Come funzionano le note di spesa oggi grazie alla tecnologia digitale
Bisogna ammettere che il settore del terziario avanzato, quando si parla di attività lavorative, è cambiato molto durante gli ultimi tempi. Il motivo è legato principalmente a un cambio di passo dovuto in larga parte all’introduzione funzionale ed efficace dei sistemi informatici e dei procedimenti tecnologici legati alla digitalizzazione. Un processo che durante la sua prima fase ha creato un vero stravolgimento nella vita di molti lavoratori autonomi e dipendenti, per le grandi e piccole aziende, ma che oggi è diventata la realtà che molti di noi vivono nel proprio quotidiano.
L’utilizzo della tecnologia digitale e dei software gestionali per aziende
Pur essendoci ancora delle problematiche e delle questioni da risolvere, è innegabile che la tecnologia digitale abbia avuto degli effetti positivi, in ambito lavorativo, uno tra tutti la possibilità di riduzione di spese superflue e di perdite per le aziende che oggi sono state ridotte il più possibile. Un aspetto positivo dettata dal progresso e dall’innovazione tecnologica, che presenta naturalmente delle problematiche, ma che nel confronto tra quello che c’è di buono e quello che invece risulta essere un danno per aziende e lavoratori, pone decisamente a favore del cambio tecnologico e dell’utilità di software e hardware di ultima generazione.
Facendo un percorso a ritroso vediamo come per certe attività di lavoro d’ufficio e del settore gestionale che si occupa di produrre e verificare email con pec (posta elettronica certificata), la fattura elettronica, software di tipo gestionale per facilitare il compito di tutti i collaboratori che un’azienda contempla. Tra queste specifiche vediamo come sia cambiato il concetto di note spesa. Vediamo quindi come anche per gli uffici di ragioneria e la rendicontazione è diventata molto più veloce e snella rispetto al passato. Per chi non ha dimestichezza con questo tipo di settore, vi basti sapere che per compilare delle note spesa fino a qualche tempo fa il lavoratore doveva dedicare circa 5 ore al mese, per dodici mesi annui.
Come funziona la nota spese grazie ai software gestionali
Per molte aziende è importante prevedere ogni tipo di opzione possibile per il lavoratore che si trova nelle condizioni di dover redigere una nota spese. Durante gli ultimi anni c’è stato un cambio di guardia netto per quanto riguarda i ruoli e le funzioni in ambito aziendale, dove i software gestionali hanno giocato e assunto un ruolo sempre più importante. Ciò rende questi servizi contabili estremamente più rapidi da consultare e con una percentuale di errore davvero limitata rispetto alla media a cui si poteva incorrere durante le decadi passate. In effetti la tecnologia digitale ha reso il sistema di note spesa davvero semplice e a prova di errore, ma soprattutto per le aziende ha ridotto gli sprechi sia da un punto di vista economico, ma specialmente per quello che riguarda le proprie risorse, visto che processando automaticamente tramite software non c’è bisogno di tenere personale ad hoc per questo tipo di procedura. Un cambio di passo importante che rende le aziende sempre più dinamiche e pronte per gestire più personale, più movimenti e spostamenti durante l’anno, calcolando al meglio ogni genere di spesa che si può ottenere durante una trasferta.
Considerazioni finali
Abbiamo visto come durante gli ultimi 30 anni molte cose siano cambiate sul fronte lavorativo, grazie all’introduzione della tecnologia digitale mobile e dei software gestionali per aziende. In Europa in particolare molte attività venivano ancora svolte in modo tradizionale e analogico, con una conseguente perdita per le aziende che non erano ancora al passo con i tempi. Le cose sono cambiate in meglio e oggi le aziende hanno adottato con successo i software gestionali e ogni altro tipo di comfort legato alla tecnologia digitale odierna.
Economia
Anci, Manfredi: “Con Amazon tanti comuni avviano...
Marseglia: "Ogni giorno 21mila Pmi vendono attraverso la piattaforma, ma serve formazione"
“Una delle grandi sfide dei comuni è quella di vivere in maniera positiva la transizione digitale per consentire una modernizzazione dei servizi, garantire un migliore accesso da parte delle comunità ai servizi avanzati. Per far questo è fondamentale che ci siano partenariati pubblico-privati efficienti, aperti, capaci di adattarsi a quelle che sono le tante diversità dei nostri comuni e dei nostri territori”. In questo contesto “anche il ruolo di Amazon è importante perché consente a tanti comuni di poter avviare un processo e concluderlo nella direzione dell'innovazione e del miglioramento dei servizi”. Lo ha detto Gaetano Manfredi, neo presidente Anci e sindaco di Napoli, all’Adnkronos, in occasione dell’Assemblea dell'Associazione nazionale comuni italiani, in corso a Torino.
“La digitalizzazione costituisce uno strumento fondamentale per le piccole e medie imprese italiane: ce ne sono 21 mila che vendono ogni giorno attraverso il nostro sito perché possiamo aiutarle a digitalizzarsi e internazionalizzarsi - aggiunge Mariangela Marseglia, Vicepresidente e Country Manager Amazon Italia e Spagna - La tecnologia è uno strumento ed è importante che le imprese lo capiscano e siano in grado di utilizzarlo al meglio. Vediamo già dei risultati molto positivi. L'anno scorso l'export delle Pmi italiane attraverso Amazon ha raggiunto 1.2 miliardi, in crescita di circa il 25% anno su anno. C'è ancora moltissimo da fare e noi crediamo molto nel ruolo della formazione perché spesso, quello che manca non sono tanto gli strumenti, ma la capacità di utilizzarli”.
