Arrestata per appropriazione indebita una donna legata all’ex Cardinale Becciu
La Santa Sede sta indagando se ha ricevuto 500mila euro dalla Segreteria di Stato quando ne era responsabile in quel periodo l’ex Cardinale Angelo Becciu.
Il Vaticano ha arrestato l’imprenditrice Cecilia Marogna, accusata di appropriazione indebita di una missione diplomatica ordinata dall’ex Cardinale Angelo Becciu, dimesso da Papa Francesco dalla sua gestione di Segreterio di Stato.
L’arresto è avvenuto ieri sera, martedi 13 ottobre, a Milano, dopo che la Santa Sede ha emesso un mandato di cattura internazionale.
La donna di 39 anni è stata arrestata dalla Guardia di Finanza e sarà estradata nello Stato della Città del Vaticano per essere a loro disposizione sul caso.
Le autorità della Santa Sede dovranno interrogarla per sapere se ha ricevuto dall’ex potente Cardinale Angelo Becciu, la somma di 500 mila euro di fondi, quando era Segretario di Stato nel Vaticano dal 2011al 2018, grado di notevole rilievo occupato dall’ex Cardinale, terzo posto in ordine d’importanza nella gerarchia vaticana. Il presunto obiettivo di quell’investimento sarebbe stata la creazione di una rete diplomatica parallela anche se poi la donna, ha finito per spenderli in articoli personali di lusso.
Il suo arresto rientra nell’inchiesta sull’ex Cardinale Becciu, costretto da Papa Francesco a dimettersi dal suo incarico di Prefetto della Congregazione per le cause dei Santi e per i diritti dei Cardinali il 24 settembre scorso, proprio per presunte irregolarità nella gestione dei fondi della Santa Sede.
La donna, originaria della Sardegna, esattamente come l’ex Cardinale Angelo Becciu, è entrata in contatto con Becciu nel 2015, presentandosi come esperta in diplomazia e relazioni internazionali. Si è quindi offerta di creare una “rete diplomatica parallela nei Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente”, come lei stessa ha raccontato a “Il Corriere della Sera”, “per proteggere le nunziature e le sedi diplomatiche della Santa Sede in quei luoghi, dai terroristi…”
Sul fatto che abbia speso quei soldi in articoli di lusso come vestiti, gioielli, cosmetici, profumi, auto, ha affermato: “Forse la borsa griffata era per la moglie di un amico nigeriano che ha potuto parlare con il presidente del Burkina Faso per monitorare i rischi ed i pericoli delle nunziature vaticane.“
SCANDALI FINANZIARI
Il caso della “signora del cardinale“, così è conosciuta l’indecorosa faccenda, è un nuovo episodio dello scandalo che ha afflitto Becciu, sul quale si sta accuratamente indagando, sull’acquisto irregolare di un edificio di extra lusso a Londra, che ha finito per generare un buco di 400 milioni di euro nei conti vaticani.
Ma è anche emerso che l’ex Cardinale avrebbe inviato fondi dalla Conferenza episcopale italiana e una volta dall’Obolo di San Pedro, l’ente che raccoglie le raccolte per la missione del Papa, alla Caritas della Sardegna, per essere utilizzati a favore di una società cooperativa di proprietà esclusiva del fratello, Tonino.
Becciu ha spiegato che il Papa lo ha dimesso dalla carica, perché i Magistrati lo hanno accusato di appropriazione indebita, ma lui, pur confermando di aver inviato i fondi alla Caritas, ha spiegato che non ci vedeva assolutamente niente di male.
Gli viene inoltre accreditato un bonifico di 700.000 euro su un conto bancario in Australia, denaro che potrebbe essere utilizzato durante il processo che lo accuserebbe anche di abusi sessuali, dibattito affrontato dal Cardinale australiano George Pell.
Si ipotizzerebbe che questo denaro sia stato utilizzato per testimoniare contro il Cardinale australiano George Pell, un ex ministro dell’economia del Vaticano, che alla fine è stato poi assolto senza prova alcuna.
Giovedi 8 ottobre l’ex Cardinale Becciu ha rotto il silenzio e, tramite il suo avvocato, ha negato di aver svolto “qualsiasi attività illegale” ed ha espresso il desiderio di dimostrare presto la sua profonda fedeltà al Pontefice, sarà dura, ma staremo a vedere.
Cronaca
Natale, innalzato in piazza San Pietro l’albero al...
