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Tocca un’avversaria nelle parti intime: bufera su calciatrice del Barcellona
Mapi Leon accusata di aver molestato un'avversaria durante il match
Bufera nel calcio femminile spagnolo. La calciatrice del Barcellona Mapi Leon è finita al centro delle polemiche per aver molestato un'avversaria durante il derby con l'Espanyol, nell'ultima giornata di campionato. In un video, diventato subito virale, si vede infatti Leon tirare prima una spallata a Daniela Caracas, prima di allungare la mano, toccarla nelle parti intime e dirle qualcosa.
“Mapi León”
— Tendencias de España (@viralenspain) February 10, 2025
La jugadora del FC Barcelona es tendencia en España después de tocar los genitales a Daniela Caracas (Espanyol) en el derbi catalán.
¿Debería ser sancionada Mapi León?
NO
SI pic.twitter.com/pTo52JJNid
Da parte di Caracas non c'è stata reazione, indignata invece è stata quella dell'Espanyol: "Da parte dell'RCD Espanyol di Barcelona, vogliamo esprimere il nostro totale malcontento e la nostra condanna per gli eventi accaduti domenica scorsa, durante il derby giocato al CE Dani Jarque tra l'RCD Espanyol e l'FC Barcelona. Si tratta di un'azione che consideriamo inaccettabile e che non deve passare inosservata", è stata la dura nota del club spagnolo, "durante un'azione di gioco durante la partita, la giocatrice del Barcellona María Pilar León, coinvolta in una colluttazione con la nostra giocatrice Daniela Caracas, ha fatto un gesto che ha violato la privacy della nostra giocatrice. Sebbene Caracas non fosse in grado di reagire in quel momento a causa dell'impatto della situazione si è resa poi conto di quanto accaduto e della gravità del gesto, ma ha scelto di non reagire con rabbia per evitare sanzioni disciplinari e danni alla squadra".
"Oltre a quanto accaduto in campo, c'è stata anche la spiacevole reazione sui social, dove la nostra calciatrice è stato bersaglio di insulti da centinaia di profili. Siamo preoccupati che, anziché concentrarsi sull'atto in sé, parte dell'attenzione dei media sia stata distolta da altre questioni estranee alla gravità dell'azione. Noi dell'RCD Espanyol difendiamo le nostre giocatrici e condanniamo qualsiasi atto che minacci l'integrità delle calciatrici in campo. Crediamo fermamente nel rispetto e nella sportività come valori fondamentali del calcio e ci auguriamo che questo tipo di situazioni vengano trattate con la serietà che meritano. Inoltre, abbiamo messo a disposizione della nostra giocatrice i servizi legali del Club qualora volesse intraprendere un'azione legale".
Sport
Calcio, a cosa serve il Var se non può intervenire su un...
Il caso del pallone uscito in Inter-Fiorentina non rientra nel protocollo che prevede l'intervento del Video Assistant Referee
Il o la Var, anche sul 'genere' non c'è accordo, è stata un'innovazione decisiva per il calcio e per la gestione delle controversie arbitrali. Ma a più di sette anni di distanza (la prima partita in Italia con assistenza Var è Juventus-Cagliari del 19 agosto 2017) dall'introduzione del Video Assistant Referee, letteralmente un assistente che collabora con l'arbitro avendo un video davanti, c'è una domanda ricorre: perché il Var (scegliamo il maschile sono perché più appropriato allo scioglimento dell'acronimo) non può intervenire quando c'è un errore clamoroso come il pallone uscito prima del goal di Inter-Fiorentina?
La risposta, tecnicamente, c'è: non lo prevede il protocollo Var. Perché il protocollo Var, la procedura che fa scattare l'intervento degli uomini che sono davanti al video si può applicare solo all'azione che porta al goal. Nel caso del cross di Alessandro Bastoni, si tratta dell'azione precedente, che si chiude con la concessione di un calcio d'angolo che non andrebbe concesso. Tecnicamente, si tratta di un'altra APP, ovvero di una Attacking Possession Phase, che non essendosi chiusa con una situazione di gara che il Var può analizzare, termina senza revisioni possibili.
