Dal 17 al 21 giugno
Ancora una volta la 1000 Miglia non rinuncia all’effetto sorpresa, ispirandosi alle pagine più remote e affascinanti della propria storia. Dopo il successo del giro in senso antiorario dello scorso anno, dal 17 al 21 giugno la Freccia Rossa tornerà, per la prima volta nella storia della rievocazione, a ricalcare le corse leggendarie dell’anteguerra, stavolta con un percorso “ad otto” come quello delle prime 12 edizioni della 1000 Miglia di velocità, confermando per il terzo anno consecutivo il format delle 5 giornate di gara.
Martedì 17 giugno, il convoglio dei 400 gioielli d’epoca, accompagnato dalle Ferrari del Tribute, dalle auto Full-Electric della 1000 Miglia Green e dalle Supercar della 1000 Miglia Experience, passerà da Desenzano, Sirmione, Verona, Bovolone e Ferrara, per poi concludere la giornata di gara a San Lazzero di Savena, ultima città di tappa della scorsa edizione. Il secondo giorno gli equipaggi affronteranno i Passi della Raticosa e della Futa ripercorrendo le gesta dei piloti degli anni Trenta, che affrontavano questo tratto, considerato il più difficile e insidioso della corsa, a pochi chilometri dalla partenza, contrariamente a come avveniva negli anni Cinquanta. Una volta passati da Prato e Siena, gli equipaggi scenderanno poi fino a Roma.
Dopo il giro di boa della Capitale sarà la volta di Orvieto, Foiano della Chiana, Arezzo e San Sepolcro. A seguire, ecco il ritorno in San Marino, che precederà l’arrivo di tappa a Cervia-Milano Marittima. Il quarto giorno, la Corsa più bella del mondo attraverserà per intero l’Italia da Est a Ovest: ripartita da Cervia la 1000 Miglia 2025 toccherà Forlì, poi il taglio attraverso gli appennini fino a Empoli. Continuando sempre verso Ovest, la Freccia Rossa raggiungerà la costa tirrenica passando per Pontedera. A quel punto riprenderà la risalita e, toccando Viareggio e valicando il Passo della Cisa, la penultima tappa si chiuderà a Parma, da dove, il giorno seguente, gli equipaggi si muoveranno alla volta di Brescia, fino alla passerella conclusiva sulla rampa di Viale Venezia, che ogni anno si fa sempre più gremito.
Cronaca
Vescovo indonesiano rifiuta la porpora: “Voglio...
Papa Francesco ha accolto la richiesta mons. Paskalis Bruno Syukur
“Papa Francesco ha accolto la richiesta di mons. Paskalis Bruno Syukur, vescovo di Bogor, in Indonesia, di non essere creato cardinale nel corso del prossimo Concistoro”. Lo fa sapere il portavoce del Vaticano Matteo Bruni spiegando che il rifiuto della porpora è motivato “dal suo desiderio di crescere ancora nella vita sacerdotale, nel servizio alla Chiesa e al popolo di Dio”.
Il Concistoro
Il 6 ottobre scorso Papa Francesco ha annunciato a sorpresa un nuovo Concistoro per l'8 dicembre prossimo per la nomina di nuovi cardinali. Ci sono anche 4 italiani: Mons. Angelo Acerbi, Nunzio Apostolico, 99 anni; S.E. Mons. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino; S.E. Mons. Baldassare Reina, Vescovo ausiliare di Roma, già Vice-Gerente e ora Vicario Generale per la Diocesi di Roma; padre Fabio Baggio, Sotto Segretario Sezione Migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.
Si tratta del decimo Concistoro del pontificato di Bergoglio. Nei nove Concistori precedenti il Pontefice ha creato 142 cardinali, 113 gli elettori. Si arriverà quindi alla fine dell'anno verso 140 elettori.
Sport
Musetti, vittoria nel derby azzurro con Sonego a Vienna:...
Il tennista toscano ha trionfato in due set
Lorenzo Musetti si aggiudica il derby azzurro di Vienna. Il tennista toscano ha battuto Lorenzo Sonego in due set, con il punteggio di 6-3, 6-2. Sonego riesce a tenere il ritmo di Musetti nel primo set, ma cala vistosamente nel secondo e soffre l'aggressività dell'avversario, bravo a salire di livello e non accusare la fatica. Ora agli ottavi di finale Musetti affronterà il francese Gael Monfils, che ha sconfitto il connazionale Halys in due set.
Avanti anche Lucia Bronzetti, che a Guangzhou ha battuto l'armena Avanesyan in due set con il punteggio di 6-1, 6-4. Niente da fare invece per Elisabetta Cocciaretto, sconfitta a Tokyo dalla statunitense Kessler con un doppio 6-3.
Esteri
Urbanistica, Brancaccio (Ance): “Affrontare la...
Così la presidente Ance Ass. Nazionale Costruttori Edili, parlando durante il panel 'Housing, dall’emergenza a un piano comune per l’abitare', nel corso della conferenza organizzata da Adnkronos/Eurofocus 'La nuova Commissione Ue: un accento su Difesa, Mediterraneo e Housing'
"L'ultimo vero piano casa risale al piano Fanfani, per rispondere alle esigenze di una società che cambiava. Oggi abbiamo un enorme patrimonio pubblico e privato che si sta spopolando. Ci sono pochissimi affitti o prezzi di vendita non accessibili. Ci sono varie fasce di esigenze, tutte diverse, a cui rispondere: anziani, studenti, giovani, mobilità, famiglie numerose o piccole. La flessibilità dell'abitare è da affrontare. Con il Covid è uscita fuori l'esigenza dell'abitare con una serie di servizi". Lo ha detto Federica Brancaccio, presidente Ance Ass. Nazionale Costruttori Edili, parlando durante il panel 'Housing, dall’emergenza a un piano comune per l’abitare', nel corso della conferenza organizzata da Adnkronos/Eurofocus 'La nuova Commissione Ue: un accento su Difesa, Mediterraneo e Housing'.
"Il welfare riguarda la possibilità di dare ai lavoratori un contributo per chi vive lontano dalla sede di lavoro - propone la Brancaccio - Come fare a rendere accesibile la locazione o ad acquistare una casa? Con strumenti innovati finanziari che devono attrarre l'investitore istituzionale ma anche il piccolo risparmiatore che investe con un fondo di garanzie pubblico. Bisogna ripopolare molti centri che si sono spopolati, ma prima bisogna creare un tessuto economico, nel quale potrebbero trovare posto anche gli immigrati".
""Siamo molto contenti che il problema, che pensavamo fosse soltanto italiano, sia sentito in tutta Europa - dice ancora la presidente dell'Ance - Il problema della casa e dell'abitare lo hanno Francia, Germania e Spagna, speriamo che si lavori a un piano comune. Il nuovo commissario danese credo sia attento all'aspetto sociale dell'abitare. Auspichiamo che gli investimenti siano fuori dal patto di stabilità. Bisognerebbe mappare quello che c'è - ci vogliono fondi per farlo perché è molto costoso - anche per il tema idrogeologico, ad esempio. La casa è un tema degli stati membri. Un investimento forte pubblico sulla casa non è facile da sostenere, ma è il futuro e dobbiamo dare la possibilità ai giovani di mettere su famiglia e se non lo facciamo l'Europa si impoverirà sempre di più. E' un tema anche fortemente economico".