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Sanremo 2025: Una seconda serata all’insegna di musica, emozioni e grandi ospiti
Ad aprire la gara dei Big nella seconda serata del Festival di Sanremo 2025 (mercoledì 12 febbraio) è Rocco Hunt, che ripropone il suo brano “Mille vote ancora”. In completo scuro ed elegante, il rapper campano dedica la canzone a chi è costretto a lasciare la propria terra, alternando ritmi urban e melodia. Subito dopo arriva Elodie, avvolta in un abito viola con piume: la cantante offre una performance energica di “Dimenticarsi alle 7”, brano pop dalle vibrazioni dance, che la vede muoversi sul palco con sicurezza e grinta. Al termine, Elodie riceve un doppio mazzo di fiori: Carlo Conti le affida anche quello destinato a Rocco Hunt, ammettendo di essersene dimenticato e chiedendole di consegnarglielo nel backstage – un simpatico siparietto accolto con un sorriso dal pubblico.
Prosegue la gara con l’atmosfera poetica creata da Lucio Corsi. Il giovane cantautore, già apprezzato dalla critica, torna sul palco e si siede scompostamente al pianoforte per cantare “Volevo essere un duro”: occhi chiusi e voce intensa, Corsi incanta il teatro che lo ripaga con convinti applausi. Cambia il registro con The Kolors: la band porta sonorità funk-rock nel brano “Tu con chi fai l’amore”, scatenando l’Ariston. Bianca Balti, co-conduttrice, a fine esibizione confessa al frontman Stash: “Mi avete fatto ballare, grazie”, sottolineando il groove trascinante della performance. Spazio poi a Serena Brancale con “Anema e core”: la cantante pugliese mescola eleganza jazz e richiami alla tradizione partenopea nel suo brano dal titolo emblematico, offrendo una prova vocale raffinata e personale che viene accolta calorosamente dalla platea.
Arriva uno dei momenti più intensi con Fedez. Il rapper milanese, occhiali da sole e lenti a contatto nere, interpreta “Battito”, un pezzo autobiografico che tocca i temi della depressione e delle difficoltà recenti («dentro i miei occhi guerra dei mondi», recita il testo). La musica ha un ritmo quasi spensierato in contrasto con le parole sofferte e l’esibizione di Fedez – in completo scuro e visibilmente emozionato – si conclude tra gli applausi fragorosi e una standing ovation del pubblico. Subito dopo, un altro momento di grande emozione: Francesca Michielin torna sul palco nonostante un infortunio (nei giorni scorsi è caduta durante le prove, slogandosi una caviglia).
La cantautrice, evitando le scale per precauzione, interpreta “Fango in paradiso”, brano sull’elaborazione della fine di un amore. L’intonazione è carica di sentimento e, verso la fine, Francesca non trattiene le lacrime: conclude in pianto e, commossa, lascia il palco di corsa – malgrado la caviglia dolorante e i tacchi – mentre tutto l’Ariston le tributa un incoraggiamento affettuoso.
In scaletta c’è poi il ritorno di Simone Cristicchi, già vincitore di Sanremo 2007. Il cantautore romano propone “Quando sarai piccola”, un delicato brano dedicato alla madre gravemente malata. La sala si emoziona: applausi e lacrime scrosciano durante l’esibizione e in molti fra il pubblico non riescono a trattenere la commozione. Cristicchi, visibilmente coinvolto, ottiene una standing ovation sincera. Di tono diverso ma ugualmente attesa è l’esibizione di Marcella Bella: la veterana della canzone italiana riporta sul palco dell’Ariston la sua voce inconfondibile con “Pelle diamante”. L’interpretazione intensa e nostalgica della cantante siciliana (che mancava in gara da decenni) suscita l’applauso del pubblico, in un clima di rinnovato affetto per un’artista simbolo degli anni ‘70.
Nel finale, il palco si accende con tre delle esibizioni più attese. Achille Lauro porta in scena “Incoscienti giovani” con il suo stile inimitabile: si presenta in un elegante completo bianco gessato da gangster anni ’30, con tanto di spolverino abbinato. Performance carismatica e sopra le righe, la sua: Lauro unisce stile, voce e testo in una canzone potente, cantata benissimo e conferma di essere uno showman nato, conquistando pubblico e critica. Subito dopo tocca a Giorgia, altra big amatissima: il suo brano “La cura per me” mette in luce tutte le sfumature della voce calda e potente dell’artista romana.