Sarà inaugurato con il Presepe il 7 dicembre
L'abete del Trentino al centro di proteste e oggetto di una petizione molto sostenuta per chiedere che non venisse abbattuto è stato innalzato da stamattina in piazza San Pietro e accoglierà turisti e pellegrini in arrivo a Roma per le festività natalizie.
Fernando Vérgez Alzaga e suor Raffaella Petrini, presidente e segretario generale del Governatorato del Vaticano, inaugureranno il Presepe e illumineranno l’albero di Natale, allestiti in Piazza San Pietro il prossimo 7 dicembre con una cerimonia alle 18.30. Il Presepe e l’albero in Piazza San Pietro rimarranno esposti fino alla conclusione del Tempo di Natale, che coincide con la festa del Battesimo del Signore, domenica 12 gennaio 2025.
L'abete della discordia è arrivato da Ledro in Trentino: un maestoso abete maturo, alto 29 metri. "La scelta di questo esemplare - ha spiegato il presidente del Governatorato come ad arginare le polemiche esplose nei giorni scorsi -è stata determinata in chiave ecologicamente responsabile, considerato che il prelievo dell’albero garantirà il naturale ricambio del bosco per i prossimi decenni. I boschi del territorio sono certificati PEFC. Una foresta certificata PEFC è una foresta gestita in linea con i più severi requisiti ambientali, sociali ed economici. La ricrescita annuale dei boschi di Ledro è certificata per 8.260 metri cubi e l’abete prelevato fa parte di uno dei lotti che dovranno essere tagliati per la corretta coltura del bosco".
Cronaca
Imprese, a Parma 1° festival della narrazione industriale...
Una riflessione corale sul passato e il presente dell’industria
Con cinema, letteratura, pubblicità, mostre, reportage e documentari, arriva il primo Festival della narrazione industriale - Confronto tra generazioni. Dal 28 al 30 novembre, Parma ospiterà in vari luoghi della città intellettuali, imprenditori, studenti universitari e giornalisti, che daranno voce a una riflessione corale sul passato e il presente dell’industria, invitando pubblico e cittadinanza a riflettere su come l’industria abbia trasformato le nostre vite. A cominciare dagli anni del boom economico, che hanno segnato il passaggio epocale del Paese da una società agricola a una industriale, raccontata da scrittori come Volponi o Ottieri, fino ad arrivare ai giorni nostri.
Il Festival della narrazione industriale - Confronto tra generazioni è patrocinato da Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, Unione Parmense degli Industriali, Gruppo Imprese Artigiane di Parma, Fondazione MonteParma, Museimpresa, Università di Parma e Gazzetta di Parma, con il sostegno di diverse imprese del territorio, tra cui Crédit Agricole e il Gruppo Barilla.
Gli eventi del Festival, tutti a ingresso libero e gratuito, saranno disseminati in tre giorni fra vari luoghi della città (per informazioni su orari e programma v. www.festivalnarrazioneindustriale.it) e raccontano il microcosmo industriale attraverso diversi modelli di narrazione. Quello cinematografico (da 'Rocco e i suoi fratelli' alla dark comedy 'Il capo perfetto'), letterario e teatrale, il racconto giornalistico, ma anche i podcast, grazie alla collaborazione tra aziende del territorio e università e quello della narrazione pubblicitaria, anche questa termometro di quanto l’industria abbia accompagnato o guidato i cambiamenti sociali dell’Italia, rispondendo o anticipando i bisogni e i desideri di tante generazioni: una mostra metterà al centro i cimeli dell’Archivio storico Barilla, come le campagne pubblicitarie degli anni Sessanta con Mina.
Tra gli ospiti coinvolti negli eventi, incontri e tavole rotonde, scrittori, giornalisti e intellettuali come Francesca Coin, Aldo Grasso, Giuseppe Lupo, Edoardo Nesi, Stefano Salis, e alla tavola rotonda a Palazzo del Governatore interverrà anche Corrado Beldì, ceo di Laterlite spa.
Secondo Isotta Piazza, docente di Letteratura Italiana all’Università di Parma e presidente del comitato scientifico del Festival della narrazione Industriale, “per capire gli effetti dell’industria sulla nostra società e le nostre vite, i dati non bastano, ma la narrazione riesce a ricomporre in un unico discorso le tante parti della nostra esperienza e sa restituire sia la parte tangibile del mondo della fabbrica che la sfera morale, etica, emotiva. Il racconto è spaccato storico ma, insieme, tentativo di attribuire a tutto ciò un senso e un valore".
