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Sanremo 2025, chi è Bianca Balti: dalle passerelle al racconto del tumore
Classe 1994, è una delle modelle italiane più famose al mondo. Torna sul palco dell'Ariston dopo 12 anni
![Bianca Balti - Ipa](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d0ac566d5fe-f1a191bf7ed9-1000/format/big/bianca_balti_co_conduttrice_sanremo2025_ipa.jpeg)
Al fianco di Nino Frassica e Cristiano Malgioglio, Bianca Balti è la co-conduttrice voluta da Carlo Conti per la seconda serata di Sanremo 2025. Per la supermodella è un ritorno al festival: nel 2013 infatti affiancò Fabio Fazio e Luciana Littizzetto durante la finalissima.
La carriera
Nata a Lodi nel 1984, Bianca Balti è una delle top model italiane più famose al mondo. Dopo la maturità classica si trasferì a Milano per studiare design della comunicazione al Politecnico e si mantiene grazie al lavoro di rappresentante di prodotti cosmetici nei supermercati.
Velocemente però riesce a entrare nel mondo della moda. La sua carriera inizia nel 2005 con l'esordio in passerella per Dolce & Gabbana. Poi arrivano Missoni, Rolex, Paul Smith, Revlon, Guess?, Donna Karan, Roberto Cavalli, Armani Jeans, Antonio Berardi, Mango, Guerlain, WarnsingDesign, Parfums Christian Dior, Pollini, Bebe, Intimissimi e La Perla. Ma sono solo alcuni dei tantissimi brand che hanno scelto Bianca Balti, portandola a diventare una modella famosa in tutto il mondo.
Le relazioni
Nel 2006 ha sposato il fotografo Christian Lucidi. I due sono diventati genitori di Matilde nel 2007 e nel 2010 si sono separati. Nel 2015 Balti ha avuto una seconda figlia, Mia, dal compagno Matthew McRae, che ha sposato nell'agosto 2017. Un matrimonio di breve durata, i due si sono lasciati dopo qualche mese. Come ha rivelato lei stessa, tramite i suoi social, oggi ha una storia con Alessandro Cutrera, pilota Ferrari Challenge.
Il tumore
Nel 2022 la modella ha subito una doppia mastectomia preventiva, dopo essersi scoperta portatrice di una variante del gene BRCA1, e nel settembre 2024 ha rivelato di avere un cancro ovarico al terzo stadio. La malattia ha deciso di raccontarla in questi mesu attraverso i social network, dove è molto seguita, ma non sarà un tema che porterà sul palco dell'Ariston. "Quando ho deciso di partecipare ho detto a Carlo 'io non vengo a fare la malata di cancro'. Sono una professionista, vengo in qualità di top model, a indossare tutti i miei vestiti, a entrare in competizione con Cristiano (Malgioglio, ndr). Ovunque ci giriamo vediamo dolore, non è che il dolore non ci sia stato. Ma sarei potuta stare a letto a piangermi addosso, invece no: voglio che la mia presenza sia una celebrazione della vita, del dolore ne parliamo in una'altra sede".
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Tv & Gossip
La Promessa, anticipazioni: il recital cancellato e il...
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Alla tenuta de Lujan sembrava tutto pronto per una grande festa, un recital organizzato con cura per salutare Maria Antonia nel modo giusto. E invece? Tutto saltato. Un attimo prima si parlava di musica e ringraziamenti, quello dopo l’evento era già un ricordo sfumato. Cosa è successo davvero? Intrighi, tensioni, parole non dette. Perché dietro ogni decisione, in quella casa, c’è sempre qualcosa di più.
L’entusiasmo iniziale: un recital in grande stile
All’inizio c’era una visione quasi fiabesca. Cruz Ezquerdo voleva regalare a Maria Antonia un saluto memorabile, un recital da sogno, per ringraziarla di tutte le volte in cui aveva regalato conforto alla famiglia. Specie quando Manuel, figlio di Alonso, era partito volontario per una guerra che pesava sulle coscienze di tutti, minacciando di far vacillare perfino la neutralità spagnola. Un’idea che, sulla carta, sembrava perfetta: una serata di musica, sorrisi e riconoscenza.