Giorgia, in abito elegante, regala un momento di alta classe interpretando una ballata intensa che le vale applausi a scena aperta. Chiudono la serata due protagonisti della nuova scena musicale: Rkomi con “Il ritmo delle cose”, pezzo pop-rap dal groove orecchiabile, e Rose Villain con “Fuorilegge”, brano urban dallo stile internazionale, tra atmosfere R&B e attitudine rock. A calare il sipario sulle esibizioni in gara è Willie Peyote: il cantautore torinese (già vincitore del Premio della Critica nel 2021) ripropone “Grazie ma no grazie”, un brano ironico e graffiante. Con la sua consueta verve satirica, Willie chiude la gara lasciando al pubblico un ritornello che invita a pensare, accolto anch’esso da applausi convinti.
Ospiti, co-conduttori e momenti di spettacolo
Ad affiancare il direttore artistico e conduttore Carlo Conti in questa seconda serata sono tre co-conduttori d’eccezione: la top model Bianca Balti, il cantautore e personaggio televisivo Cristiano Malgioglio e l’attore-comico Nino Frassica. Ognuno di loro porta qualcosa di speciale sul palco. Bianca Balti, radiosa in un abito lungo, scende la celebre scalinata senza parrucca, mostrando con fierezza le cicatrici della sua recente battaglia contro il cancro. Conti la presenta come “una guerriera”, elogiandone il coraggio e la bellezza naturale. L’Ariston le tributa un grande applauso mentre Bianca dichiara emozionata: “Sono felicissima di essere qua. Carlo, grazie ai tuoi occhi sento che valgo e che appartengo a questo palco”. Malgioglio, noto per la sua ironia e gli outfit sgargianti, fa il suo ingresso trionfale con un abito nero dotato di un enorme fiocco rosso sulla schiena.
La lunga coda dell’abito crea qualche impaccio sulle scale: divertito, Conti si improvvisa “paggetto” e l’aiuta reggendogli lo strascico fino al centro del palco. Il pubblico apprezza la scena con un’ovazione, attendendosi – come di consueto – momenti di teatro e spettacolo da Malgioglio. Nino Frassica, infine, porta la sua comicità surreale: si presenta con capelli bicolore (ciuffo nero su chioma bianca, inverso dello stile di Malgioglio) e interrompe Conti con un finto annuncio del vincitore di Sanremo: “Il vincitore è…”. Il conduttore lo blocca ridendo e Frassica improvvisa una serie di statistiche demenziali sull’audience (“In questo momento il 119% ci sta vedendo. Su 100 televisori accesi, 188 sono spenti…” e così via) che strappano risate generali. La verve nonsense del comico siciliano dà ritmo alla serata e stempera la tensione della gara.
Sul versante ospiti musicali, il superospite atteso della serata è Damiano David, frontman dei Måneskin, qui in veste solista. Poco dopo l’apertura dello show, Damiano rende omaggio a Lucio Dalla cantando uno dei suoi brani più celebri, “Felicità”. Sul palco con lui c’è l’attore Alessandro Borghi, che abbraccia il piccolo Vittorio – suo nipote di 5 anni – il quale, travolto dall’emozione della musica, scoppia in lacrime. La scena, di grande intensità, commuove la platea che applaude calorosamente. Più tardi nella serata Damiano David torna sul palco per presentare il suo nuovo singolo in inglese “Born With a Broken Heart”, eseguito con l’accompagnamento dell’orchestra dell’Ariston. La performance rock, energica e internazionale, mostra un lato inedito dell’artista e viene accolta con entusiasmo dai fan presenti.
Il palco di Sanremo 2025 nella seconda serata si riempie anche di ospiti dal mondo del cinema e della TV. Intorno alle 23:40 fanno il loro ingresso i protagonisti del film italiano di prossima uscita “Follemente”: un parterre che include attori amatissimi come Edoardo Leo, Pilar Fogliati, Marco Giallini, Claudia Pandolfi, Maurizio Lastrico, Maria Chiara Giannetta, Emanuela Fanelli, Vittoria Puccini, Rocco Papaleo e Claudio Santamaria. Assieme a loro, vengono presentati anche due nuovi progetti della fiction Rai: la serie “Belcanto” (in arrivo a fine mese su Rai1, con protagonisti la stessa Vittoria Puccini, Carmine Recano e Giacomo Giorgio) e il film-tv “Champagne – Peppino di Capri” (previsto per il 24 marzo su Rai1).
In rappresentanza di quest’ultima produzione, già durante la serata si era esibito il piccolo Alessandro Gervasi, talento di soli 6 anni che interpreta Peppino di Capri da bambino: il giovanissimo pianista ha incantato l’Ariston suonando “Champagne” al piano, dimostrando un sorprendente virtuosismo “alto poco più di un metro”. La sua performance, introdotta come parte dell’intervallo, ha ottenuto un’ovazione e ha fornito un emozionante trait d’union tra la storia della musica italiana e le nuove generazioni. In Piazza Colombo, intanto, la voce della rapper BigMama risuona per la cittadina ligure: l’artista campana (ospite esterna) si esibisce davanti al pubblico fuori dall’Ariston, portando inclusività e potenza sul palco urbano e collegando idealmente il Festival ai giovani e alla piazza.
