Coronavirus nel mondo: aggiornamento ad oggi domenica 6 Dicembre
Coronavirus nel mondo: dati epidemici, ultime informazioni per Paese e avanzamento dei vaccini.
La seconda ondata di coronavirus miete ancora ogni giorno, migliaia di vite in tutto il mondo. Facciamo il punto della situazione sanitaria dei dati Covid-19 e, dell’andamento del vaccino.
Il Covid-19 ha finora fatto circa 1.507.480 vittime, 65,2 milioni di casi. Dal 24 novembre vengono registrate più di 10.000 nuove vittime ogni giorno sul pianeta, un livello mai raggiunto prima. Con l’arrivo dei vaccini, “stiamo cominciando a vedere la fine della pandemia“, ha riferito il Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, in un vertice delle Nazioni Unite sulla la pandemia.
In Europa, dove il tasso di contaminazione è rallentato, l’allentamento delle restrizioni continua con cautela in diversi Paesi. I negozi hanno riaperto in Belgio, ma resterà in vigore un lockdown parziale.
Il Regno Unito è il primo Paese al mondo ad avere un vaccino clinicamente approvato dal Ministro della Salute Matt Hancock. “Il via libera delle autorità britanniche, segue mesi di sperimentazioni cliniche, un’analisi rigorosa e un’analisi approfondita dei dati da parte degli esperti MHRA che hanno concluso che il vaccino ha soddisfatto i suoi rigorosi standard di sicurezza, qualità ed efficacia“, ha specificato il Portavoce del Ministero. L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha annunciato che terrà una riunione straordinaria martedì 29 dicembre, per dare o meno il via libera alla commercializzazione del vaccino contro il Coronavirus Covid-19 di Pfizer e BioNTech.
EUROPA
Coronavirus in Germania
La Germania, duramente colpita dalla seconda ondata dell’epidemia da coronavirus, ha varcato la soglia del milione di persone risultate positive da Covid-19. Angela Merkel ha avvertito che le festività natalizie, in particolare Natale, saranno ridotte a riunioni familiari limitate. La Germania “affronta mesi difficili”, ha osservato la Cancelliera, paragonando la pandemia a “un evento catastrofico che si verifica solo una volta in un secolo”. Ristoranti, bar, caffè ma anche tutte le istituzioni culturali e sportive hanno dovuto chiudere i battenti per altre quattro settimane, provocando un certo malcontento tra la popolazione e gli addetti ai lavori.
In tutta la Germania, quindi, ristoranti, bar, musei e strutture ricreative rimarranno chiusi fino a domenica 10 gennaio. Gli impianti di risalita delle stazioni sciistiche sono compresi nelle strutture ricreative e rispetteranno di conseguenza le decisioni prese.
Coronavirus in Belgio
“La situazione nel nostro Paese sta migliorando ma è importante continuare a mantenere la rotta” ha dichiarato alla televisione pubblica Alexander De Croo, Primo Ministro belga, che ha annunciato la riapertura dei negozi non di primaria necessità. Dovranno seguire però un protocollo rigoroso: le compere devono essere effettuate individualmente, contrariamente in due, solo per accompagnare una persona che non sia indipendente, la durata d’intrattenimento nell’attività commerciale sarà limitata a 30 minuti e la quantità di persone, sarà un cliente ogni10 metri quadrati.
Anche musei e piscine sono stati autorizzati a riaprire da martedì 1 dicembre, sempre nel rispetto di un rigido protocollo sanitario. Rimarranno invece ancora chiuse le attività e le professioni di contatto parrucchieri, tatuatori, massaggiatori sportivi, fisioterapisti, estetiste. Mentre cinema, teatri, sale di spettacolo, parchi di divertimento e club sportivi per over 12 resteranno chiusi almeno fino a febbraio. La vaccinazione contro il nuovo coronavirus dovrebbe iniziare in Belgio martedi 5 gennaio, ha reso noto il Primo Ministro Alexander De Croo.
