L’attesa è finita per la quinta edizione del 1000 Miglia Warm Up USA, l’evento di stanza a Middleburg che vedrà 20 equipaggi percorrere 800 chilometri in tre tappe nell’Area di Washington D.C. Il format Warm Up, pensato per preparare i piloti alla parte sportiva della 1000 Miglia in Italia, si strutturerà in una giornata di training al Summit Point Raceway, che si svolgerà oggi, seguita da tre giorni di gara con un totale di 118 Prove Cronometrate e 8 Prove di Media.
Il parco auto comprende sia modelli prodotti fra il 1927 e il 1957, il ventennio in cui si tenne la 1000 Miglia di velocità, in cui spiccano un’Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato del 1957 e una Ferrari 166 Touring Coupè del 1950; che veicoli moderni. In palio per i vincitori 6 garanzie d’ammissione alla 1000 Miglia 2025, quattro riservate alla classe 1000 Miglia Era, per i primi due classificati appartenenti della categoria Veteran (della quale fanno parte gli equipaggi in cui almeno un pilota ha partecipato a non meno di due 1000 Miglia negli ultimi dieci anni) e Novice; e due per la classe Post 1000 Miglia Era, che comprende i veicoli costruiti dopo il 1958, per i due vincitori delle categorie Veteran e Novice.
La giornata di oggi ha avuto inizio alle 9:00 con la partenza della prima vettura dal Salamander Resort, l’oasi di 340 acri premiata anche dalla Forbes Travel Guide nella quale alloggiano i partecipanti, per raggiungere il circuito Summit Point dove avranno luogo sessioni teoriche e pratiche per prendere confidenza con le tecniche delle gare di regolarità. Una volta rodati, gli equipaggi si sfideranno nella Micro 1000 Miglia, un trofeo di 4 Prove Cronometrate e una Prova di Media lungo il percorso di ritorno al Salamander Resort.
Domani avrà inizio la gara e gli equipaggi percorreranno circa 340 chilometri circumnavigando lo Shenandoah National Park. La seconda tappa sconfinerà in West Virginia per tornare al circuito Summit Point prima del rientro nel pomeriggio a Middleburg dove, nel centro cittadino, avrà luogo l’emozionante sfida 1 vs 1 del Trofeo Middleburg. Nel terzo ed ultimo giorno di gara sarà la volta del Maryland, dopodiché l’evento attraverserà il cuore di Washington DC fino al passaggio sul suolo italiano dell’Ambasciata d’Italia negli Stati Uniti.
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Usa, da Kanye West a Jason Aldean: i cantanti che...
Non sono per Kamala Harris gli artisti si sono spesi in endorsement: ecco chi ha dichiarato apertamente che voterà il candidato repubblicano alle prossime elezioni presidenziali
Da Kanye West alla rapper Sexyy Red, dalla star della musica country Jason Aldean al controverso Kid Rock. Ma anche Billy Ray Cyrus (papà della cantante Miley Cyrus) e il rapper Kodak Black, che ha pubblicato un brano in cui elogia Trump. Sono questi alcuni dei musicisti che, apertamente, hanno espresso il loro sostegno all'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump in vista delle elezioni di novembre come riporta la rivista musicale Billboard.
Kanye West è forse il più famoso, quello che già durante la campagna elettorale del 2016-2020 aveva espresso il suo sostegno a Trump. Nonostante a un certo punto lo stesso cantante avesse manifestato l'interesse di correre per la Casa Bianca e avesse chiesto proprio a Trump di fargli da vice. ''Sempre per Trump, ovviamente!'', ha dichiarato ai giornalisti esprimendo le sue intenzioni di voto.
Il cantante country Kid Rock è uno dei sostenitori più accaniti di Trump, che ha descritto come ''uno dei miei migliori amici''. E prima di esibirsi in onore del candidato repubblicano a luglio, lo ha definito "il nostro collaudato e vero, rosso, bianco e blu, 100 percento americano bada‑‑ president" in un video sui social media. Il cantante ha anche promesso che ''combatterò'' per Trump, dicendo di condividere le sue critiche nei confronti degli immigranti che sono ''assassini e stupratori''.
Un altro musicista country, Jason Aldean, è da tempo uno dei più grandi sostenitori di Trump nell'industria musicale e ha persino stretto amicizia con lui. Dopo il tentativo di assassinio di Trump a luglio, ha condiviso sui social una foto dell'orecchio sanguinante: "Ecco come appare un guerriero, questo è il mio ragazzo". Intervistato dal Los Angeles Times, ha dichiarato: "Non ho altro che cose positive da dire su quel ragazzo".
Sempre nell'ambito della musica country, Trump gode del sostegno di Billy Ray Cyrus, anche se sua figlia Miley ha condannato il candidato repubblicano. Trump ha chiamato in causa il cantante country al suo comizio a luglio dicendo "Billy Ray Cyrus è qui, è un conservatore e gli ho detto: 'Come hai fatto ad avere una figlia così progressista?'". Il musicista si è esibito al funerale di Corey Comparatore, il sostenitore morto al comizio di Trump in Pennsylvania.