Nuove Proposte: i giovani in semifinale e un forte messaggio sociale
La serata del 12 febbraio si era aperta, come da tradizione, con la gara delle Nuove Proposte (i giovani talenti emergenti). Sul palco si sono affrontati i quattro artisti finalisti in due sfide dirette ad eliminazione: Alex Wyse con “Rockstar” contro il duo Vale LP & Lil Jolie con “Dimmi tu quando sei pronto per fare l’amore”, e a seguire Maria Tomba con “Goodbye (voglio solo good vibes)” contro Settembre con “Vertebre”.
Il voto combinato di Televoto (34%), Giuria della Sala Stampa (33%) e Giuria delle Radio (33%) ha decretato vincitori Alex Wyse e Settembre, che così conquistano un posto per la finalissima delle Nuove Proposte. La sfida tra giovani ha regalato anche un momento di forte impatto sociale: le due ragazze Vale LP e Lil Jolie, nel presentare la loro esibizione, hanno mostrato un cartello con la scritta “Se non voglio, tu non puoi”, un chiaro manifesto contro la violenza sulle donne e a favore del consenso informato. Il messaggio potente – applaudito dal pubblico in sala – è stato sottolineato anche dalla stampa come uno dei gesti simbolici più belli della serata, confermando l’attenzione del Festival ai temi sociali.
Ascolti record e reazioni del pubblico
Dopo il debutto boom della serata inaugurale (martedì 11 febbraio, condotta da Conti con Antonella Clerici e Gerry Scotti come co-presentatori), l’attenzione era alta nel vedere se Sanremo 2025 avrebbe confermato gli ascolti stellari. La prima serata ha registrato in media 12,6 milioni di telespettatori, pari al 65,3% di share, secondo i dati Auditel di Total Audience (che includono anche lo streaming) – un risultato addirittura superiore di due milioni rispetto all’esordio dell’anno scorso. Si tratta di cifre da record: Conti ha segnato il miglior debutto sanremese degli ultimi anni.
Tradizionalmente la seconda serata vede un leggero calo fisiologico rispetto alla prima (nel 2024 fu seguita da 10,36 milioni con il 60,1%). In attesa dei dati definitivi di quest’anno, le rilevazioni notturne indicano che Sanremo ha dominato la prima serata televisiva di mercoledì 12 febbraio senza rivali, attestandosi nuovamente sopra la soglia dei dieci milioni di spettatori medi e oltre il 60% di share. Se confermati, sarebbero numeri eccezionali, in linea con i record di Amadeus e tra i migliori di sempre per una seconda serata festivaliera. Anche i picchi di ascolto restano impressionanti: nella serata d’esordio il festival ha toccato punte di 17,8 milioni di spettatori alle 22:02 e un picco di share del 72% all’1:08 di notte; la seconda serata ha verosimilmente replicato picchi analoghi durante gli eventi clou (come l’omaggio di Damiano David).
Ottimi riscontri arrivano anche dal fronte social. Sanremo 2025 si conferma un fenomeno virale: già dopo le prime due serate si contano decine di milioni di interazioni sui social network legate all’hashtag ufficiale #Sanremo2025, con un sentiment del pubblico in prevalenza positivo (stimato attorno al 70% di reazioni favorevoli). Su Twitter e Instagram gli utenti hanno commentato in massa i momenti più memorabili: in cima alle tendenze compaiono i nomi di Bianca Balti – celebrata per la sua eleganza e il messaggio di rinascita dopo la malattia – e di Fedez, il cui brano catartico ha toccato molti (“canta il dolore e non se ne vergogna, chi non gli crede non l’ha mai provato”, scrive qualcuno in sua difesa). Grande commozione e condivisioni anche per Simone Cristicchi, con utenti che ammettono di aver pianto ascoltando la sua canzone dedicata alla madre.
Allo stesso modo, la tenera scena del bambino in lacrime abbracciato da Borghi durante il tributo a Dalla ha fatto il giro del web, ricordando a tutti la potenza universale della musica. Non mancano i meme: Cristiano Malgioglio diventa virale con il suo look (c’è chi scherza paragonando il suo fiocco rosso a un cartone animato) e con le sue “gaffe” volutamente esagerate durante la serata. Nino Frassica raccoglie applausi virtuali per la sua comicità: le sue assurde statistiche sull’audience e il finto spoiler del vincitore generano ironia e clip condivise migliaia di volte.