Coronavirus in Spagna
I parlamentari spagnoli hanno votato a favore del prolungamento dello stato di emergenza in Spagna per sei mesi. Allo stesso tempo, il Governo spagnolo ha annunciato l’istituzione di un coprifuoco notturno dalle 23:00 alle 6:00 su tutto il territorio tranne le Isole Canarie, con possibilità per le 17 regioni del Paese di anticiparne o ritardarne l’inizio e la fine di un’ora, a seconda delle esigenze locali.
Indossare la mascherina sanitaria è obbligatorio per chiunque abbia più di 6 anni, sui mezzi pubblici, negli spazi pubblici o in luoghi frequentati da gente, inclusi hotel e negozi, rispettando una distanza di sicurezza di almeno un metro e cinquanta tra le persone. Qualsiasi passeggero che desideri viaggiare in Spagna in aereo, deve compilare un modulo personale e non trasferibile, una volta compilato e firmato questo modulo, il viaggiatore riceverà un codice QR associato al suo viaggio che dovrà conservare sul suo telefono cellulare o stampare per poterlo far visionare al controllo sanitario dell’aeroporto.
Coronavirus in Italia
In Italia, è in vigore il coprifuoco nazionale dalle 22:00 alle 5:00. Le scuole prolungano l’istruzione a distanza ed i musei restano ancora chiusi, così come i centri commerciali nei fine settimana. Toscana, Campania, Provincia Autonoma di Bolzano e Valle D’Aosta da Zona Rossa diventano Zona Arancione, uscendo quindi da una zona dove le restrizioni sono massime. In tutta l’Italia, resta un’unica regione in Zona Rossa: “l’Abruzzo“. L’Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia ed Umbria da Zona Arancione passano in Zona Gialla.
A causa dell’attuale situazione sanitaria, i voli aerei sono limitati e talvolta anche soggetti a partenze quindicinali, spesso con note molto restrittive per i viaggiatori. Per una maggiore e totale sicurezza, Italia e Stati Uniti stanno lanciando il primo “Corridoio Aereo Covid-free” tra Europa e Nord America. Forte del successo di questo progetto realizzato lo scorso settembre tra le città di Roma e Milano, da dicembre 2020 verrà quindi realizzato un nuovo “Corridoio Aereo Covid-free”, questa volta tra Roma e alcune città Nordamericane. In concreto, grazie a ciò, i viaggiatori provenienti dagli aeroporti JFK di New York o Newark così come da Atlanta non saranno soggetti ai quindici giorni di quarantena, obbligatori una volta giunti nel Paese.
Coronavirus in Portogallo
Nel contesto dell’aumento dei casi da Covid-19 in Portogallo, le autorità portoghesi hanno dichiarato lo stato di emergenza dal 9 novembre 2020. I 121 Comuni interessati devono rispettare le seguenti restrizioni, rivalutate ogni 15 giorni: divieto di circolazione tra le 23:00 e le 5:00 ed il sabato e la domenica, tra le 13:00 e le 5:00. Dovere civico di rispettare il lockdown in casa nelle fasce orarie citate. Misurazione della temperatura all’ingresso di stabilimenti, in particolare esercizi commerciali, culturali e sportivi e chiusura dei locali non più tardi delle 22:00, servizio d’asporto nelle fascie orarie di lockdown dei cittadini.
Coronavirus nel Regno Unito
Il Regno Unito ha consentito i ricongiungimenti familiari per alcuni giorni nel periodo natalizio, nonostante le restrizioni imposte per contrastare la pandemia da Covid-19. Tre famiglie potranno riunirsi per un massimo di cinque giorni, dal 23 al 27 dicembre e le famiglie potranno spostarsi nell’intero Paese, è stato così deciso dal Governo, dopo un incontro tra i Leader delle quattro Nazioni costituenti il Paese (Scozia, Galles , Irlanda del Nord e Inghilterra).
