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Sanremo, De Franchi: “Puglia. L’Italia levante’ non è solo un claim”
![Rocco De Franchi](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d0a8f1fea6b-d3888926329e-1000/format/big/de_franchi_regione_puglia_comm.jpeg)
"Il successo che ha riscosso il nuovo brand è un successo di comunità. Regione Puglia ha modificato il suo segno grafico, un ottagono con all'interno un richiamo all’albero tradizionale del nostro Mediterraneo, l'albero d’ulivo che oltre a rappresentare radicalità e passione, ha anche un significato di pace. Il claim fortunato 'Puglia. l'Italia levante' non indica soltanto una nostra condizione geografica, ma evoca la capacità di questa comunità di sollevare lo sguardo all'orizzonte, guardare oltre se stessa e raggiungere degli obiettivi importanti”. Così Rocco De Franchi, direttore struttura speciale comunicazione istituzionale Regione Puglia, intervenendo oggi alla presentazione, a Villa Nobel a Sanremo, del nuovo marchio unico di Regione Puglia battezzato lo scorso dicembre.
La composizione del nuovo marchio, che affianca il simbolo araldico regionale disciplinato per legge, è caratterizzato dalla forma ottagonale, simbolo di Castel del Monte e da un particolare disegno di intrecci di rami e foglie che rimandano all’ulivo e ai valori che da sempre caratterizzano il popolo pugliese, come l’accoglienza. Non solo. Il nuovo marchio richiama gli obiettivi futuri che questa terra si pone: “Obiettivi come l’attrazione degli investimenti, l'attrazione delle competenze, dei talenti e delle energie che servono a rendere la nostra terra riconoscibile e posizionarla sul mercato nazionale ed internazionale che le compete”, le parole di De Franchi.
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Cronaca
Angelo Vassallo, chiuse le indagini sull’omicidio del...
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Vassallo sarebbe stato assassinato perché determinato a denunciare il traffico di droga che nel 2010 stava prendendo piede a Pollica
![Il porto di Pollica con il murales dedicato ad Angelo Vassallo - Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d0c1401880d-e62f10765b4a-1000/format/big/pollica_vassallo_ftg.jpeg)
La Procura di Salerno chiude le indagini sull'omicidio del sindaco pescatore Angelo Vassallo. Otto le persone che rischiano il processo, indagate a vario titolo anche per altri reati.
A firmare gli avvisi di conclusione indagine, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio, sono stati i sostituiti procuratori Elena Guarino e Maria Mafalda Cioncada, coordinati dal procuratore aggiunto Luigi Alberto Cannavale e dal procuratore Giuseppe Borrelli.
Tra gli indagati figurano il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, che si trova detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, l'ex carabiniere Lazzaro Cioffi, l'imprenditore Giuseppe Cipriano e l'ex collaboratore di giustizia Romolo Ridosso.
Chiuse le indagini anche per gli imprenditori Giovanni, Domenico Palladino e Federico Palladino, e per Giovanni Cafiero, ritenuti i gestori di un traffico di droga verso Acciaroli.
Per gli inquirenti Vassallo sarebbe stato assassinato proprio perché determinato a denunciare il traffico di droga che nel 2010 stava prendendo piede nel comune di Pollica cui era primo cittadino.
Cronaca
Roma, sit-in medici settore privato sotto ministero Salute:...
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Cimop: "Le aziende in cui lavoriamo pubblicizzano la nostra eccellenza, ma poi per svolgere le stesse identiche mansioni ci pagano meno della metà di quello che guadagnano i medici che lavorano nella sanità pubblica"
![Sit-in Cimop-Cimo sotto ministero Salute a Roma](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d0c149600ae-8ec660400b9c-1000/format/big/whatsapp_image_2025-02-13_at_10.16.30.jpeg)
"Medici da 20 anni senza contratto, tempo scaduto. Pretendiamo tutto". Così, sotto la pioggia battente, il sit-in dei medici della sanità privata sotto il ministero della Salute a Roma. La manifestazione è stata sostenuta anche dal sindacato Cimo-Fesmed, a cui aderisce la Cimop che ha indetto per oggi uno sciopero dei medici dipendenti della sanità privata.