La classifica provvisoria dopo la seconda serata
Al termine delle esibizioni, intorno all’una di notte, Cristiano Malgioglio ha annunciato la classifica provvisoria aggiornata, rivelando soltanto i nomi dei primi cinque artisti (in ordine casuale, come da regolamento). Dopo i voti della giuria della sala stampa, tv e web della prima serata e quelli combinati di televoto (50%) e giuria delle radio (50%) della seconda serata, la situazione in cima vede quattro conferme e una novità. Restano saldamente nei primi cinque Giorgia, Simone Cristicchi, Achille Lauro e Lucio Corsi, già premiati dalla critica nel giorno precedente, e si unisce a loro Fedez, nuova entrata di prepotenza nella top 5.
Di seguito i cinque artisti (in ordine casuale, come comunicato ufficialmente) attualmente in vetta alla competizione:
- Giorgia – “La cura per me”
- Simone Cristicchi – “Quando sarai piccola”
- Fedez – “Battito”
- Achille Lauro – “Incoscienti giovani”
- Lucio Corsi – “Volevo essere un duro”
Fuori dalla top5 provvisoria resta Brunori Sas (che con “L’albero delle noci” era risultato tra i primi cinque secondo la sola giuria stampa nella prima serata), ora scalzato dall’ingresso di Fedez. Va sottolineato che la classifica è ancora parziale e suscettibile di cambiamenti: nella terza serata (giovedì 13 febbraio) gli altri 14 Big riproporranno i loro brani in gara, sempre con voto 50/50 di televoto e giuria Radio, producendo una nuova graduatoria combinata. I punteggi di tutte le serate (escluse le cover/duetti di venerdì, che faranno classifica a parte) si sommeranno, portando poi alla finalissima di sabato. La corsa per la vittoria è dunque apertissima ma questi primi riscontri delineano già un quadro di favoriti molto amato sia dalla critica sia dal pubblico.
I commenti della critica e dei social
La seconda serata di Sanremo 2025 ha raccolto giudizi generalmente positivi da parte della critica. Le pagelle dei quotidiani promuovono senza riserve la presenza di Bianca Balti e Nino Frassica, considerati autentici punti di forza dello show (per entrambi fioccano voti altissimi, fino a 9/10, per carisma e personalità). Achille Lauro è un altro dei più elogiati: il suo look “gangster chic” e la performance travolgente vengono definiti “irresistibili” e di grande qualità artistica.
Anche Giorgia e Simone Cristicchi ricevono ottimi riscontri per l’intensità delle loro interpretazioni – in particolare Cristicchi ha colpito nel segno con un brano capace di commuovere pubblico e addetti ai lavori. Buone le note per Fedez, la cui sincerità sul palco è stata apprezzata: alcuni commentatori sottolineano come il rapper abbia saputo trasformare le sue fragilità in arte, senza timore di mostrarsi vulnerabile. Tra gli episodi più discussi sulle testate web c’è una piccola gaffe di Malgioglio durante la lettura della classifica (il cantautore ha scherzato inciampando su un nome, subito ironicamente rimediato con una battuta) – nulla di grave, anzi, un elemento che ha aggiunto spontaneità. L’insieme dello spettacolo è stato giudicato scorrevole e ben equilibrato tra gara e intrattenimento, confermando la mano esperta di Conti nel dosare ritmo e contenuti.
Sui social media, come detto, l’atmosfera dominante è di entusiasmo. Numerosissimi i tweet e i post dedicati a Bianca Balti, elevata a simbolo di coraggio e positività: in tanti ne esaltano la “fragilità che diventa forza” nel mostrarsi al naturale dopo la malattia. Cristiano Malgioglio divide tra risate e qualche critica bonaria: i suoi outfit stravaganti e le uscite esuberanti alimentano meme virali, ma al contempo il pubblico social riconosce la sua capacità di intrattenere (“Sanremo senza Malgioglio non sarebbe lo stesso show”, scrive un utente). Grande sostegno online per Francesca Michielin: i fan si stringono attorno alla cantante lodandone la professionalità (“ha cantato con l’anima nonostante il dolore, chapeau”).
Allo stesso modo, la standing ovation per Fedez trova eco su Instagram e Twitter, dove molti condividono estratti della sua performance applaudendone l’onestà emotiva. Infine, il gesto di Vale LP e Lil Jolie con il cartello “se non voglio tu non puoi” diventa uno degli highlight social della serata: quel fotogramma fa il giro del web e viene rilanciato da figure pubbliche e comuni utenti come esempio del potere mediatico di Sanremo nel veicolare messaggi di civiltà.