Tuttavia, se vi fermate a pensare a quante volte un progetto incanta l’animo, salvo poi scontrarsi con gelosie e timori, allora già immaginate il seguito. Un’ombra sottile si è presto allungata sulle buone intenzioni di Cruz.
Tensioni nascoste e parole non dette
Non tutti, infatti, erano desiderosi di trattenere Maria Antonia più a lungo. Alonso – con il suo portamento da marchese e un tono di voce capace di gelare chiunque – non vedeva più la necessità di ospitarla. Lui, forse, sperava in un arrivederci silenzioso, qualcosa che non lasciasse troppi strascichi.
Ma i pettegolezzi, come sappiamo, viaggiano veloci. E qualcuno ha ipotizzato che, dietro quest’allontanamento, ci fossero persino avances inopportune tra Maria Antonia e lo stesso Alonso. Vere o presunte, di certo la situazione non era semplice.
Lo scontro con Manuel e la minaccia di un flop
Nel frattempo, Manuel ha sollevato una questione delicata. Era deciso a disertare il recital se la matrigna non avesse chiesto scusa a Catalina, ingiustamente accusata di diffondere informazioni scottanti ai giornali. Un braccio di ferro che ha creato scompiglio. E mentre la prospettiva di una festa armoniosa sbiadiva, è emerso il timore di una figuraccia agli occhi di tutti gli invitati. Nessuno voleva rischiare un flop plateale, specialmente in un contesto dove già si vociferava della condotta di Manuel durante la guerra.
La svolta: addio recital, benvenuta cena privata
A quel punto, Cruz ha optato per una scelta drastica: annullare tutto. Adesso, come salutare Maria Antonia senza scatenare una valanga di malelingue? La risposta è stata quasi scontata: organizzare una cena ristretta, solo per pochi intimi. Da un lato, un gesto per onorare chi aveva davvero offerto sostegno nei momenti più bui. Dall’altro, un tentativo di evitare altre tensioni, anche se la presenza di Lorenzo de la Mata promette scintille: non è un mistero che potrebbe svelare qualche dettaglio scomodo.
Uno sguardo verso il finale incerto
Ora ci troviamo qui, a chiederci cosa accadrà davvero dietro quelle porte chiuse. Sarà un addio in punta di piedi o, al contrario, un’ultima battaglia di sguardi tesi e parole lasciate sospese? Non lo sappiamo con certezza ma qualcosa ci dice che, in un luogo come la tenuta de Lujan, è sufficiente un bisbiglio per riscrivere il destino di tutti.
E voi, siete pronti a immaginare quale colpo di scena potrebbe irrompere all’improvviso durante la cena? Forse un lieve cenno di complicità tra due commensali, o magari una rivelazione che spezzerà quel fragile equilibrio che ancora, a fatica, resiste. Noi, per ora, possiamo solo continuare a osservare e riportare i fatti. Perché a “La Promessa”, a quanto pare, nulla è davvero definitivo finché non si chiude l’ultima porta.
Tv & Gossip
Anticipazioni “Tempesta d’amore”: un sogno che...
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Eccoci di nuovo a raccontarvi gli sviluppi di Tempesta d’amore, quella soap che ci fa illudere di poter sognare un lieto fine per ognuno dei suoi protagonisti, salvo poi gettarci in un vortice di emozioni contrastanti. Stavolta, tutto ruota attorno a Eleni Schwarzbach e alla felicità che sembrava finalmente a portata di mano.
Un annuncio di gioia e troppi dubbi alle spalle
Per un po’, abbiamo creduto che Eleni, lasciandosi alle spalle i suoi conflitti interiori, fosse riuscita a conquistare un pizzico di serenità. Il suo legame con Julian Specht, a un certo punto, pareva solido abbastanza da farle pensare a un matrimonio. Non lo avremmo detto, e invece l’idea di restare con lui, dopo qualche tentennamento, aveva preso forma. Poi il fulmine a ciel sereno: la gravidanza. Un dono inaspettato, uno slancio di speranza. Chi non avrebbe scommesso su un futuro pieno di luce?
