Alexei Navalny, avvocato e blogger, guidato da posizioni nazionaliste, diventato super popolare dopo aver indagato sulla corruzione dell’élite putiniana, l’avversario russo, tornerà in Russia una volta guarito dal presunto avvelenamento intenzionale il 20 agosto a Tomsk in Siberia secondo il suo entourage.
“Una volta guarito, Alexei Navalny tornerà in Russia“, ha annunciato martedì 15 settembre, il suo portavoce dopo la pubblicazione del primo messaggio dell’avversario russo postato dopo il suo sospetto avvelenamento a fine agosto.
“Non so ancora quasi nulla, ma ieri (lunedì) ho potuto respirare da solo tutto il giorno“, ha scritto Alexei Navalny, in un messaggio postato sul suo account Instagram accompagnato da una foto che lo mostra con occhi apertissimi, seduto sul suo letto d’ospedale ed accanto la moglie, il figlio e la figlia.
Alexei Navalny presto potrà fare a meno della “ventilazione artificiale”
“È un processo straordinario ed è sottovalutato da molti, lo consiglio“, ha simpaticamente scherzato. Ha anche detto ai suoi 1,7 milioni di followers: “Mi mancate“. L’avversario, vittima di un avvelenamento intenzionale il 20 agosto a Tomsk in Siberia secondo il suo entourage, potrà presto fare a meno della “ventilazione artificiale”, ha affermato l’ospedale di Berlino dove è in cura. Alla domanda su un ritorno in Russia una volta ristabilito, il suo portavoce ha risposto che “Non si era mai parlato di altro” – “Capisco perché state ponendo la domanda, ma trovo comunque strano che la si possa pensare“, ha commentato su Twitter.
Un laboratorio militare tedesco ha concluso il 3 settembre che Alexei Navalny, 44 anni, è stato avvelenato da una sostanza tipo Novichok, un pericoloso agente nervino, progettato per scopi militari dalla Russia tra gli anni Ottanta e Novanta utilizzato in passato per avvelenare gli oppositori del presidente russo. Questo agente era già stato utilizzato anche contro l’ex agente russo Sergei Skripal e sua figlia Yulia nel 2018 in Inghilterra. Sergei Skripal era un ex membro dell’intelligence russa che per anni aveva passato informazioni ai servizi segreti del Regno Unito. Per Londra, il GRU, l’intelligence militare russa, è quindi il principale sospettato. Laboratori francesi e svedesi hanno confermato le conclusioni tedesche, tanto che lunedì Parigi e Berlino hanno nuovamente insistito sulla necessità di un’indagine russa.
Nessuna azione di Novichok in Russia
Secondo i suoi sostenitori, Alexei Navalny è stato avvelenato al termine di un viaggio in Siberia, dedicato alla campagna elettorale dei suoi candidati alle elezioni locali del 13 settembre e alle indagini sulla corruzione delle élite. Escluso dalla scena politica e mediatica nazionale, l’avversario ha un pubblico molto vasto sui social e tra i giovani, in particolare grazie alle sue inchieste rivolte all’entourage di Vladimir Putin. Mosca si rifiuta di aprire un’indagine penale sul caso perché i medici russi affermano di non aver identificato alcuna sostanza tossica nel corpo di Alexei Navalny quando è stato ricoverato in Siberia.
La Russia mette quindi in dubbio l’attendibilità delle analisi tedesche, vedendole come un pretesto per l’Unione Europea per minacciarla con nuove sanzioni. Afferma inoltre di non avere questo pericoloso agente nervino il Novichok. “Quelle scorte sono state distrutte in conformità con il protocollo e i regolamenti dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche” (OPCW), ha detto il capo dell’intelligence straniera Sergei Naryshkin, secondo le agenzie di stampa russe.
Ha sottolineato anche di avere “molte domande per la parte tedesca” perché “quando Alexei Navalny ha lasciato il territorio russo, non c’erano sostanze tossiche nel suo corpo“. Anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha espresso la sua “incomprensione”, perché Mosca non ha ricevuto i dati sulla salute dell’avversario richiesti a Berlino.
L’ufficio del pubblico ministero tedesco aveva dichiarato che questi potevano essere trasmessi solo con il consenso di Alexei Navalny. Riguardo allo stato di salute del paziente, Dmitry Peskov, politico e diplomatico russo, dal 2012 portavoce del presidente della Russia Vladimir Putin, che non ha mai menzionato il nome dell’avversario, ha affermato, secondo le agenzie russe, che “tutti sarebbero stati felici se si fosse ripreso“.
Il primo messaggio di Alexei Navalny arriva il giorno dopo una simbolica vittoria elettorale a Tomsk, dove due dei suoi sostenitori sono entrati in consiglio comunale, ed altri sono stati eletti nella terza città del Paese, Novosibirsk, sempre in Siberia.
