Quando si conoscerà il risultato delle elezioni Presidenziali Americane?
Mercoledì, a fine giornata, non è stato ancora rivelato il nome del nuovo presidente americano. Un’attesa che potrebbe durare diversi giorni, a causa del massiccio utilizzo del voto per corrispondenza ma anche dei rimedi legali annunciati da Donald Trump.
L’onda blu alla fine non avrà luogo: Democratici e Joe Biden non otterranno una clamorosa vittoria alle elezioni presidenziali statunitensi, come suggerito dai sondaggi, ma il vantaggio rivendicato da Donald Trump in diversi Stati tende a scemare o addirittura a scomparire. Mentre i due candidati sono testa a testa nella corsa alla presidenza , la suspense si preannuncia senza fiato prima della pubblicazione dei risultati finali. Quest’ultimo infatti potrebbe non essere conosciuto per diverse ore, o anche per diversi giorni.
Mercoledì sera (ora italiana), mentre il conteggio è stato interrotto durante la notte in Pennsylvania e Georgia, gli ultimi otto Stati non avevano ancora pubblicato i loro risultati. Anche il Michigan, uno Stato tradizionalmente democratico che aveva ancora votato per Donald Trump nel 2016. In totale, questi stati hanno 97 elettori. Vale a dire abbastanza in gran parte per vincere l’uno o l’altro dei candidati e abbastanza per fare un’attesa che si preannuncia interminabile.
Il rischio di punteggi molto stretti
In molti Stati, i rischi di punteggi molto bassi impediscono un annuncio tempestivo dei risultati. Pennsylvania, Michigan e Wisconsin, tre Stati ancora indecisi, sono stati vinti da Donald Trump nel 2016 con rispettivamente 0,72, 0,23, 0,77 punti percentuali davanti a Hillary Clinton. Alla fine della giornata, mercoledì, in Michigan, Joe Biden era davanti a Donald Trump di solo 0,6 punti percentuali.
In questo contesto, è molto probabile che nessun risultato netto emergerà per diversi giorni in questi Stati strategici. Secondo un giornalista di Bloomberg News, i risultati di questi Stati non dovrebbero essere conosciuti fino alla fine della settimana.
A Detroit e Atlanta, i risultati sono attesi da tempo
In Michigan e Pennsylvania, i risultati dipenderanno in particolare dalla capacità delle grandi città di mettersi al passo con l’arretrato democratico.
In Georgia, Donald Trump è in testa alla corsa, ma diversi giri di Atlanta hanno interrotto i loro conti dopo aver incontrato difficoltà tecniche. Ma Atlanta tradizionalmente vota i Democratici, e i risultati della città potrebbero ancora vedere Joe Biden vincere nello Stato.
Nel Michigan restano da contare 500.000 voti, principalmente a Detroit. In questo stato tradizionalmente democratico che nel 2016 aveva ancora concesso i suoi grandi elettori a Donald Trump, l’incertezza del voto nella sua capitale lascia aperta la possibilità di una “svolta blu”, uno spostamento dello stato nel campo democratico.
Il lungo conteggio dei voti postali
Secondo la CNN, prima dell’apertura dei seggi elettorali martedì, 100,7 milioni di cittadini avevano già votato per posta, il doppio rispetto a quattro anni fa.
Questa notizia rischia di rallentare la pubblicazione dei risultati, perché il conteggio è più lento di quando si vota fisicamente negli uffici. Anche i servizi postali americani, in grandi difficoltà economiche, sono sopraffatti e accumulano ritardi nelle consegne. In molti stati, il conteggio del voto postale è lungi dall’essere completo. In Pennsylvania, circa il 50% di essi è stato contato alla fine della giornata di mercoledì, lasciando da prendere in considerazione “milioni di schede”, secondo il Segretario di Stato della Pennsylvania.
Mentre gli elettori democratici hanno maggiori probabilità di votare per posta, è possibile che le prime previsioni di uno Stato stiano indirizzando i risultati nella direzione sbagliata.
Inoltre, il voto per corrispondenza aumenta il rischio di votazioni errate, in particolare a causa del problema delle firme mancanti o non conformi. Diversi Stati – tra cui gli strategici Michigan e North Carolina – lasciano quindi la possibilità agli elettori che hanno commesso un errore di votare di nuovo. Un passo in più che rischia di rallentare ulteriormente la proclamazione definitiva dei risultati in questi Stati e quindi del vincitore delle elezioni.