Proprio per fare la differenza “anche su questo fronte - sottolinea Marseglia - abbiamo appena annunciato che entro i prossimi 2 anni continueremo a investire moltissimo sulla formazione, partendo non soltanto dagli imprenditori e dalle imprenditrici, che già aiutiamo a formare tutti i giorni, ma” andando nelle scuole perché “saper utilizzare gli strumenti del digitale è veramente quello che farà una differenza - conclude - tra la possibilità di utilizzare al meglio le nuove tecnologie o non farlo”.
Economia
Anci, Tedesco (Amazon): “Locker soluzione flessibile,...
Il sindaco Di Bartolomeo,: "Un valore aggiunto per la comunità locale"
“Gli Amazon Locker sono una soluzione innovativa e un servizio ai cittadini che va incontro alle esigenze e allo stile di vita di tutti. In questo quindi sono un beneficio tangibile per la comunità all'interno ai quali sono inseriti: danno” infatti “la possibilità di ritirare i propri acquisti online 24 ore su 24, 7 giorni su 7 andando incontro quindi a pendolari, lavoratori e chiunque abbia bisogno di avere un'alternativa alla tradizionale consegna a domicilio”. Così Stefano Tedesco, responsabile Italia Punti di ritiro Amazon, in occasione dell’Assemblea Anci, Associazione nazionale comuni italiani, in corso a Torino, spiega all’Adnkronos che “sono accessibili e semplici da utilizzare, sicuri e proteggono la privacy degli acquisti online”.
Amazon ha introdotto i Locker nel 2016 “tra i primi in Italia - aggiunge Tedesco - e ha subito riscontrato grande successo da parte dei primi utilizzatori e, nel tempo, la rete è cresciuta sul territorio. In questo senso, le sinergie con i comuni sono un esempio virtuoso. Insieme alle amministrazioni locali, definiamo le posizioni ideali per le installazioni dei locker, a beneficio della comunità locale”.
Concorda Antonio Di Bartolomeo, sindaco di San Demetrio Ne’ Vestini, L'Aquila. “L'implementazione di Amazon Locker è un valore aggiunto per la nostra comunità e per il territorio limitrofo - osserva Di Bartolomeo - Ha portato sicuramente un servizio maggiore, per coloro che hanno un rapporto diretto con gli acquisti online”.
Economia
Pa, Gianotti (Amazon Web Service): “Formazione e...
Supportare i comuni italiani nel passaggio al cloud, promuovere l'utilizzo dell'intelligenza artificiale per la pubblica amministrazione: sono alcuni degli obiettivi di Amazon Web Service, illustrati nell'ambito dell'assemblea annuale Anci al Lingotto di Torino
Supportare i comuni italiani nel passaggio al cloud, promuovere l'utilizzo dell'intelligenza artificiale per la pubblica amministrazione: sono alcuni degli obiettivi di Amazon Web Service, illustrati nell'ambito dell'assemblea annuale Anci al Lingotto di Torino.
"Sono molte le sfide che in questo momento le amministrazioni stanno affrontando - commenta Sergio Gianotti, Head of Italy public sector Amazon Web Service - sicuramente c'è un tema di competenze tecnologiche e competenze di processo; e poi un tema assolutamente importante per le amministrazioni è quello legato alla sicurezza, l'affidabilità e la rispondenza ai requisiti di solidarietà digitale. Sul primo tema in particolare ci stiamo impegnando con molte amministrazioni nell'aiutarle a costruire un percorso di riqualificazione sul tema del digitale, sull'utilizzo delle tecnologie cloud".
"Abbiamo fatto -continua- investimenti diretti aiutando molte amministrazioni nel loro percorso di formazione, e abbiamo un programma molto ampio a disposizione degli utenti generali. Si chiama AWS Skill Builder, disponibile online sul nostro sito dove sono presenti già oltre 80 corsi interamente gratuiti dedicati alle tecnologie cloud; in particolare in questo ultimo periodo ne abbiamo rilasciati 8 dedicati al tema dell'intelligenza artificiale e dell'intelligenza artificiale generativa. Al contempo stiamo lavorando da sempre sul tema della sicurezza, grazie anche alle nostre oltre 140 certificazioni in termini di sicurezza, sia dell'infrastruttura che delle tecnologie digitali, ma soprattutto lavoriamo sin dall'inizio in collaborazione con le agenzie italiane, AgiD, l'agenzia Cyber Security per essere conformi ai requisiti di sovranità digitale".
"Proprio sul tema dell'intelligenza artificiale c'è un forte interesse da parte dell'amministrazione pubblica come prospettiva di sviluppo e come strumento per fornire migliori servizi al cittadino - prosegue Gianotti - Abbiamo recentemente completato un'indagine su oltre 1000 amministrazioni italiane, intervistando gli esperti per capire qual è il livello di penetrazione dell'intelligenza artificiale nell'amministrazione pubblica. Abbiamo riscontrato che oltre il 98% degli intervistati conosce e utilizza già strumenti di intelligenza artificiale, e quasi l'80% considera l'intelligenza artificiale come essenziale per realizzare migliori servizi al cittadino nell'arco dei prossimi 5 anni nella pubblica amministrazione italiana".
"Stiamo vedendo una fortissima domanda di cloud in Italia - aggiunge Gianotti - abbiamo iniziato un percorso di investimenti, da quando siamo arrivati in Italia nel 2012, che ci ha portato all'inizio del 2020 ad aprire la regione italiana, la nostra infrastruttura digitale presente sul territorio; e proprio due settimane fa abbiamo annunciato un ulteriore investimento di 1,2 miliardi di euro che avrà un impatto sul Pil italiano stimato in circa 880 milioni di euro e creerà oltre 5.500 nuovi posti di lavoro nell'arco dei prossimi cinque anni. Con questo investimento noi vogliamo ulteriormente espandere la nostra presenza in Italia e aiutare in particolare le amministrazioni italiane", conclude Gianotti.