Quali sono quindi le azioni di gara che il Var può analizzare? Sono solo quattro: goal valido o non valido; calcio di rigore o non calcio di rigore, espulsione per rosso diretto; ammonizione o espulsione per un calciatore al posto di un altro. Questo nei casi in cui ci si trovi di fronte a due sole ipotesi: un chiaro ed evidente errore dell'arbitro o un grave episodio non visto.
La ratio di questo protocollo è stata sempre spiegata con la scelta, giusta, di non delegare al Var quello che deve decidere l'arbitro e di non prevedere un continuo ricorso alla moviola in campo. Ora, i diversi casi che si ripetono, e l'ultimo di Inter-Fiorentina ne sintetizza molti, alimenta i dubbi di chi continua a chiedersi se la strada intrapresa sia quella giusta. Si può fare da due punti di osservazione opposti: chi si ritiene più conservatore vorrebbe meno Var possibile, fino a tornare a 'santificare' l'errore umano; chi è più progressista vorrebbe che il Var potesse intervenire quando gli errori sono evidenti, estendendo il protocollo.
Quello che sembra non più facilmente tollerabile è che il risultato del campo possa essere influenzato da interventi 'televisivi' che non hanno nulla a che fare con il gioco (i rigori per un tocco con il polpastrello di una mano che i giocatori non possono far sparire) o da macroscopici errori dell'arbitro che non si possono correggere per 'carenza di protocollo'. Perché la domanda di fronte a casi come quello di Inter-Fiorentina non diventi: a cosa serve allora il Var? (Di Fabio Insenga)
Sport
Nainggolan e l’arresto: “Io trattato come...
L'ex centrocampista di Roma e Inter ha parlato dell'accusa di traffico internazionale di cocaina
Torna a parlare Radja Nainggolan. Il centrocampista belga, arrestato nelle scorse settimane ad Anversa con l'accusa di traffico internazionale di cocaina, ha spiegato la situazione: "L'interrogatorio è durato quattro ore e si sono fatte le 18, quando era troppo tardi per chiamare un giudice istruttore. Quindi hanno deciso di farmi passare la notte in cella", ha spiegato al quotidiano Het Laatste Nieuws, "la prigione è stata un'esperienza strana, che non vorrei più rivivere. La notizia si è diffusa rapidamente, sembrava che avessero rinchiuso Pablo Escobar".
"Io non ho nulla a che fare con quei casi di droga e infatti non mi è stata fatta alcuna domanda su tale tema", ha raccontato l'ex giocatore di Roma e Inter, "l'interrogatorio si è incentrato soprattutto sul mio rapporto con quella persona (il principale indagato di un'operazione che coinvolge altre 15 persone, ndr) non con quei casi di droga, tanto che su quello non mi è stata fatta alcuna domanda".
"Lui è un amico, è sempre stato sincero con me, a volte ci siamo aiutati a vicenda anche dal punto di vista finanziario. Non posso dire nulla di male su di lui, ma non sono mai stato coinvolto in affari loschi", ha continuato Nainggolan, "ho dovuto dirlo anche alle mie quattro figlie. La più grande ha 17 anni, mi ha fatto un sacco di domande. A scuola gli hanno chiesto del mio arresto e ha cercato di difendermi, le ho detto di non preoccuparsi e che sono innocente".
Sport
Paolini, esordio vincente a Doha: Jasmine batte Garcia e...
La tennista azzurra ha superato la francese in due set. Eliminato Nardi a Marsiglia
Esordio vincente per Jasmine Paolini a Doha. La tennista azzurra, grande protagonista del 2024 e numero 4 del mondo, ha battuto oggi, martedì 11 febbraio, la francese Caroline Garcia, al 76esimo posto nel ranking Wta in due set con il punteggio di 6-3, 6-4 nel primo turno del torneo. Agli ottavi di finale Paolini affronterà la vincente di Samsonova-Ostapenko.
Paolini è subito riuscita a imporre il proprio ritmo, nonostante qualche errore di troppo in apertura, e alza il livello nei punti decisivo, annullando tutte le palle break dell'avversaria e portando a casa il primo set 6-3. Garcia prova una reazione all'inizio del secondo, con il parziale che prosegue in equilibrio fino all'affondo decisivo di Paolini, che conquista il set 6-4 e il match.
Eliminato invece Luca Nardi, impegnato nell'Atp di Marsiglia. Il tennista azzurro è stato battuto nettamente in due set da Daniel Altamaier, numero 80 del ranking, con un doppio 6-2.