chi lo guarda con diffidenza e chi vede un’opportunità per efficentare lo studio professionale
![Carlo Foglieni, presidente di Aiga, (Associazione Italiana giovani avvocati)](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d0662665a80-64eeb902cfb7-1000/format/big/clipboard-0093.jpeg)
Con l'avvento e lo sviluppo dell'intelligenza artificiale "c’è in atto un cambiamento epocale. Siamo davanti a un nuovo rinascimento, un nuovo mondo. C’è chi lo guarda con diffidenza e chi vede un’opportunità per efficentare lo studio professionale. Il pro è certamente nell’agevolazione del lavoro. Il rischio è nella maggiore concorrenza tra chi si può permette i sistemi di intelligenza artificiale sofisticati e chi no. A rischio, inoltre i collaboratori di studio che esercitano in regime di monocommitenza". Così Carlo Foglieni, presidente di Aiga, (Associazione Italiana giovani avvocati), racconta ad Adnkronos/Labitalia, le nuove sfide che l'intelligenza artificiale sta ponendo per il futuro dell'Avvocatura.
E gli avvocati sembrano aver capito la centralità dell'Ia per il futuro tanto che tra gli argomenti più attuali e richiesti nella formazione "su tutti c'è l’intelligenza artificiale e ciò che riguarda la riforma Cartabia e i suoi correttivi. Dunque, un aggiornamento costante soprattutto sulle procedure. Altro argomenti 'caldi' sono la sostenibilità e in generale quelli obbligatori per restare negli elenchi delegati vendite e compositori crisi di impresa”.
Quindi le sfide legate alle nuove tecnologie spesso corrono parallele a quelle legate alla sostenibilità e alla transizione ecologica. “Anzitutto la sostenibilità come materia per le imprese, quindi un avvocato che sia consulente degli imprenditori. Ma allo stesso tempo gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 devono essere anche adattati all’interno della professione: su tutti vale l’esempio degli studi legali, che hanno necessità di diventare sostenibili nel senso tecnico del termine", sottolinea Foglieni.
Ma come si sviluppa oggi l'aggiornamento professionale degli avvocati sui temi legati a queste sfide? “Per quest’anno -spiega Foglieni- sono 15 i crediti formativi di cui 3 deontologici in materia di ordinamento forense. C’è la possibilità di farlo in presenza o da remoto. Anche per quest’anno c’è stata una deroga perché la formazione da regolamento dovrebbe essere triennale, invece è di fatto, diventata annuale dopo la pandemia. In mancanza del raggiungimento dei 15 crediti, è prevista una sanzione deontologica”.
Alla formazione continua "ci fatto dovrebbero partecipare 240mila avvocati, cioè tutti quelli abilitati in Italia. Il numero di corsi? Difficile fare una stima, ma immaginiamo che soltanto Aiga in tutto ne organizza uno al giorno con le sue sezioni territoriali, più tutti gli altri: forse c’è persino un eccesso di offerta formativa”, conclude.
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Lavoro
Fisco, Giovani commercialisti: “Rottamazione utile a...
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L'Ungdcec, difficile fare stime precise, ma si parla sicuramente di centinaia di migliaia di soggetti potenzialmente interessati alla misura
![Francesco Cataldi, presidente Unione Nazionale Giovani Commercialisti (Ungdcec)](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d067597ca97-7579854edb10-1000/format/big/clipboard-0112.jpeg)
“Come Unione giovani commercialisti rileviamo che la misura indubbiamente può essere d'ausilio a molti contribuenti in difficoltà. Allo stesso tempo, non possiamo non rilevare che la sistematicità con cui si è ricorsi a questa misura negli ultimi anni e l'aspettativa che si crea inevitabilmente sulla futura riproposizione dello strumento crea un effetto che scoraggia il versamento regolare delle imposte in una platea non indifferente di contribuenti, ed il fatto che una misura straordinaria venga reintrodotta regolarmente è probabilmente spia del fatto che la riscossione debba essere ripensata dalla fondamenta”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Francesco Cataldi e Federico Giotti, presidente e vicepresidente Unione Nazionale Giovani Commercialisti (Ungdcec), commentano l'ipotesi di una nuova rottamazione delle cartelle e pace fiscale.
Secondo Cataldi e Giotti "è difficile fare stime precise, ma si parla sicuramente di centinaia di migliaia di soggetti potenzialmente interessati" a una nuova rottamazione.
E i giovani commercialisti ricordano che "negli ultimi 5 anni abbiamo assistito a vari provvedimenti, tutti hanno previsto la possibilità di versare le imposte rateizzandole, annullando sanzioni e interessi e via via ricomprendendo debiti risalenti ad annualità successive. Per fare un riepilogo, abbiamo avuto: Stralcio dei debiti fino a 5 mila euro previsto dal "Decreto Sostegni" (DL n. 41/2021), che ha previsto lo “Stralcio” dei debiti di importo residuo fino a 5 mila euro, per i carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010; Legge 25/2022 di riammissione alla "Rottamazione-ter” per i contribuenti che non hanno corrisposto, entro il 9 dicembre 2021, le rate in scadenza negli anni 2020 e 2021, fissando nuovi termini per il pagamento, rispettivamente, al 30 aprile 2022 e 31 luglio 2022; rottamazione quater (L. 197/2022) valida per i carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022”, sottolineano.
