Italia-Cina, Meloni vola a Pechino: la sua ‘prima’ da Xi dopo strappo su Via della Seta
La presidente del Consiglio sarà anche a Shangai per una quattro giorni densa di appuntamenti
E' la prima visita ufficiale in Cina da presidente del Consiglio, ma anche l'esordio a Pechino dopo lo 'strappo' sulla via della Seta consumatosi ne dicembre scorso. La visita di Giorgia Meloni in Cina inizia ufficialmente domenica prossima, anche se la premier dovrebbe atterrare a Pechino già nella giornata di domani. Ad attenderla quattro giorni condensati di impegni, sulla rotta Pechino-Shanghai. Con i riflettori puntati soprattutto sull'incontro con Xi Jinping, dopo il primo faccia a faccia al G20 di Bali -novembre 2022, con Meloni da poco approdata a Palazzo Chigi- protrattosi così a lungo da finire per limare la conferenza stampa della premier.
A un anno e mezzo da quell'incontro sono cambiate molte cose, a partire dall'addio di Roma, dopo 4 anni, alla Belt and Road Initiative, progetto faraonico e multimiliardario ideato da Xi. Il governo gialloverde di Giuseppe Conte, nel marzo 2019, fu l’unico Stato del G7 ad aderire al Memorandum, generando la rabbia degli americani ma incassando la promessa di accordi fino a 20 miliardi di euro, tra diretti e indotto. Complici i due anni di Covid, la contrarietà di Washington e i cambi di governo a Roma, la cosiddetta 'Bri' ha prodotto risultati ben al di sotto delle aspettative che ne avevano portato alla sigla a Villa Madama, con tanto di picchetto d'onore, tappeto rosso e un imponente apparato di sicurezza messo in piedi dall'allora esecutivo.
Il rilancio del partenariato
Lo strappo della Via della Seta - promesso da Meloni ben prima del suo arrivo alla guida di Palazzo Chigi - si è consumato con una lettera in cui il governo si impegnava a rilanciare il più possibile il partenariato strategico fra i due Stati: ed è anche in quest'ottica che la missione in Cina della premier assume alta valenza. La visita, spiegano fonti italiane, consentirà di rilanciare il rapporto bilaterale nei settori di comune interesse e giunge al termine di un’intensa interazione istituzionale che ha consentito il rilancio dei principali meccanismi di dialogo strutturato con la Cina, fra cui il Comitato Governativo e la Commissione Economica Mista. Il tutto in un anno in cui ricorrono il 20esimo anniversario del Partenariato Strategico Globale fra Italia e Cina e i 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo.
La missione permetterà anche di imprimere una dinamica positiva all’interscambio commerciale che si è assestato nel 2023 a 66,8 miliardi di euro, facendo della Cina il secondo partner commerciale extra-UE (dopo gli USA) dell’Italia. A ciò si aggiungono uno stock di investimenti diretti esteri italiani pari a 15 miliardi e oltre 1600 aziende italiane attive nel Paese nei settori tessile, meccanica, farmaceutica, energia e industria pesante.
Collaborazione in campo industriale e scolastico
Particolare attenzione, spiegano le stesse fonti, verrà posta sulla collaborazione in campo industriale. La premier, insieme al primo ministro Li Qiang, interverrà in occasione della 7° edizione del Business Forum Italia Cina. Sempre sul piano bilaterale, la visita consentirà di approfondire le "già eccellenti relazioni in campo culturale", sostengono le stesse fonti."La ricorrenza dei 700 anni dalla scomparsa di Marco Polo ha favorito un vasto programma di iniziative congiunte, fra cui un’imponente mostra su Marco Polo" presso il World Art Museum di Pechino, che verrà inaugurata dalla presidente Meloni e dal ministro della Cultura e del Turismo, Sun Yeli.
Fanno da sfondo i numerosi accordi di cooperazione fra istituti superiori italiani e cinesi e il fatto che quella cinese (con oltre 15.000 studenti) è la più ampia comunità straniera nella formazione superiore italiana. A ciò si aggiungono circa 16.000 studenti di italiano in Cina. Gli incontri con i Vertici delle istituzioni della Repubblica Popolare Cinese consentiranno anche di affrontare i principali temi dell’agenda internazionale, a partire dalla guerra in Ucraina, che ha visto proprio in questi giorni il ministro degli affari esteri di Kiev Dmytro Kuleba volare a Guangzhou.
La mediazione cinese sull'Ucraina
"La Cina ha un grandissimo ruolo per convincere la Russia a fare marcia indietro nella guerra di aggressione all'Ucraina - ha detto oggi, ai microfoni di Rtl, il ministro degli Esteri Antonio Tajani -. Anche da parte nostra c'è voglia" di vedere in Pechino un "interlocutore di pace. Spero che la prossima conferenza di pace possa vedere presente la Cina e -perché no?- anche la Russia, noi dobbiamo perseguire un risultato di pace ma che sia una pace giusta".