Dal 15 dicembre i viaggiatori che entrano in Inghilterra da Paesi a rischio, cioè quelli che compaiono sulla Lista Rossa del Regno Unito, potranno ridurre la durata della loro quarantena obbligatoria all’arrivo, che scende da 14 a 5 giorni, naturalmente solo in caso di screening negativo. Quest’esame, sarà economicamente a carico esclusivo del viaggiatore, che dovrà pagare tra le 65 e le 120 sterline (135 euro), sia che si tratti di uno straniero in viaggio nel Regno Unito che di un britannico che ritorna in Patria dopo un soggiorno all’estero. Il Regno Unito è il primo Paese al mondo ad autorizzare il vaccino contro il Coronavirus Covid-19 dell’azienda tedesca BioNTech e il colosso americano Pfizer, che sarà disponibile nel Paese dalla “prossima settimana”, ha annunciato il Governo britannico.
AMERICA
Coronavirus negli Stati Uniti
Le autorità di Los Angeles, la seconda città più grande del Paese, hanno deciso di chiudere per almeno tre settimane ristoranti, brasserie e bar, che potranno solo praticare take-away. Il Paese ha registrato oltre 14 milioni di casi di contaminazione secondo i dati della Johns Hopkins University. Il sindaco di Chicago Lori Lightfoot ha formulato nuove raccomandazioni, esortandi i residenti a rimanere nelle loro case, limitare i loro viaggi il più possibile, non avere ospiti e annullare le tradizionali vacanze del Ringraziamento. Il sindaco di New York City Bill de Blasio ha invitato i genitori a “prepararsi” per la chiusura delle scuole.
ASIA
Coronavirus in Cina
I francesi, gli inglesi, i belgi, i filippini e gli indiani non sono più autorizzati, salvo alcune eccezioni, ad andare in Cina. A poche ore di distanza, il 4 e il 5 novembre, i siti web delle ambasciate cinesi a Londra, Bruxelles e poi Parigi hanno pubblicato un messaggio simile: “A causa dell’epidemia da Covid-19, la Cina ha deciso di sospendere ,temporaneamente, l’ingresso in Cina ai cittadini stranieri in possesso di visti o permessi di soggiorno della Repubblica francese ancora in corso di validità al momento del presente bando.” Mentre il coronavirus è stato individuato per la prima volta nella città cinese di Wuhan nel dicembre 2019, la Cina sembrerebbe avere un ottimo controllo sull”epidemia. Secondo un ultimo punteggio, la Cina ha registrato solo 36 nuovi casi nelle ultime 24 ore.
Coronavirus
Covid, forte legame tra smog e virus: lo studio
Ricerca Enea-Università di Roma Tor Vergata
Uno studio Enea - Università di Roma Tor Vergata ha evidenziato una forte affinità tra il particolato atmosferico (Pm2.5) e la proteina Spike del virus Sars-Cov-2 responsabile del Covid. I risultati, che descrivono l’interazione tra le polveri sottili e il virus attraverso simulazioni di dinamica molecolare eseguite con il supercalcolatore Cresco6, sono stati pubblicati sulla rivista online Science of The Total Environment e rientrano nell’ambito del progetto Pulvirus.
“Durante la fase iniziale della pandemia la Lombardia e, in generale, tutta l’area della Pianura Padana sono state colpite più duramente dall’infezione virale rispetto al resto del Paese. Parliamo di una parte d’Italia tra le più inquinate e questo ha portato la comunità scientifica a ipotizzare un possibile ruolo del particolato atmosferico nella diffusione del virus”, spiega Caterina Arcangeli, ricercatrice Enea del Laboratorio Salute e Ambiente e coautrice dello studio insieme ai colleghi Barbara Benassi, Massimo Santoro e Milena Stracquadanio e ai ricercatori del Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma Tor Vergata Alice Romeo, Federico Iacovelli e Mattia Falconi.