Azioni in tribunale fino all’8 dicembre
Donald Trump ha subito denunciato una frode “massiccia” da parte del campo democratico. Da settimane il presidente uscente promette di andare in tribunale per contestare i risultati che gli sarebbero sfavorevoli.
Nel sistema elettorale statunitense, gli stati hanno un “periodo di sicurezza” cinque settimane dopo il giorno delle elezioni – o fino all’8 dicembre – per affrontare le controversie elettorali.
Nel 2000, i risultati della Florida erano stati oggetto di numerosi ricorsi legali, quando i due candidati – George W. Bush e Al Gore – gareggiavano per la vittoria. Solo diverse settimane dopo, a costo di innumerevoli operazioni di riconteggio dei voti, fu concesso al candidato repubblicano lo swing state , aprendogli così le porte della Casa Bianca.
Cronaca
Sarah Scazzi, Michele Misseri in tv: “Il mio carcere...
Lo zio della 15enne uccisa ad Avetrana ospite di Salvo Sottile a FarWest: "Sabrina e Cosima, perdonatemi per quello che ho fatto"
FarWest torna ad occuparsi del delitto di Avetrana, ospitando per la prima volta in uno studio televisivo Michele Misseri, lo zio della 15enne morta il 26 agosto 2010. “Sabrina e Cosima, perdonatemi per quello che ho fatto. Cosima non ti ho mai messo in mezzo, ma Sabrina me l'hanno fatta mettere in mezzo, non è stata colpa mia, mi hanno imbambolato tutti, mi hanno portato in garage con i tranquillanti. Non ricordo niente. Forza e coraggio vedrai che ce la faremo". Con questo appello Michele Misseri, tornato in libertà a febbraio del 2024, si siede nello studio della trasmissione condotta da Salvo Sottile, in onda questa sera alle 21,25 su Rai 3, per ribadire ancora una volta di essere lui l'unico colpevole dell'omicidio di Sarah Scazzi. "Il mio carcere è adesso che sono tornato a casa", conclude Misseri
Secondo la sentenza ad uccidere la ragazza sarebbero state la cugina Sabrina Misseri e la zia Cosima Serrano, mentre Michele avrebbe solo occultato il cadavere. Oggi, però, alle domande di Salvo Sottile, Misseri torna a dirsi l'unico colpevole dell'omicidio e di averlo fatto dopo che la nipote avrebbe respinto un suo approccio sessuale.
Nel corso dell'inchiesta in onda durante la puntata si analizzerà l’ipotesi di tracce mai rinvenute di Dna estraneo sul corpo di Sarah Scazzi Fino ad una conclusione su cui mai si è ragionato: "Non sono mai state analizzate le unghie della vittime. Sotto di queste potrebbero esserci tracce di Dna che si è conservato fino ad oggi", afferma il medico legale. Da qui l'opportunità di riesumare la salma di Sarah Scazzi.
Cronaca
Piper, risse e aggressioni: questore Roma chiude locale per...
Lo storico locale di via Tagliamento, nel cuore del quartiere Coppedè, resterà chiuso
Sigilli al Piper di Roma. Lo storico locale di via Tagliamento, nel cuore del quartiere Coppedè, resterà chiuso per dieci giorni. A disporre il provvedimento il questore di Roma, dopo i ripetuti controlli che hanno fatto emergere evidenti criticità connesse all’ordine e alla sicurezza pubblica, tra cui anche risse e aggressioni che si sono verificate da gennaio a oggi. La sospensione dell’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande e di esecuzioni musicali e trattenimento danzanti è stato notificato questa mattina alla titolare del locale dagli agenti del II Distretto Salario Parioli e della Divisione Polizia Amministrativa della questura.
Diversi i motivi della chiusura, come la presenza nel locale di più di mille persone a fronte delle 390 consentite e l'omessa vigilanza sull’osservanza del divieto di fumo. Inoltre alcuni dipendenti identificati dal gestore del locale con la qualifica di steward erano privi del titolo necessario. Infine era stato rilevato assembramento all’entrata tale da costituire non solo un disturbo per la quiete pubblica, ma anche un problema per la circolazione stradale.
Nel provvedimento emesso dal questore di Roma in base all’articolo 100 del Tulps sono anche elencati e illustrati, da gennaio a oggi, i numerosi episodi di risse e aggressioni verificatisi all’interno del locale o nelle sue immediate vicinanze e nei quali sono rimasti coinvolti i frequentatori. La sospensione per 10 giorni dell’attività dell’esercizio, si sottolinea nel provvedimento, ''si giustifica in considerazione dell’esigenza di garantire l’ordine e l’incolumità dei cittadini nella misura in cui, alla luce di quanto emerso, l’attività svolta dallo stesso, oltre che costituire un pericolo per la sicurezza, favorisce la perpetrazione di condotte illecite e costituisce ricettacolo di persone violente e, pertanto, socialmente pericolose''.