La diagnosi che spezza il cuore
E invece, nel giro di poche scene, ecco il dramma puro. Un malore, la corsa in ospedale, l’ansia che sale. Da lì, una doccia gelata che toglie perfino le parole: gravidanza extrauterina. In questi casi, i medici non lasciano spazio ai tentennamenti. L’intervento è obbligatorio. È urgente, necessario, e purtroppo non c’è modo di evitare ciò che Eleni temeva più di tutto. Il bambino non può sopravvivere. E la perdita diventa realtà.
La resa dei conti e un’ombra sul futuro
Cosa succede quando ti risvegli e scopri che quel piccolo miracolo non c’è più? Come affrontare la prospettiva di avere difficoltà a concepire in futuro? Sono domande che Eleni – e, in parte, anche noi – ci poniamo in queste ore concitate. A Tempesta d’amore, lo sappiamo, tutto è possibile. Ma un dolore simile lascia sempre il segno.
Nei prossimi episodi, in onda su Rete 4, vedremo come Eleni cercherà di rimettere insieme i pezzi di un sogno infranto. Non sarà facile, e forse non sarà nemmeno immediato. Noi continueremo a seguire ogni sfumatura, pronti a condividere con voi ogni battito di speranza e ogni sorriso ritrovato, perché anche nelle tempeste più cupe può apparire uno spiraglio di luce.
Spettacolo
Sanremo 2025, lettera della madre di Achille Lauro:...
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"In mezzo a tutto quello che abbiamo vissuto, ho sempre cercato di insegnargli cosa fosse l’amore"
![Achille Lauro - (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/0296-1d0be8ce7e64-a4e96c0e566c-1000/format/big/achille_auro_sanremo2025_secondaserata_fg.jpeg)
"Ha sempre avuto una fissazione per la scrittura. La mattina, quando mi svegliavo, entravo in camera sua e lo trovavo ancora sveglio a scrivere. Lo sgridavo perché non dormiva mai. Aveva solo 11 anni". Così la madre di Achille Lauro in una lettera racconta le radici del brano 'Incoscienti Giovani' con cui il cantante è in gara a Sanremo 2025.
"Si imbarazzava, nascondeva i fogli - prosegue - Non ha mai detto 'scrivo canzoni' o 'voglio fare il cantante', ma ho capito presto che per lui scrivere era un modo per superare momenti difficili. In mezzo a tutto quello che abbiamo vissuto, ho sempre cercato di insegnargli cosa fosse l’amore, convinta che chi impara a seguire quel faro, presto o tardi, riconosca la strada. E così è stato".
Lauro "è cresciuto in casa con ragazzi che non erano miei figli, ma che ho accolto come tali. Figli di storie difficili e case famiglia dove io facevo volontariato. È cresciuto - spiega - insieme alle ragazze di strada, ricordo quando andavo di notte sui marciapiedi con Don Giovanni a convincerle a scappare da quella vita e a trovare un posto sicuro, e molte volte, restavano a casa nostra. È cresciuto con i suoi amici, ragazzi con famiglie inesistenti, errori alle spalle, rabbia dentro. Li conosco tutti. Sono stati come figli anche per me. Giovani incoscienti, ma con un grande cuore".
Oggi Achille Lauro "è adulto e insieme cerchiamo di sostenere tutti quei posti dove ci sono ragazzi che hanno bisogno: dagli ospedali, alle comunità e ovunque ci sia necessità. Sono grata di tutto questo e di vedere che oggi lui non si dimentica di chi ha bisogno e di chi era come lui. Nonostante tutto quello che abbiamo passato, Lauro ha riconosciuto quel faro e ha imparato l’unica cosa che conta realmente: l’importanza di amare e il bisogno di tutti noi di essere amati. Se quei ragazzi non avessero conosciuto l’amore, incluso mio figlio, forse si sarebbero persi in cerca di quell’amore che non avrebbero mai trovato".