Le fa eco Giuseppe Iotti, presidente del comitato organizzativo e ideatore del progetto: “Oggi l’industria ha obiettivi che vanno oltre il profitto, pensiamo ai bilanci di sostenibilità, sociale e ambientale: aziende che si confrontano non solo con sindacati e amministrazioni pubbliche, ma anche con le persone che vivono e lavorano in quelle realtà e nei territori in cui operano. Queste storie meritano di essere raccontate, perché la manifattura ha ancora un ruolo centrale nella nostra società, anche in un'epoca in cui vi sono settori in crisi, e peraltro anche le crisi meritano di essere narrate".
Cronaca
Ail, con ‘Segui la stella’ ritorna nelle piazze la storica...
Dal 6 all’8 dicembre con l’acquisto della pianta si sostengono progetti dell’associazione
Si rinnova, dopo 18 anni, la storica campagna dedicata alle Stelle di Natale di Ail, Associazione italiana contro leucemie, linfomi e mieloma, con l’obiettivo di unire ciò che è divenuto il simbolo dell’Associazione, il racconto delle storie dei pazienti e l’impegno sociale di Ail. L’iniziativa sostenuta dalla campagna di comunicazione ‘Segui la stella’ è in programma il 6, 7 e 8 dicembre in 4800 piazze italiane. Lo storico appuntamento con la solidarietà, promosso dall’Associazione che da 55 anni è al fianco dei pazienti ematologici e delle loro famiglie, è reso possibile da 36 anni - si legge in una nota - grazie al contributo di migliaia di volontari e all’opera delle 83 sezioni Ail sul territorio nazionale. La manifestazione ha permesso in tanti anni di sostenere e mettere in campo importanti progetti di ricerca e assistenza e ha contribuito a far conoscere i rilevanti progressi e i risultati ottenuti nel trattamento dei tumori del sangue.
In contemporanea all’iniziativa sul territorio, Ail lancia la nuova campagna di comunicazione integrata dedicata ‘Segui la Stella’, affidata a Lateral, Studio di Comunicazione & Branding guidato da Francesco Fallisi e Federica Bello, con la direzione creativa di Francesco Fallisi e Simona Angioni. Per la campagna è stato prediletto un approccio intimo e delicato, affinché fosse un’esperienza personale a trasmettere il significato profondo che rappresenta la scelta della Stella di Natale Ail. Protagonista dello spot è una bambina con un obiettivo molto preciso: regalare speranza al paziente incorniciato dalla finestra di fronte alla sua. Da sola, con passo svelto e deciso, attraversa le stradine della sua città come se fosse una grande avventura. Ha le sue monetine e il suo sogno da realizzare. E lo porta a termine, scegliendo la Stella di Natale più grande che può e permettendo a quel ragazzo di guardare lontano. Una bambina da seguire e, soprattutto, come recita la voce fuori campo, ‘Una Stella da seguire’ per arrivare finalmente ad un futuro libero dai tumori del sangue. Il claim dello spot è semplice e potente allo stesso tempo: Una Stella di Natale Ail aiuta migliaia di persone a guardare lontano.
“Questo concetto riflette il nostro impegno nell’offrire una prospettiva di fiducia e speranza a chi affronta un percorso di cura difficile - affermano Rita Smoljko e Daniele Scarpaleggia, rispettivamente responsabile Comunicazione Ail e Coordinatore del progetto - aiutando i pazienti e le loro famiglie a guardare oltre le sfide e la sofferenza del presente”.
Da oltre mezzo secolo, Ail mette al primo posto il paziente con tumore del sangue e il sostegno alla ricerca scientifica. I risultati negli studi scientifici e le terapie innovative sempre più efficaci e mirate, hanno determinato grandi miglioramenti nella diagnosi e nella cura dei pazienti ematologici, adulti e bambini. È necessario proseguire intensamente su questa strada e investire con continuità sempre più risorse nella ricerca per raggiungere ulteriori traguardi e rendere queste malattie sempre più guaribili. L’ematologia italiana attraverso i Centri di terapia e grazie all’opera quotidiana delle 83 sezioni provinciali Ail e delle sue migliaia di volontari, garantisce la continuità assistenziale e terapeutica.
La campagna video - on air dal 22 novembre sulle principali emittenti televisive, canali digitali, stampa, radio e affissione - è stata prodotta da Sedici:9 e porta la firma dal regista William9. La musica, scritta e prodotta da Matteo Buzzanca, e interpretata da Beatrice Giliberti coautrice del testo. La declinazione stampa è stata realizzata dal fotografo Carlo Furgeri Gilbert.