Per quanto riguarda il loro ruolo in un'eventuale nuova rottamazione i giovani commercialisti chiariscono. “Come commercialisti, anche in caso di una nuova rottamazione, saremo impegnati al fianco dei nostri clienti per assisterli nell'informazione, valutazione ed eventuale adesione alla rottamazione, oltre che nell' esecuzione per loro conto dei versamenti, come sempre con una funzione di supporto ai clienti e allo Stato. Deve però essere compreso che tale attività rappresenta un nuovo adempimento a carico dei nostri studi e come tale dovrà essere adeguatamente remunerato, al fine di evitare che una categoria si faccia carico delle inefficienze nella riscossione”, concludono.
Lavoro
A Dublino nasce un’agenzia che aiuta artisti di...
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Grafton Talent è stata creata dall'imprenditore Marco Giannantonio e dal musicista David Owens
![A Dublino nasce un'agenzia che aiuta artisti di strada a sfondare nella musica](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d067774d4e5-9542460d8caa-1000/format/big/graftontalent.png)
Un'agenzia per aiutare giovani talenti della musica ad emergere, scegliendoli tra gli artisti di strada. Per dare loro un'opportunità di sfondare in questo difficile mondo. L'idea è venuta a Marco Giannantonio, imprenditore trapiantato a Dublino dal 2001, dove ha fondato un Gruppo attivo nel settore del food&wine e dell'entertainment, proprietario del ristorante italiano Pinocchio, a Temple Bar, cuore della movida, dove si organizzano anche frequentatissimi corsi di cucina. Ora questa nuova avventura, nata dalla sua passione per la musica e dall'incontro con David Owens, che, con alle spalle una laurea in matematica, ha trascorso anni a suonare sulle strade di tutta Europa. Un'amicizia, quella tra Marco e David, suggellata dal comune interesse per la musica e, soprattutto, dal desiderio di aiutare chi è in cerca di un'opportunità proprio in questo settore.
Così è nata Grafton Talent, un'agenzia che si occupa di aiutare giovani musicisti ancora sconosciuti a trovare una strada. Grazie anche al 'fiuto' e alle competenze di Marco nel business. "Sto cercando insieme a questo mio amico musicista - racconta Marco Giannantonio - di dare supporto a giovani artisti irlandesi, i famosi buskers, gli artisti di strada. Abbiamo fondato un'agenzia di talenti, la Grafton Talent. Cerchiamo di supportare questi ragazzi cerando di fargli fare una carriera, possibilmente di sfondare nel campo della musica".
Proprio nei giorni scorsi il team Grafton Talent è volato a Londra per accompagnare la prima 'scoperta', il giovane Dylan Harcourt, a registrare alcune canzoni che faranno parte del suo album fianco a fianco con Davide Rossi e Tim Bran. Il suo primo brano si intitola 'Mother' e per il debutto, accompagnato da un video live, c'è già una data, il 7 marzo, mentre l'intero ep uscirà ad aprile.
Lavoro
Giubileo, a Roma decisa carenza immobili in affitto, non...
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Per Adnkronos/Labitalia analisi dell'Ufficio studi Gruppo Tecnocasa
![Giubileo, a Roma decisa carenza immobili in affitto, non rinnovati contratti in scadenza](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d0018377f3f-3d98476de966-1000/format/big/lavoro_carte_pc.jpeg)
“L’anno del Giubileo a Roma ha determinato un importante impatto sul mercato immobiliare, sia dal lato delle compravendite sia dal lato delle locazioni. In particolare, su questo ultimo fronte, si segnala una decisa carenza di immobili in affitto, iniziata già nel 2024, quando molti proprietari hanno pensato di cogliere l’opportunità di praticare gli affitti brevi, in previsione dell’arrivo dei pellegrini. E così tanti contratti di locazione giunti a scadenza non sono stati rinnovati. Questa situazione ha complicato la ricerca di case in affitto da parte di studenti e lavoratori fuori sede". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Fabiana Megliola, responsabile Ufficio studi Gruppo Tecnocasa.
"I canoni di locazione - sottolinea - sono aumentati nella prima parte del 2024 (+4,3% per i monolocali, +4,1% per i bilocali e +4,9% per i trilocali) e anche la seconda parte del 2024 conferma la tendenza. Questo sta spingendo tanti verso l’acquisto, ma anche in questo caso si segnala una carenza di case in vendita".
"Chi aveva la possibilità di vendere un immobile - avverte - ha pensato di affittarlo per il 2025. La conseguenza è stata un aumento dei prezzi a causa di una domanda elevata che arriva anche da parte degli investitori e da chi, complice la diminuzione dei tassi sui mutui, è alla ricerca della prima casa. I primi, seppur in lieve diminuzione rispetto a un anno fa, si stanno indirizzando verso le zone turistiche o a ridosso della Stazione Termini oppure non lontano da metropolitane che collegano i quartieri più esterni con quelli centrali. I trend fino a qui individuati hanno interessato la capitale già a partire dalla prima parte del 2024 ed è continuato nella seconda parte del 2024. I primi mesi del 2025 stanno evidenziando, in alcune aree, un eccesso di offerta di immobili con destinazione turistica, non tutti sono stati occupati e alcuni proprietari stanno pensando di tornare alla locazione residenziale oppure di vendere".