Cronaca
Santoloce (Municipio I): “Una mappa al via per...
'Su questi temi la politica deve essere unita e nel nostro caso lo è stata'
“Uno dei bisogni usciti dalla redazione del piano sociale è la necessità di informazione. Questa mappa semplice, concreta e dettagliata di tutti i luoghi delle donne del Municipio I diventa il primo pezzo fondamentale da cui partire per la costruzione di qualsiasi progetto d'aiuto per le donne". Lo ha dichiarato Claudia Santoloce, assessore ai Servizi Sociali e Pari Opportunità del Municipio I Roma, in occasione della presentazione della “Mappatura dei luoghi che offrono servizi per le donne e le ragazze” che si è tenuta oggi a Roma. Un progetto che vuole consentire una rapida consultazione ed individuazione di tutti i servizi a disposizione per le donne.
La mappatura offre un servizio efficace ed efficiente per chi ha bisogno di aiuto, ma anche di sostegno nella ricerca di lavoro nell’ambito dell’occupazione femminile o di soluzioni relative a problematiche medico-sanitarie.
"Questo atto nasce da un prezioso lavoro di Commissione fatto di più sedute dove si è prima capito se questo lavoro aveva una sua necessità e un suo applicativo. Successivamente c'è stata la costruzione dell'atto con una risoluzione approvata dal Consiglio municipale e poi recepita dalla Giunta. È stato un lavoro di totale collaborazione tra Giunta e Consiglio, ma anche tra maggioranza e opposizione perché l'atto è stato votato all'unanimità. Su questi temi penso che la politica debba essere unita e nel nostro caso lo è stata".
Cronaca
Roma, I Municipio presenta Mappa dei luoghi con servizi per...
La mappatura offre un servizio efficace ed efficiente per chi ha bisogno di aiuto, ma anche di sostegno nella ricerca di lavoro nell’ambito dell’occupazione femminile o di soluzioni relative a problematiche medico-sanitarie
È stata presentata oggi la 'Mappatura dei luoghi che offrono servizi per le donne e le ragazze' al fine di consentire una rapida consultazione ed individuazione di tutti i servizi a disposizione per le donne. Alla conferenza stampa, tenutasi oggi nella Sala del Consiglio del Municipio I Roma Centro di Circonvallazione Trionfale 19, hanno preso parte la presidente Lorenza Bonaccorsi, l’assessore ai Servizi Sociali e Pari Opportunità Claudia Santoloce, la presidente della Commissione Pari Opportunità Daniela Spinaci e le consigliere membri della Commissione.
La mappatura offre un servizio efficace ed efficiente per chi ha bisogno di aiuto, ma anche di sostegno nella ricerca di lavoro nell’ambito dell’occupazione femminile o di soluzioni relative a problematiche medico-sanitarie. “Era indispensabile -spiega la presidente del Municipio I Lorenza Bonaccorsi- fornire una mappatura di facile consultazione di tutti i contatti e luoghi dove donne, ragazze ed in generale persone che necessitano di un supporto possano reperire in modo veloce ed immediato l’intervento di cui necessitano, ed è per questo che abbiamo accolto l’impegno giunto in questo senso dalla commissione Pari Opportunità proponente di un atto di consiglio votato all’unanimità”.
Daniela Spinaci, presidente della Commissione Pari Opportunità, ringrazia "a nome mio e della Commissione che presiedo, la Presidente Bonaccorsi e l’assessora Santoloce per aver realizzato la richiesta della creazione e diffusione della mappatura dei luoghi e servizi, presenti nel nostro territorio, cui possono rivolgersi celermente le donne per ogni loro esigenza. Con la risoluzione n.11/2024, infatti, abbiamo elaborato sia la richiesta che l’individuazione dei luoghi presenti sul territorio in grado di offrire tale tipo di servizio pubblico. L’esigenza maggiore che ha spinto ad elaborare l’atto a mia prima firma è quella di divulgare in modo rapido il reperimento di servizi pubblici essenziali, soprattutto a fini preventivi”.
“Un lavoro di grande sinergia tra giunta e consiglio del I Municipio che ci porta oggi ad avere un primo risultato tangibile e utile per essere sempre più vicino alle donne e alle ragazze che hanno bisogno di supporto. Con l’approvazione del Piano Sociale ci siamo resi conto che tra le prime necessità c’è l’informazione e con questa mappatura vogliamo mettere a disposizione quante più informazioni abbiamo di servizi offerti sul territorio da noi, dalla Asl e dal terzo settore”, dichira l’assessore ai Servizi Sociali e Pari Opportunità Claudia Santoloce.