"I medici dipendenti delle strutture sanitarie private accreditate con il Ssn aspettano da 20 anni il rinnovo del contratto, nonostante il Governo abbia notevolmente aumentato i fondi stanziati per la sanità privata. Soldi che hanno arricchito gli imprenditori, di certo non i medici-lavoratori. Le aziende in cui lavoriamo pubblicizzano la nostra eccellenza, ma poi, per svolgere le stesse identiche mansioni, ci pagano meno della metà di quello che guadagnano i medici che lavorano nella sanità pubblica. Siamo stufi di essere considerati utili solo quando serve, ma non veniamo ascoltati quando pretendiamo che i nostri diritti siano rispettati", ha affermato Carmela De Rango, segretario nazionale della Cimop (Confederazione italiana medici ospedalità privata).
"Quello che Aiop e Aris propongono al ministero della Salute è un vero e proprio ricatto - commenta Guido Quici, presidente della Federazione Cimo-Fesmed, presente oggi al sit-in - E' inaccettabile pensare di sedersi al tavolo delle trattative solo e unicamente se lo Stato garantisce la copertura economica totale del costo del rinnovo del contratto dei medici, quando in questi ultimi anni il contributo statale alla sanità privata accreditata è cresciuto in maniera esponenziale. Non si può pensare di guadagnare in questo modo sulle spalle del personale".
Cronaca
Sanremo, Sergio (Rai): “Dovere del servizio pubblico...
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All’evento organizzato con il ministero della Salute racconta la sua esperienza: "Meglio prevenire e non avere il problema"
![Roberto Sergio](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d0c1ce012f9-3bbaeec90bf4-1000/format/big/sergio_comm.png)
"Credo che sia il preciso dovere della Rai, del servizio pubblico", dare "ai cittadini italiani" che ci ascoltano, e "che sono, come stiamo dimostrando anche durante il Festival di Sanremo, molti milioni, gli strumenti per poter comprendere, per poter essere informati correttamente. Nei social impazzano le fake news, quindi avere un soggetto istituzionale credibile come la Rai, che crea le condizioni per dare un'informazione corretta attraverso tutti i programmi che sono già in onda, tutti i prodotti che vengono realizzati dai telegiornali" in poi, "credo che sia qualcosa di veramente importante". Così il direttore generale corporate della Rai, Roberto Sergio, questa mattina partecipando al talk show 'La prevenzione in dieci note', organizzato a Casa Sanremo dal ministero della Salute, in collaborazione con la Rai e la direzione artistica del Festival di Sanremo.
"Credo che la prevenzione sia un elemento che tutti noi dovremmo guardare con grande attenzione", aggiunge il direttore generale Rai raccontando la sua esperienza personale. "Al di là di essere figlio di un medico, quindi di avere questa sensibilità, nel 2013, dopo tanto tempo, per un amico che aveva avuto un problema, mi convinco a fare un esame, io ho sempre fatto tante prevenzioni, ma quell'esame, che era la colonoscopia, non l'aveva ancora fatta a 53 anni". Fatto l’esame, "immediatamente mi opero, perché ero arrivato a un punto che a 6 mesi di distanza sarebbe diventato altro. Questo significa che bisogna" fare la prevenzione perché "un malanno", trovato "nei tempi giusti, lo puoi curare, ma forse è meglio ancora prevenirlo addirittura, quindi non avere il problema. Credo che questo sia un elemento importante".
Quando "un anno e mezzo fa ci siamo incontrati con il ministro della salute, abbiamo iniziato questo ragionamento che poi si è finalizzato - aggiunge Sergio - credo che oltre a tutto il prodotto che già fa la Rai, che è tantissimo, si debba fare un'attività di comunicazione importante, assieme al ministero. Credo da questo punto di vista ci siano tutte le condizioni e la volontà del servizio pubblico di farlo. Durante questo festival credo che ci siano almeno due artisti che si stanno emozionando - osserva Sergio - Cristicchi con il racconto del suo rapporto con la mamma" con i postumi di un ictus, "oppure Fedez con il desiderio di uscire da una situazione di disagio. Credo che parlare delle proprie esperienze o delle situazioni di disagio aiuti poi le persone a comprendere meglio quanto sia importante la prevenzione, quanto sia importante anticipare tutto quello che poi invece - conclude - diventa anche un costo maggiore per la gestione della salute".