A sostegno di Trump anche il rapper Kodak Black, che ha cantato le lodi di Trump in una canzone dopo più di due anni da quando l'ex presidente lo aveva graziato nell'ultimo giorno del suo mandato. Black era a meno della metà della sua condanna, dopo essersi dichiarato colpevole di possesso di armi da fuoco dopo essere stato arrestato al confine tra Canada e Stati Uniti nel marzo 2020. "Abbiamo bisogno di Trump in carica per sempre, amico", ha detto sui social media. "Proprio come quei figli di p.. cinesi, russi e coreani hanno il loro presidente. Trump è la cosa migliore per l'America", ha aggiunto.
Per il rapper statunitense Lil Pump, Trump è ''il più grande presidente americano di tutti i tempi", come ha scritto a corredo di un selfie scattato insieme all'ex inquilino della Casa Bianca. Nei mesi scorsi il cantante ha anche inviato un messaggio direttamente alla vicepresidente Harris tramite un video su Instagram. "Abbiamo visto il pasticcio che tu e Biden avete creato negli ultimi tre anni. E l'unica persona che può ripulirlo è Donald Trump, tesoro!", ha dichiarato.
La rapper Sexyy Red ha iniziato a sostenere Trump un anno fa, nell'ottobre 2023, dicendo: "Abbiamo bisogno che torni in carica". Intervistata, disse: "Mi piace Trump. Sì, lo sostengono. All'inizio non credo che la gente lo prendesse in giro. Pensavano che fosse razzista, che fosse contro le donne. Ma una volta che ha iniziato a far uscire di prigione i neri e a dare alla gente quei soldi. Oh tesoro, amiamo Trump... Trump, ci manchi".
La cantante Azealia Banks ha confermato che avrebbe votato per Trump nel 2024 durante un'intervista con The Standard lo scorso autunno. "E' semplicemente divertente", ha detto. "Quanti fallimenti ha attraversato? Quante mogli? Quanti programmi televisivi? Davvero, niente può abbatterlo", ha aggiunto. A luglio ha partecipato al comizio della campagna elettorale di Trump in Florida.
Il rapper di origini giamaicane Waka Flocka durante una sua esibizione disse: ''Tutti gli elettori di Joe Biden lascino il mio concerto!''. E a seguito del tentato omicidio del candidato repubblicano a luglio in Pennsylvania, aveva postato su 'X': ''Mi sembra che Trump sia stato incastrato... proteggete il nostro presidente".
Le star del reggaeton portoricano Anuel AA e Justin Quiles sono saliti sul palco per sostenere Donald Trump durante un comizio a Johnstown, in Pennsylvania, lo scorso 30 agosto. Trump li ha presentati come "due fantastiche leggende della musica portoricana" e ha aggiunto: "Ogni portoricano voterà per Trump".
Esteri
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Musk e Putin, Wall Street Journal: “Contatti segreti...
Il Cremlino smentisce: "Ultima telefonata nel 2022"
Elon Musk al telefono con Vladimir Putin da 2 anni. Il magnate, boss di X, ha avuto colloqui mantenuti fino a ora segreti con il presidente della Russia durante tutto il periodo della guerra in Ucraina, dall'ottobre del 2022 "fino a quest'anno": lo afferma il Wall Street Journal, citando fonti americane, europee e russe.
Il tycoon di origini sudafricane, grande sostenitore di Donald Trump in vista delle elezioni del 5 novembre negli Stati Uniti, ha anche parlato regolarmente con "russi di alto livello", incluso il primo capo di gabinetto del Cremlino, Sergei Kiriyenko.
"L'Amministrazione non apprezza" questi contatti, ha spiegato una fonte Usa, precisando tuttavia che non sono arrivate segnalazioni di possibili violazioni della sicurezza. Nell'ottobre del 2022, Musk aveva detto di aver parlato di spazio con Putin nell'aprile del 2021. Putin, secondo il quotidiano, avrebbe chiesto a Musk di non attivare il sistema satellitare Starlink su Taiwan, come cortesia a Pechino.
Starlink e l'Ucraina
Starlink ha avuto un ruolo centrale anche nel rapporto tra Musk e l'Ucraina. Subito dopo l'invasione ordinata da Putin, a febbraio 2022, il magnate ha attivato la rete satellitare mettendola a disposizione di Kiev, che ha potuto gestire le comunicazioni nonostante gli attacchi russi alle infrastrutture. Non sono mancati, però, episodi controversi.
In particolare, Kiev ha accusato Musk di aver negato la copertura di Starlink per un'ambiziosa offensiva contro la Crimea. Il tycoon ha respinto le accuse, affermando che il supporto della rete satellitare non sarebbe mai stato garantito per operazioni d'attacco.
Negli ultimi mesi, con il progressivo avvicinamento a Trump in vista delle elezioni, Musk ha assunto toni estremamente critici nei confronti della Nato della linea scelta dal presidente Joe Biden: per il boss di X e Tesla, la fornitura di armi a Kiev serve solo a prolungare un conflitto che Putin non perderà.
La versione di Mosca
Per la Russia, Putin e Musk hanno avuto un solo colloquio, al telefono, in cui hanno discusso di "spazio e delle tecnologie in circolazione ora e future".
"Gli articoli sui contatti tra Musk e Putin sono un elemento della dura campagna elettorale in corso negli Stati Uniti", dice Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino. "Sul Wall Street Journal e su altri media americani negli ultimi tempi ci sono state tante bugie, il Cremlino non reputa queste pubblicazioni autorevoli", aggiunge.