I Centri Anti Violenza (Cav) forniscono informazioni e supporto alle donne che vogliono superare qualsiasi tipo di violenza di genere: psicologica, fisica, economica, domestica, intra ed extrafamiliare. Attivi 24 ore su 24. Offrono gratuitamente alle donne servizi di ascolto, accoglienza, assistenza psicologica, consulenza legale, supporto ad eventuali figli/e minori, orientamento al lavoro, orientamento all’autonomia abitativa. Per ciascuna donna viene costruito un percorso personalizzato di sostegno e aiuto. Sono gestiti da organismi del terzo settore con competenza specifica nel contrasto alla violenza di genere e sostegno alle donne e i figli che ne restano vittime.
I consultori ed i presidi sanitari svolgono servizi altrettanto articolati in sinergia con i centri antiviolenza e le forze dell’ordine. Molto importante anche l’orientamento all’impiego femminile, fondamentale sia per uscire dal tunnel della violenza economica sia per prevenirla. Altro servizio fondamentale è quello di consulenza genitoriale offerto nei dovuti centri. È fondamentale mantenere alta l’attenzione sugli adolescenti e sui giovani che sempre più spesso manifestano l’esigenza di essere ascoltati e aiutati. La stessa attenzione viene data ai temi e alle problematiche legate alla omolesbobitransfobia. Per questo la creazione di una rete di contatti diventa essenziale al contrasto di ogni tipo di violenza. Mappa: https://www.comune.roma.it/web/it/informazione-di-servizio/nasce-la-mappa-il-primo-municipio-per-le-donne.page
Cronaca
“Disarmiamo il patriarcato”, l’onda...
Non Una di Meno domani in piazza: "Manifestiamo anche per la Palestina, stop genocidio"
"Disarmiamo il patriarcato": con questo slogan il movimento 'Non Una di Meno' si appresta a scendere in piazza domani in occasione della Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne e di genere. Due i cortei previsti, uno a Roma, l'altro a Palermo. "Sarà marea transfemminista, senza simboli e bandiere, radicale e autodeterminata", annuncia 'Non Una di Meno' sottolineando all'Adnkronos che "le donne si riprendono lo spazio, il protagonismo sia solo quello della piazza". Niente bandiere e simboli di organizzazioni politiche e sindacali; nessuna passerella di leader di partito, è l'invito.
La manifestazione nella Capitale partirà da Piazzale Ostiense alle 14.30. L'onda fucsia (con migliaia di persone attese) attraverserà Piazza di Porta San Paolo, Viale della Piramide Cestia, Piazza Albania, Viale Aventino, Piazza di Porta Capena, Via di San Gregorio, Via Celio Vibenna, Piazza del Colosseo, Via Labicana, Via Merulana, Via dello Statuto per terminare a Piazza Vittorio Emanuele II. Diverse azioni saranno previste lungo il percorso. La testa del corteo di Roma sarà composta dai centri antiviolenza femministi.
"A un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin e dalla marea transfemminista che ha invaso Roma al grido di Non Una Di Meno, altri 106 nomi, rimasti anonimi, si sono aggiunti. Le parole del ministro Valditara confermano l’urgenza di scendere in piazza: il patriarcato esiste, non è ideologia e il razzismo istituzionale non è la risposta. L'assassino, il violento, l'abusante sono figli della nostra società e hanno quasi sempre le chiavi di casa", sottolinea il movimento.
"Quello che sta succedendo a Gaza e in Palestina è gravissimo, lo denunciamo con forza. La guerra si espande a macchia d'olio e ha conseguenze anche sulla nostra vita quotidiana, come i tagli al welfare per finanziare il riarmo, come le misure che restringono le libertà - evidenzia 'Non Una Di Meno' - La guerra è la più brutale espressione del patriarcato: la violenza strutturale che denunciamo da anni, che riproduce femminicidi, abusi, molestie, si amplifica in un contesto di guerra. Per questo noi diciamo 'disarmiamo il patriarcato'", spiega 'Non Una Di Meno' aggiungendo che "non vogliamo più assistere alla catastrofe quotidiana del genocidio in Palestina".
E poi contro il governo: "Che cosa ha fatto nella lotta contro la violenza di genere? Ha negato l'educazione sessuo-affettiva nelle scuole, ha depotenziato i percorsi di fuoriuscita, ha attaccato il diritto all'aborto e ai percorsi di affermazione di genere, ha discriminato le famiglie omogenitoriali. Domani - invita infine il movimento femminista - scendiamo tutti in piazza al grido di #disarmiamoilpatriarcato per fermare la guerra nelle case, sui corpi, sui territori e sulle nostre vite".