La seconda serata del Festival di Sanremo 2025 si conferma un successo su tutti i fronti: musicale, per la qualità e varietà delle esibizioni; televisivo, per gli ascolti altissimi; spettacolare, grazie a ospiti e momenti memorabili; e social, per la capacità di far parlare di sé tutta l’Italia (e non solo). Ora la gara proseguirà con la terza serata e la finale di sabato, ma già questo secondo appuntamento ha lasciato un segno indelebile nell’edizione numero 75 del Festival, traghettando Sanremo nella contemporaneità senza dimenticare emozioni, cultura e impegno.
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Attualità
Harry Potter torna in TV: John Lithgow verso il ruolo di...
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La serie TV di Harry Potter in sviluppo presso HBO (per la piattaforma Max) inizia a prendere forma concreta. La notizia più sorprendente riguarda il professor Albus Silente (Dumbledore): l’attore veterano John Lithgow – sei volte vincitore dell’Emmy – sarebbe in trattative finali per interpretare il celebre Preside di Hogwarts. Secondo fonti vicine alla produzione, Lithgow è “vicino a chiudere un accordo” per vestire i panni di Silente nella nuova serie. Si tratterebbe della prima volta che un attore americano ricopre questo ruolo iconico, storicamente affidato a britannici (da Richard Harris e Michael Gambon nei film originali a Jude Law nella saga prequel di Animali Fantastici).
HBO per ora mantiene il riserbo sul casting: contattata sulla possibile presenza di Lithgow, la rete ha dichiarato che “confermerà i dettagli solo quando gli accordi saranno finalizzati”. Questa linea cauta è comprensibile data l’attenzione mediatica: “Ci rendiamo conto che una serie di così alto profilo genererà molte voci e speculazioni” ha aggiunto un portavoce, ribadendo l’intenzione di ufficializzare il cast solo a contratti firmati.
Il cast prende forma: dagli open casting ai primi nomi
Oltre a Silente, iniziano a circolare nomi per altri ruoli chiave. In particolare, l’attore britannico Paapa Essiedu (visto in I May Destroy You e The Lazarus Project) sarebbe “il favorito di HBO” per interpretare Severus Piton (Snape), il tenebroso maestro di Pozioni. Stando a un’indiscrezione riportata da The Hollywood Reporter, HBO avrebbe già offerto a Essiedu la parte che fu del compianto Alan Rickman. Va sottolineato che un’offerta non equivale ancora a una firma sul contratto: al momento nessun accordo è stato ufficialmente concluso né accettato e HBO, in linea con la sua policy, non commenta casting non finalizzati.
Cercano Harry, Ron e Hermione. Tre facce nuove, fresche, che sappiano portare sullo schermo la magia dell’inizio, quel senso di scoperta e avventura che ci ha fatto innamorare anni fa. HBO ha aperto i casting in UK e Irlanda, e il risultato? Una valanga di provini. Trentaduemila. Trentaduemila sogni di bambini tra i 9 e gli 11 anni, tutti pronti a impugnare una bacchetta e a dire “Wingardium Leviosa” davanti a una telecamera. Un numero da capogiro, un mare di speranze.
Francesca Gardiner, la showrunner, ha giurato che guarderanno ogni singolo provino. E con una risata – di quelle che nascondono un filo di disperazione – ha confessato di aver ricevuto persino l’audizione di… un uomo di 42 anni per Hermione. Sì, avete letto bene. La passione per il mondo di Harry Potter non conosce limiti. Ma ora tocca alla produzione scegliere quei tre volti che diventeranno il nuovo volto della saga. Chi saranno? Ancora nessuno lo sa. Ma chiunque siano, si porteranno sulle spalle un’eredità gigantesca.
Finora nessun annuncio ufficiale è stato fatto sul trio protagonista, ma la produzione ha confermato che intende rispettare l’età dei personaggi come nei libri. “Manteniamo le età cronologiche esatte” ha spiegato Gardiner, citando ad esempio che Severus Piton ha 31 anni nel 1991 (periodo in cui è ambientata la prima stagione) e che anche personaggi come i coniugi Dursley saranno più giovani di come appaiono nei film. Questo approccio age-accurate dovrebbe contribuire a dare freschezza al reboot e a distinguere i nuovi volti da quelli della saga cinematografica.
Oltre a Lithgow ed Essiedu, il toto-casting alimentato dai fan ha fatto circolare nei mesi scorsi ipotesi fantasiose: da Mark Rylance (ipotizzato inizialmente per Silente) a Brett Goldstein per il ruolo di Rubeus Hagrid, fino a voci su Cillian Murphy nei panni di Lord Voldemort. Gli stessi insider che hanno svelato l’interesse per Essiedu, però, smentiscono almeno alcune di queste speculazioni – in particolare il rumor su Murphy viene definito “inaccurato”. Segno che, mentre i provini proseguono, nulla è ancora certo tranne la volontà dei produttori di scegliere “il meglio del talento britannico” per popolare Hogwarts.