Cronaca
Vaccini, Forum Italia Longeva: modelli per aiutare a...
Strumento efficace sicuro e gratuito riduce incidenza infezioni e aiuta in lotta antimicrobico-resistenza
Per garantire la salute dei cittadini e la tenuta del sistema sanitario, la piramide demografica e il crescente impatto delle cronicità sulla popolazione anziana impongono un’inversione di marcia. Come?Interrompendo la rincorsa per la ‘cura della fragilità’ in favore di un modello assistenziale fondato sulla prevenzione, a partire da quella vaccinale. Influenza, polmonite pneumococcica, herpes zoster, virus respiratorio sinciziale - e ancora il Covid-19 - hanno un impatto altissimo sulle persone in condizioni di fragilità legate alla vecchiaia e alla presenza di comorbilità, che si traduce in ospedalizzazioni e decessi, ma anche in disabilità gravi che precludono un invecchiamento in salute, oltre ad aggravare i costi per il Servizio sanitario nazionale. Tutte evoluzioni - spiega una nota - prevenibili attraverso la vaccinazione: uno strumento efficace, sicuro e gratuito per i fragili, che, riducendo l’incidenza delle infezioni, potrebbe contribuire anche a combattere una delle principali minacce per la salute pubblica, quella dell’antimicrobico-resistenza.
È il messaggio univoco emerso dalla seconda edizione del ‘Forum sulla prevenzione vaccinale dell’anziano e del fragile’ organizzato da Italia Longeva, l’Associazione nazionale per l’invecchiamento e la longevità attiva, che ieri ha riunito al ministero della Salute tutti i principali Stakeholder che si occupano di prevenzione tra Istituzioni, esperti sanitari, professionisti e operatori del settore.
“Negli ultimi decenni, l’aspettativa di vita ha raggiunto livelli altissimi, soprattutto per le donne - ha commentato Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva - ma se l’invecchiamento non si accompagna a una buona qualità della vita, oltre a trascorrere l’ultima parte della nostra esistenza in condizioni di disabilità, rischiamo di costare troppo alle Casse dello Stato. In Italia abbiamo quasi 1 milione di ultranovantenni: è evidente che per rendere sostenibile questo traguardo, dobbiamo fare in modo che gli anziani ci arrivino nella miglior buona salute possibile. Ciò significa adottare sani stili di vita e ricorrere alle strategie di prevenzione disponibili, a partire dalla vaccinazione che è l'unica fonte gratuita di longevità che ci offre la scienza per evitare la mortalità e la morbilità associate alle malattie infettive più temibili nell’anziano: influenza, polmonite pneumococcica, virus respiratorio sinciziale, herpes zoster”.
Grande attenzione è stata posta al tema dell’esitazione vaccinale, rispetto al quale è stata ribadita la necessità di rafforzare la ‘buona’ comunicazione, cioè che sia chiara, diretta, capillare e soprattutto univoca nei messaggi veicolati all’opinione pubblica. Ancora, gli esperti hanno condiviso l’urgenza di rimuovere alcuni ostacoli di tipo organizzativo che riguardano, per esempio, l’anagrafe vaccinale e l’impossibilità per gli operatori sanitari di accedere agli elenchi dei soggetti fragili verso i quali la vaccinazione è raccomandata. Aspetto, quest’ultimo, fondamentale nell’ottica di potenziare la chiamata vaccinale attiva e realizzare quella medicina d’iniziativa che rappresenta il pilastro di un servizio sanitario che punta sulla prevenzione e la promozione della salute.
Durante i lavori del Forum di Italia Longeva è emerso anche l’importante ruolo dei vaccini per combattere l’antimicrobico-resistenza, un problema prioritario di sanità pubblica che riguarda da vicino gli anziani, più esposti all’aggressione di agenti patogeni in virtù della loro condizione di fragilità. “L’unica strada percorribile è quella che mette la prevenzione al centro delle strategie di presa in carico della cronicità e della fragilità - conclude Bernabei - ciò significa superare le barriere organizzative e infrastrutturali che pesano su un’efficace implementazione delle campagne vaccinali, ma soprattutto sostenere un cambiamento culturale a supporto della corretta informazione sui vaccini e sul loro ruolo di generatori di salute”.