Lo studio è partito dalla verifica e dimostrazione della presenza del genoma del virus responsabile del Covid-19 su almeno il 50% dei campioni di filtri per il Pm2.5 raccolti nella città di Bologna nell’inverno del 2021. “A seguire abbiamo realizzato al computer modelli molecolari semplificati di Pm2.5 e di Sars-Cov-2 e abbiamo valutato la loro interazione mediante simulazioni ad alte prestazioni eseguite con il supercalcolatore Cresco6”, aggiunge Arcangeli.
Le simulazioni - spiega una nota - hanno mostrato chiaramente che i glicani (zuccheri) presenti sulla superficie della proteina Spike giocano un ruolo importante nell’interazione tra virus e particolato, mediando il contatto diretto con la corrispondente superficie del nucleo di carbonio del Pm2.5. Inoltre, dallo studio emerge anche una stretta correlazione tra Pm2.5 e virus anche rispetto alle caratteristiche chimiche del particolato fine, il cui contenuto in carbonio elementare sembra avere una funzione guida nell’interazione con il Sars-Cov-2.
“Sebbene l’affinità tra Pm2.5 e Sars-Cov-2 appaia plausibile, la simulazione non permette di valutare se queste interazioni siano sufficientemente stabili per trasportare il virus nell’atmosfera o se il virione mantenga la sua infettività dopo il trasporto. La possibilità che il virus possa essere ‘sequestrato’ dal Pm, con conseguente riduzione di infettività e diffusione, o inattivato da questa forte interazione con il particolato non può essere quindi esclusa”, prosegue la ricercatrice Enea.
La forza delle simulazioni al computer effettuate da questo studio risiede nella capacità di modellare diversi tipi di particolato, variando sia la concentrazione che la composizione chimica degli inquinanti atmosferici. Queste simulazioni possono, dunque, rappresentare uno strumento utile per valutare rapidamente l’eventuale interazione delle polveri sottili con virus, batteri o altri bersagli cellulari rilevanti. “Questa possibilità potrebbe dimostrarsi utile per contrastare o controllare la diffusione di future malattie trasmesse per via aerea in regioni altamente inquinate e fornire informazioni utili per elaborare piani di controllo dell'inquinamento dell’aria”, conclude Arcangeli.
Coronavirus
Doug Pitt: l’uomo oltre il nome famoso
Nel mondo delle celebrità, spesso i riflettori sono puntati su nomi familiari come Brad Pitt, ma dietro ogni grande figura c’è un intero universo di individui che contribuiscono in modo significativo al loro settore e alla società nel suo complesso. Uno di questi casi è quello di Doug Pitt, fratello minore dell’acclamato attore Brad Pitt. Ma Doug è molto di più di “il fratello di”. È un imprenditore di successo, un filantropo appassionato e una figura che merita sicuramente di essere conosciuta più a fondo. Personalità sfaccettata e di grande successo, ha un nome costruito grazie alle sue aziende votate alla tecnologia e alle numerose attività di filantropo nel corso degli anni.
Dal fratello di Brad Pitt all’individuo di successo
Nato il 2 novembre 1966 a Springfield, nel Missouri, Doug Pitt è soprattutto conosciuto perché condivide lo stesso sangue con l’attore hollywoodiano Brad Pitt. Spesso cresciuto all’ombra del più celebre fratello maggiore, Doug ha intrapreso una strada di successo contando sulle proprie capacità e i propri interessi. Dopo aver completato gli studi all’università della sua contea, infatti, ha iniziato una carriera tutta in salita nei settori immobiliare e finanziario, mostrando sin da subito il suo talento nel mondo degli affari. Risale all’aprile del 1991 la fondazione della sua prima azienda, la ServiceWorld Computer, occupata nella fornitura di servizi informatici. A soli 25 anni inizia così la scalata che lo porterà nel mirino del club dei milionari.