La squadra creativa: showrunner, regia e produzione
Dietro le quinte del progetto troviamo nomi di alto profilo della TV britannica. Francesca Gardiner sarà showrunner e principale sceneggiatrice della serie – una scelta significativa dato il suo curriculum che include serie acclamate come Succession, His Dark Materials e Killing Eve. Al suo fianco, nel ruolo di produttore esecutivo e regista principale, c’è Mark Mylod, veterano di HBO noto per aver diretto episodi di Game of Thrones, Succession e Shameless. L’ingaggio di Gardiner e Mylod è stato annunciato pubblicamente durante un evento di presentazione di Max a Londra lo scorso dicembre, confermando che il reboot è in mano a creativi esperti del genere.
La coppia Gardiner-Mylod ha già iniziato a delineare la visione creativa della serie, promettendo un adattamento fedele ma arricchito rispetto ai film. “Siamo entrambi affezionati ai film – sono incredibili – ma avere a disposizione un formato seriale ci dà una sandbox più grande in cui giocare” ha dichiarato Gardiner, entusiasta di poter esplorare dettagli del mondo magico rimasti fuori dalle pellicole. Un esempio? Il fantasma burlone Peeves (Pix), presente nei libri ma tagliato dai film che gli autori assicurano di voler finalmente portare in scena nei corridoi di Hogwarts. Mylod aggiunge che l’approccio sarà un’“evoluzione” di quanto visto al cinema: grazie alla lunga durata della serie potranno ampliare ambientazioni e sottotrame.
“Abbiamo otto ore per raccontare il primo libro, così da poter scavare nei dettagli più nascosti di Hogwarts… è un privilegio incredibile ma anche intimidatorio”, ha spiegato il regista, sottolineando il vantaggio del racconto esteso rispetto al limite di due ore di un film. L’obiettivo dichiarato non è stravolgere l’immaginario amato dai fan, ma espanderlo rispettosamente: “Non vogliamo sminuire lo splendido lavoro fatto in passato, ma farlo evolvere avendo la conoscenza di tutti e sette i libri” ha detto Mylod.
Sul fronte produttivo, la serie è sviluppata dalla Warner Bros. Television in associazione con la Brontë Film and TV (casa di produzione legata a J.K. Rowling). La stessa J.K. Rowling figura come produttore esecutivo del progetto, affiancata dai suoi collaboratori storici Neil Blair e Ruth Kenley-Letts. Inoltre, David Heyman – produttore di tutti gli otto film originali – è in trattative per unirsi come produttore esecutivo anche per la serie.
Casey Bloys, presidente di HBO e Max Content, ha chiarito che pur avendo Rowling un ruolo di supervisione, la scelta di affidare la showrunner a Gardiner indica che saranno nuovi autori a scrivere gli episodi, con Rowling in funzione di consulenza e garante della coerenza con l’opera originale. Bloys ha rivelato che l’autrice è stata “molto coinvolta nel processo di selezione dello sceneggiatore e del regista” (quindi nella scelta di Gardiner e Mylod) e che “avrà sicuramente opinioni sul casting” ma ha assicurato che la produzione non ha “avvertito alcun impatto” negativo legato alle controversie che circondano la figura di Rowling.
Riprese al via e uscita prevista: il calendario HBO
Ci siamo. Le telecamere stanno per accendersi e Hogwarts tornerà a vivere. Le riprese partiranno ufficialmente nell’estate del 2025 ai Warner Bros. Studios di Leavesden, Inghilterra. Lo stesso posto dove tutto è cominciato. Stessa magia, stesso set, stesso odore di legno e polvere che sanno di storia. Perché puoi rifare una storia mille volte, ma certe radici non le strappi.
E ora? Ora ci tocca aspettare. E l’attesa sarà lunga. 2026. Questo è l’anno segnato sul calendario per il debutto della serie. Certo, non sarà facile pazientare, ma forse ne varrà la pena. David Zaslav, il boss della Warner Bros. Discovery, ha promesso che non ci saranno corse inutili: si vuole fare le cose bene, senza affrettare il cast, senza bruciare la produzione. Il piano è chiaro: sarà un viaggio lungo, un pezzo di vita, non un’avventura mordi e fuggi. La serie arriverà su Max, il servizio streaming di HBO e sarà rilasciata con il ritmo di sempre: episodi settimanali, discussioni infinite online, teorie, attese snervanti tra un episodio e l’altro. Sarà come tornare indietro nel tempo.