La missione di Meloni, dunque, si dividerà tra Pechino e Shanghai. Nello specifico, a Pechino la premier vedrà il Presidente del Consiglio di Stato, Li Qiang, e con lui inaugurerà il Business Forum Italia-Cina. Sempre a Benijing, la premier avrà il colloquio con il presidente Xi -'piatto forte' della visita - e con il Presidente dell’Assemblea del Popolo, Zhao Leji. Sempre a Pechino per lei un altro taglio del nastro, per la mostra su Marco Polo. Dunque la delegazione italiana si sposterà a Shanghai, dove in agenda figura il colloquio con il Segretario del Comitato Municipale del Partito Comunista Cinese, Chen Jining.
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Alluvione Spagna, sale bilancio delle vittime: i morti sono...
Avanti le ricerche dei dispersi mentre si aggrava il bilancio del disastro
Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime delle alluvioni che hanno colpito la Spagna, in particolare la provincia di Valencia. Secondo gli ultimi dati diffusi dalle autorità locali, sono almeno 205 le persone che hanno perso la vita soprattutto nella Comunità Valenciana, oltre che in Castilla-La Mancha e in Andalusia. Sono ancora numerosi, inoltre, i dispersi. "Decine e decine" secondo il ministro per le Politiche territoriali, Ángel Víctor Torres, che ha parlato ieri in una conferenza stampa.
Le ricerche dei dispersi vanno intanto avanti senza sosta nelle province dove si concentra la maggior parte delle vittime. Alle operazioni di soccorso partecipano un migliaio di soldati dell'Unità militare di emergenza, oltre a migliaia di guardie civili, vigili del fuoco e agenti di polizia.
Il ministro della Difesa Margarita Robles ha dichiarato alla stazione radio Cadena Ser che un'unità militare specializzata sta setacciando il fango e i detriti con cani antidroga nelle zone più colpite. Alla domanda se il numero delle vittime potesse aumentare, ha detto: "Purtroppo non siamo ottimisti". Le squadre hanno portato con sé 50 obitori mobili. "Ci sono persone morte all'interno di alcuni veicoli", ha affermato dal canto suo il ministro dei trasporti spagnolo Óscar Puente in riferimento a centinaia di auto e camion bloccati su strade macchiate di fango marrone.
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Russia-Nordcorea, si rafforza legame fra eserciti:...
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov incontra l'omologa nordcoreana, Choe Son Hui: "Importanti obiettivi di sicurezza per i nostri e i vostri cittadini"
Ci sono "legami molto stretti" tra gli eserciti di Russia e Corea del Nord. Così, mentre Washington e Kiev accusano Mosca di pianificare un'escalation militare in Ucraina con truppe nordcoreane, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov dopo i colloqui a Mosca con la sua omologa nordcoreana, Choe Son Hui.
"Sono stati stabiliti legami molto stretti tra gli eserciti e i servizi speciali dei due Paesi", ha affermato Lavrov, aggiungendo: "Questo renderà possibile anche raggiungere importanti obiettivi di sicurezza per i nostri e i vostri cittadini".
La Corea del Nord, dal canto suo, sarà al fianco della Russia fino alla "vittoria" delle forze di Mosca in Ucraina, ha detto la ministra degli Esteri nordcoreana. "Ribadiamo che saremo sempre fermamente al fianco dei nostri compagni russi fino al giorno della vittoria", ha affermato Choe a Mosca.
Pyongyang intanto continuerà a rafforzare il suo arsenale nucleare, ha sottolineato Choe Son Hui, il cui Paese è sospettato di richiedere tecnologie russe in cambio del sostegno militare nella guerra in Ucraina.
Il leader nordcoreano Kim Jong Un "ha chiaramente indicato che la situazione attuale richiede più che mai di rafforzare le nostre moderne armi nucleari offensive strategiche, nonché di migliorare la nostra capacità di risposta nucleare, e affermo ancora una volta che il nostro Paese non cambierà in alcun modo il percorso di rafforzamento del suo arsenale nucleare", ha dichiarato Choe, durante l'incontro a Mosca con l'omologo russo.
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MotoGp, Bagnaia: “A Valencia non corro”. Il...
Il pilota della Ducati: "Spero che prendano in considerazione che a livello etico non è la situazione giusta né la cosa corretta"
Dopo le alluvioni a Valencia, con oltre 200 morti, la MotoGp si interroga sull'opportunità di correre nel weekend 15-17 novembre nell'ultimo Gp del 2024. A Valencia, con ogni probabilità si deciderà la sfida per il titolo MotoGp tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin. "Non penso sia giusto correre lì", dice il pilota italiano della Ducati, campione del mondo in carica e secondo nella classifica iridata. "Spero che prendano in considerazione che a livello etico non è la situazione giusta né la cosa corretta. Anche a costo di perdere il Mondiale, io a Valencia non sono disposto a correre", aggiunge.
Identica la posizione di Martin: "Anche se l'impianto fosse a posto, sarebbe comunque complicato: per il rispetto dovuto agli abitanti, ma anche per la logistica del Gran Premio, per gli spostamenti nostri e del pubblico. È più logico gareggiare da un’altra parte".
La Dorna, che organizza il Motomondiale, per ora nicchia: "Stiamo aspettando la decisione del governo, che ovviamente è molto difficile. Saranno loro a decidere se l'evento si potrà fare o meno. La nostra idea è di fare 20 Gp, se non sarà possibile farlo a Valencia troveremo un'altra soluzione. Nelle prossime ore ne sapremo sicuramente di più", dice il boss Carmelo Ezpeleta a Sky Sport.