Nel 2007 decide di cedere il 75 per cento degli interessi dell’azienda a Miami Nations Enterprises rimanendone però il proprietario e principale partner operativo. Nel 2012 fonda quindi TSI Integrated Services in collaborazione con TSI Global. Nel 2013 Pitt e Miami Nations Enterprises decidono di fondere ServiceWorld con TSI Global. Nel 2017 Pitt ricompra la sua prima società di computer creando la nuova Pitt Development Group, società specializzata in sviluppi commerciali e territoriali. Con questa azienda si è proposto come leader indiscusso nel settore.
Imprenditore e Filantropo
Doug Pitt non è solamente un uomo d’affari di successo, ma un filantropo impegnato che usa i suoi mezzi a disposizione per intervenire in aree critiche del mondo. “Care to Learn”, di cui è il fondatore, è un’organizzazione benefica che fornisce risorse essenziali a bambini che vivono in contesti difficili. L’organizzazione si concentra su bisogni fondamentali come cibo, vestiti e attrezzature scolastiche, permettendo ai più giovani di crescere e imparare in un ambiente positivo e accogliente.
Doug è anche collaboratore di Waterboys.com, WorldServe International e Africa 6000 International (a cui partecipa anche la sorella Julie), organizzazioni impegnate nella fornitura di acqua potabile nei paesi africani più in difficoltà, come Tanzania e Kenya. Nel 2010 l’allora presidente della Tanzania Jakaya Kikwete lo ha insignito del titolo di Ambasciatore di buona volontà per la Repubblica Unita di Tanzania. Con questo titolo opera in qualità di intermediario per tutte quelle aziende che vogliono contribuire alla rinascita economica e culturale del paese. Nel 2011 il presidente americano Bill Clinton lo ha premiato con l’Humanitarian Leadership Award.
Dietro le quinte dell’industria del vino
Oltre al suo coinvolgimento nel settore immobiliare e nell’ambito delle opere di beneficenza, Doug Pitt ha anche sviluppato una passione per il mondo del vino. È coinvolto nella gestione di “Pitt Vineyards”, un’azienda vinicola che produce vini di alta qualità. Questa dedizione per il vino riflette la sua grande curiosità e il suo interesse per settori imprenditoriali differenti.
Una vita riservata
La famiglia di primo piano non ha impedito a Doug Pitt di mantenere un profilo relativamente basso nel mondo dei media. Ha cercato, infatti, di proteggere la sua privacy e di concentrarsi sul suo lavoro e sulle sue passioni, piuttosto che sfruttare la sua connessione familiare per attirare l’attenzione dei riflettori. Nel 1990 ha sposato Lisa Pitt, conosciuta all’università, e insieme hanno tre figli: Landon, Sydney e Reagan.
Nonostante abbia sempre cercato di non farsi notare, in certe occasioni è apparso sui media presentandosi in modo scherzoso come il fratello del più celebre Brad. Ha girato diversi spot pubblicitari, come quello per Virgin Mobile Australia, e in alcuni ha vestito persino i panni del fratello, come nella pubblicità per Mother’s Brewing Company. In diverse interviste rilasciate (come quella all’emittente Nova FM) ha anche ammesso di essere scambiato per il fratello almeno 3 volte a settimana da sconosciuti che lo incontrano per strada. Questo perché i due fratelli oltre a condividere carriere di successo, hanno effettivamente un fisico e dei lineamenti molto simili.
L’eredità di Doug Pitt
La storia di Doug Pitt dimostra come dietro a ogni individuo ci siano esperienze, imprese e passioni diverse che meritano di essere riconosciute. Pur essendo spesso additato come “il fratello di Brad Pitt”, la sua dedizione per il mondo degli affari, il suo coinvolgimento nella beneficenza e la sua capacità di perseguire le sue passioni lo rendono un esempio di impegno e di successo. Il suo lavoro nel settore imprenditoriale e filantropico dimostra come sia possibile creare un’eredità significativa indipendentemente dal nome di famiglia e che ognuno ha il potenziale per influenzare positivamente sulla vita degli altri.