E no, non sarà una semplice serie, una di quelle che guardi in una settimana e dimentichi. Questa sarà una maratona, una cavalcata di dieci anni. Sette stagioni, sette libri, sette viaggi dentro un mondo che ormai ci appartiene. E HBO non ha alcuna intenzione di tagliare angoli o saltare dettagli. Tutto verrà raccontato con calma, con spazio, con rispetto.
“Ci aspettano dieci anni incredibili”, ha detto Zaslav. E chissà cosa accadrà nel frattempo. I vecchi film resteranno lì, pronti a farsi riguardare quando la nostalgia colpirà. Ma questa nuova storia avrà una missione tutta sua: riportare a Hogwarts una generazione che l’ha lasciata da anni e far scoprire la magia a chi non l’ha mai vissuta. Sarà una sfida. Ma forse è proprio questo il bello.
Dichiarazioni ufficiali e reazioni
Da quando è stata annunciata, questa nuova serie su Harry Potter è sotto i riflettori. I fan, la stampa, perfino chi di magia non ha mai voluto sentir parlare… tutti a chiedersi come sarà, cosa cambierà, cosa rimarrà uguale. E HBO? HBO va avanti dritta per la sua strada.
J.K. Rowling sarà della partita, eccome. Nonostante tutto, le polemiche, le discussioni infinite sui social, i comunicati ufficiali… HBO continua a considerarla un pilastro del progetto. “Abbiamo lavorato con lei per più di vent’anni. Il suo contributo? Fondamentale” hanno dichiarato con fermezza. Fine della storia. O forse no.
Perché il punto è che questa serie vuole parlare di amicizia, crescita, avventura, quella magia che ha incantato milioni di lettori nel mondo. E sì, Rowling sarà coinvolta, perché senza di lei il mondo di Harry Potter non esisterebbe. HBO lo sa e lo dice chiaro. Ma intanto rassicura chi teme il peggio: la serie sarà fedele ai valori che hanno reso grande questa storia. La diversità, l’accoglienza, il coraggio di essere sé stessi. Insomma, la nave è partita e la rotta è tracciata. Ora resta da vedere se sarà un viaggio sereno o se ci saranno tempeste all’orizzonte.
Allo stesso tempo, i responsabili di HBO hanno precisato che la produzione del telefilm va avanti in autonomia creativa. Casey Bloys di HBO ha dichiarato che, finora, “non abbiamo percepito alcun impatto” delle polemiche su Rowling all’interno del progetto. La selezione di cast e sceneggiatori procede senza intoppi o boicottaggi, segno che il team è concentrato sul portare sullo schermo la miglior versione possibile della saga. Anche i fan, inizialmente divisi all’idea di un reboot televisivo così ravvicinato ai film originali, sembrano in buona parte incuriositi dalle potenzialità offerte dal formato seriale. L’idea di esplorare capitoli mai visti a Hogwarts – dalle storie secondarie dei personaggi al respiro più ampio di sottotrame lasciate ai margini – sta alimentando un cauto entusiasmo, in attesa di vedere i primi risultati concreti di questa ambiziosa operazione.
Il mondo magico di Harry Potter è pronto a rivivere con una nuova luce sul piccolo schermo. Con John Lithgow in pole position per raccogliere l’eredità di Silente e talenti emergenti destinati a riportarci tra i banchi di Hogwarts, la serie HBO punta a un difficile equilibrio: rinnovare la magia senza tradirla. Le premesse – dal team creativo di livello alla volontà di restare fedeli ai sette libri – promettono un viaggio televisivo epico. Il primo ciak è fissato per l’estate 2025 ma l’incantesimo è già iniziato: nei prossimi mesi scopriremo volti e ulteriori dettagli che daranno forma a questa nuova avventura, in attesa di tornare a Hogwarts quando la serie debutterà su Max nel 2026.
Concludiamo questo articolo con le sagge parole di Albus Silente: “Non fa bene soffermarsi sui sogni e dimenticare di vivere.” E così, mentre attendiamo di vedere Hogwarts risorgere sullo schermo, ricordiamoci che la vera magia è anche nel presente, nei momenti che viviamo ogni giorno. Noi di Sbircia la Notizia Magazine continueremo a tenervi aggiornati su tutte le novità del mondo di Harry Potter e oltre. Restate con noi, perché la magia è appena iniziata!
Tv & Gossip
Anticipazioni UN POSTO AL SOLE, a UPAS Ida e Diego...
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A volte la vita prende strane curve, vero? Un giorno sembra che tutto ci sfugga di mano, il giorno dopo ci ritroviamo con un fascio di speranze sotto il braccio. È così che noi stiamo interpretando il ritorno di Ida (Marta Anna Borucinska) e Diego (Francesco Vitiello). Dopo un periodo carico di ostacoli e discussioni legali, erano spariti dai radar, come se volessero nascondersi da ogni sguardo curioso. Eppure eccoli di nuovo qui, pronti a raccontarci di una casa nuova di zecca e, almeno all’apparenza, di un futuro meno complicato.
Una casa che sa di svolta
Non è scontato decidere di ricominciare, soprattutto dopo un passato ingombrante. Ma a quanto pare, Ida e Diego hanno scelto proprio questa strada: si sono sistemati in un’abitazione che, dicono, rappresenta il loro porto sicuro, la base in cui mettere radici.
Da parte nostra, c’è una certa curiosità nel capire se questa tanto agognata serenità avrà le fondamenta sufficientemente solide da reggere urti e polemiche. E sì, perché qui nessuno ha dimenticato il bagaglio di tensioni che li ha accompagnati fino a poco tempo fa.
Il pranzo dei desideri… e degli equivoci
Quel che ha catalizzato l’attenzione è l’invito (o meglio, il mancato invito) a un pranzo che la famiglia Giordano vuole organizzare per celebrare questa nuova fase. Tutto sembra ruotare intorno a questo momento di festa, anche se l’atmosfera è tutt’altro che idilliaca. Perché? Perché Renato Poggi (Marzio Honorato) che in teoria dovrebbe sentirsi parte di questo circolo famigliare, si è ritrovato escluso da ogni tipo di invito.
Lo sappiamo, sembra un dettaglio ma da quanto trapela, è un dettaglio che ha fatto infuriare e non poco il buon Renato. È convinto di meritarsi un posto a quella tavola, e non ha tutti i torti se la mettiamo sul piano dell’affetto e della consuetudine.
Raffaele e la miccia pronta a esplodere
Nel mezzo c’è Raffaele (Patrizio Rispo), impegnato a fare da cuscinetto tra il cognato ferito nell’orgoglio e la coppia che brama tranquillità. A volte, però, le parole di mediazione non bastano a placare un risentimento cresciuto nel silenzio. Da un lato, Diego e Ida che reclamano un angolo di pace senza intrusioni forzate. Dall’altro, Renato che si sente tagliato fuori dai loro progetti, quasi fosse un estraneo.
Ora, noi ci chiediamo se questa situazione troverà un equilibrio. Sarà uno di quei casi in cui l’amore e l’entusiasmo di un nuovo inizio riescono a creare armonia attorno a un tavolo, oppure dovremo abituarci a un braccio di ferro continuo? In fondo, non importa quante difficoltà si lascino alle spalle: conta come si decide di affrontare il domani. E a quanto pare, per Ida e Diego il domani è già cominciato. E voi, credete ci sia un posto per Renato in questa nuova storia? Solo il tempo saprà dircelo.
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Anticipazioni UN POSTO AL SOLE, ad UPAS un capitolo...
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C’è un momento in cui tutto sembra fermarsi, quasi a volerci dare respiro. E poi, all’improvviso, eccola di nuovo, la vita, che scombina le carte. Succede a Mariella Altieri (Antonella Prisco), che pensava di aver trovato un suo fragile equilibrio dopo la separazione da Guido Del Bue (Germano Bellavia). Del resto, il “nostro” Guido era partito fuori Napoli insieme a Claudia (Giada Desideri) per una tournée, lasciando Mariella a fare i conti con i cocci di una relazione che, almeno in apparenza, sembrava arrivata al capolinea.
Un ritorno che stravolge
Mentre Mariella cercava di voltare pagina, si è fatto spazio un certo Mimmo (Massimo Peluso), figura gentile che ha saputo conquistare la sua fiducia e quella del piccolo Lollo, giorno dopo giorno. Poi, a sorpresa, Guido torna in città: con quali intenzioni? Forse nemmeno lui lo sa, ma è palese che trovare un’altra persona nel proprio nido familiare non può lasciarlo indifferente.
Da un lato c’è la voglia di riconquistare un passato che, chissà, non è ancora del tutto svanito. Dall’altro lato c’è il desiderio di lasciarsi coccolare da un presente nuovo, costruito con pazienza. Guido cerca conforto nell’amico Michele (Alberto Rossi), mentre Mariella vacilla tra ricordi e speranze.
E noi ci chiediamo, con il fiato sospeso: fino a che punto il cuore potrà sopportare questa altalena? “Un posto al sole” non smette di sorprenderci, regalandoci un ritratto toccante di legami e fratture che, a volte, sanno ricomporsi in modi inattesi.