Coronavirus
È finalmente nelle sale cinematografiche il film “Tic Toc”
E continua anche il suo tour promozionale con vari appuntamenti.
Girato a Terni negli studios di Papigno, la commedia è stata diretta dal regista Davide Scovazzo mentre la produzione è stata affidata ad Anteprima Eventi Production e Management S.r.l. di Massimiliano Caroletti. Il film vanta un cast di eccezionali attori noti al pubblico tra cui Eva Henger, Maurizio Mattioli, Sergio Vastano, Fausto Leali, Donatella Pompadour, Valentino Marini, Paolo Pasquali alias Doctor Vintage, Cristiano Sabatini alias Bike Chef, Simone Bargiacchi alias Antonio Lo cascio, Samuel Comandini Alisa Zio_ Command, Fabio Stirlani alias Stirlo , Dimitri Tincano, Jennifer Caroletti, Antonella Scarpa alias Himorta, Vanessa Padovani alias Miss Mamma Sorriso, Chaimaa Cherbal, Claudia Letizia ,Elena Colombi , Paola Caruso, Luigi Iocca, Giuseppe Lisco, Rosy Campanale, Daniel Bellinchiodo, Francesco Aquila, Michela Motoc.
E proprio Eva Henger con Massimiliano Caroletti insieme alla figlia Jennifer, al suo debutto sul grande schermo, sono ospiti della prestigiosa kermesse cinematografica Ischia Global Fest, e incontreranno il pubblico prima della proiezione con Doctor Vintage, anche lui nel cast della pellicola, nella serata del 13 luglio.
Filo conduttore del film il rapporto con i social. Tic Toc è una commedia che intreccia tante vicende e scopre tante realtà partendo dalla storia di quattro intraprendenti scansafatiche che per guadagnare qualche soldo decidono di rapire Eva Henger. Un progetto che frana a causa del Covid e che innesca un susseguirsi di intoppi divertenti: “Un gruppo di Sinti, una sorta di gang Fedeli al triste, ma vero, gioco di parole “è tutto LORO quello che luccica”, i quattro passano giornate ad invidiare le superstar di oggi , ovvero gli, e soprattutto le, Influencers, attribuendo a ognuno e a ognuna di loro vite principesche, fatte di limousines, jet privati, champagne della migliore categoria, ville gigantesche e stuoli di servitori, tutto ciò che, nella loro miseria, è loro negato dalla vita, in una maniera che, dal loro punto di vista, reputano ingiusta ed immorale. Stufi di raccogliere le briciole di quello che loro credono essere solo un mondo dorato e pieno di privilegi, i quattro mascalzoni vengono a sapere che la star Eva Henger inaugurerà una Escape Room (cosa che loro non hanno idea di cosa sia) a Terni, per cui a Zagaja, ma ben presto condiviso dagli altri pur se con qualche perplessità soprattutto da parte di Bike Chef, viene la “brillante” idea: appostarsi poco prima dell’entrata della Escape Room e rapire la Diva, che per lui è anche il suo sogno erotico da sempre, in modo da chiedere il riscatto ai suoi numerosi sponsor”, ha spiegato l’ideatore Fabio Stirlani. La trama affronta in chiave drammatica argomenti comici che riflettono l’attualità.
Un film che segna il grande ritorno al cinema di Eva Henger che per l’occasione ha interpretato se stessa. Un ruolo cucito alla perfezione su di lei: “Ho interpretato me stessa. Pensavo fosse facile, invece è stato difficilissimo. Quando si interpreta la propria persona ci si rende conto di non conoscerla realmente. Ho dovuto metterci dell’ironia, verve e passione, anche perché sarà un film comico, che farà ridere molto”. Assieme a lei sul set la figlia Jennifer Caroletti interessata a seguire le orme della madre.